Ciao,
il mio nome è Antonio, vivo a Milano e ho 29 anni, esordisco dicendo subito che ho trovato molto interessante la vostra comunità. Ho letto con grande entusiasmo il blog (quasi tutti gli articoli) e mi auguro di poter trovare in voi (gente più esperta di me) alcune risposte alle mie domande.
Mi descrivo: sono un ragazzo alto, spalle larghe con un bel fisico… perfetto per le donne Ho grande manualità, lavoro e sono più o meno soddisfatto del mio impiego e della mia retribuzione. Sono motociclista. Sono appassionato di BMW e di musica Rock.
Sono un ragazzo estremamente timido con l’altro sesso, chiaramente in particolar modo con le donne che mi piacciono e che mi interessano, questo mio difetto si esprime nel suo più grande splendore.
Da alcune analisi caratteriali che sto facendo, la timidezza si fonda in me essenzialmente su due elementi contrastanti: da un lato vi è l’aspirazione di avere al mio fianco una bella ragazza da coccolare e con cui vivere una storia d’amore (sono un uomo moooolto dolce), dall’altro vi è il TERRORE di non riuscire a rapportarmici all’inizio se ne vedo una. Tendo a sorridere, a rimanere impacciato, a non avere argomenti, mi si impasta la bocca. La ragazza quasi certamente, non sapendo nulla di me, intuisce immediatamente il mio atteggiamento di disagio, lo bolla come insicurezza e fa dissolvere in lei ogni minimo istinto sessuale/attrattivo nei miei confronti. Questo è quello che succede in maniera logica.
La questione, crea una particolare situazione in quanto io, non riuscendo a superare la prova iniziale, non riesco ad aprirmi con la ragazza. In tal senso non riesco nemmeno ad osare più di tanto…non mi viene di creare contatto fisico perchè mi renderei inopportuno.
La situazione è questa:
- io sono tutto timido
- mi sento a disagio per questo
- la ragazza vedendomi a disagio è a disagio pure lei…
- mi sembra inopportuno procedere col contatto fisico e quindi entrare in confidenza con lei dato che poi risulterei tremendamente incoerente.
Il sunto di tutto ciò è che non riesco a creare empatia con la ragazza che mi piace e con la quale mi piacerebbe avere una storia amorosa.
Quali sono gli errori che commetto ogni volta:
- Tendere a evitare di rapportarmici perchè il risultato almeno ora è a dir poco scontato.
- Quando vedo che ci potrebbe essere qualche interessamento da parte di una ragazza, inizialmente tendo a evitarla… dopo di che lei, stranita e spiazzata da questo atteggiamento, forse anche indispettita mi evita. Alchè entra in gioco il mio malessere che mi porta a cercarla entrando in un tunnel…lei capisce che viene cercata, io sono timido e ho difficoltà a parlarle, lei rafforza le sue strutture mentali e mi sottomette col suo nonscialans tipico delle donne. Alchè non so se sia possibile recuperare una situazione simile. Quindi tutto va a puttane.
Vi descrivo l’ultima mia corrente situazione.
Lavoro in un open space dove c’è una ragazza molto carina, ho intuito che lei potrebbe essere interessata a me. Anche lei è leggermente timida, ma è una bella ragazza, intuisce che piace agli uomini (si veste in maniera estramemente elegante, fin troppo, non so se lo fa perchè in qualche modo è insicura anche lei) per cui tende ad essere sicura di se quando si rapporta con gli altri…poi è una donna.
Lei una volta è rimasta di proposito (ne sono sicuro) in pausa pranzo in ufficio perchè dovevo rimanerci io. Mi ha offerto delle caramelle sperando di trovare un pretesto per attaccare bottone. Io ho accettato in maniera del tutto sicura
Al momento di intavolare un qualsiasi discorso, preso dal malessere, ho detto grazie e non sapendo cosa dire ho fatto la battuta “ecco ho scroccato due caramelle”… e mi sono seduto… (immaginatevi poverina come è rimasta…) dopo però ho continuato a darle retta ma senza chiaramente intavolare nulla…
Ora chiaramente c’è una specie di tira e molla, lei pare faccia l’indifferente, io pure da parte mia cerco di farlo, alle volte con scarsi risultati…morale non so come fare evolvere la questione…anche per spiegarle tutto.
E’ inutile che la invito a prendersi un caffè, perchè se lo faccio arrivano gli altri colleghi e la cosa mi disturba.
Non so come sbloccare la situazione, anche solo per cercare di spiegargli tutto ammesso che serve a qualcosa …
Lavoriamo in due gruppi distinti e non c’è comunicazione o collaborazione tra i due gruppi, tutti tendono a farsi i fatti loro.
Non ci si invita a prendere un caffè, al massimo ci si incontra casualmente.
Voi cosa fareste?
Prendiamo spunto da questo quadro per aprire un dibattito…magari spostando il thread in qualche altra stanza. Anche solo per cercare di capire come rimuovere certe strutture mentali che mi impediscono di agire o di escogitare qualcosa per parlare e per aprirmi. Insomma, per concludere qualcosa con questa ragazza…si tratta solo di superare la fase di approccio, dopo di che è fatta. Divento me stesso.
Grazie.
Ciao