Quando sento frasi del genere mi verrebbe da scagliare chi ho di fronte in una gabbia di leoni per vedere se si da una mossa. Ma in questo caso si tratta di una mia cara amica che passa un momento difficile e vorrei più che altro aiutarla.
Ho provato a spiegarle che per invertire la tendenza deve mettersi in moto, mettersi in gioco, ma lei se n’è uscita con questa frase che mi ha fatto alterare non poco. Inoltre dice di essere affetta da una leggera forma di depressione e che quindi non ha la volontà per provare a vicnere.
Ok, in molti non sono così fortunati da conoscere a fondo le dinamiche che stanno dietro al benessere e al successo personale. Ma questa è una scusa bella e buona dietro a cui rifugiarsi per giustificare la mancanza di iniziativa, che porta inevitabilmente ad attirare a sè altra negatività. Un circolo vizioso che rischia di danneggiare seriamente una persona.
Avete qualche suggerimento per aiutare una persona ad uscire da una spirale negativa?
Nota di fondo: secondo voi la depressione intesa come malattia esiste?
una frase simile che mi son sentito dire quando ho proposto di guardare la vita in un’ottica diversa è “ma io non sono come te” il che ha esattamente tanto senso quanto “io non posso”. Cioè non ha senso. E’ una scusa per restare a cuocere nello stesso brodo e non provare nemmeno a cambiare. Già il tentativo sarebbe un successo.
Penso che è inutile alterarsi, non risolve niente. Deve essere lei per prima ad avere la volontà, perlomeno di fare il primo passo. Altrimenti è come offrire una cena a base di fieno ad un leone affamato.
L’unica cosa che puoi fare, anche se non credo possa portare spesso a risultati concreti, è ribattere descrivendo e mostrando la tua vita, capovolgendo le stesse parole usate da lei.
Es. "Ma io non sono come te!"
Risposta: "Nemmeno io un anno fa ero come me"
Es. "C’è chi può e chi non può. Io non posso"
Risposta: "Se dici di non potere, automaticamente non puoi. Volere è potere, e vale anche il contrario: io l’ho imparato!"
Puoi mostrarle la via e incoraggiarla, ma il passo verso la Via della Luce deve farlo lei per prima.
Dal canto mio la persona che mi rivolge queste frasi è un amico che, in questo periodo, non se la passa molto bene. Quello che cerco di fare è, anche se sul modo di vedere la vita non mi da retta, cercarlo di coinvolgerlo quanto più possibile, non lasciare che stia troppo tempo a casa. Si sa mai che così trovi lo spunto giusto per risollevarsi.
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Una definizione di malattia è: qualunque alterazione nell’esercizio di una o più funzioni del corpo organizzato
se consideriamo come funzione del nostro organismo la capacità di vivere in modo quantomeno sereno la propria esistenza, direi che la depressione è una malattia.
ma io posso esprimermi da un punto di vista etimologico, non molto per spiegazioni psicologiche XD
Più o meno ho già provato a fare come suggerisci, ma la reazione è stata proprio quella prevista: tu sei così, io sono colà.
Alla mia spiegazione che non cade tutto dal cielo e che serve volontà arriva la solita risposta.
In tutti i casi sono sempre dell’idea che serve una grossa causa scatentante per provare a mettersi in gioco. Non bastano tutti gli esempi e le belle parole del mondo per far fare questo tipo di scelta a qualcuno. Fino a che le cose vanno malino ti abbandoni alla tendenza negativa. Nella vita di qualcuno arriva un evento che fa traboccare il vaso e si decide che è ora di piantarla. Ma anche in questo caso sono poche le persone che conosco che hanno saputo analizzarsi e correggersi.
Per quanto riguarda le definizione: forse non è malattia il termine giusto. Malattia è qualcosa di oggettivo, un virus, un qualsiasi problema fisico tangibile. Qui si parla di psiche che è un campo a parte.
Guarda io ho un amico persona molto intelligente e sempre con la battuta pronta (il suo grosso difetto se prorprio lo vogliamo chiamare tale che e quasi 2 metri per 125 kg ha una bella pancetta ma robba che con giusta dieta e movimento si mette a posto) però e molto timido specialmente con le donne.
Io e un po di anni che cerco di convincerlo che e tutto nella sua testa e nel suo atteggiamento vitamerdistico (la sua frase ricorrente e la vita e una merda ) , ma le sue risposta standard sono.
Ma io non posso
Le persone non cambiano
Sono così e non posso farci niente
Sono uno sfigato
Sono brutto
guarda secondo me alla fine questi sono atteggiamenti di comodo perché non provando neanche a migliorarsi non si rischia di sbagliare quindi meglio crogiolarsi nell’autocommiserazione .
Cosa si può fare con sto tipo di persone e difficile dirlo se non decidono di cambiare di loro spontanea volontà e dura convincerli che si può ottenere di più da se stessi.
Dunque, hai provato con le parole.
Dato che le parole in questo caso non servono, non ti resta che chiamarla spesso, farla uscire con te (anche per fare in giro delle semplici commissioni, qualsiasi cosa), coinvolgerla.
Se sarai davvero bravo a coinvolgerla, riuscirai a tirarla su.
Eviterei inoltre di ripetere i soliti discorsi sul cambiare, sul volere e potere, ecc, dato che con quei discorsi questa ragazza si ritana nel proprio guscio.
In bocca al lupo.
Ps: sì, credo la depressione sia a tutti gli effetti una malattia. Della psiche, ma comunque una malattia, che si combatte con veri e prori farmaci.
Sì ci pensavo anche io di coinvolgerla di più. Purtroppo ultimamente faccio poche uscite adatte ad una signorina (ci siamo capiti ). Vedrò che fare, anche perchè lei mi dice sempre che ho una vita interessante, magari le farebbe piacere.
Comunque c’è anche da contare che ha pochi amici, essendo una studentessa fuori sede. E l’ho provato sulla mia pelle. Se non riesci ad avere contatti con altre persone la tristezza e la depressione avrà vita facile.
Non adatti per una signorina… A meno che non vai a putt**e o a violentare donne, portatela!!
Stiamo tutta sera ad aprocciare tipe per il centro. Mi piglierebbe per un maniaco!
lei ti aiuta ad approcciare tipe, te la aiuti a conoscere ragazzi
provi, e poi ci fai un bel resoconto