@Don 10553 wrote:
2 anni fa ho letto anche il libro di Carr Allen “è facile smettere di fumare se sai come farlo”. Risultato: ho buttato via il pacchetto e l’accendino…ho passato 24 ore felice di essere diventato un NON-fumatore continuando a ripetermelo a me stesso ma alla fine sono andato a prendere pacchetto ed accendino nel cestino come un barbone (PIRLA!PIRLA!PIRLA!!!).
Il compito del libro non è farti smettere, ma darti un quadro di idee che, da fumatore, difficilmente ti sarebbe parso logico. Con un po' di motivazione e il giusto grado di apertura mentale, poi, smettere di fumare diventa quasi una conseguenza. E' evidente che a te mancassero tanto le motivazioni quanto l'apertura mentale, non hai prestato molta attenzione ai contenuti del libro, e la cosa si evince anche dalle altre frasi che hai scritto sulla diminuizione del numero, sul fumo come abitudine, e sul non riuscire a godere dei momenti belli (socializzare e trombare) senza il sostegno di una sigaretta.
Mentre il libro verte sul concetto opposto: la sigaretta non da nulla in più, semmai toglie dal tuo grado di soddisfazione originale, obbligandoti a fumare per poterlo raggiungere nuovamente e, in questa maniera, assecondando un bisogno crescente. Una vera e propria tossicodipendenza.
Io ho smesso da sabato scorso. Sabato notte, rientrato a casa dopo la serata non riuscivo a dormire e mi sono acceso una sigaretta. Ha funzionato per farmi addormentare. Domenica sera stessa scena, salvo che la sigaretta me la sono fumata a metà, è bastato. Da lunedì fino a stanotte ho dormito a casa della morosa e, complice l'abbiocco post-coito, sono bene o male riuscito a prendere sonno sempre più agilmente pur senza fumare. Il mezzo pacchetto da 10 avanzato l'ho regalato al primo che mi ha chiesto una sigaretta. Tra mercoledì e giovedì ho letto il libro di Car Allen, e per certi versi l'ho trovato illuminante. Non mi ha dato la motivazione per smettere, ma ha ridimensionato notevolmente i concetti di "sofferenza" e di "sacrificio" nel non fumare.
Per il resto sto eliminando dalla circolazione del sangue la nicotina. Il grosso se n'è andato e lo avverto a livello di sensazioni fisiche. Poi chiaramente l'abitudine a fumare, da me ottemperata per 15 anni con qualche pausa, si fa sentire nel desiderio occasionale (seppur sempre più lieve e breve) di fumare . Ma la consapevolezza che quel desiderio non è frutto del mio corpo, ma sia dettato alla mia mente da una tossicodipendenza, fa in modo che le mie azioni non coincidano mai con l'atto di accendermi una sigaretta. Chi ha letto il blog di seducere sa che per modificare l'abitudine ci vuole del tempo, il tempo necessario affinché il cervello di allinei alla frequenza d'onda dei nuovi comportamenti, in genere dalle 3 settimane ai 2 mesi. Quindi sono molto fiducioso.