Bruce lee

MI STO appassionando molto alla filosofia orientale,ne sto facendo una credenza solida, insomma ci credo profondamente.

questa ultima frase però richiede delle delucidazioni da parte di qualcuno che se ne intenda



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IL CARATTERE: Una volta che hai un carattere, hai sviluppato un SISTEMA rigido. Il tuo comportamento è pietrificato, prevedibile, e perdi la capacità di interagire liberamente con il mondo e con tutte le tue risorse. Sei predisposto a interagire con gli eventi in un solo modo, cioé nel modo dettato dal tuo carattere. Sembra quindi un paradosso quando dico che la persona più ricca, la più produttiva, la persona creativa è quella che non ha un CARATTERE. Nella nostra società, noi ESIGIAMO che una persona debba avere un carattere, e soprattutto un «buon» carattere, perché così è prevedibile, può essere controllata, e così via.“











ragazzi non voglio prendere seriamente questa frase di bruce lee anche perche la mia convinzione su di lui non cambia.

è uno spunto per aprire una discussione





la mia interpretazione è la seguente: lui si riferisce a quel tipo di carattere indotto dalla società,cioè quei comportamenti acquisiti da indottrinamento e credenze limitanti, insomma il “buon caratterE” inteso colui che obbedisce e che si lascia guidare dal sistema e dal metodo,dalla concettualizzazione della vita che a mio parere ostacola il fluire della nostra essenza









QUESTA è INVECE CHIARISSIMA QUANTO GIUSTISSIMA E NON HA NEMMENO BISOGNO DI ESSERE SPIEGATA LA POSTO PER CONDIVIDERLA INSIEME A VOI:Quando la mente non è confinata in un punto, è ovunque. Conoscete quella storiella del millepiedi che passeggiava beatamente, fino a che un altro insetto lo fermò per scoprire come facesse a camminare con centinaia di zampe? Bene, il millepiedi si fermò e cominciò a decrivere coscientemente in che modo procedessero i suoi passi. E sapete cosa accadde? Il millepiedi cadde sbattendo il muso a terra.

Liberandosi della tradizione, ci si libera anche dei pregiudizi.

@alex 19903 wrote:

la mia interpretazione è la seguente: lui si riferisce a quel tipo di carattere indotto dalla società,cioè quei comportamenti acquisiti da indottrinamento e credenze limitanti, insomma il “buon caratterE” inteso colui che obbedisce e che si lascia guidare dal sistema e dal metodo,dalla concettualizzazione della vita che a mio parere ostacola il fluire della nostra essenza

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La mia interpretazione è che avere un pilastro fisso comporta una vulnerabilità. Esteriore, interiore, fisica, psicologica, comunque tu voglia intenderla.



Bruce Lee diceva “Libera la tua mente, sii informe, senza limiti come l’acqua” per rendere chiaro il concetto di far acquisire ai suoi allievi una mutevolezza, una coscienza di flusso, del ciò che scorre inevitabilmente e che non può essere arginato.



Carattere non devi intenderlo come sani principi o come personalità, ma come “solide fondamenta” che rapportate ad un contesto sempre vario, mutevole ed in evoluzione prima o poi si riveleranno deboli ed erodibili.

La completa dinamicità di movimenti, idee, pensieri, rapportata ai contesti in cui ti trovi, ti faranno acquisire un’agilità mentale e fisica capace di fronteggiare qualsiasi situazione.



L’esempio più stupido che ti posso presentare, proprio a livello di sciocchezza che rende l’idea è il seguente: tua nonna che ha vissuto in un particolare contesto storico-etico la sua vita avrà un’idea chiaramente solida, statica e alquanto antiquata delle relazioni, del sesso e loro circostanze.

Non voglio dirti che una vecchia dovrebbe avere un’apertura mentale tale da contestualizzare l’azione sessuale ai suoi tempi come al giorno d’oggi nelle rispettive maniere corrette, sarebbe un caso più unico che raro.



Il punto, però, è di saper contestualizzare. Il tuo adattamento al contesto (e così, ora che ci penso, ripeteva anche Darwin “non è il più forte, nè il più resistente, ma colui che sa adattarsi a sopravvivere”) rispecchia la tua forza. Poichè il contesto, per sua natura, è un’entità spazio-temporale sempre, costantemente, mutevole.





Questa è la mia interpretazione. Dinamicità della consapevolezza, delle idee, dei pensieri, delle azioni.

quello che dici non è assolutamente sbagliato infatti ti riporto un altra sua frase



“L’intelligenza è stata definita capacità di adattare se stessi all’ambiente o di adattare l’ambiente alle proprie necessità.”

Esiste il QUI e ORA, e per comprenderlo è necessaria una sola cosa: apertura, libertà, la libertà di essere aperti e non vincolati da idee, concetti o altro