Da che dipende la felicità?

Questa è la definizione direttamente da Wikipedia.

Quote:
La felicità è lo stato d'animo (emozione) positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.

L'etimologia fa derivare felicità da: felicitas, deriv. felix-icis, "felice", la cui radice "fe-" significa abbondanza, ricchezza, prosperità.

Le sue caratteristiche sono variabili secondo l'entità che la prova (eg. serenità, appagamento, eccitazione, ottimismo, distanza da qualsiasi bisogno, ecc.)

L'uomo fin dalla sua comparsa ricerca questo stato di benessere. La felicità è quell'insieme di emozioni e sensazioni del corpo e dell'intelletto che procurano benessere e gioia in un momento più o meno lungo della nostra vita.

Se l'uomo è felice, subentra anche la soddisfazione e l'appagamento.

Ora, io non riesco più a spiegarmi da cosa dipenda la mia felicità.
Appena è entrato il 2010, qualcosa in me è cambiato, quasi magicamente.
Mi son sentito, senza troppi giri di parole, felice.

Non mi era successa una cosa del genere neanche nel 2009, quando ero tutto entusiasta di iniziare questo nuovo percorso.

Vabè, magari quella sensazione sarebbe durata solo quella notte, tantoche quando andai a dormire la mattina dopo, quasi mi dispiaceva di perderla.
Ed invece no, ho continuato a sentirmi, non so spiegarvi come... sereno, soddisfatto...
E' anche vero che dal 3 Gennaio, ho iniziato a giocare con la questa ragazza con la quale sto attualmente... ma avrà influito davvero così tanto?
Anche quando le cose andavano davvero male, quella sensazione non smetteva di restare lì, nello sfondo... quando mi disse di lasciar perdere, o quando glielo dissi io, ricordo che non ci stavo male... è come se fossi comunque soddisfatto di ciò che avevo, di ciò che ero.
Forse, questa sensazione stava lì perchè sapevo che in realtà non sarebbe finita lì? O forse non dipende da lei?
Perchè sono felice? Perchè sono così sereno, qualsiasi cosa succeda attorno a me?

Forse è davvero perchè ho raggiunto tutti i miei desideri? Ieri ho aperto per sbaglio una lista che avevo creato ad ottobre, con quattro obiettivi a lungo termine e con grande stupore ho notato che li avevo completati tutti...
E allora perchè quando qualcosa va male o va storto, non smetto di sentirmi bene?
Qualcuno di voi si è mai sentito così, tanto a lungo? Indistruttibile... come se niente possa scalfirvi... anche quando tutto vi va storto, voi siete contenti di vivere e di essere lì...

Sia chiaro che non mi dispiace affatto stare così eh :D
E' che mi piacerebbe davvero capire come sono arrivato a questo punto... :D
Per questo vi chiedo da cosa dipenda questa sconosciuta, la felicità.

è un indicatore che il tuo organismo (mente+corpo) ti manda per dirti "vai bello, stai prendendo la strada giusta!"



e quindi, di conseguenza, realizzi i tuoi obiettivi e i tuoi desideri. La realizzazione di obiettivi e desideri, più che essere causa dello stato d’animo, nè è effetto. Non per nulla, infatti, neanche eventi apparentemente negativi riescono a turbare questa serenità d’animo. E senza questi turbamenti, il tuo essere fila spedito, quasi senza intoppi. Certo magari ci sono istanti di smarrimento, ma come hai ben detto la musica di sottofondo rimane quella leggiadra melodia che è la felicità.



Alla fine sono sicuro che se dei 4 obiettivi ne avessi realizzati anche solo 2 o 3, saresti stato felice lo stesso. Non è necessario, a mio avviso, che ogni singolo desiderio sia soddisfatto, per essere felice. Anche perchè nuovi desideri possono nascere ogni giorno, rendendo di fatto irraggiungibile questo stato emotivo. Parimenti le cose possono cambiare, possono cambiare gli obiettivi, possono cambiare le condizioni che ne rendono fattibile la realizzazione: per questo dovremmo rinunciare ad essere felici? Non credo proprio. Intanto penso ad essere felice. Quando mi chiedono come sto, oppure come mi sento, e rispondo “benissimo” oppure “felice”, mi sento talvolta chiedere “perchè?”. E io puntualmente ribalto la domanda, chiedendo "perchè no?"



Mi sto convincendo che la felicità, il benessere, la serenità, siano le condizioni naturali del nostro essere. Nasciamo naturalmente felici, ricchi di possibilità. La pesantezza di stress, tristezza e noia è qualcosa che ci va a “contaminare” durante il cammino.

contiamo 2 cose: L’uomo per sentirsi “vivo”, dice che deve provare emozioni, nel vivere.



Se ci metti che tu, prima di iniziare il percorso di Seducere, eri una mina vagante nel mondo, o nella vita di qualcun altro, ma non sentivi emozione nel vivere LA TUA di vita, il risultato è che si, è stato un percorso obbligato per arrivare dove sei ora, ma adesso che sei al “next level”, ti accorgi che la vita di prima non era vissuta al cento per cento.



Da qui ricavi facilmente che adesso, cioè nel miglioramento, hai un pieno di emozioni, perchè:

-crei attivamente per te e per gli altri --> fare, agire, è un altro modo per sentirsi “vivi” perchè nel fare/compiere qualcosa hai sempre come input e output emozioni: fatica,soddisfazione,speranza in qualcosa,paura, rammarico,indecisione,impazienza e tante altre.



-ribadendo che per sentirsi vivi bisogna sentire l’emozione, è presto spiegato perchè anche nei momenti più bui della “nuova vita”, tramite una convizione in te stesso e negli eventi maggiore che nel passato, oltre che una nuova voglia di imparare e sbagliare, un emozione apparentemente negativa -sono in rotta con una ragazza- non ti fa sentire tanto giù, perchè hai imparato ad avere fiducia in te e negli eventi, e in più ti fa sentire vivo(felice) nonstante possa essere considerato come emozione negativa che ti peggiora l’esistenza. :slight_smile:



E tutto ciò è molto bello :smiley:


Come dice giustamente Allanon hai acceso l’interruttore della felicità, e visto che questa condizione deriva da una serie di comportamenti interni, non si fa influenzare dagli avvenimenti materiali.



Il tuo interruttore si è bloccato su ON, e mo sono cazzi tuoi :slight_smile:

Da cosa dipende la felicità… domanda parecchio relativa.

C’è gente per cui la felicità è l’ ultimo modello di cellulare oppure essere apprezzato da tutti.

Tutte porcherie messe in testa dalla propaganda del consumismo che dice:

"POSSIEDI questo e sarai felice."

Ed è lì che si entra in quel circolo vizioso che è il consumismo: più hai e più vuoi avere.

Poi invece c’è gente come noi, per la quale la felicità è il sorriso di qualcuno, il non aver pensieri: lo stare in sintonia con se stessi e con gli altri.

Sto leggendo un libro (Storia di un aquila che si credeva un pollo) che,almeno all’ inizio, spiega proprio questo.

Felicità? I più grandi discorsi filosofici non sono mai riusciti ad arrivare nemmeno a una definizione di felicità. La felicità è si uno stato d’animo come dice wikipedia, ma a mio parere è difficile da raggiungere per lungo tempo. Al massimo si può parlare di felicità in determinati momenti di una giornata, in cui non hai pensieri negativi e tutto apparentemente va bene. Tu hai raggiunto la SERENITA’! Ovvero ti senti bene con te stesso in generale ma ciò non vuol dire che ti vada tutto bene 24/24 , magari cerchi di non farti influenzare da eventi negativi e cerchi di mantenere la serenità. Ecco io dividerei tra SERENITA’ E FELICITA’ .

aptero pronunciò una delle più belle frasi di sempre: la felicità non è un obiettivo, è uno stile di vita.

"per la maggior parte, la gente non ritiene che la serenità possa essere una disciplina"

Stuart Wilde

E un argomento talmente ampio soggettivo e variabile che non e semplice da trattare

stasera non mi va di affrontare appieno il discorso,però per esperienza personale, e secondo il parere di autorevoli persone, una variabile fondamentale è la socialità