Domani vado al mare con i miei e mi fermo per una settimana a casa di mia zia…
non conosco nessuno del posto anche se sono ormai 5 anni che vado sempre nello stesso posto…mai conosciuto nessuno…ho sempre trascorso le mie vacanze con i miei in completa solitudine (forzata)…
la mia giornata tipo in vacanza è la seguente…
la mattina vado al mare con la mamma (faccio un favore a lei che non sa con chi andare e da sola non ci può andare perchè la roba da portare è troppa per lei)
…mi faccio un bagno da solo…
poi ore interminabili sulla sdraio in spiaggia a volte leggendo…a volte ascoltando musica…e le palle per terra…
finchè finalmente si avvicina mezzogiorno e entrambi annoiati ci avviamo a casa…
pranzo…
sonnellino pomeridiano…
a questo punto di nuovo mare…sempre facendo il favore alla mamma anche se io non ci voglio andare perchè di pomeriggio l’acqua è più sporca…ma se non ci vado io lei non ci va e poi sensi di colpa a gogo…
verso il tramonto torniamo a casa…
la mamma cucina…io mi faccio un giro in bici senza meta…
faccio una bella sudata…
poi a casa per la doccia e la cena…
di solito dopo la cena dico “io esco!”…
in realtà prendo la bici per raggiungere il centro dove la gente passeggia lungo una via dritta…un pò di slalom tra le persone…dopo 30 min di girovagare a vuoto ne ho abbastanza e torno a casa…
vedo gruppi di ragazzi ridere e scherzare…mi intimorisce la loro sicurezza data dallo stare in gruppo in confronto al mio vagare solitario…
arrivo a casa stanco, rassegnato e nuovamente sudato (sfogo un pò di tensione correndo in bici)…
leggo un pò…oppure faccio un cruciverba…
poi a letto…(mi capita molto spesso di ritrovarmi nel letto già alle 10 di sera)…a volte mi sono sentito impotente di fronte a questa situazione e non nascondo di aver pianto di notte senza farmi sentire aspettandomi lo stesso copione ripetuto il giorno seguente…
scusate per lo sfogo a carattere depressivo …mentre scrivevo ho rivissuto un pò quella sensazione di essere in balia degli eventi e degli altri…e sinceramente un pò di paura di ricaderci ce l’ho
e sapete da cosa deriva questa paura? dal fatto che gli eventi mi stanno dimostrando che non sono in grado di rilassarmi e godermi il momento…per anni ho vissuto nella convizione di non essere una persona estroversa e socialmente attiva (convinzione che io andavo a rafforzare chiudendomi sempre più nel mio guscio)…oggi mi trovo di fronte ad una nuova prospettiva di VITA…anzi non una nuova prospettiva ma una PROSPETTIVA…poter finalmente spezzare la catena di negatività e pessimismo e dare il via alla catena della positività…
tutto ciò è VIVIDO nella mia testa ma non nelle mie azioni…
è come se il cervello non mi autorizzasse a credere fermamente che io sono la persona che voglio essere perchè non sono in grado di dimostrarlo con i fatti a me stesso…e fin quando sarà così le cose non cambieranno…
bene tutto questo discorso a che pro? innanzitutto è uno sfogo…poi è un modo per voi per conoscermi più a fondo ed infine, se c’è qualcuno che legge che si riconosce in alcuni stati d’animo voglio comunicargli tutta la mia solidarietà…è un mondo difficile per chi non ha ancora capito quanto la vita sia bella e breve…
ma noi stringiamo i denti e teniamo duro!!…
Notte
Ciao, non starò a dilungarmi molto, ti posto solamente un mio vecchio post, praticamente è dell’estate scorsa, prima di partire per un mese in Puglia (bellissima vacanza!)
http://www.seducere.com/forum/showthread.php?t=384
Spero che leggendo i post iniziali ed il resoconto finale ti renda conto di quanto conti l’atteggiamento.
E’ proprio questo il momento giusto per cambiare! ADESSO!
Già che ci sono, ti posto pure questo vecchio post dello Spagnolo (che fine avrà fatto?):
http://www.seducere.com/forum/showthread.php?t=354
Stampalo ed incollatelo in fronte! Fai tutto ciò che c’è scritto là sopra, e vedrai come cambieranno le tue vacanze!
Buona settimana al mare, spacca tutto!
P.S.: è praticamente un anno esatto che bazzico su questo forum…quanta acqua che è passata sotto i ponti in questi 12 mesi, e quanta nuova gente che si è aggiunta, ma ahimè, quanta ne abbiamo “persa” strada facendo…a breve resoconto!
vedi gente felice mentre giri in bici? vai a farci quattro chiacchere, non sia mai che riescano a trasmetterti un po’ del loro buonumore!
non hai nulla da perdere!
Nobody, intanto sono contento del tuo sfogo, hai dimostrrato un certo senso di autoanalisi.
Ti posso dire che è normalissimo. Pensa che io, a differenza tua, fino a qualche anno fa in vacanza non ci andavo nemmeno. A casa tutta l’estate con la mamma mentre stavo male pensando a tutti quelli che se n’erano andati in vacanza e si stavano divertendo senza di me.
La buona notizia è che da questa situazione si può uscire se lo si vuole.
Intanto hai 22 anni e tua mamma deve capire che non hai più l’età per stare tutto il giorno con lei, altrimenti la prossima volta che ti chiede quando ti trovi una fidanzata le devi rispondere "come faccio se sto tutto il giorno con te?? :D"
Quindi comincia a sentire i tuoi amici che progetti hanno per l’estate. Io ad esempio ho cominciato a fare vacanze in due, girando per l’europa, e quest’anno, grazie all’aiuto di un simpatico ragazzo conosciuto su un sito di incontri (ciao simpatico ragazzo!), mi farò 10 giorni di sole e mare in mezzo a tantissimi giovanotti (e giovanotte =) ).
Per quel che riguarda quest’anno puoi sempre accompagnare tua mamma in spiaggia, poi andartene per i fatti tuoi in giro per il lido. Puoi andare al bar e fare conoscenza con la barista che ti aiuterà a conoscere altra gente che passa lì abitualmente, puoi unirti a qualche gruppo che sta giocando a beach volley. Parola mia che non ti manderanno via a male parole, e se lo fanno ti cedo il mio biglietto per Corfù.
Alla sera puoi uscire in centro e se non hai il coraggio di fare il mattatore della serata puoi semplicemente chiedere ai gruppetti che vedi più interessanti se conoscono qualche posto divertente in giro dove conoscere un po’ di gente, visto che stasera sei da solo. Scommetto una partita a biliardino che se il primo non ti invita ad unirti a loro lo farà il secondo.
Sii sincero, non importa inventarsi nulla, sei da solo e hai voglia di divertirti un po’, chi è così crudele da non invitarti con loro?
L’unica cosa è non uscire con l’intento di torvare le persone che ti risolvano la vacanza e il problema, vai solo per divertirti. Se vi troverete bene sarà normale rivedersi nei giorni successivi, altrimenti pace e incontrerai qualcun altro l’indomani.
Buone vacanze!! thumbup09
Nobody, intanto sono contento del tuo sfogo, hai dimostrrato un certo senso di autoanalisi.
Esatto..forse anche troppo!
Comunque sono di ritorno dalla vacanza..sarebbe dovuta durare una settimana invece l'ultimo giorno ce l'hanno prolungata..quindi 2 settimane di vacanze..
se parliamo di risultati materiali ho ottenuto 0 spaccato..non ho conosciuto nessuno..ma penso di aver fatto dei passi avanti nella mia testa..
ragazzi le mie difficoltà iniziano molto prima di andare a parlare con qualcuno, quindi cercare di superare questa barriera non ha senso se prima non metto a posto tutto il resto..
vi ho parlato già in presentazione del fatto che ho avuto grossi problemi durante tutta l'adolescenza ad inserirmi negli ambienti sociali quindi sono stato in cura psicologica e ne sono uscito.. ora non è per dire che dato che è così non posso cambiare.. semplicemente devo lavorare proprio sullo star bene nel mondo..prima di andare a parlare con gli altri..
tornando alla vacanza..è stata diversa da quella degli altri anni..non sono stato a piangermi addosso ma ho cercato di smuovere un pò la situazione..al mare sono andato spesso al bar del lido ma c'era un barista che era praticamente un ragazzino per niente disponibile quindi non ho avuto modo di agganciarmi a lui per conoscere altri..gruppi di ragazzi praticamente zero..tutti bambini con genitori annessi..quindi dopo il bar mi andavo solitamente a fare un bagno..
durante uno di questi bagni ho notato una signora che stava raccogliendo qualcosa che metteva in una bottiglia..la vedo e le dico "signora ma che sta raccogliendo?" e lei mi risponde allegramente che raccoglieva le "telline" che sono come vongole e mi elenca tutti i modi di cucinarle..ne aveva una bottiglia piena di sti cosi e quindi mi congendo con un simpatico "buon appetito allora!" provocando la sua risata..ok quindi sono riuscito a parlare con qualcuno.. :D FINITO! durante il resto della vacanza non ho parlato più con nessuno..
e la prima settimana se ne andata così a vuoto..in realtà durante questa settimana stavo continuamente a pensare.."ok adesso esco e vado a conoscere qualche gruppo di ragazzi.." negandomi automaticamente qualsiasi possibilità di parlare con donzelle (grande cazzata controproducente).. sono uscito in bici la sera...solo una volta sono uscito a piedi..sono andato al centro del paese nel locale (all'aperto) più frequentato da ragazzi/e..mi sono preso una birra (giusto per distendere la tensione) ma la vocina malefica aveva già iniziato a parlare..sono entrato in tensione..il locale non era molto pieno..c'erano dei gruppi misti seduti ai tavolini..potevo benissimo iniziare una conversazione con loro..ma non l'ho fatto..sono rimasto in piedi a bere la birra per qualche minuto guardandomi intorno..e lì la vocina mi parlava già di catastrofe nucleare per quello che stavo facendo :( ...sono rimasto finchè ce l'ho fatta..poi un pò sudato mi sono avviato a piedi lungo la via principale dove passeggia la gente di sera..sensazioni di insicurezza e angoscia si accavallavano..ero molto teso..poi ad un certo punto scorgo tra la folla una mia vecchia amica del liceo..non bellissima..ma pur sempre qualcuno con cui parlare..incrociamo per un attimo lo sguardo dopodichè lei lo distoglie e fingendo di non avermi visto mi passa accanto come se niente fosse..in quel momento ero KO al tappeto mentalmente..l'effetto "brillo" che normalmente mi provoca una birra (sono un pò astemio) quella sera era diventato effetto caffè..il tempo di finire la birra..poi dopo qualche attimo di panico dato dal non sapere che fare vado a casa..
il giorno dopo la depressione ha fatto capolino per qualche istante nella mia vita..sentivo il vuoto..e la mancanza generale di senso..:( ..ne sono uscito nella seconda settimana recuperando anche energia e voglia di riscatto..
un pomeriggio vado sempre da solo nella gelateria più grande del centro..mi prendo un gelato..qualche scambio di battute con la cassiera anziana..poi la gelataia mi fa il gelato..ragazza seria..non ho il coraggio di dire niente a parte i gusti del gelato..già li sale la tensione..dopodichè mi vado a sedere al primo tavolino che trovo..SALVO! rimanere in piedi mentre tutti gli altri stanno seduti è una pessima idea..comincio a mangare il gelato..e mi scopro rilassato! niente tensione..anzi ho forti stimoli a guardarmi intorno e cercare qualche situazione favorevole per parlare..dopo qualche minuto entra nel bar una ragazza sui 17 anni..mi guarda molte volte..io sorrido..so già cosa dirle..ma non riesco a schiodarmi dalla sedia.."dai adesso ti alzi e vai da lei" mi dico..ma niente..quando lei se ne va mi lancia un'ultima occhiata sorridendomi.."dai raggiungila e parlale" mi dico..e ancora niente..sono inchiodato alla sedia..niente di fatto..non mi sono mosso dalla sedia..xo dentro mi sento soddisfatto..queste cose nella mia vita non le ho mai fatte..e torno comunque contento a casa..adesso so che posso andare da solo dove c'e gente senza paure..iconabest
la sera successiva quindi mi avvio di nuovo in centro deciso a sedermi in quel locale dove avevo provato estrema paura..e in effetti la paura è sempre lì e non riesco a scavalcarla..niente da fare
la sensazione che ho è di fare il passo più lungo della gamba..manca ancora qualche tassello prima di poter essere libero..l'inner game l'ho trasformato quasi in una bibbia che leggo tutti i giorni..ma nei fatti non cambia niente..non sono scoraggiato..devo ancora trovare la marcia giusta..il ritmo giusto..
un'altra riflessione che ho fatto in questa vacanza è che il modello di persona proposto in questo sito mi sembra molto simile a quello di un capo animatore nei villaggi turistici..avete presente? insomma è proprio quel genere di persone che parla con tutti e ride e scherza con tutti..che è sicuro di se..che non se ne importa niente di ciò che pensano gli altri..ecc..ecc..
insomma io non vorrei nemmeno diventare così perchè sarei proprio un'altra persona..il che mi puzza di omologazione..:confused:
@nobody 9713 wrote:
un’altra riflessione che ho fatto in questa vacanza è che il modello di persona proposto in questo sito mi sembra molto simile a quello di un capo animatore nei villaggi turistici…avete presente? insomma è proprio quel genere di persone che parla con tutti e ride e scherza con tutti…che è sicuro di se…che non se ne importa niente di ciò che pensano gli altri…ecc…ecc…
insomma io non vorrei nemmeno diventare così perchè sarei proprio un’altra persona…il che mi puzza di omologazione…
Gli animatori sono i “capi gruppo” dei villaggi, sono il punto di riferimento dei ragazzi spesso.
Più che di omologazione, puzzano di centralità e libertà.
Devi capire che fino a quando tu vorrai fare qualcosa ma la tua vocina ti vieterà di farla, tu NON SARAI TE STESSO.
Semplicemente inizia a fare quello che ti va di fare.
E solo DOPO potrai tu per primo scoprire che persona sei. Perchè, ad oggi, non lo puoi ancora sapere.
l’unico passo in avanti che noto è che cominci a vedere le cose sotto questa prospettiva:
IO vs Le MIE PAURE, quindi cominci a smettere di identificarti con esse. è un cambio di ottica, ed è sicuramente positivo, purtroppo DI PER SE non porta ad alcun risultato in campo sociale, anzi, se non fai nulla ti farà sentire sempre un eterno sconfitto. con te stesso. E non ti piacerà.
Il passo successivo lo sai già. ma forse te lo devi sentir dire.
Muovi il culo. e abbi le palle di farti male.
Ora sei in grado di riconoscere che se non riesci ad approcciare i gruppi, e le ragazze che vuoi, è una tua paura a fermarti. Identificala, guardala in faccia, senti i segnali che manda al tuo corpo, fai un respiro e POI FAI ESATTAMENTE QUELLO CHE AVEVI DECISO (e se non sai che fare buttati a testa bassa ugualmente, qualcosa uscirà). Da adesso in poi, ogni volta che darai un calcio in culo a una tua paura qualsiasi, comincerai a crescere vertiginosamente, supererai ostacoli di fronte ai quali la maggior parte della gente su questo pianeta si arena per tutta la vita. Tu puoi andare oltre, perché in questo modo cominci a conoscere davvero te stesso, e quando conosci te stesso diventa infinitamente più facile leggere anche il prossimo, comprendere che tutti ogni giorno si alzano con paure identiche alla tua, paura di non essere accettati, amati, rispettati,e di non concludere un cazzo della propria esistenza. A quel punto gli altri esseri umani non sono più alieni incomprensibili e misteriosi, coi quali a mala pena potrai riuscire ad avere un contatto. A quel punto capisci che siamo tutti uguali, e conoscerci, e mischiarci e provare emozioni reciproche è la cosa più naturale e preziosa che può succedere, anzi avrai una marcia in più rispetto agli altri, perché tu certi nodi li avrai superati, tante paure smontate. Sarà perciò naturale e giusto che tu ti riconosca un VALORE che nessun altro ti può assegnare, così come nessun altro te lo può togliere. Quando agisci in questo modo tu SEI finalmente la persona che vuoi essere e non devi dimostrare niente a nessuno; cammini davvero in modo diverso, ed emani un aria diversa. Se ti va di fare l’animatore della serata lo fai, se ti va di stare zitto perché non hai niente da dire, stai zitto, SENZA PENSARE A COSA POTRESTI DIRE.
Quando scrivo di queste cose un po’ ancora mi infiammo, perché mi ci ritrovo. Stando un anno avanti a scuola ho passato tutta la mia adolescenza come il più piccolo della classe, il più debole, sicuramente asessuato per tante che mi piacevano. Poi però mi sono rotto le palle e ho deciso che le cose sarebbero cambiate. Le cose possono sempre cambiare se si vuole davvero. E ho cominciato a sforzarmi di farlo, poco a poco, con gli anni e con tante delusioni. Ma i risultati sono stati al di là delle mie aspettative, e se penso a quante cose ancora dovrò imparare, mi viene una energia addosso…
ma c’è una cosa che mi fa riflettere: adesso che mi guardo un po’ indietro, vedo che non è stato niente di eroico, niente di tremendamente faticoso, anzi me la sono presa pure piuttosto comoda con me stesso. Eppure ho avuto una crescita che non sospettavo. Per questo dico che nella vita basta anche davvero poco per andarsi a prendere quello che si vuole; eppure la cosa triste è che si può vivere tutta la vita senza aver mai agito una sola volta, rassegnarsi di essere, tutto sommato mediamente infelici e convincersi che le proprie aspirazioni siano solo un piacevole pensiero da concedersi prima di andare a dormire.
Nobody, buttati nelle situazioni, nessuno ti crocifigge. Ieri sera mentre ero a Trastevere due ragazze affianco a me si incontrano per caso e si abbracciano come non si vedessero da una vita, è venuto spontaneo, non ho fatto nemmeno in tempo a pensarci ed ero lì ad abbracciarle dicendo MAAMMA MIA QUANTO TEMPOOO MI SIETE MANCATE TROPPO TESORIII. Tutte e due avevano il ragazzo dietro tra l’altro si sono ghiacciate e imbarazzate, e non sapevano stare al gioco. E allora??? A me faceva ridere e ridendo me ne sono andato. Nessuno mi ha buttato nel tevere, nemmeno i due fidanzati, che non sapevano che pesci piglià….VAI TRANQUILLO!!!
io invece nobody voglio farti i complimenti, perchè ho sentito nelle tue parole un grande sforzo e nonostante non abbia ottenuto niente, come hai detto tu hai capito molte cose. stai facendo i tuoi esperimenti e li stai facendo al passo che vuoi tu. quanto tempo ci metterai ad ottenere i primi risultati non ci interessa proprio. l’importante è continuare imperterriti.
è davvero più che normale avere certe tensioni. bada che essendo da solo hai iniziato nel modo più difficile. anche io la prima volta che sono uscito da solo ho fatto un giro di locali, ho bevuto e me ne sono tornato a casa senza avere aperto bocca. stesse sensazioni: potrei ma non posso, vorrei ma non voglio.
ma continuando queste diventeranno per te sensazioni sconosciute.
p.s. adernet mi hai ricordato una cosa che mi è successa la settimana scorsa: ero in giro in bicicletta e due ragazze mi stavano venendo incontro sul marciapiede. vedendo che erano un po’ traballanti, una volta vicine, mi è venuto spontaneo urlare “aaah! mi investite!”. dopo averlo detto mi sono buttato a ridere chiedendomi: “e questo da dov’è uscito??”. mi ha rallegrato la serata.
Grazie John, il tuo commento mi da molta energia.
Sto realizzando anch’io che le cose cambiano sì, ma ognuno ha i suoi tempi di apprendimento più o meno lunghi. Quindi la fretta è da evitare, l’importante è concentrarsi su piccoli obiettivi (per i tecnici “deframmentare l’obiettivo”) e uno alla volta raggiungerli. Io ad esempio ho deciso che in questo periodo mi concentrerò sull’essere socievole.
L’altra sera sono stato con amici ad una festa in una campagna con musica dal vivo e universitari (professori e studenti). Ero proprio infiltrato :D. Così mi sono detto: "questa gente non la rivedrò più… tanto vale allenarsi un pò…! :p"
Quindi mi sono staccato dal gruppo di amici e ho fatto un giro di perlustrazione. La serata doveva ancora inziare, ma la situazione era già molto buona, c’erano ragazzi e ragazze fighe dovunque :D. Ma io quella sera avevo l’obiettivo di essere socievole, e non di imboscarmi con qualche donzella. Lo so che penserete che avrei dovuto provarci, ma ragazzi a quel punto non avrei fatto niente perchè la tensione sarebbe stata molto superiore. Ma sto divagando.
Torniamo al mio giro di perlustrazione. Vedo in giro solo bottiglie d’acqua al che la domanda sorge spontanea: “dov’è la birra :D?” Vedo un gruppo di 5 o 6 ragazzi che parla tra loro, mi avvicino e sorridente gli chiedo dov’è l’alcol…la loro risposta molto cordiale è “guarda stiamo aspettando anche noi, teniamoci in contatto quando qualcuno vede qualcosa :D” da qui risata generale, dopodichè parte una conversazione leggera: chiedo loro di che festa si tratta…c’è un tipo più socievole che risponde a nome di tutti e quindi la conversazione si svolge di più con lui con qualche breve inserimento degli amici. Poi loro mi fanno qualche domanda sul perchè sono qui e io rispondo allegramente di essere un infilitrato :D. Insomma si parla del più e del meno. Sto con loro 5 minuti, poi li saluto per continuare il mio giro di perlustrazione.
A questo punto la tensione è sciolta, mi sento libero di parlare con chiunque…incrocio due ragazze che provengono dall’interno della casa e faccio una domanda sempre contestuale, niente di flirtoso (non ricordo la domanda)…comunque loro rispondono tranquillamente…e vado avanti…vedo un altro gruppo di ragazzi (quelli che avrebbero suonato live durante la serata)…vado da loro e chiedo a che ora iniziano a suonare e loro rispondono. continuo facendo domande in giro per un pò…poi decido di tornare dagli amici.
A metà serata ritrovo il primo gruppo che avevo aperto, siamo tutti con una birra in mano :D…si parla del più e del meno, sono tipi molto simpatici, facciamo commenti sulle fighe della serata e ci facciamo due risate in compagnia, poi la serata prosegue con carne alla brace, ci separiamo…inizio a parlare con la signora che distribuisce la carne, c’è proprio un clima di divertimento e mi sento partecipe della festa al 100%. iconabest
L’obiettivo della serata (essere socievole) è raggiunto al 100% e dentro di me sono orgoglioso, felice e carico. Qualcosa si è mosso, mi sembra di essermi tirato fuori dalle sabbie mobili. Un passo alla volta verso la meta. iconabest
Bravo nobody!
Essere socievoli è davvero un attimo, non importa essere i mattatori della serata. Magari lo diventeremo, ma non è realmente quello il nostro obiettivo.
Ti racconto un episodio che mi è capitato proprio ieri sera.
Eravamo al mare per uno spettacolo e stavamo aspettando che arrivassero le pizze prima di cominciare. Nell’attesa mi metto su un lettino a suonare lo djembè che ultimamente porto sempre con me. Mentre suonavo si avvicina un ragazzo e mi fa “aspetta aspetta”. Apre il suo zaino e tira fuori una maracas e comincia a fare ritmo con me. Quel piccolo gesto mi ha riempito di gioia e mi ha fatto realizzare quanto basti davvero poco per creare una bella atmosfera tra due persone, senza bisogno di essere per forza straordinari. Dopodiché ho pensato anche a tutte le volte che il ragazzo con la maracas sono io, ovvero quello che arriva e ti dona qualcosa di davvero speciale: sè stesso e la sua compagnia.
Questo aneddoto, per quanto banale, mi ha dato una sensazione davvero positiva, e come spesso succede per le cose piccole, mi ha fatto capire una cosa grande.
Ogni volta che socializziamo con qualcuno non potremmo fargli gesto più gradito. E nel malaugurato caso che questo rifiuti sarebbe semplicemente una persona che non sa godersi le piccole gioie della vita.