Ciao a tutti,
mi trovo in una situazione nuova che trovo piuttosto difficile da interpretare.
Vi faccio un breve riassunto. Dove lavoro c’e’ una reception davanti a cui passo tutti i giorni per uscire durante pausa pranzo. Ultimamente alla reception c’era una ragazza che mi ispirava molto.
Non ho perso molto tempo e cosi’ un giorno ho preso l’iniziativa ed ho parlato con lei. La cosa e’ andata molto bene, tanto che in poco tempo siamo diventati abbastanza “intimi”. Parliamo praticamente tutti i giorni, ci siamo scambiati un paio di email personali non lavorative, mi ha detto dove abita, abbiamo scoperto hobbies in comune, ecc. Anche lei mi ferma per chiacchierare quando mi vede, ecc…
Fin qui tutto bene, anzi benissimo direi, oggettivamente ho fatto un buon lavoro. Ho deciso che era arrivato il momento di passare alla fase successiva, perche’ altrimenti finivamo in amicizia. Cosi’ un bel giorno quando non era alla reception sono andato direttamente nel suo ufficio (con discrezione sempre) e le ho chiesto cosa faceva nel we. Lei none ra in citta’, amen sara’ per la prossima volta.
Cosi’ dopo due settimane questo venerdi’ parto di nuovo all’attacco dicendole che mangiavo fuori (qulcosa di veloce, avevo il frigo vuoto, nulla di che) e in modo molto diretto le chiedo se voleva unirsi. Lei arrossisce e sorpresa dalla cosa mi dice di no, perche’ aveva delle cose da fare, bla bla bla.
Lunedi’ la vedo di nuovo e vedo un po’ come sono andate le cose. Parliamo di nuovo, lei e’ sempre gentile, ride, scherza ecc. Le mando una mail, ma non risponde. Poi si e’ presa l’influenza e non l’ho piu’ vista.
Secondo me e’ stupido lasciar perdere tutto perche’ comunque credo di aver costruito qualcosa e percheà non bisogna mai feramrsi ai primi tentativi, ma allo stesso tempo penso sia ora di fare un po’ di marcia indietro per vedere come vanno le cose. Giusto?
primo appunto:
tendenzialmente se sei arrivato a dover decidere “che era arrivato il momento di passare alla fase successiva, perche’ altrimenti finivamo in amicizia.”, è molto probabile tu ci sia già.
in linea di principio se la persona ti ispirava già quando l’hai conosciuta, le vostre interazioni sarebbero dovute andare in una sola direzione, quella della seduzione.
questo non significa che dovevi sbatterla al muro o partire in quarta a proporle un’uscita, ma che il tuo comportamento il tuo atteggiamento sia attivo che passivo doveva essere naturalmente votato alla seduzione. con tutti i mezzi e tempi del caso.
cosa intendo?.
intendo che non ci deve essere un seduco:ON e un seduco:OFF, il tuo atteggiamento dovrebbe essere istintivamente seduttivo appena vedi una persona potenzialmente interessante. senza il minimo spazio per l’amicizia.
ognuno poi ha il suo modo di sedurre, cucito sulla propria personalità, e sicuramente tu hai il tuo.
c’è chi seduce creandosi un’aura di mistero e mostrandosi intirgante, chi lo fa mostrandosi attento a cogliere i visogni profondi e insoddisfatti dell’altra persona per proporsi come la persona adatta a soddisfarli, c’è chi incanta per l’aura di sicurezza e tranquillità che irradia e pervade chi gli sta attorno, chi seduce con il proprio carisma mostrandosi deciso e determinato, proiettato al 100% verso i prori obiettivi.
in tutto questo potrebbe non esserci mezza richiesta di appuntamento o addirittura poche interazioni, eppure se fatto bene l’altra persona potrebbe restare profondamente attratta.
ognuno ha il suo modo, che come sappiamo deve però contenere i caratteri che abbiamo più volte sottolineato, per poter sedurre con successo. quindi ognuno a modo suo dovrà iniziare il contatto fisico PRESTO, anche in modo blando, per creare fin da subito un rapporto di confidenza che poi lentamente dovrà portare ad un certo grado d’intimità, sia fisica che verbale. ognuno dei due arriva a scoprire pezzo per pezzo l’altro, e non si tratta tanto di COSA dire o di QUANTE cose dire, ma di COME lo si fa, della sensazione che gli altri percepiranno, che dipende SOLO da noi.
ora ti chiedo, hai iniziato presto il contatto fisico?, e lo hai continuato?.
hai, iniziato subito a flirtare (nel tuo modo, s’intende)?
hai fatto partire fin da subito la danza della seduzione?, fatta di frasi lasciate a metà, sguardi intensi, manifestazioni di valore percepito (quelle di cui parlavamo tempo fa, come ad esempio nel tuo caso la capacità nel trattare con gli altri colleghi di lavoro che si vede nel rispetto che questi hanno nei tuoi confronti, nel loro chiedere la tua opinione o più semplicemente nella simpatia e cordialità che generi in loro).
hai giocato un po’ a “nascondino” con lei, dandole segnali di interesse e poi negandole attenzioni ad intermittenza?.
e soprattutto, cosa fondamentale, ti sei mostrato SEMPRE completamente ininfluenzabile dai suoi comportamenti nei tuoi confronti?.
se in tutta sincerità risponderesti sì ad ognuna di queste domande, beh, allora sei partito subito col piede giusto, e non c’è alcun rischio che tu e lei diventiate amici, nè ora, nè mai. la cosa è nata subito su un pianeta differente, quello dei potenziali amanti.
ergo, vai avanti, continua così e vedrai che presto o tardi si lascerà sedurre.
se invece ti rendi conto di non aver agito sempre così, beh, allora potrebbe darsi che lei sia arrivata a considerarti unconoscente potenziale amico. non è detto, ma è possibile.
ora, in quest’ultimo caso ha relativa importanza QUESTA ragazza. sentiti libero di agire come vuoi. sperimenta. tutt’al più ti sarai fatto una nuova amica XD
che questo però ti serva pe rla prossima ragazza che conoscerai.
e potresti conoscerla domani stesso, uscendo dall’ufficio, mentre piove (sei a londra giusto?), al primo semaforo potresti vedere una donna con l’ombrello e tu essendone sprovvisto arriveresti di fianco a lei, le sfoderesti un bel sorriso sincero e sornione e le chiederesti un passaggio sotto l’ombrello.
oppure chissà cos’altro
Si hai ragione, su tutta la linea.
Putroppo quando inizio ad interagire con le ragazze so essere abbastanza pungente, perche’ alla fine non mi importa piu’ di tanto. Poi pero’ quando riscontro segnali positivi inizio ad attaccarmi (in senso zen diciamo) alle cose e allora inizio a zerbineggiare.
ha ragione aptero. non si parte dalla amicizia per poi passare alla seduzione, SE SEDURRE è QUELLO CHE VUOI DALL’INIZIO. a conti fatti non è neanche giusto, una persona ti accetta come amico, per poi scoprire che non era quello che volevi tu? ma che significa? a chiarire le proprie intenzioni da subito non c’è niente da vergognarsi
Mi preme sottolineare una cosa importante: mettiamo che conosco una ragazza e non mi piace particolarmente, quindi non provo a sedurla. Se sono MASCHIO e mi comporto da MASCHIO potrò anche non provarci PER TANTO TEMPO con una donna, e non invitarla mai a uscire, ma non sarò ugualmente MAI in zona amicizia.
Sarete semplicemente uomini che non ci hanno provato con lei, e non amici asessuati.
Il problema non è essere amici delle donne; è essere creduti asessuati!!
Se infatti non siete maschi e non vi comportate come tali, allora finirete in zona “amico asessuato” con tutte, anche se chiarirete subito le vostre intenzioni. E quelle con cui ci proverete vi risponderanno “Noooo, ma che diciiiii??”, quasi stupite del fatto che siate uomini.
Se siete maschi e vi comportate come tali, quando ci proverete con una ragazza che avrete ignorato per un po’ di tempo, avrete tranquillamente tutte le possibilità di farla vostra.
Quindi se siete maschi non ha senso avere fretta di provarci per non cadere in zona amicizia.
Grazie dei suggerimenti.
Alla fine devo essere sincero con me stesso e con gli altri e far partire immediatamente la cosa su di un altro piano. Non sono stato brillante ma ho imparato una grande cosa alla fine!
dai diccela
Si, volevo dire che alla fine ho imparato che l’interazione deve partire fin dal primo minuto nel campo della seduzione e non dell’amicizia. Poi magari non ci si vede per un pezzo, ma tutto il discorso e’ gia’ nato sul piano giusto.
Il mio problema e’ che riesco a far partire la cosa sul piano giusto, poi pero’ quando viene il momento di creare l’intesa, flirtare ecc. (lo ammetto, non c’e’ articolo che tenga, non ho ancora capito come si fa) finisco per non sapere cosa fare e finisco in amicizia. Da li quando cerco di riportare tutto all’obbiettivo iniziale la cosa suona cosi’ strana ed imbarazzante che alla fine tutto si conclude con un nulla di fatto.
Infatti con questa ragazza c’e’ stata una progressione molto rapida fin dall’inizio, infatti anche lei mi cercava (e non come amico), ma poi mi sono perso nel famoso bicchiere d’acqua e tutto e’ finito.
Non voglio fare diventare questa cosa una monomania, sparisco per un po’, sempre gentile e brillante, solo un po’ meno presente. Quando i tempi saranno maturi ed avro’ capito come funzionano le cose ritornero’ all’attacco.
Non devo leggere un manuale devo trovare il mio personale modo di flirtare, ma bho… chissa’ dove lo trovero’.
sì, devi trovare quello che funziona per te.
io sono passato dal provare a dire puttanate immense al non flirtare quasi per nulla. ho trovato che per me funziona molto bene sedurre grazie alla mia personalità, semplicemente parlando (o ballando).
poi un’allusione di tanto in tanto è d’obbligo, per mettere in chiaro le cose, ma ho capito col tempo che l’essere molto giocoso e simpatico non fa per me.
usa la forza, Alebarg
Diciamo che ho un po’ esagerato, con alcune ragazze la strada e’ in discesa e creo un feeling, non immediato, ma buono.
Se pero’ mi trovo davanti una barriera (o test, chiamalo come vuoi) non riesco ad essere sefcentred ed ad andare per la mia strade e cosi’ mi inzerbinisco. In questo modo mi rovino il gioco quando sono davvero molto interessato a qualcuna.
Per tutto questo non ci sono scuse: e’ una questione di avere o meno le palle per certe cose. Se, come me, non sono abbastamza bisogna (come aveva gia’ detto qualcuno in un altro post) farsi mettere ko qualche centinaio di volte per farle sviluppare naturalmente.
@alebarg 8414 wrote:
Putroppo quando inizio ad interagire con le ragazze so essere abbastanza pungente, perche’ alla fine non mi importa piu’ di tanto. Poi pero’ quando riscontro segnali positivi inizio ad attaccarmi (in senso zen diciamo) alle cose e allora inizio a zerbineggiare.
A me succede una cosa simile, quando ricevo i primi segnali positivi mi sento come se ho già ottenuto qualcosa, e da quel punto in poi mi sento come se dovessi comportarmi in modo da non perdere ciò, e questo intacca la mia spontaneità… come si fa a continuare sulla stessa buona linea iniziale e diciamo non lasciarsi prendere dalla “paura di farcela” ??
@Joseph-Nine 8700 wrote:
A me succede una cosa simile, quando ricevo i primi segnali positivi mi sento come se ho già ottenuto qualcosa, e da quel punto in poi mi sento come se dovessi comportarmi in modo da non perdere ciò, e questo intacca la mia spontaneità… come si fa a continuare sulla stessa buona linea iniziale e diciamo non lasciarsi prendere dalla “paura di farcela” ??
qualsiasi paura è una tua insicurezza quindi devi lavorare su te stesso.
Questo significa TEORIA (per motivarti) e PRATICA
Daniel sei un po’ tagliato con l’accetta!
Comunque a parte questo volevo solo dare un piccolo aggiornamento su questa storia.
Premettendo che non ho nessuna intenzione di focalizzarmi solo su questa ragazza ma voglio solo capire meglio come interpretare certi comportamenti femminili, vi aggiorno su questa situazione.
Prima di postare qui le avevo chiesto di uscire almeno un paio di volte, ma avevo ricevuto sempre e puntualmente dei no addolciti da scuse piu’ o meno plausibili (palestra, amici, alieni, ecc).
Recentemente un suo comportamento mi aveva parecchio infastitidito e quindi avevo deciso di lasciar perdere e far raffreddare tutta la storia. Inoltre sono stato fuori per lavoro cosi’ per circa una settimana non ci siamo piu’ visti. Tornato al mio lavoro normale avevo deciso di ignorarla, ma stavolta lei comincia immediatamente a parlare dicendomi che non ci eravamo piu’ visti per un certo periodo, bla bla. Io che sono un tonno (si tonno) comincio a parlare e le racconto di Milano e del caldo terriile, ecc ecc.
Premettendo che tanto oramai con lei ho rinunciato dato che ogni volta le parlo mi si frigge il cervello e outerinner game perdono ogni significato (cose che capitano) mi chiedevo il perche’ di questo comportamento. Perche’ nonostante tu mi abbia detto di no ad uscire mi cerchi lo stesso? Amicizia? Noia del momento? Desiderio di mostrarsi piacente? Sadismo femminile? Bho…
e come tu puoi essere attratto da una tipa indipendentemente da quel che dice o fa, stessa cosa può valere per una donna nei tuoi confronti.
@alebarg 8876 wrote:
Premettendo che non ho nessuna intenzione di focalizzarmi solo su questa ragazza ma voglio solo capire meglio come interpretare certi comportamenti femminili, vi aggiorno su questa situazione.
Sì!! io adoro la psicologia femminile. E’ la materia più interessante che mi è capitato di studiare subito dopo l’ora di calcetto al liceo.
Nel tuo caso è presto detto: la voglia di attenzioni.
Come è uscito recentemente in un altro topic, fino a qualche giorno fa lei aveva un ragazzo che, nonostante tutto, la faceva sentire importante, dandole attenzioni e facendola divertire.
Probabilmente non aveva gran voglia di spingere più in là il rapporto, ma qualcuno che la vedeva come donna non poteva che farle piacere.
Poi, all’improvviso, questo ragazzo si è allontanato. Uffa, le piaceva la sua compagnia. Come fare per riaverla? Dandogli quello che lui cerca: la presenza.
Così lei si riavvicina a lui, come ha imparato a fare nel corso dei tanti rapporti sociali che ha avuto, nella speranza che tutto torni come prima e che quel ragazzo simpatico torni a riallietare le sue giornate.
Non è cambiato nulla, non si è improvvisamente innamorata di lui. Semplicemente sentiva la sua mancanza.
Con questo non vorrei che uscisse un’idea di donna come sfruttatrice di uomini.
Prima di tutto per nessuno è un obbligo farsi piacere una persona, per loro come per noi.
E secondo, sono più che sicuro che tutti quelli che hanno imparato a sedurre hanno fatto così per il primo periodo: sedurre per avere la conferma di saper sedurre. Non per cattiveria nei confronti delle donne, ma per avere un riscontro delle proprie capacità.