Allora, premetto di avere letto molto delle cose scritte nel sito e sul forum e ho cercato di farmi forza e cercare di migliorare.
Nonostante tutto non riesco a capire perchè ancora non ottengo un minimo di risultato.
Non riesco mai a reagire alle provocazioni e non riesco a divertirmi quando esco.
Ragazze o meno, il problema sta nel relazionarmi con le persone in genere.
Vedo troppa ipocrisia e cinismo e questo mi atterra perchè io sono completamente l’opposto.
Si avvicinano le vacanze di Natale e temo il peggio: passarle a casa o in giro con gente con la quale non mi va di stare.
Pensavo di uscire da solo in questo periodo e cercare di fare nuove amicizie. Ma come? Nella mia città si conoscono tutti e ognuno ha il proprio gruppetto. Uscire da soli credo sia da ammirare (anche se forzata come cosa) e non da sfigato, perchè si dimostra di avere le palle di potere decidere della propria vita, insomma se non mi va di uscire con le vecchie amicizie alzo i tacchi e ne cerco di nuove. Nonostante tutte queste belle parole, poichè la società è fatta di apparenza, la gente, insicura (come dite voi), non vedrà l’aspetto positivo e “coraggioso” del mio uscire solo ma l’opposto.
Ovviamente il problema non sta negli altri ma in me, quindi cambiare amicizia e avere lo stesso atteggiamento mi porterà alla situazione di prima, nonostante ciò credo che cambiare aria possa fare bene.
Guarda che a questo punto se sei solo tu che puoi fare un salto di qualitá e noi piú di tanto non possiamo fare per aiutarti. Ti possiamo incitare supportare ma sei tu che devi fare il grande passo. Inizia semplicemente ad uscire più spesso da solo anche solo per andare a fare la spesa oppure a pendere un giornale, a bere un caffe, sicuramente avrai più opportunità di conoscere gente nuova e meno pressione rispetto all’uscire la sera. Poi tu devi stare bene anhe da solo, le persone non devono essere la tua ancora di salvezza e alle provocazioni non devi reagire ma rispondere con tono scherzoso. Rileggiti l’inner game
hai mai preso in considerazione l’idea di iniziare una qualche attività sociale? in questo modo potresti sia scoprire o alimentare una tua passione che allargare il tuo giro di conoscenze
“non basare la felicità su cose al di fuori del tuo controllo”.
È una frase secondo me piena di significato. Infatti noterai che, preso dai mille biasimi di società, amici di mentalità chiusa, un mondo di arrivisti senza scrupoli, stai solo parlando di cose “esterne” a te stesso. Bhe, per quelle c’è poco da fare. Non puoi cambiare gli altri, o credere di cambiare il mondo da solo, anche se porti la bandiera dei più belli fra gli ideali e trasudi positività da tutti i pori. Non è sufficiente, anzi non lo sarà mai, è una cosa più grossa dell’individuo, e bisgona accettare questo “limite”. Però la soluzione c’è, ed è agire su te stesso. Tu sei quello che pensi, puoi plasmarti a piacimento, puoi cambiare a piacimento. E, magia delle magie, se ti concentri su te stesso, l’esterno passa in secondo piano, la loro voce la senti più lontana, perchè sei concentrato su come essere migliore. Così piano piano ti ritroverai sempre più ricco internamente, ed impermeabile alle critiche distruttive. Nel mentre riempiti la vita di impegni e metti passione in quello che fai, aiuta anche quello.
straquoto kay23 !!
ed aggiungo che le persone di qualità in genere sono malviste ed invidiate dalla maggior-parte della massa, chi ha una propria identità, chi è di grande valore, genuino, sincero, con solidi principi e senza peli sulla lingua di solito non è circondato
da molta gente.
Ti dico questo perché per me è così, c’è un mare di gente mediocre e demoralizzante in giro, che evito con attenzione. Gli amici, quelli dove c’è stima reciproca si contano su una mano (non è facile trovarli, ci vuole tempo).
Quindi fai attenzione nel cercare nuove amicizie nel non accontentarti solo perché potresti passare la vacanze da solo. Sii selettivo, se noti ipocrisia e cinismo, cestina senza pietà.
Gli altri devono essere una fonte di ricchezza e valore, non cercare gente “spazzatura” per far numero, o solo per cambiare amicizie.
Se senti di dover cambiare compagnia non aspettare, l’inerzia è dannosa. Evidentemente senti di meritare gente migliore, ma non sai come fare per cercarla.
Si, esci da solo al limite, frequenta posti dove c’è possibilità di socializzare.
E poi che ti importa di cosa vedrà la gente insicura del tuo uscire solo ? Hai in mente un risultato, questo è il tuo metro. Non quello che pensa la gente.
Se esci da solo per socializzare e ci riesci, che sia da sfigato o meno non importa. Hai ottenuto ciò che volevi.
Ricordo di aver letto in qualche articolo qui delle percentuali sulla tipologia di uomo seduttore, del tipo 97% bisognosi insicuri, 2% “stronzi”(in senso negativo, non quello positivo riportato nella sezione), ed 1% veri uomini.
Allo stesso modo fuori trovi, 97% di coglioni-mediocri-invidiosi-insoddisfatti-beta(o molto peggio…), 2% gente di valore, ed 1% maestri di vita(quel tipo di gente che ti cambia anche con una frase)
le persone di qualità non sono malviste
gli sbruffoni (ossia quelli che ostentano qualità, a prescindere dal fatto che l’abbiano o meno) sono malvisti
se porti qualità nelle vite altrui, e lo fai senza secondi fini o senza sbandierare la tua presunta superiorità, indurrai le persone a starti vicino: solo uno sciocco rifiuterebbe una persona del genere, che ti fa star bene, ti da nuove possibilità e non chiede nulla in cambio
gli unici a sentirsi minacciati sono quelli la cui insicurezza è al limite del patologico, appunto gli sbruffoni, perchè si accorgono che laddove loro sbandierano, un altro vi mette sostanza. e si sentono minacciati da questo, e magari cercano di aizzarti contro altra gente
io non dico che il mondo sia una cosa perfetta ed esente dalla merda, ma non credo nemmeno che sia una topaia. eviterei discorsi sulla massa, la mancanza di valore e di identità: tanto alla fin fine ognuno pensa che siano gli altri ad appartenere alla massa informe e degenerata, e pensa a sè stesso come all’eccezione
piuttosto direi di lavorare sull’incapacità di reagire alle provocazioni, ma non sapendo di cosa si tratta (se cose per scherzo oppure offese reali) non mi pronuncio in merito
dico solo che se vuoi trovare gente più simile a te, hai maggiore probabilità facendo cose che ti piacciono, e questo per un “novello della socializzazione” è qualcosa da sapere e da sfruttare, mentre ci si costruisce una personalità più solida
appunto, di sbruffoni è pieno… e cmq ok non che è una topaia, ne era ciò che intendevo.
I discorsi sulla massa sono solo generalizzazioni, quindi serve solo a dire che di cose da poco sono capaci in molti, come amicizie da poco, ecc…
Come anche la generalizzazione sul tipo di seduttore, non sono tutti insicuri, è un modo per dire che rapportarsi “bene” da vero uomo e seduttore sono capaci in pochi,
per questo stiamo qui a leggere…
Quindi io non mi considero appartenete a nessuna delle categorie che ho detto, e neanche come eccezione, dico solo che quando si cerca nuove amicizie, spesso si tende ad
accontentarsi pur di uscire…
si, concordo con fare cose che ti piacciono, è il modo migliore probabilmente.
edit:doppi post
gli sbruffoni ci sono così come ci sono le persone apposto, ma non sto qua a fare statistica
il punto è la mentalità con cui si parte: se sei convinto che la fuori ci sono fin troppe merdacce, finirai per cercare conferma di questo, e fidati che la troverai
se parti invece col presupposto che alla fin fine stiamo tutti (o quasi) cercando di fare del nostro meglio, che abbiamo le stesse paure e le stesse speranze, riuscirai ad apprezzare le qualità degli altri, e ad accettarne i difetti nei limiti della tua tolleranza
certo ci sono delle situazioni che sono off-limit, ma appunto nel caso particolare di Venus non ci è dato saperlo
personalmente ne ho trovate, ma guardacaso tra le conoscenze che avevo prima di rinnovare la mia mentalità
Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnagie
@Kierkegaard 11064 wrote:
Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnagie
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http://www.megaupload.com/?d=XEGNR0O1 shhhhhhhhh mi raccomando,muti dovete stare

Innanzitutto ringrazio tutti per i commenti e i consigli.
Volevo precisare, per quanto riguarda la mia condizione, che qualche amico, tra quelli che già ho, non è da scartare. Ho capito che la società prima vuole sostanza e apparenza, ma ho capito maggiormente (a mie spese) che l’apparenza conta più di ogni altra cosa (ed ecco che esce fuori il discorso del più “furbo” che ottiene maggiori risultati rispetto al più “intelligente”). Con questo non voglio dire che io sono perfetto dal punto di vista morale, che sono il più bello e che sono il più intelligente, anzi, tutte queste qualità preferirei non averle a favore di una buona relazione con gli altri!
Cerco di riportare degli esempi più esplicativi possibili di esperienze che ho vissuto: sono un ragazzo magro (anche se ho ovviato il problema con della palestra) per costituzione e quindi non posso fare più di tanto, questo mi ha portato ad essere preso in giro per questo, ma, nonostante a me non importasse più di tanto, con il passare del tempo ho capito che non dovevo lasciarmi prendere in giro, più o meno affettuosamente, perchè nella gente che si comportava così con me è nato un meccanismo che li ha portati a SENTIRSI GIUSTIFICATI NEL PRENDERMI IN GIRO.
Al di là della magrezza, che non mi pesa più di tanto, tutto ciò è per dirvi che, secondo me, il mio errore è stato sempre quello del dire “Vabè, che cretino! Neanche gli rispondo perchè non se lo merita” o al più rispondevo ma senza “impegnarmi” più di tanto. Risultato? Avendo questo carattere, adesso che la gente mi conosce, sa che può prendersi certe libertà e io, non essondomi “allenato” a tempo debito ed avendo avuto sempre l’atteggiamento MISERICORDIOSO nei confronti di chi sbagliava con me, mi ritrovo a NON SAPERMI DIFENDERE.
@Kierkegaard 11064 wrote:
Come trattare gli altri e farseli amici - Dale Carnagie
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Ho un libro di dale carnegie: Le cinque qualità essenziali per costruire un rapporto con gli altri, avere successo ed essere felici. è una bella lettura
io ho letto un pô il libro in questione. lo sconsiglio. ti insegna ad interessarti degli altri ofuscando la tua personalità
Vin non sono daccordo con te,penso sia molto veritiero quello scritto nel libro,non si offusca la tua personalità perchè interessandoti agli altri,di rimando loro saranno più propensi verso di te e così potrai esprimere anche la tua di personalità.Parere mio ovviamente! E modestissimo
Riporto un passo
del libro che l’autore ritiene un principio fondamentale : " Parlate di quello che interessa agli altri" e quello che interessa a me ? le mie passioni ? libro proprio base per chi non sá nemmeno cos’é un rapporto con un altro essere umano. tipo il libro di giacobbe “come diventare un budda in 5 settimane” consigli inutili
@VinDiesel 11082 wrote:
Riporto un passo
del libro che l’autore ritiene un principio fondamentale : " Parlate di quello che interessa agli altri" e quello che interessa a me ? le mie passioni ? libro proprio base per chi non sá nemmeno cos’é un rapporto con un altro essere umano. tipo il libro di giacobbe “come diventare un budda in 5 settimane” consigli inutili
in generale per far scattare nell’altra persona la molla dell’entusiasmo nel dialogare con noi, il modo migliore è questo… dopo poi si può dirigere il dialogo verso argomenti in comune…
Non bisogna fare l’errore di decontestualizzare il messaggio, cioè l’autore non invita a mettere da parte i propri interessi e passioni… dice solo che… ti faccio un esempio,
conosci una ragazza, magari noti da subito da alcuni indizi che è una grande appassionata di cinema, o musica, o danza… ecco, hai gli argomenti migliori per parlarle avendo il suo vivo interesse e non il tuo… che è dato per scontato.
io rimango dell’idea che non dice niente di nuovo che non impari giá da solo leggendo seducere. e a questo punto é meglio il consiglio di platone che dice che solo gli uomini piacevoli possono avere amici perché nessuno desidererebbe stare con con qualcuno di non piacevole. l’amicizia non nasce sicuramente parlando di quellp che piace ad uno o all’altro. l’amicizia nasce perché ad entrambi piaciono le stesse cose. l’amicizia nasce stando insieme e vivendo esperienze di crescità o divertimeto puro. l’amicizia é dare conforto e forza uno con l’altro. mi sembra che il libro renda l’amicizia
troppo concreta : fai questo fai quello . io
la vedo piú astratta come cosa