Gruppi dominanti

Ciao bella gente!!!

Questo è il mio primo post, spero di aver postato nella sezione giusta :stuck_out_tongue:



Vorrei parlare di un problema che ho da anni, che riguarda se così si può definire, “l’approcio dei gruppi”.



Son sempre stato uno che ha una gran voglia di far festa a differenza invece di altri elementi dei gruppi con cui vado in giro, e questo mi ha molto limitato anche nel campo sentimentale, nel senso che non avevo molte possibilià di conoscere nuove persone, data la natura piuttosto restia alle nuove conoscenze della compagnia, e non cercavo nemmeno di crearmene di nuove.



Però circa un mese fa sono stato uno dei fortunati a ricevere l’illuminazione scoprendo questo sito:D.



Sto mettendo in pratica con discreto successo i “sacri insegnamenti” nell’approcio, all’università ma soprattutto in treno.

Cercando di essere me stesso però ho notato che tendo ad “approciare” con singole persone o massimo gruppi da 2 mentre i gruppi più grossi mi sembrano impenetrabili.

Nei gruppi più grossi però, ho notato da tempo, che sono quelli dove girano più gnocche e tendono ad assorbire più in fretta anche i gruppi più piccoli lasciando poca roba per me.



Ora, il mio scopo principale oltre a quello di creare abbondanza sarebbe quello di crearmi un buon circolo sociale ma mi sono accorto

che con quelli con cui mi trovo bene a chiaccherare e a divertirmi poi quando è il momento di andare a gnocca perdono spirito e non hanno più voglia. Il problema è che inconsciamente sono sempre finito in gruppi di questo genere che non mi hanno mai soddisfatto dal punto di vista del conoscere nuove persone, cosa che per me è fondamentale, e me ne rendo conto soprattutto adesso all’università che sto conoscendo anche 2-3 persone al giorno.



I gruppi che fanno la festa che vorrei fare io invece sono quelli dove sono presenti ragazzi un po’ più testa di cazzo, che però ci sanno fare con le ragazze, e quando si accumulano formano un muro insormontabile per me.

Se non l’adattamento, che oltre ad essere vietato dal sito sono pienamente convinto che sia distruttivo per la propria personalità, quale potrebbe essere una soluzione?

Come mai consideri i ragazzi “un po’ testa di cazzo” e che ci sanno fare una barriera insormontabile, piuttosto che qualcuno da cui prendere spunto?

Bella domanda, anche il gruppo che frequento io è “a chiusura stagna” e non conosciamo gente nuova da un secolo o più.

Le uniche conoscenze le faccio da solo per caso, dove capita, spesso fuori del paese. Sarà che nel paesino dove vivo le frequentazioni ed i gruppi sono quasi tutti consolidati ed è molto difficile far entrare elementi freschi nella cerchia.



Mi ritrovo nel fatto che spesso i circoletti dove gira più gnocca sono quelli dove i ragazzetti sono un po’ più coglioni: non perchè ci sappiano fare con le donne, nel mio caso più che altro destino vuole che siano i soliti figlioletti di papà+gente cresciuta insieme in paese dove ci si conosce da una vita (nel mio caso no, perchè mi ci sono trasferito). Al contrario, non penso che questi personaggi siano ostacoli insormontabili: hanno solo qualche vantaggio per la popolarità ormai acquisita e delle cerchie stabili, dove di solito le persone sono poco interessate a guardarsi intorno.



Boh, questo tema mi interessa anche a me dato che sono vittima della situazione.

Ma scusate, perché volete cercare a tutti i costi di cambiare la natura di un gruppo ormai radicato da tempo? Già è difficile cambiare la natura di un solo individuo…



Non è molto più semplice frequentare entrambi i gruppi?

Quello composto da ‘teste di cazzo’ per divertirsi e quello degli amici di sempre con cui passare serata in tutta tranquillità?

Frequentare un gruppo intero, se la totalità delle persone non ti aggrada, è sicuramente più problematico rispetto al conoscere singoli individui interessanti.

Joe ha centrato il punto.

Il problema è che questi individui spesso tendono a prendere in giro tutto e tutti e soprattutto i più deboli/timidi, cosa che odio perchè ci sono passato anch’io nelle prime fasi dell’adolescenza.

Prendere spunto da questi individui vorrebbe dire rinnegare la mia natura di per sè pacifica verso gli altri. Diciamo che “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso” è una frase che mi rappresenta in gran parte.

La mia intenzione non è quella di stravolgere la natura del gruppo, non l’ho mai voluto fare, ma cercare di formarmene altri, ma quando trovo questo genere di personalità trovo una limitazione. Ci ho parlato insieme a questi individui ma a lungo andare mi rendevo conto che tendevo a non essere me stesso per riuscire a mantenere qualche discorso insieme e così l’idea di frequentare questi individui e uscirci la sera sarebbe stata solo una cosa sforzata, contronatura.

E allora esci da solo, conosci altra gente e fatti un nuovo gruppo. Problema risolto.



La fuori qualcuno con cui andare a conoscere ragazze e trovarsi bene al tempo stesso lo trovi sicuramente…

Il problema è che vivete tutto come una guerra…



Quando si esprime liberamente la propria essenza, tutte queste seghe mentali svaniscono. Concentratevi su voi stessi, gli altri non esistono