" Quando la mente fluttua, vi sono due entità: la mente e il fluttuare, gli oggetti mentali e la mente stessa, le nuvole che fluttuano nel cielo e il cielo stesso. Due entità: le nuvole e il cielo.
Qualche volta potrebbe accadere - e accade - che vi siano così tante nuvole che il cielo scompare: non riesci a vederlo. Ma anche se non riesci a vederlo, non è scomparso, non può scomparire. E’ impossibile fare in modo che il cielo scompaia.
E’ presente: manifesto o nascosto, visibile o invisibile, sta lì.
Tuttavia esistono anche le nuvole. Se presti attenzione alle nuvole, il cielo è scomparso. Se presti attenzione al cielo, le nuvole sono solo accidentali: vanno e vengono. Non devi preoccuparti troppo per esse. Sono venute e se ne sono andate: non hanno distrutto il cielo nemmeno per un millimetro, non lo hanno sporcato, non lo hanno nemmeno sfiorato. Il cielo resta vergine.
Quando la tua mente fluttua, esistono due entità: una sono le nuvole, i pensieri, gli oggetti, le immagini; l’altra è la consapevolezza, la mente stessa. Se presti troppa attenzione alle nuvole, agli oggetti, ai pensieri e alle immagini, hai dimenticato il cielo. Hai dimenticato il padrone di casa, hai prestato troppa attenzione all’ospite. Questi pensieri e immagini vaganti non sono altro che ospiti. Se ti focalizzi su di essi, diventi immemore del tuo essere. Sposta l’attenzione dagli ospiti al padrone di casa, dalle nuvole al cielo. Fallo praticamente.
Insorge un desiderio sessuale: questa è una nuvola. Oppure insorge il desiderio di una casa più grande: un’altra nuvola. Puoi farti ossessionare da essa a tal punto da dimenticare completamente la persona che ha suscitato questo desiderio, da cui è insorto. Chi c’è dietro di esso? In quale cielo si sta muovendo la nuvola? Ricorda quel cielo e d’acchitto la nuvola scomparirà. Devi solo spostare il centro di interesse dall’oggetto al soggetto, dall’esteriore all’interiore, dalla nuvola al cielo, dall’ospite al padrone di casa.
Muta semplicemente prospettiva. "
ogni tanto però è anche bello sdraiarsi e guardare le nuvole, seguirle con lo sguardo fin quando l’orizzonte ce lo consente, e poi tornare a contemplare il cielo
@Allanon 9614 wrote:
ogni tanto però è anche bello sdraiarsi e guardare le nuvole, seguirle con lo sguardo fin quando l’orizzonte ce lo consente, e poi tornare a contemplare il cielo
-.-
:eek:
che te lo dico a fa’ …
Ricorda quel cielo e d'acchitto la nuvola scomparirà.
sembra quasi che far scomparire la nuvola sia lo scopo
io non credo sia così
credo sia bello seguire la nuvola
lo scopo è non credere che la nuvola sia il cielo
che me lo dici a fa'
dipende da cosa è per te la nuvola…
se insegui cose materiali non ti basteranno mai tutte le nuvole del cielo.
il cielo è consapevolezza… se hai la consapevolezza puoi inseguire le nuvole… ma non devi perderti in esse…
ovviamente (da bravo maschio) pensi allo scopo.
dimentica lo scopo
@Allanon 9614 wrote:
ogni tanto però è anche bello sdraiarsi e guardare le nuvole, seguirle con lo sguardo fin quando l’orizzonte ce lo consente, e poi tornare a contemplare il cielo
Il problema è che spesse volte tentiamo di inseguire la nuvola, la rincorriamo ossessionata da essi; seguirla con la sguardo e poi lasciarla andare indica che ella, la nuvola, non ti ha in suo possesso.
Lasciar andare le nuvole e tornare a guardare il cielo…
non esiste lo scopo
esiste la mia felicità
e se seguire una nuvola mi da felicità, per quanto momentanea e fuggevole sia, seguo la nuvola
le cose materiali per me sono importanti tanto quanto quelle spirituali, perchè io stesso per il momento sono fatto tanto di materia, quanto di spirito
l’importante è poi, quando la nuvola non c’è più, non lasciarsi abbattere, usare la consapevolezza per sapere che la nuvola non è il cielo, e quindi vedere le cose nel loro quadro generale
e sapere che tanto velocemente la vecchia nuvola è volata via, altrettanto velocemente ne può arrivare una nuova all’orizzonte, per cui il mio sguardo deve rimanere vigile e pronto
io la vedo così
io la vivo così
e mi ci trovo abbastanza bene
@Allanon 9619 wrote:
non esiste lo scopo
esiste la mia felicità
e se seguire una nuvola mi da felicità, per quanto momentanea e fuggevole sia, seguo la nuvola
le cose materiali per me sono importanti tanto quanto quelle spirituali, perchè io stesso per il momento sono fatto tanto di materia, quanto di spirito
l’importante è poi, quando la nuvola non c’è più, non lasciarsi abbattere, usare la consapevolezza per sapere che la nuvola non è il cielo, e quindi vedere le cose nel loro quadro generale
e sapere che tanto velocemente la vecchia nuvola è volata via, altrettanto velocemente ne può arrivare una nuova all’orizzonte, per cui il mio sguardo deve rimanere vigile e pronto
io la vedo così
io la vivo così
e mi ci trovo abbastanza bene
così va’ meglio :)… iconabest
bravi ciovani!..
ottime opinioni…
Per una volta non sono d’accordo con Allanon.
Il cielo c’è sempre e dobbiamo esserne costantemente consapevoli.
Poi magari arriva una nuvola che ci piace e ce la godiamo, ma non dobbiamo distogliere l’attenzione dal cielo, altrimenti facciamo in fretta a cadere vittime dell’andirivieni delle nuvole. E’ un complemento, non un’alternativa.
Insomma, quello che ha detto sm.
quel libro è nel mio armadio
@John 9622 wrote:
Per una volta non sono d’accordo con Allanon.
Il cielo c’è sempre e dobbiamo esserne costantemente consapevoli.
Poi magari arriva una nuvola che ci piace e ce la godiamo, ma non dobbiamo distogliere l’attenzione dal cielo, altrimenti facciamo in fretta a cadere vittime dell’andirivieni delle nuvole. E’ un complemento, non un’alternativa.
Insomma, quello che ha detto sm.
va che a me non pare di aver scritto qualcosa di molto diverso :rolleyes:
Dai litiga con me. Per una volta!!
certo che se bisogna essere sempre focalizzati sul cielo, e però seguire per qualche istante la nuvola mi da felicità…sembra che per non venir meno a una regola autoimposta(focalizzati sempre sul cielo) ti stai perdendo 1 momento felice…
perciò credo che non sia tanto la scelta, o trovare quale dei 2, tra l’oggetto e il soggetto, debba essere sempre osservato. La felicità è data dalla consapevolezza, ma non rispetto al cielo o alla nuvola. Quando prendi una scelta, la prendi perchè lo vuoi tu con ogni fibra del tuo essere, sei libero di farla perchè nessuno ti ferma, e te ne prendi responsabilità piena, allora va già tutto bene.
Consapevolezza della scelta, responsabilità della situazione, liberta nella scelta, portano felicità, indipendentemente da cielo e nuvola.
ma centra qualcosa la nuvola di fantozzi?