Sono solo così fottutamente depresso

@Doctor 9516 wrote:

lo so daniel,però non riesco a portare il rapporto ad un livello superiore.



mah…il mondo delle donne lo lascio a chi lo ha capito.


sparare cazzate può essere una bella spinta per te…ma poi dopo poco prova a conoscerle…parlando anche di cose profonda…li crei rapporto…per rapporto questo intendo conoscerle

Doctor a tutti capita di avere dei giorni o delle settimane storte, ma che senso ha mollare? Se fino a ieri eri contento vuol dire che qualcosa di positivo l’hai fatto.



Ti dico cosa faccio io quando mi sento vulnerabile: curo la malattia con la malattia stessa.



In passato cercavo di coprire questo stato facendo altro (correre leggere suonare ballare), ma ho capito che non era la strada giusta per me. Era come farsi una sega mentre stai annegando: ti distrai 30 secondi ma alla fine muori lo stesso.



Ultimamente, invece, ho imparato la bellezza di essere vulnerabili, di non dover per forza salvaguardare il proprio stato e la propria immagine.



Per come la vedo io, se ti capita di sentirti giù per mancanza di amicizie o ragazze -che per quel che mi riguarda è stato uno dei problemi più grandi- non esiste momento migliore per tuffarsi ancora di più in quello che ti da tante emozioni negative.

Ti meraviglierai di quanta energia puoi ricevere dagli altri semplicemente lasciandoti andare, senza paura delle reazioni altrui.





Se invece stavi cercando solo il modo per scopare in 5 minuti hai proprio sbagliato posto.





p.s. non voglio rubare la risposta ad adernet che sono sicuro arriverà impetuosa, ma “io voglio essere in pace con me stesso” è un obiettivo che non ti porterà da nessuna parte, a meno che tu non voglia trasferirti in Tibet. devi trovare qualcosa di concreto, in cui incanalare tutti i tuoi sforzi.



p.p.s. Allanon, smettila di leggere libri di filosofia orientale :smiley:

Doctor, puoi trovare qualsiasi tipo di motivazione per spiegare o giustificare il tuo stato attuale; inevitabimente riguarderanno il passato.

Ci sono 2 cose sulle quali non hai potere: il passato e gli altri.

Per il resto c’è una persona fantastica che può aiutarti: sei tu!



L’atteggiamento del primo post di questo topic non ti porterà da nessuna parte.

Se vuoi una cosa devi essere il primo a crederci, altrimenti come potranno gli altri crederti??



Se ti va, fai questo esercizio che trovo fantastico (letto su: “I segreti della mente milionaria”, di T. Harv Eker) per la sua semplicità e per i meccanismi che mette in moto: per una settimana non puoi lamentarti. Appena ti lamenti ricominci il conteggio da capo.



Lo sai qual’è il segreto delle domande potenzianti?? Sostituire il “perché” con il “come”: al posto di “perché il mio amico riceve gli sms?” in “come posso fare per ricevere gli sms come il mio amico?”. Cambiando le domande che ti fai cambierà anche il tuo focus :wink:

Il nostro cervello è programmato per rispondere a qualsiasi domanda, anche alle più idiote… se mi chiedo:“perché ho una vita così di merda?” stai sicuro che salteranno fuori risposte idote del tipo: perché me lo merito o simili…



Fondamentale in questo processo avere obiettivi e fare :wink:

Come per tutte le cose c’è anche una questione di allenamento, provare per credere!

@Doctor 9515 wrote:

se riesci a farmelo capire ora perchè sono egoista,mi puoi fare solo un favore :wink:






no non mi va… non c’ho testa…

comunque rilassati … siamo tutti egoisti

e togliamo il giudizio morale dalle definizioni

essere egoisti non è per forza qualcosa di negativo

talvolta anzi è un toccasana

si vede che sti due di cui sopra leggono robe spirituali XD

Doctor, sei egoista perchè qualsiasi cosa tu faccia la fai per avere qualcosa in cambio, oppure perchè ti fa stare bene; pure se ti fai del male è perchè pensi che quella sia la soluzione giusta per te; e se non fai nulla è perchè inconsciamente ritieni che il cambiare ti causerebbe dolore.



In poche parole, tutto gira intorno al tuo io, alla tua sopravvivenza, al tuo benessere, ed intorno a quello delle persone a cui tieni.



Ora



Se la mettiamo così, potremmo credere di vivere in un mondo di merda, in cui ognuno di noi pensa sempre e comunque ai cazzi suoi.



La cosa è in parte vera. Io esco da questo loop smettendo di pensare alle azioni in base alle intenzioni, ma le giudico in base agli effetti, ai risultati tangibili delle azioni



La domanda è: esiste l’altruismo?



dopotutto, a parte esempi di personaggi incredibili, sul tipo di Ghandhi, Madre teresa di calcutta e via dicendo, chi ha mai visto gente altruista? e per altruista qui intendo qualcuno che “deliberatamente” metta prima di sè gli altri; che al proprio tornaconto anteponga quello di un altro; e che non sia un altro qualsiasi, ma un altro da cui non si abbia motivo di aspettarci qualcosa in cambio; non è altruismo se faccio qualcosa di positivo per un mio caro amico, per la mia ragazza, per mia madre; no, perchè da loro posso aspettarmi qualcosa, o magari qualcosa per me in passato l’hanno fatto.



No, non è questo l’altruismo. Il vero altruismo, questa strana creatura mitologica, questo unicorno delle relazioni sociali, è tale nel momento in cui mi disinteresso di me stesso, non mi curo piu’ della mia sopravvivenza, e considero piu’ importanti gli altri.



Capiamo bene perchè Schopenhauer considerava, tra le altre possibilità citate nel Die Welt, la compassione come uno dei mezzi privilegiati per trascendere la volontà (che rappresenta sempre l’attaccamento alla vita) e giungere lì ove non v’è piu’ volontà. La compassionevolezza è questo: la cura dell’altro come quell’essere che c’è piu’ caro di noi stessi. In una prospettiva darwiniana, questo è del tutto incomprensibile, perchè deleterio ai fini della sopravvivenza e conservazione della specie: se agli individui non importasse di sè e del tramandare i propri geni, tutto il gioco se ne andrebbe a puttane.



Ed allora di cosa starei parlando io? sto parlando di quell’agire che, per sua natura ha caratteristiche di cui beneficiano anche gli altri, ma non perchè noi vogliamo il bene degli altri; no. Solo perchè non possiamo fare a meno di spenderci.



Un artista è altruista? No se lo intendiamo nel senso comune del termine. Si se, invece, lo vediamo nella prospettiva che sto indicando. Il suo produrre opere d’arte non è volto a dare benessere agli altri; no, probabilmente egli vuole la gloria, il riconoscimento; ma, piu’ al fondo della questione, egli non può che produrre arte; gli è necessario. E producendo, come effetto secondario ottiene che, chi è in grado di comprenderlo, goda della bellezza che l’artista crea. O, se intendiamo, come ritengo anche corretto, l’arte come strumento di conoscenza, comprendiamo qualcosa di piu’ circa il mondo che ci circonda. Volendo usare un barbaro linguaggio da economista, l’altruismo produce un’ esternalità positiva, una conseguenza non intenzionale delle nostre azioni volontarie.



Questo è l’egoismo che propugno: un’egoismo che non trattiene e non si trattiene, ma si espande all’esterno; ed espandendosi, fa si che diamo e ci diamo agli altri.





"O, grande astro, che sarebbe la tua felicità se non avessi quelli a cui risplendi! Benedici la coppa che vuole traboccare, che l’acqua ne trabocchi dorata e porti dappertutto il riflesso della tua beatitudine. Guarda! Di nuovo questa coppa vuol vuotarsi, e Zarathustra vuole ridiventare uomo”



Nad84

@Allanon 9537 wrote:

e togliamo il giudizio morale dalle definizioni

essere egoisti non è per forza qualcosa di negativo

talvolta anzi è un toccasana




anfatti!!!

visto che abbiamo toccato anche filosofie orientali…



Il Buddismo dice : Ama te stesso,cosi che avrai talmente tanto amore per te che non saprai che fartene e incomincierai anche a donarlo agli altri e non ti importerà se ti verrà ridato.

@Daniel Craig 9546 wrote:

visto che abbiamo toccato anche filosofie orientali…



Il Buddismo dice : Ama te stesso,cosi che avrai talmente tanto amore per te che non saprai che fartene e incomincierai anche a donarlo agli altri e non ti importerà se ti verrà ridato.




Mmm… E’ un po’ fuorviante… Ma il concetto di fondo diciamo che può andare :slight_smile:

senza andare nemmeno troppo verso oriente, ci basta pensare alla direttiva cristiana “ama il prossimo tuo come te stesso”, la quale implica l’amare se stessi in primis. Altrimenti se non ti ami, e ami gli altri nella stessa misura, combini solo macelli

la pienezza dell’amore del prossimo è semplicemente l’essere capaci di domandargli: “qual è il tuo tormento?”

ma domanda: avete fatto indigestione di baci perugina solo per leggervi le frasi ivi contenute?



:smiley:

Allora e da un pò che non scrivo niente quindi intervengo di prepotenza .



Non ho letto benissimo tutte le risposte quindi se ripeto qualcosa già detto Stella e libera di furstarmi con un gatto a nove code :wink:



Io ero e sono (ancora in parte) come sei tu ora (o meglio come pensi e credi di essere).



Da master sfigatum ti posso dire un paio di verità (almeno per me lo sono).



Innazitutto fai bene a cercare di fare attività sportive per rimetteri in forma , ma se lo fai per piacere a chi ti circonda lascia perdere, io 4 anni fà comincia per scherzo un corso di kenjitsu , poi da li essendo in una palestra e coincidenza il mio sensei e personale trainer di punto in bianco ho cominciato pure quello , ora dopo anni ho pure deciso di fare una dieta (fortuna vuole ci sia un bravo nutrizionista in palestra) , pur come ricordano in molti amo il cibo quanto a l’ammore :wink: .



Secondo me devi fare quello che fai in primis per te non per apparire per gli altri (col tempo poi diventeresti un contenitore vuoto)



Il sentirsi inadeguato al mondo e un classico caso di SEGA MENTALE, tu non devi certo preoccuparti di adeguarti al mondo fregatene semmai e il contrario , pensa a tutti quei “fessi” che vanno per forza in discoteca (anche se magari non gli piace), indossano capi di vestiario scomodi e orrendi perchè di moda , si tagliano i capelli in modi assurdi , tutto per sembrare più “FIGHI” e diversi dagli altri e alla fine … sono tutti uguali e omologati.



Tu invece puoi fare la scelta più difficile ed essere te stesso usa la testa non gli occhi.



Se pensi che il mondo ti prenda in giro e perchè ti senti inadeguato ad esso , sbagli a calcio prendila in ridere (che so sbagli un rigore guarda il portiere e ridendo digli “non volevo farti fare brutta figura davanti alla donna” anche se non ce l’ha magari), devi vivere l’attimo so che non e facile ma e possibile.



Sicuramante tu come me hai bassa autostima ma pensa in modo egoistico ,non devo farmi accetare dal "mondo " (e ammeno che tu non conosci Mondo Saotome di Violance jack dubito che il signor mondo si prenda la briga di giudicarti) e il mondo che deve adattarsi a me e se non gli fa bene che se ne vada in quel posto.



Ciao

Doctor;9479 wrote:
:(

ok.
qualunque cosa la tua testa ti stia dicendo, qualunque ragione tu stia adducendo per spiegare a te stesso come sei arrivato a questo punto, è sbagliata.
a volte ci sono motivazioni, ragioni che ci spingono a comportarci in un determinato modo -giusto o sbagliato che sia- che non riusciamo a comprendere, perchè sono giù nel profondo, dove la mente cosciente non può arrivare.

ma è tanto importante sapere come si è arrivati a questo?
non credo.
quel che serve è una ventata d'aria fresca, rivoluzionare un po' i giochi e ricostruire una base solida, dalla quale ripartire.
quindi basta interrogarsi, maltrattarsi per cercare di capire.
un bel respiro profondo che per qualche istante scaccia ogni pensiero e via, rimbocchiamoci le maniche per cambiare prospettiva, mentalità, per spingere la paura un pizzico più in là e guadagnare un po' di spazio libero dove poter respirare.

metti da parte qualsiasi forma di giudizio, nei tuoi confronti ed in quelli degli altri. devi diventare la persona che vuoi, quella che sa trattare con tutti e vive in modo leggero, alternando momenti di lucido successo a qualche giornata di ozio e celebrazione di quel che hai ottenuto.
ergo smettila di giudicarti. tu hai le potenzialità per essere una persona speciale, e prima la smetterai di torturarti, prima la tua vera personalità potrà liberarsi.

dici che non riesci a creare legami, a relazionarti come vorresti con gli altri?.
io un'idea ce l'ho sul perchè ti succede:
ti stai comportando come un cinico frustrato che cerca di generare risposte positive a comando da parte degli altri, senza accorgertene stai premendo troppo, risultando eccessivo.
succede così quando la frustrazione e lo sconforto prendono il sopravvento e si finisce per muoversi nel mondo reiterando comportamenti errati avendo perso ogni sorta di termometro. se non tieni d'occhio la "temperatura sociale" con cui hai a che fare, andrai sicuramente fuori tema, fuori fase, piscerai fuori dal vaso.
e per temperatura sociale intando stare attenti alle sottili risposte e feedback altrui, senza fare di essi il nostro dio, lo abbiamo detto più volte, ma utilizzandoli come piccoli razzi guida verso un'interazione melgio costruita e più efficace, quando il nostro buon senso e la nostra intelligenza sociale sono andate a farsi fottere, come in questo caso.

niente paura però, sono cose che si ripristinano, basta una settimana in serie positiva e come ti ho detto, le tue qualità rispunternano come funghetti di montagna.

ritorna a dialogare con gli altri per il gusto di farlo, senza puntare a dimostrarti e dimostrare nulla.
riscopri il piacere di condividere, fare ridere, provocare rabbia, intrigare.
e per l'amor del cielo, libera quella testa, lasciandole la possibilità di spaziare.
ti accorgerai che proprio quando non la incatenerai in ragionamenti viziati ti ritroverai a cogliere aspetti altrui, piccole sfumature che prima con i salami della razionalità sugli occhi non riuscivi a notare.
ed è così che cresce la propria abilità sociale, imparando a notare quello che gli altri non vedono, anticipando i pensieri altrui, facendo sentire gli altri compresi. non per finta, ma per davvero.

e mettiti in testa che non hai nessun problema, hai già tutto quello che ti serve, ogni cosa al posto giusto per poter raggiungere l'appagamento e l'autorealizzazione che desideri.
devi solo darti il permesso di raggiungerli.


i buchi neri accadono a tutti, ma i vincenti si distinguono proprio lì, dove tutti cadono e naufragano, loro hanno le palle di andare avanti risorgendo.
e tu sei un vincente, lo sappiamo entrambi.

un abbraccio caro
ritorna a dialogare con gli altri per il gusto di farlo, senza puntare a dimostrarti e dimostrare nulla.


Ecco un'altro punto di riflessione interessante fare le cose per il gusto di farle (che sia comunicare o partecipare ad una gara di giramento di pollicci clapunt )

Ultimamente mi capita sempre più spesso di parlare a nuove persone in relax totale (diciamo non discorsi trascendentali ma sempre meglio di niente) e senza andare a cercare .

La vita sarebbe più semplice se tutti vivessimo in "relax" mentre invece questa cavolo di civiltà moderna tende a rinchiuderti in circoli viziosi stupidi.

@stellamiele 9536 wrote:



comunque rilassati … siamo tutti egoisti




Io sono altruista, me ne vanto, e canto :slight_smile: