Salve ragazzi, ho una grande sintonia con l’inner game, ma ho un pò di problemi a cambiare, quando esco di casa di solito impersono perfettamente il personaggio che voglio interpretare, ma dopo un dialogo lungo, o dopo un paio di ore fuori casa, il mio vecchio io scaturisce dinuovo, è una cosa che non riesco a fermare, qualche consiglio?
@BarlettanoDOC 12537 wrote:
Salve ragazzi, ho una grande sintonia con l’inner game, ma ho un pò di problemi a cambiare, quando esco di casa di solito impersono perfettamente il personaggio che voglio interpretare, ma dopo un dialogo lungo, o dopo un paio di ore fuori casa, il mio vecchio io scaturisce dinuovo, è una cosa che non riesco a fermare, qualche consiglio?
prova a spiegare meglio… chi è il tuo vecchio io e chi è il personaggio che interpreti?
se intendi dire che non sei sempre con l’umore alle stelle e che ogni tanto ti chiudi un po in te stesso è normale, non si può essere sempre al top della forma…
poi da quello che ho capito non ti viene così naturale interpretare quel personaggio, cioè devi impegnarti per farlo… quando arriverai al punto che non avrai bisogno di interpretare nessuno, perchè semplicemente SARAI quello che vuoi, vedrai che tutto sarà più naturale e semplice
Impersonificare un personaggio non significa avere sintonia con l’inner game. Al contrario: lo scop principale dell’inner e dell’outer è quello di scrollare la polvere di dosso, di far emergere i veri tratti della tua personalità che tendiamo a tenere nascosti per una serie di ragioni e condizionamenti.
Onestamente ci sono due cose che mi hanno lasciato un po’ basito (e anche ironicamente divertito, lo ammetto) leggendo questa richiesta.
La prima è la tendenza pseudo-schizofrenica che emerge dal tuo comportamento. Da come lo descrivi, sembra che tu abbia una sorta di “lato oscuro”, qualcosa di vagamente paragonabile al rapporto tra Dr Jekill e Mr Hyde. Non so quanto sia sana sta cosa.
La seconda è che parli di “vecchio io”, ma hai solo 16 anni. Sei in una fase importante e delicata, hai ancora tutto il tempo per plasmare la tua personalità, non sei certo un uomo fatto e compiuto.
Datti l’opportunità di sbagliare, di sperimentare. Non recitare un personaggio, piuttosto gioca. Hai presente i bambini, quando giocano di fantasia “facciamo che io ero…”? Ecco, l’impersonificare il “seduttore” è qualcosa di simile. Non è mettere un bottone ON/OFF alla tua personalità, è piuttosto un “facciamo che io ero il seduttore”
Non dare spazio e elementi conflittuali al tuo interno: il tuo vero io tenderà sempre ad emergere. Il cambiamento deve avvenire all’interno di esso. Questo è il vero Inner game. E la tua giovane età è un grande vantaggio da questo punto di vista: hai più tempo per imparare, hai subito meno condizionamenti, hai più flessibilità e molte opportunità.
Tra l’altro l’avere l’ego del seduttore è una delle cose peggiori che uno possa fare a sè stesso
la risposta che cercavo era una cosa un pò più simile a quella di fennec, ciò che ero (come comportamento) ogni tanto scaturisce togliendo il posto di ciò che voglio essere (come comportamento), tipo un atteggiamento alla Hank Moody, molto naturale e scherzoso, ma sto notando che questo atteggiamento ormai sta diventando sempre più naturale. Un’altro problema che sto incontrando è il fare capire alle persone con cui sto a contatto molto spesso (i miei compagni di classe) come sono ora, hanno enormi difficoltà ad accettare il mio nuovo comportamento, nel senso che a loro non faccio lo stesso effetto che ho fatto a chi ho conosciuto ultimamente, infatti da quando mi comporto è passato un mesetto, e i cambiamenti nel loro comportamento sono stati molto lievi
@BarlettanoDOC 12550 wrote:
la risposta che cercavo era una cosa un pò più simile a quella di fennec, ciò che ero (come comportamento) ogni tanto scaturisce togliendo il posto di ciò che voglio essere (come comportamento), tipo un atteggiamento alla Hank Moody, molto naturale e scherzoso, ma sto notando che questo atteggiamento ormai sta diventando sempre più naturale. Un’altro problema che sto incontrando è il fare capire alle persone con cui sto a contatto molto spesso (i miei compagni di classe) come sono ora, hanno enormi difficoltà ad accettare il mio nuovo comportamento, nel senso che a loro non faccio lo stesso effetto che ho fatto a chi ho conosciuto ultimamente, infatti da quando mi comporto è passato un mesetto, e i cambiamenti nel loro comportamento sono stati molto lievi
perchè vuoi a tutti i costi che gli altri ti accettino? l’importante è che tu accetti te stesso e che ti piaccia come sei adesso… è normale che spiazzi i tuoi vecchi amici, che ti hanno sempre visto comportarti in un certo modo… si abitueranno… e se non si abituano, problema loro!!! l’importante è che tu ti senta bene nella tua pelle!! allora non avrai più continuamente il bisogno di cercare conferme dagli altri, perchè sarai esattamente ciò che vorrai essere
Si chiama pigrizia mentale della gente comune. Fennec dive il vero: é un innato meccanismo psicologico, quando la gente é abituata a vederti comportare in un certo modo per molto tempo, un repentino cambiamento del tuo comportarti inevitabilmente spiazzerà chi ti sta attorno. E spesso questi vecchi amici, inconsapevolmente, cercheranno di farti ritornare a quel che eri prima
La domanda é questa: ti trovi bene con TE STESSO a comportarti cosi?
@Odino 12554 wrote:
La domanda é questa: ti trovi bene con TE STESSO a comportarti cosi?
E se la risposta e si, e ai tuoi amici attuali questo non va bene, chiediti se siano o no veri amici
infatti io odio molte delle persone che vengono con me in classe, comunque sul fatto della opinione degli altri ci devo ancora lavorare… così come sono mi trovo a pennello, perchè in effetti mette solo in risalto la parte meno sicura di me, non ho cambiato il mio modo di pensare…