I pali

Mi sono sempre chiesto per quanto ancora devo sentirli in faccia… non é una cosa bella. Fa male.

Pensi che ne debba prendere ancora abbastanza? Forse…
Pensi che il giusto frame aggiusti tutto? Sicuramente…
Ma la verità é che di scopare come un riccio neanche l’ombra. Poi ce la possiamo pure raccontare bene.

Nota bene: per ESPERIENZA DIRETTA prendere un palo con amici in disco é una cosa… prenderli quando vai tu solo soletto dalla tipa superfiga che si farebbe tutta la cittá senza mettere su nessun teatrino ma dicendo “ciao come ti chiami?” é un’altra.

Questo é un forum di seduzione? Si? Allora non andiamo più a dire in giro SOLO “bisogna essere se stessi”, siamo seri…

Detto questo, lasciando perdere lo sfogo, vi chiedo: qualcuno di voi ha rapporti con le donne soddisfacenti? E se si, cosa OGGETTIVAMENTE (ed anche soggettivamente per carità) vi ha fatto fare il salto di qualità? La domanda non é rivolta a chi “seduce” l’amica dell’amica conosciuta ad un invito a cena, ma a chi ci mette la faccia apparendo fuori luogo (detto questo rispetto ogni tipo di Seduttore e di seduzione).

V

quanti pali hai preso questa sera? 1? 2? 3?
dimmi, seriamente, scommetto non più di 5.

il problema è questo, è nell’arrendersi in fretta quando si è già fatto lo sforzo piu grande, quello di vestirsi, uscire, prendere coraggio ed andare a dire “ciao”. E poi? va male e ci si ferma lì? tutto sto sbatti per farsi spegnere dalla prima, seconda o pure quinta ragazza che non ti risponde nemmeno?
se è così, significa avere poco amor proprio.
Capisco la frustrazione di non riuscire a raggiungere i risultati sperato ma ci vuole sforzo, sia consecutivo che costante.
Perchè se esci una sera e approcci 20 ragazze ma poi non esci più per tre settimane le cose non migliorano certo più velocemente.

Ci vogliono consecutività e costanza.
Oltre a questo? Chiedi cos’altro fa fare il salto di qualità più velocemente?

Ci vuole una passione esterna, un interesse vivo, qualcosa che ci tiene svegli la notte dalla voglia di svegliarsi il giorno dopo e metterci al “lavoro”. Prendi qualcosa che ti interessa e buttatici a capofitto appena hai del tempo libero, che sia uno sport, un qualsiasi hobby, qualcosa che vuoi imparare: immergiti e riescine solo per mangiare, bere, dormire, cazzeggiare nei break con gli amici ed uscire a conoscere gente. Questo interesse se coltivato ti aiuterà a creare quella base di autostima che ti renderà più forte a qualsiasi “attacco esterno”.
Ora, questo non è l’unico modo, io per esperienza ad esempio ho dovuto fare il salto di qualità a furia di pali e ti assicuro che non è stato veloce, ma poi mi sono accorto che il concentrarmi su una passione riusciva a darmi ancora piu forza e slancio nel conoscere, nonostante per paradosso ci spendessi meno tempo dato che ero impegnato sempre a fare altro.
E qui sta una grande verità: il vincolare il tempo che abbiamo a disposizione per conoscere ci rende meno foglie autunnali, ci dà quella spina dorsale che serve così tanto. Se hai due ore alla settimana da passare a conoscere gente cosa fai, non le sfrutti tutte fino all’ultimo minuti? Non cerchi di trarne il massimo?
La verità è questa, le cose che sembrano difficili all’inizio se perseguite sono quelle che ci renderanno la vita piu facile dopo.

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Ho fatto 1 solo appoccio! (ieri sera), quindi: proverò anche questa strada --> dedicarsi alle proprie passioni e utilizzare il “poco” tempo che rimane ad fare il massimo numero di approcci.

Forse l’ho fatta troppo semplice pensando che bastasse andare dalla tipa e salutarla senza troppe menate…

Ti farò sapere e grazie mille per la risposta :smile:

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Scrivo per te, ma soprattutto per me, scusami sono un po’ egoista. Voglio anche esserlo almeno un po’. Come al solito “Nessuno è padre a un altro”, alla fine fai il cazzo che vuoi :smile:
E’ proprio là che sta il trucco mon ami :wink: L’essere sé stessi. Stare bene nella propria pelle. Senza evocare metafore delle balle, quando sei te stesso, non hai bisogno di nient’altro, sei già felice per i fatti tuoi, il tuo modo di vedere il mondo cambia (o ritorna naturale?), diventa appunto “tuo”, assume le tue tinte di colore personali, il momento si rilassa, perché sei tu rilassato
Una persona che sta bene con sé stessa di conseguenza non gliene fotte un cazzo del giudizio altrui, quindi riesce a connettere con gli altri (se hai paura di cosa pensa di te quel fesso là, come fai a entrare in sintonia?), fa contatto fisico naturale per affetto suo e degli altri, e appunto (vedi sopra l’intervento di Matteo) non vede l’ora di travolgere il mondo con la sua personalità. Travolgere con impeto ma anche con calma (lo so, non si capisce nu cazz).
E’ naturale, non sempre si può avere quella lucidità in quasi tutte le occasioni, ma già ammetterlo ti fa diventare più lucido. La frase “Ma a me non me ne frega un ca**o (mango)” deve diventare il tuo mantra
E come ci si arriva? Boh. Alcuni partono alla ricerca di sé stessi e stanno via anni esplorando il mondo, altri rimangono sul balcone di casa o in vineria e lo sono in pochi secondi. Lo decidi te. Bella la frase di Cremonini “Chi ha detto che quello che cerchiamo non sia sul palmo di una mano”. Diciamo che tutto è deciso da te. Exempla: sei a un colloquio di lavoro, decidi di essere in un modo, sei con il tuo più caro amico, sei in un altro modo (non fraintendere con il non essere autentici, è per farti capire)
Quando ci si arriva? Quando lo decidi tu (insomma, qua tutto si decide “La vita è un effetto placebo” cit. Marco)
Ad esempio, certo puoi andare in giro a sputare sangue per farti le ossa, ma è sempre una tua decisione; non so, io già dopo i primi “approcci”, mi sono detto “Bella, sono passato nell’inferno dei guai e adesso sono fuori”, e poi mi sono detto che avevo già fatto abbastanza esperienza e nei nuovi “approcci” ho agito in maniera diversa, più scanzonata. L’ho deciso in due minuti e poi sono stato congruente mannaia
Quando ti chiedi cosa oggettivamente c’è da fare, sei nella strada sbagliata. Non c’è un elenco di cose da fare, tipo A B, anzi vedrai che quando andrà tutto bene e arriverà qualcuno a chiederti cosa oggettivamente hai fatto, risponderai con un sonoro “Boh!” (seguito da un rutto per l’onore della domanda). E’ un po’ come la felicità, non sai perché sei felice, ma appena inizi a razionalizzare, l’energia scende. Se vuoi un consiglio, agisci come se sai già di sapere di essere attraente (che è una conseguenza di stare bene con sé stessi, di essere sé stessi). Lo dicono anche Matteo e Marco meglio di me, vai a spulciare il sito. Io nelle migliori occasioni mi sono chiesto “Com’è che andato tutto alla grande?” e mi sono risposto “Boh!” (più rutto). Ah, e sii distaccato dal risultato, per carità
Per concludere,creati uno stile TUO, e solamente tuo, e alza le tue energie.
Ciao!

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se prendi pali vuol dire che stai facendo qualcosa, mentre il 90% delle persone si giustifica e basta… quindi continua a prenderli finche non sarai disinibito e come dice A trovati qualcosa da fare, le persone si conoscono naturalmente e non quando lo si vede come un dovere/obbligo!

Ma senza andare lontano, io direi che quello che fa fare il salto di qualità è smettere di avere l’ossessione di sedurre, di uscire perché devo approcciare ed avere piuttosto un interesse vivo e vero per l’altra persona.

Cioè, stay sciallo, vai dalle persone che ti incuriosiscono e dì semplicemente che ti incuriosiscono, non ti si filano? E va beh, ci sono tanti motivi per il quale potrebbero aver avuto una reazione, non per questo devi avercela con te stesso, anzi, hai appena fatto una cosa che la maggioranza degli uomini non fa e hai anche scoperto che non è niente di così speciale, quindi, stai sereno e tranquillo, farai entrare qualcun’altra nel tuo mondo

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Tenendo conto che quoto tutte le risposte, penso che quella più utile per te sia quella di reb appena sopra. I risultati arrivano se agisci con perseveranza ma in piena rilassatezza e non se ti fossilizzi e ti stressi su di loro.
Ma poi, capisco che quando usciamo dobbiamo sentirci come delle calamite per le belle topolone in giro, ma che significa che bastasse andare dalla tipa dicendole “ciao come ti chiami?”.
Non fraintendermi è una frase d’approccio come un’altra e va bene lo stesso, ma… bastasse per cosa?
Per conoscerla? per scopartela? per fidanzartici (oddio spero di no xD)? magari devi fare prima chiarezza con te stesso prima di presentarti ad una ragazza, almeno avrai in mente un obiettivo che ti guidi in quello che dirai e come ti muoverai con lei ( sai, il Metaframe? )
O magari devi avere il fuoco dentro, devi sentirti appassionato in questo percorso di apertura sociale o espressione di se stessi come lo vuoi chiamare tu, che poi in fondo le due cose possono sembrare tanto diverse ma alla fine si equivalgono, quando ti senti felice e provi piacere nel fare una cosa te ne sbatti altamente degli imprevisti, anzi visto che ti piace farlo ci riprovi col sorriso sulle labbra.
E qui torna utile tutta la risposta di Matteo sulle passioni, l’importanza di trovarne una e dedicarci l’anima, che oltre a tornarti utile nella vita, ti ricorda inoltre anche con quale spirito e atteggiamento prendere questo “difficile mondo della seduzione”.

A proposito grazie Matteo, questo consiglio me lo tengo bello stretto anche io.

E ti parla uno che il salto di qualità credo lo abbia fatto dopo la prima settimana di pratica e non perché avessi baciato o scopato chissà chi…
ma perché ero finalmente felice, la mattina mi svegliavo ed ero dannatamente felice…

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Concentrarsi sulle proprie passioni.
Concentrarsi sulla propria vita.

Quando esci la sera dopo una giornata che:
Hai studiato
Ti sei allenato
Hai letto un capitolo di un libro che ti migliorerà.
Hai aiutato tua nonna a fare quel lavoro pesante, che senza te non avrebbe mai potuto fare.
Hai fatto un ulteriore passo verso il tuo successo personale.

Non sarai stanco.

Sarai potente, attorno a te ci sarà un alone d’interesse.

E non te ne fregherà più di una ceppa di come andranno le interazioni in giro quella sera. (anche perchè andranno tendenzialmente nella direzione che vuoi tu, perchè sei potente)
Ci sono cose di cui ti interessa molto di più.

Ed è proprio questo stato mentale che viene banalmente chiamato “rilassatezza” che ti farà fare il salto di qualità.

Finche la seduzione resta il tuo scopo nella vita.
Puoi continuare a farti le seghe.

Quando hai di meglio da fare che passare tutte le giornate a pensare com’è che si fa a finire a letto con una ragazza, fai il salto di qualità.

Poi ci sono tanti altri salti di qualità da fare… ma questo è assolutamente il primo.

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trovo queste risposte estremamente mature e sintomo che alcuni Seducerini hanno trovato il loro equilibrio. ben fatto! sono molto felice di questo.

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Prima di tutto grazie a tutti di aver risposto.

Iniziamo…

Riesce “sempre” (anche quando non hai 2 minuti per isolarti dal mondo intero e fare autotraining?) . Ottimo :wink:

Buona parte lo fa, é vero. Mai sentito qualcuno dire “ragazzi, io mi fermo qua! Perché non ho le risposte…”.
Se sei fortunato trovi solo qualcuno che dinnanzi ad una risposta che non ha ne sminuisce l’importanza. Viceversa ti ritrovi a sorbirti arroganza gratuita per farti apparire come un fesso (magari segaiolo mentale che va tanto di moda), in modo che “l’illuminato e scanzonato” di turno posso emergere tra il gruppo dei propri pari, per poi trarne vantaggio in modo subdolo in un secondo momento…

Penso, e correggimi se sbaglio, tu ti riferisca alle partite di calcetto, alle lezioni di ballo e le pizzate con amici, e affini… Consigli vintage: non passano mai di moda e vanno sempre bene.

Qua invece penso ti riferisca al vedere l’aspetto “incontrare nuova gente” come qualcosa di intrinseco alla quotidianità, piuttosto che vederlo come un compartimento stagno…

Mi pare una risposta intelligente perché fai due cose al prezzo di uno (incontrare gente nuova appunto + il tuo impegno contestuale).

Anzi, ti dirò di più: in genere applicare questo modalità di fare (quando possibile) a tutti gli aspetti della propria vita ti fa risparmiare tempo (il fattore più importante a nostra disposizione), un altro esempio potrebbe essere --> scaricarsi da una giornata di stress lavorativo andando in palestra (recupero psichico + allenamento fisico).

Quindi siamo arrivati insieme ad un’interessante conclusione: il TEMPO.
Mi sono iscritto su seducere che avevo 19 anni, ora ne ho 23…
Vi giuro… non me ne sono accorto…

Già vedo qualcuno scalpitante con la manina alzata e quasi paonazzo in volto che cerca di farsi spazio tra i lettori per dire "beh, se avessi fatto qualcosa che ti riempiva le giornate soddisfacendoti a quest’ora avresti fatto quello e quell’altro e saresti stata una persona “migliore”

Mi dispiace amico… ma l’ho fatto… Ognuno di noi ha iniziato da qualche parte nella propria storia…

La mia ad esempio inizia con me dentro un bagno qualsiasi che guardo allo specchio la mia faccia bianca e mi lavo la bocca due minuti dopo aver visto da troppo vicino il fondo della tazza water. Mi sistemo e ritorno dalla tipa, che ho lasciato di là con una scusa qualsiasi…

Si insomma, avevo appena saputo che bisogna uscire dalla “propria zona confort”.
Un concetto molto facile da capire… piccolo ripasso veloce: c’è una cosa che potresti fare e non fai solo perché percepisci un pericolo che in realtà non ha alcuna ragione d’esistere? FALLA.

La cosa mi sfuggì di mano… No, non fraintendetemi, non mi sono cresciute le palle cubiche, credo siano ancora ovoidali… piuttosto cominciai a non prendermi in giro.
Cioè non mi dicevo che tanto stavo bene con me stesso e che essendo un tipo interessante e interessato alla vita avrei avuto un effetto magnete sulle ragazze che avrei incontrato in giro (alle feste universitarie piuttosto che in disco).

Se vai da una che conosci così non sei un “seducerino” (scusate se mi intrometto nel termine), sei semplicemente un ragazzo come tutti gli altri che ha avuto l’opportunità di parlare/flirtare con quella tipa e l’unico salto di qualità che ha fatto si traduce nell’averci provato da sobrio e quindi al massimo con un paio di seghe mentali in più rispetto alla media. Amen.

Devo riconoscere che anche questo non è cosa da poco, tuttavia mi dispiace disilludervi ma nella zona confort ci siamo ancora con tanto di scarpe e accessori.
Fuori dalla nostra zona confort ci potrà pure essere la ragazzetta che ho incontrato alla festa di Luigi, ma c’è anche quella bella signora che sta guardando la vetrina di scarpe e forse è proprio lei che sto desiderando in questo momento.

NOTA BENE: mi rivolgo sempre a te con la manina alzata --> no, non c’entra il fatto che non so godere della ragazza che ho incontrato da Luigi e punto a cose impossibile per fuggire dalla realtà… se hai capito così pazienza…

Verissimissimo. Tutte le volte che mi disinteressavo un attimo all’altro, anche solo per “riprendere fiato”, ho notato cali d’interesse che (forse, chissà) hanno fatto la differenza.
Ascoltare fino in fondo il prossimo é stancante. Significa zittire il proprio egoismo che cerca di farsi spazio tra le parole del nostro interlocutore… forse così si arriva ad apprezzare la storia che ci viene raccontata, così, per quello che é.

Bastasse per interagire, per dirti “Hey sono qui, ti degno della mia attenzione, ti va?” poi il mio obiettivo è fare esperienze sessuali! Se gli interessi si incontrano: bingo!

Tuttavia hai ragione quando mi chiedi chiarezza, quella sera ero in modalità “bimbo minkia” e non ho avuto modo di essere chiaro fino in fondo. --> Siccome non ho i soldi per farmi un corso di seduzione dove c’è qualcuno che mi dice le cose come stanno veramente, facendo chiarezza in mezzo al marasma di libri, manuali, tecniche, film, detti popolari ed incantesimi con il quale inevitabilmente si entra in “contatto”, ho deciso di partire da poche cose, come quando da piccolino facevi lo zainetto per la scuola e ti chiedevi cosa effettivamente ti servisse l’indomani, lasciando a casa il pesante sussidiario perché tanto c’era la compagna di banco che lo portava sempre, anche quando non serviva.

Quindi ho deciso di portare con me, dietro le spalle, in questo viaggio, prima di tutto ME STESSO. Può sembrare da megalomane o peggio da arrogante esaltato, ma credetemi non lo è. Semplicemente così sono sicuro di quello che funziona o meno, e questo mi ha permesso di capire che il buon senso (non il politically correct, attenzione) non è sempre buono.
Poi ho deciso di portare con me la SEMPLICITA’. Caspita! Se ogni volta che approccio (scusate non mi veniva un termine più politically correct) una tipa devo fare il saltimbanco forse mi sarò goduto l’interazione, ma alla terza mandata a fare in c*lo che ricevo ho bisogno di farmi due domande e se continuo a fare la lepre marzolina non ci capirò un granché
Per Matteo: ti (mi) prometto aumenterò il numero di approcci nel breve termine, voglio una resilenza d’acciaio, cazzo! :slight_smile:

In questa risposta vedo tanta maturità che invidio.

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per i pali secondo me devi pensare che non dipende da te ma dallo stato d’animo/situazione in cui sitrova lei…
un po di tempo fa in discoteca ci ho provato con 8 ragazze in discoteca ma senza avere nessun risultato soddisfacente tranne qualche risata e qualche figuraccia hahaa…in quella situazione ci sono rimasto un po male ma dopo un po ache questo stato d’ animo passa
una settimana dopo rivado alla stessa discoteca e ci provo con diverse ragazze e magicamente con 3 di queste scapa un bel limone :slight_smile:
secondo me l importante è buttarsi puo’ capitarti che lei non ci sta ( e che male c’ è peggio per lei…)
ma se ci sta… sai che bello :stuck_out_tongue: