Approccio in strada

alebarg;4403 wrote:
Vivo in una zona universitaria e il posto dove trovo più belle ragazze è il supermarket. Ma non mi sembra un luogo molto proficuo per conoscere gente perchè la maggior parte delle persone presenti sono lì per fare i loro acquisti e risolvere il problema più rapidamente possibile senza perdere ulteriore tempo con seccanti italiani.

Penso comunque che questa sia un pò una scusa che mi faccio e che l'unica cosa da fare sia buttarsi. Scusate per la mia fissazione per le statistiche ma secondo voi in quanto tempo si perde l'ansia da approccio?

ogni posto è quello giusto.
la gente di solito va al supermercato abbastanza stressata dalla giornata, può sicuramente esser euna buona situazione per allietare la giornata a qualche fanciulla stanca e spossata :D

poi, vorrei sottolineare una cosa: l'approccio non deve essere visto come la GRANDE COSA, deve diventare parte del vostro essere, sentirvelo dentro.
dovete arrivare a trovarvi a parlare ocn sconosciuti senza neppure ricordarvi come li avete approcciati semplicemente perchè non ci pensavate.

la mentalità della socialità, è un qualcosa che si sviluppa ocn tutti: uomini, donne, cani, anziani, cassiere al supermercato, impegati nei negozi, polizia locale per strada (:rolleyes:) in coda da qualche parte o in situazioni buffe, assurde, difficili che ci si presentano quotidianamente ogni giorno.
l'unica ricetta è USCIRE DI CASA, E ALLENARSI A PARLARE.
dovete diventare quelli che attaccano bottone, senza partire in panegirici lunghi e boriosi, semplicemente lanciando il commentino, la frasetta, la battuta che vi viene d'istinto. poi vedrete la reazione altrui, se la persona che avete di fronte risponderà a tono, et voilà, la conversaizone inizia.
tutto questo sviluppa i riflessi sociali, la vostra mente imparerà a fare associazioni più rapide e vi torverete ad avere sempre più cose da dire, rompendo gli schemi di conversazioni "ferroviarie" che si muovono su binari predisposti, e che fanno stop solo in una fermata, quella della noia (ahahah, quanto amo le metafore).

lo diciamo spesso: all'inizio sembra tutto difficile, ci si sente arrugginiti, unpo' come quando si va a correre dopo mesi di inattività, il fiatone arirva presto e chi s'è visto s'è visto.
è lì che si vedono le palle, è lì che la determinazione viene fuori, troppo facile sentirsi fighi quando tutto va bene, la vera rockstar è quella che si muove a testa alta con fierezza anche nelle situazioni più difficili.
preparatevi a "prenderle" le prime volte, a sentire che i vostir tentativi andranno a vuoto.

mi chiedi quanto dura questa fase?, dipende essenzialmente da te.
più ti sforzerai di uscire dal comfort, più ti allenerai a parlare con chiunque, meno durerà questa fase da matricola.
ad occhio e croce potrei dirti che ci si mette almeno sei mesi prima di vedere risultati soddisfacenti, ma i primi sintomi di un milgioramento concreto possono già arrivare dopo tre mesi di impegno.
ma per impengo intendo sforzarsi di socializzare in qualsiasi situazione sempre e comunque.
queste stime comunque dipendono molto dal punto di partenza di ognuno, da quanto lavoro c'è effettivamente da fare. ci saranno persone che avranno bisogno di più tempo ed altre relativamente meno.

per il vero cambiamento, quello profondo, sinceramente credo ci vogliano almeno un paio d'anni d'esperienze ed impegno pratico concreto.
sototlineo pratico perchè con un applicazione pratica non sistematica, i tempi si possono allungare di molto, mentre con lo studio della sola teoria, i passi avanti reali saranno pochissimi.
Quote:
Quinidi in conclusione l'approccio diretto pur essendo il più "rischioso" è comunque il migliore. Almeno perchè sottende una buona dose di coraggio.
oltre al fatto che mostra coraggio, l'approccio diretto è IL PIU' SINCERO.
dici le cose come stanno, senza tanti fronzoli.
e la sincerità spesso è così sexy :D

@alebarg 4403 wrote:

la maggior parte delle persone presenti sono lì per fare i loro acquisti e risolvere il problema più rapidamente possibile senza perdere ulteriore tempo con seccanti italiani.


ma tu non sei un seccante italiano

oppure si?

boh, dipende da te. Se parti dal presupporto si essere seccante, finisci col diventarlo.

per quanto ne so io, esternamente, per ognuna di quelle fanciulle potresti essere l’uomo della sua vita



@alebarg 4403 wrote:
Penso comunque che questa sia un pò una scusa che mi faccio


eh si, penso anch’io. Ma è abbastanza comune, non preoccuparti



@alebarg 4403 wrote:
Scusate per la mia fissazione per le statistiche ma secondo voi in quanto tempo si perde l’ansia da approccio?


sto ripensando questa cosa. Non credo che sia qualcosa da perdere o da eliminare, quanto da controllare. Cioè provare sempre l’emozione (che è la cartina tornasole di quanto una cosa possa essere importante) ma fare in modo che non sia da intralcio.



@alebarg 4403 wrote:
Mi rendo conto da solo che la domanda è tanto stupida quanto chiedere di quante pagine deve essere una buona relazione, ma mi serve solo per aver un “metro” di misura.


Non ti serve un metro di misura che sia diverso da te stesso. Davvero, perchè dovresti fingere di svilirti o esaltarti facendo misurazioni e confronti con le tempistiche di altri? Se proprio fissati qualche obiettivo e mettici una data, del tipo “voglio riuscire a conoscere una giapponese entro tre mesi”. Ma non abbatterti se al terzo mese non ce la fai. Te limitati a fare sempre del tuo meglio, sfida te stesso a superare i tuoi limiti e a cogliere nel modo migliore le opportunità. Divertiti mentre lo fai.

E si direi che avete tutti abbastanza ragione.

Spero che mettendomi in gioco maggiormente attraverso una seria condivisione di esperienze sul forum possa spronarmi a fare qualcosa di piu’ per uscire da quella che tutti chiamano zona di confort.



Sono un seccante italiano? Penso a volte di esserlo perche’ dopo 9 ore di lavoro ammetto di aver perso buona parte della mia “brillantezza”. Ma non voglio lamentarmi di questo, sono felice di quello che faccio e di tutto il resto.



Sapete trovo molto fastdioso concludere ogni giornata pensando che in quella occasione avrei potuto dire qualcosa, fare qualcosa e non l’ho fatto. Trovo che la maggior parte dei miei coetanei (24 anni) e’ (a parer mio, poi posso sbagliarmi) invischiata in storie di comodita’ e convenienza che sono la rovina delle famiglie (esperienza diretta). Penso che non vorrei trovarmi nella stessa situazione di sposato con la collega, ma nello stesso tempo realizzo di non aver abbastanza coraggio esperienze di vita opportunita’ per realizzare cio’ che penso sia meglio per me. La cosa si fa abbastanza frustrante.



Sono nel dubbio se sia meglio inseguire disperatamente qualcosa che e’ migliore di noi o rinunciarci e rilassarsi su cio’ che si puo’ avere adesso. Ok il discorso e’ un po’ fuori topic ma e’ sempre una riflessione importante. Voglio dire se sono qui a scrivere un post su questo problema, mentre altri fanno questo senza neanche chiedersi il comeperche’quandodove forse sarebbe meglio che lasciassi perdere e dirigessi le mie energie in qualcosa che mi riesce meglio.



Se voglio essere ottimista devo pero’ considerare che il gusto di riuscire a fare qualcosa che si trovava difficile all’inizio e’ insuperabile. Forse pero’ quando il gioco e’ troppo duro sarebbe meglio mollare prima di fissarsi troppo.



Mha forse sono andato fuori tema, qui c’e’ troppa teoria e poca pratica.

@alebarg 4408 wrote:

Sapete trovo molto fastdioso concludere ogni giornata pensando che in quella occasione avrei potuto dire qualcosa, fare qualcosa e non l’ho fatto.


perfetto. molti non si rendono nemmeno conto che avrebbero potuto fare qualcosa. tu sei un passo avanti. il prossimo passo è farlo.



dio solo sa quante banalità ho detto e quante cose stupide ho fatto e continuo a dire e fare per allargare la mia zona di comfort. chiedere un’informazione, fare un commento di circostanza, parlare del tempo col pizzaiolo, chiedere indicazioni per strada anche se sapevo il percorso, fare strane richieste alla barista e qualsiasi cosa mi passasse per la testa.

ma dio solo sa quanta fatica ho fatto all’inizio. però da un momento all’altro mi è scattata una molla. il timore di aprire bocca c’era sempre, ma la forza di volontà che mi obbligava a farlo ugualmente era più grande. l’ho trovato un enorme progresso



come dice aptero dobbiamo arrivare ad una condizione in cui ciò che facciamo è perchè lo facciamo, non perchè abbiamo pensato di farlo.

questa è una condizione che devo ancora raggiungere, ma penso di essere sulla strada giusta.



@alebarg 4408 wrote:
Sono nel dubbio se sia meglio inseguire disperatamente qualcosa che e’ migliore di noi o rinunciarci e rilassarsi su cio’ che si puo’ avere adesso. Ok il discorso e’ un po’ fuori topic ma e’ sempre una riflessione importante. Voglio dire se sono qui a scrivere un post su questo problema, mentre altri fanno questo senza neanche chiedersi il comeperche’quandodove forse sarebbe meglio che lasciassi perdere e dirigessi le mie energie in qualcosa che mi riesce meglio.



Se voglio essere ottimista devo pero’ considerare che il gusto di riuscire a fare qualcosa che si trovava difficile all’inizio e’ insuperabile. Forse pero’ quando il gioco e’ troppo duro sarebbe meglio mollare prima di fissarsi troppo.

se c'è una cosa che non mi piace è il pessimismo. sia chiaro, te lo dico da ex-pessimista convinto. se ci fossero stati i pessimisti alle elelezioni li avrei votati.
ma da quando ne sono uscito e sono diventato l'esatto opposto ho cominciato a vedere i pessimisti con un occhio diverso. non perchè improvvisamente mi sento superiore, ma proprio perchè se sono riuscito io ad invertire la tendenza può riuscirci chiunque. timido pessimista e asociale. dovevi sentire certi discorsi che facevo. ma il vento è girato, anche per me.

si dice che da giovani si è incoscienti e sognatori e che con il tempo si diventi realisti e pessimisti. primo: chi l'ha detto che realismo equivale a pessimismo? secondo: noi siamo l'eccezione che conferma la regola. siamo diventati e stiamo diventando uomini e donne che hanno smesso di dare la colpa di ogni loro insuccesso a qualcosa troppo distante da combattere e si sono caricati la propria vita sulle spalle e la portano a passeggio dove preferiscono.
realismo non è sinonimo di pessimiso. anzi, oserei dire che siccome la realtà è sempre soggettiva il realismo non esiste. ma qui stiamo andando sul filosofico.

puittosto credo che presto riuscirai a rispondere alla tua domanda. lo dico perchè mi sembri una persona sveglia. ti sei posto questo dubbio e vuoi capire cosa ci sta in fondo. molti danno per scontato che sia più facile lasciarci andare a ciò che ci capita senza combattere, per evitare sofferenze. gli stessi che si lamentano di non avere una ragazza decente, di non essere ricchi, di non avere amici, di non avere un lavoro che li soddisfi, di vivere un monolocale in periferia, di berlusconi al governo... e tutto quello che si limitano a fare è giocare al lotto una volta a settimana sperando in una nuova vita ai caraibi.

la vera domanda non è se sia più giusto impegnarsi o rilassarsi. la vera domanda è cosa vuoi TU dalla TUA VITA. quando avrai capito questo non solo capirai la risposta, ma la domanda stessa ti sembrerà priva di senso.
se vuoi qualcosa che in questo momento non hai, ti devi impegnare per ottenerla, altrimenti, tirando le somme, avrai semplicemente vissuto una vita mediocre, dettata dagli altri e dagli eventi esterni. se vuoi vivere "concludendo ogni giornata pensando che in quella occasione avrei potuto dire qualcosa, fare qualcosa e non l'ho fatto" accomodati, ma sei tu il primo a sapere che non sarebbe una vita emozionante quella che si prospetta.
non so chi dei ragazzi del forum ha una bellissima frase in firma "se vuoi qualcosa che non hai mai avuto devi essere pronto a fare qualcosa che non hai mai fatto".

e poi chi l'ha detto che non sei bravo a fare una determinata cosa? un acido professore del liceo di 10 anni fa? la tua timorosa coscienza? una società opprimente?
voglio dire. non credo che a te piaccia fare qualcosa per cui non sei portato. ad esempio a me non piace giocare a calcio, ma non mi addormento ogni sera pensando a come sarebbe bello essere un calciatore famoso. se hai qualche sogno è perchè è qualcosa che in qualche modo è dentro di te. si tratta solo di impegnarti e vedere cosa riesci ad ottenere.
è chiaro che diventare un affermato architetto è diverso da diventare il presidente degli stati uniti. però se vuoi qualcosa devi compiere scelte che ti portino verso il tuo obiettivo. come se per portarti a letto una ragazza non ti metterai ad ascoltare i suoi problemi con il ragazzo, così per diventare davvero presidente americano non andrai ad abitare in Estonia.

proprio oggi parlavo con un mio amico di come il bassista degli Who si sia costruito il suo primo basso in casa perchè non poteva permettersi di comprarne uno. la scarsità di soldi l'ha fermato da diventare il bassista di uno dei gruppi più influenti della storia del rock? a quanto pare no... così nessuno di noi si deve fermare alle prime, alle seconde o alle terze difficoltà.
come diceva Lisa Cuordileone "credi in te stessa e otterrai ciò che vuoi" :rolleyes:
la vita ci riserva ogni giorno tantissime occasioni, non c'è tempo di stare a pensare alla fregatura che ci può essere sotto.

una domanda per Aptero: ma con l’approccio diretto non andremmo contro però quella “regola” secondo la quale mostrare interesse troppo in fretta non fà nascere l’attrazione??

No, non vai contro quella regola.

Dimostri che per te è naturale approcciare persone e parlare alle ragazze con determinazione, coraggio e sincerità.

Non la devi mica supplicare di conoscerti… :slight_smile:

@John 4409 wrote:



proprio oggi parlavo con un mio amico di come il bassista degli Who si sia costruito il suo primo basso in casa perchè non poteva permettersi di comprarne uno. la scarsità di soldi l’ha fermato da diventare il bassista di uno dei gruppi più influenti della storia del rock? a quanto pare no… così nessuno di noi si deve fermare alle prime, alle seconde o alle terze difficoltà.

come diceva Lisa Cuordileone “credi in te stessa e otterrai ciò che vuoi” :rolleyes:

la vita ci riserva ogni giorno tantissime occasioni, non c’è tempo di stare a pensare alla fregatura che ci può essere sotto.




Si su questo hai sicuramente ragione! Grazie a tutti forse avevo proprio bisogno di una bella spinta ad agire. Domani mi svegliero’ con la brutta sensazione di dover fare qualcosa non di spiacevole, ma di “scomodo” e vedremo come andra’ a finire. Se combinero’ qualcosa non manchero’ di postarlo.



Comunque secondo me c’e’ poi un altro importante problema: l’assenza di modelli positivi. Se ti guardi intorno il mondo e’ pieno di uomini e donne insicuri nell’interazione con l’altro sesso, ma non ne ho trovato ancora uno che sia veramente e profondamente sicuro di se stesso. Quindi mi chiedo come posso io fermare una ragazza per strada se non ho mai fisicamente visto con i miei occhi una persona farlo?

Credetemi non ho vissuto nella mia camera fino a ieri, ma non ho ancora visto una persona approcciare con risultato una persona perfettamente sconosciuta. Ho visto persone in confidenza con ragazze amiche di amici, parenti, gente che incontri ad una festa, in discoteca, ma mai completi sconosciuti. Non ho mai visto nessuno farlo in una condizione di completa assenza di conoscenze.



Ok abbiamo diverse prove indirette: aptero, lo spagnolo e chiunque altro posta qui (a cui credo ovviamente credo), i video, i film, le storie degli amici e dei cugini. Ma onestamente non ho ancora visto accadere la cosa dal vivo e secondo me questo e’ un grosso limite.
alebarg;4412 wrote:
Comunque secondo me c'e' poi un altro importante problema: l'assenza di modelli positivi. Se ti guardi intorno il mondo e' pieno di uomini e donne insicuri nell'interazione con l'altro sesso, ma non ne ho trovato ancora uno che sia veramente e profondamente sicuro di se stesso. Quindi mi chiedo come posso io fermare una ragazza per strada se non ho mai fisicamente visto con i miei occhi una persona farlo?
Credetemi non ho vissuto nella mia camera fino a ieri, ma non ho ancora visto una persona approcciare con risultato una persona perfettamente sconosciuta. Ho visto persone in confidenza con ragazze amiche di amici, parenti, gente che incontri ad una festa, in discoteca, ma mai completi sconosciuti. Non ho mai visto nessuno farlo in una condizione di completa assenza di conoscenze.

anche per questo nel breve futuro organizzeremo dei seminari pratici. so che i modelli sono importanti, ma ancora più importante è la ocnvinzione di potercela fare, nonostante intorno si vedano persone che non ci credono.

Si io adesso non parlavo di convinzione nello specifico, ma più di una oggetiva difficoltà che si può avere nell’imparare a fare qualcosa senza mai averlo visto fare.

Voglio dire quanti saprebbero giocare a tennis o a sciare senza aver mai visto qualcuno farlo prima di loro? Penso che per qualche motivo che non conosco la mia generazione non abbia imparato da nessuno tali modelli positivi, ma non ho la minima idea del perche’ e non penso che questo sia il problema.

Fai due calcoli, se approcci 3 persone all’ora, stando al locale almeno 4 ore, hai conosciuto 12 ragazze (se non più gruppi) in una sola serata. 12 Ragazze per la bellezza di 4 sere, sono circa 48 ragazze che hai conosciuto in una settimana. Per un mese sono 192 ragazze.

Credo che un mese così, impegnandoti (manco tanto) ti risolve il 70% delle tue paure. Io in media, a serata ,approccio circa 6 ragazze all’ora, salvo quando ne trovo una veramente interessante e magari ci trascorro la serata. Fai un po’ i conti di quante persone conosco in un mese. Approccio fino alla chiusura ,totale tempo ,circa 20 minuti. Se la ragazza non mi trasmette nulla all’istante ,cambio subito,se no ,concedo più tempo fino a 20 minuti(che per me vogliono dire trovare una donna con senso dell’humor, intelligenza e ottima energia sessuale) . Facendo così, riesco ad ottenere almeno la metà delle chiusure e il 90% dei numeri utili, reali con donne che poi sono disponibili ad un appuntamento. Perdere più tempo con una donna che non ti stimola ti vincola per tutta la serata con la conclusione che te ne torni a casa con un numero di una donna che non risponderà mai al cell (spesso succede che non ti chiamano anche se ti vedono come un gran figo, il discorso è un po’ lungo). Andare alla ricerca di 8000 chiusure è numeri di telefono a cottimo ti porta solo ad avere la rubrica intasata di roba inutile. In pratica una gran perdita di tempo. Detto questo fatti forza e vai a conoscere ste donne e anche uomini, amici.Socializza e rendi la tua vita interessante, sempre se non vuoi rimanere a fare tappezzeria come il 90% degli uomini nei locali e continuare a dire che quella davanti a loro è proprio figa. Se non agisci e inizi con i fatti, se non prendi le cose sul serio, se continui a leggere e pensare senza mai mettere tutto sul campo non ti bastano manco 4 anni. Ci vogliono in media dai 6 ai 12 mesi facendo molta pratica per avere già risultati accettabili. Fai le tue dovute considerazioni.

@Tuvia78 4416 wrote:

Andare alla ricerca di 8000 chiusure è numeri di telefono a cottimo ti porta solo ad avere la rubrica intasata di roba inutile. In pratica una gran perdita di tempo.


All’inizio è utile andare anche da quelle bruttarelle o un po’ acidelle. Siamo fuori per imparare, tutto fa brodo.

Forse frequento posti strani, ma se ci provassi solo con quelle che mi piacciono sul serio ci proverei con 3 ragazze a sera.

Non hai capito bene il post. La ragazza deve trasmettere tre cose per me, senso dell’humor, intelligenza e energia sessuale, se voglio pensare di portarla a casa.Se voglio socializzare approccio tutti. Se guardassi solo quelle veramente belle (quando ne trovi) mi ritroverei ad approcciare solo una ragazza a serata se va bene. Io approccio tutti e tutte, e soprattutto non solo ragazze. Ieri mi sono imbucato ad un compleanno in disco facendo amicizia per caso con un ragazzo di un gruppo di 13 persone. Passavo tra i tavoli per i fatti miei, una battuta al volo e un ragazzo mi ha passato la bottiglia di champagne e mi ha detto, amico bevi con noi e da li la serata :slight_smile:

Il mio intento era quello di fare capire quante ragazze possono essere conosciute ad una serata. Tra l’altro sfatiamo un mito che sento spesso anche tra alcuni miei amici, “fammi guardare se ha il fidanzato”.Se approcciate nel modo giusto anche se il ragazzo è a 10 cm dalla ragazza non succede assolutamente nulla, magari diventate pure amici e vi fate una bevuta insieme.Niente risse e balle varie, sempre se andate in posti come si deve. In strada è esattamente la stessa cosa, serve solo pratica. I posti secondo me dove una persona potrebbe avere maggiori difficoltà sono tutti quei posti dove avrai gli occhi di tutti addosso. La gente sente molto la sensazione del rifiuto. Se facciamo ad esempio una gita all’estero o fuori porta, la sensazione si riduce notevolmente,perchè si ha la sensazione inconscia che nessuno di conosciuto ti vedrà in quei frangenti.

Secondo me per diventare buoni approcciatori ci vogliono solo le “palle”(capire che non c’è nulla di male) di mettersi in gioco dove capita,sbattendosene di come vanno le cose,tutto là è inutile stare a farsi mille problemi che non esistono.

Siamo tutti capaci,basta tirarla fuori questa capacità.

@Tuvia78 4425 wrote:

Se voglio socializzare approccio tutti.


Così sì! :slight_smile:

Grazie delle risposte ragazzi!

Oggi ho provato a iniziare una conversazione a caso chiedendo la direzione del mio posto di lavoro (!) ad una ragazza, devo dire che non e’ andata bene ne male, la persona si e’ dimostrata sorridente e gentile nel darmi le informazioni, ma la conversazione non e’ andata molto al di la dellla cosa.

Domani cerchero’ di tornare in Italia e temo che sara’ un lungo viaggio, quindi per vederla dal lato positivo avro’ un mucchio di occasioni per conversare.



Ora vi confesso un segreto: per cercare di togliere la paura dell’approccio ho scelto una approccio scientifico basato su dati reali. Mi spiego meglio ho appeso in camera un foglio con una serie di numeri da 1 a 100 affiancati da due caselle che racchiudono o un 1 o uno 0 (e’ piu’ semplice di come sembra). Ora ogni volta che approccio una ragazza metto una crocetta sulla casella 1 o 0 a seconda del fatto che la ragazza mi sia parsa disponibile o no all’approccio (e quindi di come mi sono sembrato io nel gestire la cosa). Fino ad ora nell’inaccettabile tempo di 5 mesi ho collezionato 44 di questi “eventi” con ragazzedonne perfettamente sconosciiute. Ora se guardo le statistiche vedo che gli approcci del tipo “doccia fredda” sono stati esattamente 7 su 44. In percentuale la probabilita’ di essere imbarazzati chiedendo una informazione e facendo magari una battutina innocente ad una ragazza (gli anziani, gli uomini, ecc. non sono contati) e’ del 16%. Questo significa che un eccessivo livello di ansia da approccio non ha nessun motivo di esistere, come anche non ha senso “demoralizzarci” se qualcuna si comporta freddamente. Se poi controllo le statistiche noto un notevole incremente degli 1 da quando inizio l’approccio immediatemente e sorridendo in modo naturale (ne troppo ne troppo poco).



Ora che ci penso il metodo e’ molto buono perche’ costituisce una prova convincente che approcciare non e’ realemente “pericoloso”. D’altro canto bisogna considerare che la maggior parte degli approcci che ho fatto iniziavano con una richiesta di informazioni ed e’ piuttosto raro trovare persone che ti rispondono freddamente a questo tipo di richieste (forse non italia dove la percentuale di cafoni e’ in crescita…). Inoltre io tendo a “selezionare” gli eventi andando a parlare con le ragazze in quel momento piu’ disponibili senza essere invece completamente random (ma mantenendo cmq criteri di base).



Vi invito a provare anche voi questo esprimento per sentire le vs opinioni.



Infine concludo dicendo che finalmente ho trovato una persona che ha avuto rapporti con parecchie ragazze veramente belle (intendo top model e simili, le classiche ragazze che lasciano senza fiato). Prima di tutto mi dispiace dirlo ma e’ oggettivamente ed esteticamente un bel ragazzo, ma al di la dell’estetica quello che sconvolge e’ il comportamento: svampito (a volte sembra su un atro pianeta), completamente fuori controllo (dice spesso cose fuori luogo), “cocky” (e’ un collega e amichevolmente ci prendiamo per il culo tutto il giorno), altruista (mi ha aiutato ad ambientarmi e cerca di accoppiare tutti i single nell’imbarazzo generale) ed amichevole. A dire il vero anche piuttosto incline all’omosessualita’ (mi ha fatto un allucinante discorso sull’avere amici gay per cuccare le ragazze migliori). Complessivamente appare come un buon idiota, ma posso garantire che e’ anche molto intelligente.

Vederlo in azione fa impressione ride scherza tocca, si pulisce le mani nella borsa di uan ragazza per sbaglio e ne esce dicendo “ho fatto un’altra figura di merda benvenuta nel mondo di [suo nome]”. La ragazza ride ed e’ visibilmente impressionata. Penso che questo sia il modello di seducere. La prima volta che l’ho visto s’e’ messo a fare il dj per finta in una festa in casa e si e’ trovato circondato da 10 (!) ragazze.



Io mi ritengo una persona con un buon humor, ma generalmente seria e “squadrata” e incapace di gestire le cose in quel modo. Ho chances oppure devo diventare (concedetemi il termine) piu’ coglione?

Se sei un tipo più serio non devi cercare di essere come qualcun altro.

Ti basterà essere naturalmente serio, per avere ugualmente un buon successo con le tipe.



Naturalità non vuol dire fare a tutti i costi l’animatore delle serate. Può voler dire anche essere seri e composti. Ma fare quello che ti va di fare. Quindi puoi toccare socializzare ecc anche mantenendo la tua personalità.



E’ ovvio comunque che avere accanto una persona che ci sa fare può dare grandi spunti.

L’importante è SEMPRE elaborare ciò che si apprende e modellarlo al proprio modo di essere.



Quindi se tu di natura non sei un giocherellone, non devi diventarlo. Al contrario, se vorresti esserlo ma ti freni, allora il tuo stato naturale attualmente represso è quello del giocherellone, e in questo caso sì, lo diventerai strada facendo :slight_smile:



Prima pensa a liberarti dalle seghe mentali e dalle catene psicologiche con cui la società ti ha castrato. Solo pian piano potrai sapere chi sei davvero, quando sarai “senza freni”.

Giacomo, la smetti di scrivere prima di me quello che penso?

Mi fai paura XD



Aggiungo che, come è già stato detto e ribadito, è impossibile piacere a tutti. Da ciò deriva il fatto che una personalità di un certo tipo risulterà più attraente a ragazze di un certo tipo, una personalità di un altro tipo attrarrà ragazze diverse. Ce n’è per tutti, e comportarsi nel modo che ci è più congeniale aumenta la possibilità di trovare persone che ci sono più congeniali

@alebarg 4460 wrote:

Vederlo in azione fa impressione ride scherza tocca, si pulisce le mani nella borsa di uan ragazza per sbaglio e ne esce dicendo “ho fatto un’altra figura di merda benvenuta nel mondo di [suo nome]”. La ragazza ride ed e’ visibilmente impressionata. Penso che questo sia il modello di seducere. La prima volta che l’ho visto s’e’ messo a fare il dj per finta in una festa in casa e si e’ trovato circondato da 10 (!) ragazze.


hahaha mitico! :smiley:



comunque è buona l’idea della tabella per farti realizzare che non ti mangia nessuno, ma attenzione a non mettere troppa pressione anche su questa cosa del ci sta/non ci sta è disponibile/non è disponibile. se magari passi un periodo di scazzo e sul tabellone cominci a veder comparire tanti 0, il disagio che potevi avere rishcia di aumentare perchè te lo sbatti bello bello in faccia, invece di fregartene e proseguire.

la naturalezza che spingiamo qui significa anche andare avanti per la propria strada, a prescindere dal resto.

visto che sei all’inizio può starci di voler razionalizzare la cosa, ma elimina appena puoi la parte razionale dell’interazione. in pratica non cercare di capire. fai.



@Giacomo 4463 wrote:
Prima pensa a liberarti dalle seghe mentali e dalle catene psicologiche con cui la società ti ha castrato. Solo pian piano potrai sapere chi sei davvero, quando sarai “senza freni”.


perfetto. però c’è da dire che le persone davvero serie che conosco sono pochissime. la maggior parte di quelli che non stanno al gioco è in realtà perchè sono a disagio con se stessi. che sia timidezza, voglia di tirarsela o chissà cosa è un qualcosa di non naturale. credo che una persona rilassata e a proprio agio diventi naturalmente socievole e divertente.





giusto anche il discorso di Allanon. l’idea del seduttore è colui che in un qualche modo riesce a sedurre TUTTE le ragazze che incontra. ma cosa te ne frega di trovare un modo per avere tutte le ragazze quando il 50% di queste la prenderesti a bastonate o te lo fa ammosciare appena apre bocca? come ho avuto modo di dire in altre occasioni, a mio parere la figura del seduttore è sopravvalutata. preferisco molto di più uno che si gode la vita e che sta solo con ragazze davvero valide.

si anche perche’ quello che resce con tutte e’ il seduttore seriale! ahahah

(non fa ridere lo so )