Cristallizzazione

Scusate se ho sbagliato sezione, ma volevo approfondire un aspetto che mi ha incuriosito parlando con un amico conosciuto in chat due mesi fa che potrebbe aiutare anche altre persone. Il quesito è questo. La cristallizzazione dovuta alla “Non Azione”. Spesso e volentieri mi sono accorto che chi inizia come me subisce due fasi distinte:

  • Chi si mette a studiare facendo teoria e pratica

    -Chi fa teoria e solo teoria( portandosi a bloccarsi).



    La seconda ipotesi mi ha colpito anche a me per ben due mesi prima di bazzicare in questo sito. Il mio amico non è mai uscito dalla seconda ipotesi almeno da quello che mi ha detto, chiedendomi consigli su come agire. In pratica dice che è un anno che non agisce. Ecco cosa ho capito di tutto questo e pregherei i nostri saggi di aiutarmi in questo compito. Dalla mia analisi, ho potuto valutare che spesso chi si avvicina a questo mondo (Seduzione), si affaccia a 5000 siti diversi, master di seduzione, libri e materiale di tutti i generi. Corsi è Camp ( il più delle volte per spillare soldi ai poveretti che ci capitano a tiro) di tutti i generi. In pratica un immenso materiale ( non mi dilungherò a parlare del filtraggio di quello che si legge che per un neofita è un’impresa) che in teoria ti da un immenso livello di conoscenza sulla materia incredibile. Il neofita della seduzione si sente attratto magicamente da tutto quel materiale entrando in un’aspirale a volte di non ritorno, con la conclusione di non riuscire ad agire e approcciare manco una donna. Il mio amico è stato chiaro. “Non ho approcciato nessuna in questo anno”. Volevo ma non ci sono riuscito per una serie interminabile di fattori. Al che mi sono chiesto come mai? La spiegazione che mi sono dato è semplice. All’inzio c’è la novità di questo vasto mondo ( non pensavi si potessi imparare un’arte per migliorare in questo campo), ma col tempo, “l’inattività” (pratica vera e propria sul campo), l’euforia del momento si mischia con un fattore più importante che all’inizio spesso e volentieri fa capolino “LA PAURA”, portandoti inesorabilmente al non approcciare ragazze. Così ogni giorno sentirai 10 campane diverse, leggerai libri diversi dove ognuno interpreterà il suo modo di intendere la seduzione. Quindi ci troviamo di fornte ad un lettore che accumula informazioni che lo portano a sbarellare da una parte e dall’altra finendo per saturare la nostra memoria interna non riuscendo più a distinguere le informazioni utili dalle non utili. Il tutto perchè spesso e volentieri le varie informazioni cozzano tra loro in idee che si contrappongono a vicenda. Che succede dentro di noi? Il Pc va il TILT!!! Il fine ultimo sarà solo quello di leggere informazioni che saranno totalmente inutili. L’inutilità della cosa è dettata dalla non azione. Secondo me il modo più rapido per apprendere una cosa è fare teoria e pratica insieme. Leggendo l’ebook dello Zio ho letto commenti del tipo:" E troppo avanzato secondo me per gente che non riesce manco ad approcciare ecc…"; il che non è totalmente sbaglaito come concetto. L’ebook è molto base, ma se analizziamo le varie informazioni, posso dedurre che alla base ci sia poca pratica e molta teoria. Una persona invece di leggere tutto il sito, invece di leggere di tutto e di più dovrebbe fare le cose passo passo. Non posso chiedere a un ragazzo che sta facendo la prima guida all’autoscuola di fare un parcheggio alla prima manovra se non sa manco dove si mette la chiave. Al contrario sarà ancora più deleterio sapere pure qual’è il bullone che sorregge la testata della macchina senza averla mai vista una macchina, perchè alla prima informazione errata o diversa dal manuale si va sicuramente in TILT. Nella seduzione tutto questo porta a bloccarsi, portando il lettore dopo molto tempo a fare una cosa che lo porterà in uno stato ancora più di confusione…Il classico “o la va o la spacca”, buttandosi come un kamikaze verso il primo obbiettivo come un metodo per esorcizzare la frustrazione dei mesi spesi a leggere. Il risultato sarà sicuramente il fallimento, non tanto per l’approccio in se andato male, ma per il dopo. La conclusione che ho tratto, è che il 90% delle persone mollano tutto attribuendo il fallimento a ciò che hanno letto decretando l’inutilità del gioco della seduzione. Uscire da questa “zona morta” è fattibile, ma l’unico rimedio che mi sento di dare (spero di non sbagliare) è quello di agire il prima possibile. Se ti accorgi che stai leggendo troppo, se ti accorgi che stai prendendo troppe informazioni, se ti accorgi che l’ebook di Zio è troppo avanzato per te, fai un passo indietro. Leggilo, tienilo come un toccasana, ma usalo con cautela e soprattutto evita di leggere altre informazioni in giro. Esci e inizia la tua avventura portandoti ogni volta a osare di più. Un passo indietro, due avanti, e così via. Ricordando sempre una cosa, puoi leggere tutto quello che vuoi, puoi sognare e idealizzare, ma la fuori sarà sempre diverso da come te lo sei immaginato nella tua testa. Non ci sarà mai una frase giusta, non ci sarà mai una ragazza che risponde come volevi tu, non ci sarà mai un gioco a due preimpostato.Ma sarà tutto frutto di un mondo che si unisce con un altro in un gioco d’azione unico chiamato SEDUZIONE.

    Aspetto commenti sia negativi che positivi, e sopratutto come si aiuta un amico che arriva in quella soglia, per evitare che molli tutto?

Il mio problema del non agire e una sorta di senzazione di inadeguatezza verso chi mi e accanto (bassa autostima da sempre ) e mi fermo spesso al pensare al dopo rimorchio , ovvero mettiamo che una persona che approccio si riveli poi più importante di quello che credevo per me cosa potrei darle ?

Ormai vedo che tutti sono abituati a viaggi,seratone nei week end e nei giorni feirali ad uscire spesso mentre io mi fermo a pensare che mi accontento di una serata a casa magari un buon film e una bella cena , delle passeggiate o una mangiata galattica e mi sento “inadeguato” e magari una vacanza in qualche bel posto quando il lavoro lo permette , in pratica mi sento fuori tempo .

Se non avessi sti 2 problemi forse potrei esprimermi al meglio.



P.S. Saranno conteni gli zii di sapere che l’unico sito sulla seduzione che seguo e questo per vari motivi :wink:

Secondo me ancor prima di studiare la teoria, bisognerebbe particare.



I bambini che vanno a scuola ad imparare la grammatica gia sanno parlare, solo non conoscono le regole che stanno alla base di tutto.

Beh, si può praticare anche senza teoria, o con una teoria che non funziona. Alla fin fine un’idea teorica in testa la si ha comunque. Il fatto è che la teoria serve a darti il quadro generale della situazione. Se ad esempio un approccio ti va male, è la base teorica che hai assimilato che fa la differenza tra un “uhm, mi sa che ho sbagliato questo e questo, la prossima volta invece di fare così è meglio fare cosà” e un “non ci sono portato, che figura di merda che ho fatto, meglio che non ci provo più”.



Al contrario, la sola teoria non serve a niente. La troppa teoria, come ha giustamente osservato Tuvia, arriva addirittura a bloccare l’azione. Meglio procedere passo dopo passo.



Se vuoi costruirti una casa, non puoi fare solo le fondamenta: rimarresti comunque senza un tetto. Allo stesso tempo, non puoi iniziare a costruire partendo dal tetto, perchè al primo temporale ti crolla giù tutto. Sostituire “costruire una casa” con “imparare a sedurre”, “fondamenta” con “teoria” e “tetto” con “pratica” :slight_smile:





@Aigor



Il mio problema del non agire e una sorta di senzazione di inadeguatezza verso chi mi e accanto (bassa autostima da sempre ) e mi fermo spesso al pensare al dopo rimorchio , ovvero mettiamo che una persona che approccio si riveli poi più importante di quello che credevo per me cosa potrei darle ?



Per la bassa autostima il consiglio è sempre quello di attuare l’inner game. A che punto sei?

Per il post-rimorchio, credo che anche da solo riesci a capire quanto sia inutile questo ragionamento, già alla base. Se non riesci a conoscere quella ragazza, non potrai certo scoprire la sua importanza. Non ha senso.





Ormai vedo che tutti sono abituati a viaggi,seratone nei week end e nei giorni feirali ad uscire spesso mentre io mi fermo a pensare che mi accontento di una serata a casa magari un buon film e una bella cena , delle passeggiate o una mangiata galattica e mi sento “inadeguato” e magari una vacanza in qualche bel posto quando il lavoro lo permette , in pratica mi sento fuori tempo .



Io non capisco se questo “mi accontento” significhi che sono attività che ti piacciono e ti danno maggiore soddisfazione rispetto alle uscite, oppure se sono semplicemente le cose più “facili” che trovi da fare. oppure se questo senso di inadeguatezza lo senti verso te stesso, o in paragone a quello che fanno tutti gli altri.

Completamente d’accordo su tutta la linea.

Forse son un po’ una voce fuori dal coro, visto che su questo sito ci son arrivato cercando tutt’altro su internet, quindi non ho vissuto situazioni di “overload teorico”, e non ho idee riguardo altri consigli di altri siti di seduzione, anche se son certo “a pelle” che molti raccontano baggianate per lucrarci su. Però ritengo possibilissimo che chi ha “problemi” di seduzione possa tendere a leggere più del dovuto, da fonti spesso magari di dubbio valore, credendo di diventare dei maghi del campo.

Io penso che però la seduzione sia un po’ diversa dalla guida di un’auto. Se con un’auto il fattore principale è la conoscenza teorica del codice della strada e dei pedali, e poi l’esperienza e la voglia di mettersi alla guida, con la seduzione il fattore principale sono la voglia di provare, di mettersi in gioco e l’esperienza. Sono successivamente entra in campo la teoria.



Molta gente come hai detto tu tende invece a dare troppa importanza alla teoria, cristallizzandosi, illudendosi che la conoscenza teorica possa influenzare direttamente la vita sociale. Ecco che allora tutta quella teoria (spesso magari di dubbia qualità) tende a rendere solo più confusi, meno naturali e più insicuri.



Riguardo il tuo amico, cui pare faccia capolino la “paura”, mi limito a citare niente popò di meno che Mourinho.

Prima di una partita contro non ricordo quale squadr aimportante, gli chiesero “Mou, lei non ha paura della squadra che state per affrontare?” Lui rispose "No. E’ impossibile aver paura. Nel calcio non esiste la paura. La paura lasciamola per cose più serie di queste."

Frase giustissima, e valida ovviamente anche nel rapporto uomo donna.



A mio parere (e qui rispondo alla tua domanda finale, caro Tuvia) un amico, affinchè non arrivi a mollare tutto dovrebbe essere aiutato a fare 2 cose: 1) smettere di ubriacarsi con troppe letture e soprattutto 2) imparare a prendersi meno sul serio.



Purtroppo pare essere innata in noi l’idea che, qualunque cosa facciamo, abbiamo gli occhi del mondo puntati addosso. Diamo troppa importanza a noi stessi. Ci sentiamo costantemente come Grosso prima di tirare l’ultimo rigore del mondiale. Da questa esagerazione derivano poi seghe mentali, immobilismo, paura di sbagliare.

Sono certo che prendendosi meno sul serio (o meglio, prendendo le situazioni che ci capitano meno sul serio!!), si possano fare dei grossi passi avanti.

Prendendo come un gioco ciò che ci capita ci daremo meno peso, saremo più liberi e il tuo amico non arriverà mai a cristallizzarsi, e poi a mollare tutto.

Ciò che farei è invitarlo alle feste, fargli conoscere gente, solo per il gusto di conoscere, anche senza approcciare nessuna. Insomma, farlo RILASSARE.



Per Aigor, tu hai focalizzato perfettamente il tuo limite. E’ racchiuso in questa tua frase (cito):“mi fermo spesso al pensare al dopo rimorchio”. Ti FERMI a PENSARE al DOPO??



Cioè, non fai nulla, perchè la tua testolina pensa al dopo? Ma se non crei nulla, come puoi anche solo immaginare che ci sarà un dopo?



Comunque suppongo tu questo lo sappia già bene, e ci stia già lavorando su :slight_smile:

Concordo Giacomo, ti seguo su tutta la linea. Il mio amico abita a circa 600 km da me:Se potessi lo trascinerei fuori di casa. Sto cercando di aiutarlo a distanza ma non è facile. Vedi Aigor, il discorso è leggermente diverso ma siamo più o meno nella stessa situazione. Basterebbe solo che lui uscisse con gente come Zio, come te ecc…ecc… Per uscire subito dalla sua zona d’ombra. Alla fine il problema principale è solo dentro di se. Può stare qui a leggere tutto il sito, può leggere l’ebook, può chiedere consigli ma se non si smuove dentro non ucirà mai dal suo senso di ineguatezza. Io non esco perchè mi sforzo di cambiare, io esco perchè mi piace uscire, socializzare, conoscere gente nuova ecc.ecc… Non ho amici, ho 30 anni? Chi se ne frega me ne trovo altri!! Inizia con poco facendo due passi avanti (fuori da quella porta) e fanne uno indietro se è troppo a quello che non sei pronto. Facciamo un esempio…L’anno scorso io non ero ancora nel sito ma i nostri saggi hanno avuto un’idea geniale.I classici bigliettini per San Valentino.

Da come ho letto pochi hanno veramente agito. Secondo voi perchè le nostre guide vi hanno spronato a fare una cosa del genere? Fatevi la domanda, se non avete una risposta e se vedete che la risposta è una possibile “scusa” allora state entrando dritti verso la Cristallizzazione. Le classiche seghe mentali non sono altro che degli schemi che incosciamente il cervello si autoimpone. L’altro ieri sono andato a fare un lancio con gli altri della squadra e c’era per la prima volta con noi un ragazzo che aveva pochi lanci all’attivo. Mi ha detto mentre stava mettendo un piede sull’aereo. “Tuvia, io non me la sento, non sono in grado di fare certe figure”…Se parti già con l’idea di non farcela, di sicuro non c’è la fai…Poi mi ha indicato una mia amica dicendomi che non poteva. In pratica non se la sentiva di fare una figuraccia di fronte a lei perchè gli piaceva da impazzire. Al che mi sono soffermato e gli ho fatto la domanda. “Sei proprio sicuro che sia lei il problema e non te?”…Lo vedevo che pensava e pensava. Facciamo una cosa. Oggi non pensare a lei, gli porgo il paracadute in tandem e gli dico. “Oggi saltiamo insieme, io e te”…“Tu non pensare a niente, alle figure e tutto il resto, ma fai sto benedetto passo e sali su quest’aereo”…

Dopo 20 minuti in quota gli altri mi guardano e mi danno l’ok, si salta. I ragazzi si lanciano in gruppi da 5. Tocca a noi, Serena mi guarda, si avvicina al portellone e mi fa l’occhiolino e io rispondo. Lui mi guarda impietrito, diventa un pezzo di marmo e sbianca. Al che gli dico, lo sai vero che lei vorrebbe che tu gli prendessi la mano e la portassi giù come sai fare. Mi guarda e con un filo di voce mi dice SI…E allora saltiamo, ma Tuvia…Lei si lancia con gli altri 3 e dopo due secondi mi sporgo e mi lancio con lui. Siamo separati dal gruppo di 50 metri, piano piano lui si gode il salto e senza accorgesene mi avvicino a Serena e agli altri. Loro sono in formazione a stella e noi sopra di loro. Al che gli indico di prendere la mano della ragazza. Dopo pochi secondi e in formazione con gli altri. Appena a terra, mi stacco da lui e Serena viene a congratularsi con lui abbracciandolo come se lo conoscesse da una vita. “Sei stato fantastico, il tuo primo lancio in formazione, hai molto talento”. Lui a giustificarsi dicendo che era tutto merito mio. Io gli ho risposto. Non ho fatto nulla, ti ho dato solo una spintarella :wink: , hai fatto tutto tu,ti stavi godendo il salto che incosciamente non ti sei accorto che io ho solo anticipato l’unione ma alla fine tu ti sei avvicinato ai ragazzi, tu hai fatto la presa. Poi gli ho chiesto, era così difficile? Ti posso garantire che anche se non avessi preso la mano di Serena sarebbe stato fantastico uguale. Adesso fai un altro passo, fatti meno seghe mentali, vai da lei e invitala ad uscire, perchè almeno che tu non voglia stare a casa a fare pippe stesera lei ha una voglia matta di uscire con te. :wink:

Con questo esempio forse stupido, volevo far capire che la spintarella te la danno i nostri saggi ma sta poi a noi agire.

Caro Tuvia, credo ti riferissi al mio commento sull’ebook, e l’hai interpretato alla perfezione!



Forse il mio post arriva in ritardo perchè hai già avuto valide risposte, comunque ti parlo della mia esperienza e confermo quello che dici: leggere troppe teorie può essere dannoso! Questo perchè uno rischia di illudersi di aver trovato la soluzione ai propri “problemi” nelle varie bibbie del “come fare a”, manco contenessero la verità rivelata. Alla fine hai tante di quelle teorie non tue in testa, che vai davvero in tilt!



Io ero entrato proprio in quella fase prima di conoscere questo sito; sono uscito una sera con una ragazza (evento eccezionale per me!), con in testa manuali di crescita personale e seduzione … risultato? il solito! anzi, peggio! stavo li a controllare ogni minimo movimento, mio e suo (sai tutte quelle teorie sul linguaggio del corpo…), mi sforzavo di mantenere il contatto visivo, mi sforzavo di cercare il contatto fisico, cercavo di essere brillante … una fatica!! e il tutto con la naturalezza di un automa! Perchè se certi comportamenti non li hai acquisiti nel tempo, non li improvvisi da un momento all’altro.



Puoi facilmente immaginare come non solo io non sia riuscito a “baciare la ragazza entro un’ora”, come alcuni dicono di saper fare sitematicamente, ma che proprio io non sia riuscito a combinarci nulla in tutta la sera, e siamo stati insieme dalle 19, finendo a parlare sotto casa mia alle 2.30 di notte, sparando cazzate varie e inutili tra cui le nostre macchine! - 7 ore insieme, quasi una giornata lavorativa! LOL se ci ripenso mi viene male!



A quel punto ti dici: o io non ho capito un cazzo, oppure ho passato piacevoli momenti di lettura, ma alla fine il cambiamento è impossibile!



Io credo che la cosa più difficile sia liberarsi dall’ansia e dal timore del giudizio altrui, da atteggiamenti limitanti insomma che purtroppo sono radicati nell’inconscio, là dove le parole fanno fatica ad arrivare, perchè derivano da chissà dove, forse dall’infanzia e dall’educazione, quindi puoi leggere quello che vuoi ma alla servirà solo a darti un po di fiducia, niente piu.



Puoi anche uscire e dirti ad alta voce “non me ne frega una ceppa”, ma se poi sotto sotto te ne frega eccome, alla fine ti prendi in giro e basta, invece uno deve capire che il “non me ne frega una ceppa” te lo devi conquistare giorno per giorno con l’esperienza! Io ad oggi purtroppo non riesco ancora a buttarmi e superare quegli ostacoli stupidi che la mia mente erige da sola.



Concludo precisando comunque che l’ebook è spettacolare, e non è certo il solito manualone di teorie, anzi, ti da una carica che alla fine ti mette davvero voglia di agire: quindi lo consiglierei a chiunque, basic e advanced che sia! :wink:



A presto

E quello che penso spesso che inconsciamente mi blocco pensando" si mettiamo che gli parlo poi come porto avanti la conversazione ""se usciamo assieme cosa potremmo fare " e una cazzata lo so ma tutte le volte ci capito e mi frega . Stessa cosa che succede a kendo la maggior parte delle volte mi fermo e ragiono su cosa sto o non sto facendo e in quei momenti prendo righe di bastonate da paura quando invece mi si spegne il cervello o per la stanchezza o chissa per quale motivo vado come un treno e invece di subire solo reagisco .





X Allanon il mio accontentarmi e il fatto che non sento il bisogno di partire fare magari un week end da qualche parte oppure tutti i sabati o i week end in discoteca (che per altro non amo molto causa odio i posti dove “non sento nemmeno i miei pensieri”) sono più per le cose calme (anche se in realtà sarei molto disposto a fare cose tipo provare il tandem di parcadutismo ,rafting , flash mob e altro), forse per vari motivi inconsciamente cerco di distinguermi dalla massa per darmi un tono , oppure non mi trovo nelle attività che non mi emozionano sul serio (per esempio il kenjisti e una contimua scoperta), per capirci farei più volentieri una vacanza immerso in città d’arte che una ad ibiza , andrei volentieri a imparare a scalare o sparare che passare notti sballotato da un locale all’altro.

Mi piacerebbe arricchirmi con certe esperienze ma poi siccome i miei amici sono sempre restii o pantofolai non faccio poi molto.

Aigor, leggi cosa hai scritto e poi prendi un martello e dattelo sulle dita aha hah ahahah ha…Adesso ragiona e pensa come puoi rimanere senza argomenti con una donzella se hai così tante cose da dire a noi. Pensa quanti spunti interessanti potresti tirare fuori dalle tue parole in poche righe così se solo tu ti ti facessi meno domande. Parla dei tuoi desideri, della tua vita e fanne un vanto. Pensa solo al fattote paracadutismo, al rating. Pensa quanto le donne sono affascinate dall’avventura. Parla con loro e non avere paura e loro ti seguiranno a ruota. Portale nel tuo mondo come hai fatto con noi qui dentro e vedrai che come hanno detto Zio e altri non potrai mai rimanere senza argomenti. Ricorda una cosa, parti dal presupposto che non tutte le donne sono interessanti, molte hanno solo un aspetto attraente ma poi sono di una noia mortale.Quindi non è detto che quella che tu approcci corrisponda alle tue caratteristiche. Non è detto che sia tu il problema, è possibile che sia lei che non va. Allora inizia anche a pensare che tu fai selezione, tu scegli con chi passare il tuo tempo. E credimi passare un’ora della tua vita che non ritornerà con una donna che ti annoia o non ti dice molto non lo ritengo produttivo, perchè potresti passarlo con una donna che ti piace realmente. Quindi pensa più positivo, pensa a quante donne stanno li ad aspettare che tu le riempia la vita, che le faccia sognare. Se una non vuole entrare nel tuo mondo, cambia e passa alla prossima. Il tuo tempo e la tua vita sono preziosi, allora rendi tutto fantastico e buttati nella mischia.

Davvero Aigor, hai così tanti spunti di riflessione, che se li usassi con le donne, ce le fregheresti tutte da sotto al naso :smiley:

Avevo fatto un ragionamento simile qualche mese fa. Di come il sapere troppe cose ci porti a voler analizzare tutto. Di come la nostra paura ci porti a riempirci di pagine da leggere sperando di evitarci le batoste sul campo.

Il tuo amico, Tuvia, deve semplicemente svegliarsi. Ha già capito quel è il suo problema, è avanti rispetto a molti altri ragazzi. Però se si è reso conto di non aver approcciato una singola ragazza nell’ultimo anno non può aspettare che qualcuno gli porti la soluzione anche a questo problema. Deve uscire e farsi le ossa, pace. Tutti noi vorremmo che qualcuno ci risolvesse i problemi in modo indolore, ma prima ci rendiamo conto che non c’è altro modo che metterci la faccia, prima cominciamo a stare meglio.



Brevemente per Aigor:

Quest’estate ho conosciuto ad un parco avventura quello che posso tranquillamente definire l’uomo più figo che abbia mai visto. Manco a dirlo era un tipo bruttarello. Passa l’estate a fare istruttore di arrampicata e l’inverno a fare il maestro di sci. 12 mesi insieme a inesgnare a dei bambini. Una vita che non sembrerebbe così eccitante. Invece quest’uomo amava ciò che faceva, ne parlava entusiasticamente. In più affrontava la vita a testa altissima. Sempre simpatico e irriverente, severo quando serviva, ma sapeva aiutarti quando ne avevi bisogno. Ti poteva parlare per ore di cose tutto sommato poco interessanti, ma dette da lui erano sicuramente affascinanti. Energia, in poche parole. Non ho idea di quale fosse la sua quota di trombate, ma ti posso assicurare che è un ragazzo che a me è rimasto impresso, anche perchè da un po’ di tempo amo analizzare le personalità altrui.

QUindi non importa quanto siano fighe oggettivamente le cose che fai. Importa quanto piacciano a te. E se scopri che stai facendo qualcosa non tanto perchè ti piace, ma per qualche altro motivo… abbandonala subito e concentrati su qualcosa che senti davvero.