Il capodanno che piace a noi

Ciao a tutti, scrivo poco o nulla solitamente, ma mi sento in dovere di raccontare il mio capodanno, come ringraziamento per ciò che questo sito mi ha trasmesso.

Ad essere precisi, non mi ha trasmesso nulla, perché so di possedere tutte le qualità che qui si insegnano: il merito di seducere è quello di mettere in contatto con queste qualità e rendere coscienti le persone di ciò che sono e possono essere.

Piccola premessa, ora si parte. (…)



Il mio capodanno è da sempre last minute, e non avere neanche vent’anni rende piacevole a me e ai miei amici l’avventura di partire con giusto 100€ in tasca e nient’altro.

Quest’anno gli impegni di studio hanno impedito di vedersi per ben un mese, quindi, incontrandoli il 24 dicembre a decidere, ho trovato delle persone cambiatissime, o meglio spaventosamente demotivate.

Questa loro depressione ha reso me più forte, ho preso le redini in mano e ho cercato di trasmettere la mia energia positiva. Sono stato con uno di loro alla messa di mezzanotte (da non credente peraltro) e nonostante la sua negatività (non te la danno, ma dove vai, ti lascia il numero al 15%) sono riuscito a conoscere due ragazze e ad avere il numero di una ragazza.

Ok non è stato facile, ma in queste situazioni ho una fantasia micidiale e mi vengono sempre le frasi.

Scena: tipa/tipa/sedia libera/sedia libera

Io sono dietro con l’amico e gli dico: guarda guarda, seguimi! Lui resta lì, quindi vado da solo.

Sorriso e “ciao, sono liberi questi posti?” Sorriso suo e "solo uno, l’altro lo sto tenendo ad un amico.

Decido di dire di no, non volevo lasciare da solo il mio amico, saluto “fa niente” e torno lá.

Il posto libero nel frattempo viene occupato, ma quello per l’amico della ragazza resta vuoto tutta la messa.

Alla fine della messa dico al mio amico “senti, io vado, non lascio a metà il lavoro, secondo te che possibilitá ho in percentuale che mi dia il numero?” (lui sempre immobile, mentalmente mi dicevo 70%) …“15%” risponde.

Vado, la gente sta uscendo tutta io mi metto li ad attenderle (è stata la parte più dura, mi bastava voltarmi ed ero “salvo”) arrivano, le affianco mentre pucciano la mano nell’acqua e dico, divertito:

Ma il vostro amico…non si è visto!

E una fa "eh no forse era già dentro"

Ed io risposta pronta, sempre scherzoso, "eh ma io e il mio amico ci siamo fatti un’ora di messa in piedi, e siamo pure atei"

Ridendo risponde “eh lo so, ti abbiamo pensato” (in effetti durante la messa continuavano a girarsi, cercando sì il loro amico ma contemporaneamente guardando verso di me)

E io sempre più lanciato (e qui ringrazio un qualche minibook di seducere che avevo letto, perché la frase mi è venuta in mente grazie a quella lettura) “certo…ma per questa ragione COME MINIMO ora mi lasciate il numero di cellulare” si guardano sorridono e una delle due (quella che non mi interessava, yèèè) mi dá il numero.

Non l’ho risentita e vedrò se farlo.

Torno dall’amico con sguardo bello saccente e gli dico "bene…poi, che si fa?"



Il giorno dopo ci si trova a parlare per capodanno, discoteca o avventura in una città italiana. Non ho dubbi visto che non mi piace la discoteca, ma il clima generale è molto demotivato “ma tanto non c’è niente di interessante, dove vuoi andare, ormai abbiamo 20 anni…” Ecc.

Me ne vado, la conversazione continua per email, stesso tono. Allora ultimatum, se per stasera non si decide io vado con altri, fanculo la tradizione del capodanno insieme.

Mi arriva l’sms la sera decisiva, con scritto "per quest’anno va così, non c’è nulla di interessante ecc ecc"

Ottimo, basta saperlo. Sento gli altri due amici che mi avevano chiesto cosa avrei fatto io, che loro non sapevano con chi andare e mi dicono al volo andiamo a Firenze. Viene anche il fratello di uno di questi e benché io conoscessi molto poco tutti e tre ero piuttosto contento della mia scelta.

All’ultimo uno dá buca per colpa dei genitori, quindi restiamo io e i due fratelli (quello più grande mai neanche visto), ma la motivazione almeno qui c’è.

Destinazione Firenze, viaggio in treno in cui mi lascio andare ad un discorso motivazionale fortissimo (stavano giá iniziando a perdere la voglia, ora che l’ora x era così vicina) e alla fine il più piccolo (quasi maggiorenne) mi dice “cavolo, sembri quello che nei film riesce a far prendere bene tutti”. Arriviamo a Firenze in serata del 31, senza albergo, ma abbiamo culo (o karma) e ne troviamo uno subito. 150€ la tripla , una stella, ma ci frega poco.

Esco alle 22:00 con i miei due compagni di avventura, i fratelli, che ora descriverò brevemente:

Piccolo: 17 anni, poca esperienza femminile ma molta voglia di vivere, timido solo in fase conclusiva, aperto alle novità

Grande: 24 anni, uscito distrutto di recente da una storia sbagliatissima e senza averne imparato niente. Lei 18 anni, ma stavano insieme da quando lei ne aveva 16 (e lui VENTIDUE…), storia a distanza (3 ore di auto) iniziata al mare, un tradimento perdonato, Lei che nonostante le sue richieste non va mai da lui, è sempre lui a farsi lo sbatti quasi ogni week end, lei lo tradisce di nuovo, glielo confessa e poi sparisce, lui va avanti a scriverle per una settimana i cazzo di messaggini… Sarebbe tutto perdonabile a questo ragazzo se non fosse per la frase che mi gela in treno “ma io rifarei tutto, ero cotto”.



Bene. Terza parte: si inizia a camminare per la città, pieni di belle speranze, ma io, soprattutto dopo aver conosciuto meglio i compagni di viaggio, comincio a coltivare sensazioni negative. Sono ormai le 23, un’ora è passata camminando e senza trovare il coraggio di parlare con nessuna.

Mi vergogno delle belle parole che dicevo in treno, dell’aria da vissuto che mi ero dipinto attorno.

Siamo sul ponte vecchio, vedo due ragazze di cui una con short cortissimi e gambe scoperte (cicciotte peraltro) e decido di fare il primo tentativo: “ma non hai freddo?”

“Ho le calze, stronzo"



Però, bella mazzata…come tutti saprete e io sapevo, era qualcosa di cui andare fieri. Questo slancio dá nuova vita al piccolo (non citerò quasi più il grande, che camminerà tutta la sera 10 metri dietro di noi, prendendo pochissimo parte alle conversazioni e solo se interpellato). Torniamo verso il centro e ci buttiamo nella folla in piazza sm novella.

Il piccolo fa aprifila, io in mezzo, l’altro dietro. Cammina cammina, si mette a ballare due secondi con una ragazza, che risponde bene, poi un’ altra qualche passo dopo e allora appena lui va oltre prendo il viso di questa nelle mani e le dico all’orecchio “sono il suo maestro”, Lei si gasa e dice qualcosa tipo sei un grande, non ricordo tutto con precisione.

Scena che si ripete due altre volte sempre con successo, allora usciamo dalla folla e cerchiamo ragazze nelle vie.

Sempre il piccolo apre le danze e dice a due ragazze “sapete dov’è la stazione?” Pessimo approccio che infatti muore lì, ma é sempre positivo.

Vedo due belle bionde a braccetto, sicuramente dell’est , che vengono verso di noi, guardando per di più.

Mi piazzo davanti e dico con un sorriso “sisters?” Queste tentennano allora ripeto “sisters?” E a quel punto arriva da dietro un tipo del loro gruppo (mica l’avevo visto) che mi grida in un inglese dal l’accento russo cattivissimo “what the fuck do you want?!” Me ne vado stringendo i denti, sapendo di averla fatta grossa, ma cominciavo a prenderci gusto.

Altra scena il piccolo va in avanscoperta nella folla “ciao! Volevo sapere come ti chiami, solo quello!” Ad una a caso, e lei “Elisabetta”. Lui a me: “sentito? Elisabetta! Ti piace come nome?” Io: “…no” lei si gira sibilando un vaffanculo. Ahahah

Da lì ci siamo davvero presi bene, e qualunque gruppo di ragazze 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 che fossero, noi ci andavamo. Il grande in tutto ciò osservava divertito ma passivo.

A volte é andata bene, altre eravamo più impacciati, altre é andata di merda ma ci siamo divertiti anche di più (ciao ascolta!.. tipa: no, non ti ascolto, non ho le orecchie” e qui siamo morti dal ridere) con un gruppo siamo rimasti un buon quarto d’ora e poi per colpa del mio amico ci hanno liquidato, ad un ’ altra ho fatto il cuore con le mani (come Pato per intenderci) perché mi guardava da una certa distanza e ha sorriso, facendo una specie di “sì, come no” con la testa che mi ha fatto davvero divertire.

Poi incrociamo questo altro gruppo di tre ragazze che ci saltano in braccio urlando auguri.

Una la stringo forte e le dico nell’orecchio “…di che colore hai…gli slip?” Ed è morta dal ridere, poi un’altra di queste, biondina occhi azzurri proprio carina e le dico, wow! Sei tedesca? E lei dice, fraintendendo “si sono di destra” , poi capisce e fa “aah no, di Modena!” Queste le lasciamo andare ma per caso dopo un quarto d’ora le ritroviamo e allora é show: vado dritto dalla bionda e dall’altra e dico all’altra “anche tu sei di destra?” E lei fa “no, io di sinistra!” E allora commento “e come fate ad essere ancora amiche?” E questa "infatti siamo sorelle!"

Solo che erano diversissime , cioè bionda occhi azzurri vs mora e dico “non ci credo!” Allora spiega che hanno madre diversa.

Io, sempre dicendo la prima cosa che mi viene in mente, alla bionda: “ah, quindi la tua é tedesca?” E dato che dice “no” di nuovo ,mi viene questa perla, senza neanche pensarla “no, devi scusarmi, sono fissato con le tedesche perché ho deciso di farmi una tedesca stasera”, mi giro per parlare con il piccolo e questa dice alla sorella, a voce media, ma comprensibilissimo, l’hanno sentito anche i miei compagni : “eh potevo dirgli che sono tedesca allora”.



Su questa splendida scena finale, che non ho avuto la prontezza di sviluppare (mi ha proprio colto alla sprovvista) concludo, dicendo che il capodanno a conti fatti, é andato in bianco totale.

Mi sento comunque soddisfatto , perché é un gran passo avanti e una lezione che non devo dimenticare, applicare ogni giorno per sempre. Col passare dei minuti mi venivano in mente tutti gli articoli, amare i rifiuti, la desensibilizzazione , il contatto fisico, abbondanza, il dire la prima cosa che ti viene in mente (esempio “ciao, il mio cane ha una macchina e la tua amica è molto bella”) e oggi, dopo aver vissuto tutte queste esperienze mi sento in super bisogno di topina, non vedo l’ora della prossima occasione.



Analisi conclusiva.



1, Tutto mi é venuto spontaneo

2, quando ho iniziato a divertirmi davvero, ho cominciato ad avere successo

3, da solo non ce l’avrei fatta, non riuscivo a mettere in moto . Il piccolo é stato determinante, se ne fregava davvero

4, a livello di tensione sessuale credo davvero di essere stato bravo, ma il piccolo smontava tutto tenendola sul livello dello scherzo e non sapendo andare oltre, come poi ha detto anche lui

5, la seduzione è come una piscina, Pucci il piede e la senti gelida, ma una volta che sei dentro non vuoi più uscire

6, il tutto alla faccia dei miei amici che non so come abbiano passato il capodanno, né mi interessa saperlo

7, tasso di alcool nel sangue: 0,00%

8, come mi ha fatto notare il piccolo, abbiamo stili contrapposti: lui è accomodante, io stronzo all’inizio ma poi simpatico

9, Firenze a capodanno offre, quindi tenetela presente

10,tornando indietro la ‘tedesca’ la sbatterei al muro



Ho (già) finito, grazie a chi mi leggerà e commenterà :wink:

Grandissimo! È stato un piacere leggere il tuo resoconto. Sei su un ottima strada. Mi sento in dover di dirti di non focalizzarti sulla tua esperienza positiva di ieri sera anche se probabilmente lo sai già. Nel senso non fossilizzarti ma continua a fare esperienze di questo tipo. A volta capita di adagiarsi sugli allori. Complimenti. Anche al piccolino che dovresti invitare qui su Seducere.



Guarda spero per te che la bionda di Modena non sia vicina alla tua città/paese perché se no dovevi chiederle il numero! :smiley:



Ti senti euforico(QUASI ubriaco) senza aver toccato alcool vero? E’ la seduzione.

Continua così e fammi sapere.

Piccolo consiglio: visto che non ne hai parlato accuratamente, la prossima volta descrivi il contatto fisico che hai fatto.

Ti dico solo che per me almeno due ragazze saresti riuscito a baciarle.

E le possibilità di avere il numero di una ragazza sono del 99% . L’1% è la ragazza che ha problemi.

Il piccolino ha la stoffa. Ha bisogno di pratica e tecnica. Tu hai bisogno solo di pratica per potere arrivare al bacio.

Carpe Diem

Mi sono piaciute le tue esperienze, ho notato però una cosa: dal racconto, può darsi che mi sbaglio eh, sembra che tu debba andare in guerra. Volevo capire se è solo il tuo stile di scrittura, per dare un po’ di enfasi al racconto, che era così o se la vedi come una sfida, come se dovessi conquistare le ragazze che incontri.

VinDiesel: é la mia paura maggiore, soprattutto perché ora sono tornato nella mia città di soli 50.000 abitanti: l’abbondanza è necessariamente minore dove abito.

Non ne farò una scusa, anzi spero mi dará la forza di sfruttare tutte le possibilità (e di crearne, logico!) proprio perché saranno meno!

Modena non è abbastanza vicina (poi mi riduco come il grande a fare avanti e indietro, ma soprattutto -mi accorgo ora- neanche mi aveva sfiorato l’idea del numero, con nessuna in tutta la sera, curioso.)



MDL: immagino di si, non ho ancora un’eccezionale confidenza con la cosa. Specie se è un caso isolato (come quelle in chiesa) e non é il quinto approccio della serata -insomma, se sono a freddo- allora devo farmi un po’ di male, ma la differenza rispetto al passato è che accetto questo dolore, perché il poi mi piace. Piano piano dimenticherò quella spiacevole sensazione :slight_smile:

più che in guerra, come uno che si butta da un aereo col paracadute. (Questa sensazione solo prima di andare, mai una volta attaccato discorso.)

-ho riletto tutto, ma non capisco cosa te lo abbia fatto capire :slight_smile: -

Bene bene, ricorda che conoscere ragazze è la cosa più naturale del mondo, va bene sconfiggere le seghe mentali prima, va bene farzi forza su se stessi ma quando vai la da loro, non le devi mica sottomettere con la forza ai tuoi piedi :slight_smile: basta essere naturale, tranquillo, sciolto, te stesso e tutto fluirà per il meglio. Naturalmente tutto ciò si ottiene con la pratica, ma ti invito a metterti nella stessa mentalità :slight_smile:

@Ravel Maurice 16658 wrote:



la differenza rispetto al passato è che accetto questo dolore, perché il poi mi piace. Piano piano dimenticherò quella spiacevole sensazione :slight_smile:

più che in guerra, come uno che si butta da un’aereo col paracadute.




quel dolore a me non mi ha mai abbandonato… solo che col tempo ho capito che non affrontare quel dolore non ti risolve il problema anzi te ne crea altri a lungo termine… con questa consapevolezza ci sono situazioni in cui mi sento costretto a soffrire, lo devo fare per forza sennò è peggio…



per il resto grande… bravo veramente… ma sai che anche a me quando mi abbandonano gli amici mi viene una voglia pazzesca di riconquistare parte di quell’affetto, anche se mi lasciano solo una sera, approcciando le donne…

per questo ora non conto più su di loro e esco da solo… può venirne solo qualcosa di buono… come mi è successo un pò di giorni fà…



un appunto che volevo farti è che sì… hai giocato bene… ma non sei mai andato al dunque e riuscire ad osare è una cosa importante per un seduttore (seducerino :slight_smile: )…

chessò dire cose tipo questa:

“sei bella e ti voglio conoscere” (per poi tentare di baciarla o abbracciarla la sera stessa…), oppure dire a una donna dopo un pà di tempo che ci parli “accompagnani al bar devo comprare una cosa” per tentare di baciarla… insomma cose così…

poi certo anche il numero può essere utile se sai che probabilmente rivedrai quella donna…

il divertimento si ma secondo me è importante anche andare al dunque con le donne

Mi state facendo riflettere: se non ne ho baciata nessuna é perché in realtà non ne avevo voglia, e non ne avevo voglia perché in treno avevo fissato come obiettivo solo quello di fare conversazione con ragazze sconosciute, il più possibile.

Sono piuttosto fiero di aver fatto a meno dei miei amici “storici” (anche se con loro sarei andato più a fondo con le ragazze, perché la sintonia del nostro gruppo é molto alta; con questi fratelli c’era poca complicità, ognuno faceva abbastanza per sè), ma uscire da solo ancora non mi attira… In fondo ho anche altri giri di amici, dite che è proprio fondamentale impararlo? Soprattutto di sera mi infastidisce, mentre uscire da solo di giorno posso accettarlo…

Spiderman, mi é proprio piaciuta questa intuizione : "ma sai che anche a me quando mi abbandonano gli amici mi viene una voglia pazzesca di riconquistare parte di quell’affetto, anche se mi lasciano solo una sera, approcciando le donne…"



Non le ho baciate, ma non per paura :slight_smile: il grande era una presenza negativa, mi influenzava: pensavo, non si può andare in un locale con queste ragazze, perché c’è lui, che rovinerebbe l’atmosfera… Insomma, mi fidavo poco, di lui ma anche dell’altro in realtà, che poi mi ha fatto ricredere in parte.

Uuh me ne sono ricordato un altro!

4 ragazze in semicerchio guardano una cartina alla luce fioca di un lampione, io totalmente a sorpresa mi infilo nel cerchio, proprio all’improvviso, come per spaventarle, sorrido e chiedo divertito"cosa cercate?" Tutte un po’ spaventate (era l’effetto che volevo ottenere) ma piano piano solo piacevolmente sorprese, mi guardano e una dice: cerchiamo il (un nome di locale che non ricordo assolutamente, forse era il fluo, boh) cerchiamo il fluo! Sei di queste parti?

Il piccolo da dietro sopraggiunge "Ma che fai, le spaventi così! Comunque siete fortunate lui é di Firenze centro!"

E io dico… Il fluo…mm…(faccio finta di pensarci almeno 10 secondi di orologio e loro tutte li che pendono dalle mie labbra)…secondo me é un locale!

Ridono tutte, poi abbiamo parlato un altro po’, abbiamo svelato che ero di firenze quanto loro e ci siamo salutati :slight_smile:

@Ravel Maurice 16694 wrote:



Non le ho baciate, ma non per paura :slight_smile: il grande era una presenza negativa, mi influenzava: pensavo, non si può andare in un locale con queste ragazze, perché c’è lui, che rovinerebbe l’atmosfera… Insomma, mi fidavo poco, di lui ma anche dell’altro in realtà, che poi mi ha fatto ricredere in parte.




Elimina queste seghe mentali e filerà tutto più liscio!



L’incontro con queste ragazze ad esempio mi è piaciuto, poteva essere una buona compagnia e potevate benissimo offrirvi di “scortarle” per le impervie vie della città alla ricerca di quel locale.



@Spiderman84 16693 wrote:


un appunto che volevo farti è che sì… hai giocato bene… ma non sei mai andato al dunque e riuscire ad osare è una cosa importante per un seduttore (seducerino :slight_smile: )…

chessò dire cose tipo questa:

“sei bella e ti voglio conoscere” (per poi tentare di baciarla o abbracciarla la sera stessa…), oppure dire a una donna dopo un pà di tempo che ci parli “accompagnani al bar devo comprare una cosa” per tentare di baciarla… insomma cose così…

poi certo anche il numero può essere utile se sai che probabilmente rivedrai quella donna…

il divertimento si ma secondo me è importante anche andare al dunque con le donne




Ma davvero senti il bisogno di dire qualcosa come “sei bella e voglio conoscerti” prima di baciarla? Mi sembra tutto un po’ troppo meccanico e costruito. Secondo me è 10mila volte più bello quando arrivi al bacio spontaneamente, quando senza nemmeno accorgertene ti ritrovi con le sue labbra a pochi millimetri dalle sue, mentre stavate facendo un discorso su un argomento del tutto diverso.

@Allanon 16705 wrote:



Ma davvero senti il bisogno di dire qualcosa come “sei bella e voglio conoscerti” prima di baciarla? Mi sembra tutto un po’ troppo meccanico e costruito. Secondo me è 10mila volte più bello quando arrivi al bacio spontaneamente, quando senza nemmeno accorgertene ti ritrovi con le sue labbra a pochi millimetri dalle sue, mentre stavate facendo un discorso su un argomento del tutto diverso.




hai ragione credo che sia meglio la situazione in cui il bacio ne viene fuori spontaneamente… il mio problema è che non essendo molto socievole preferisco andare al dunque il prima possibile senza tanti giramenti di parole… cmq una frase così diretta la uso poche volte… solo quando la donna se ne stà per andare e ho poco tempo per chiudere e prendere il numero…

con me a volte essere diretto funziona perchè mi sembra di dimostrare potenza e sicurezza in me stesso e dà lì in poi se la donna resta a parlare sò già che almeno un pò l’ho colpita visto che le ho espresso chiaramente il mio interesse… (cioè se una donna non vuole avere a che fare con te quando tu esprimi chiaramente il tuo interesse non amichevole, si allontana, mentre invece se resta già capisco che non mi trova male…)

e da lì in poi non mi pesa prenderle la mano, abbracciarla, ecc. ecc. perchè è già tutto chiaro…



che poi è anche la verità spudorata… “sei carina ti voglio conoscere” se lo fai in modo sicuro con un buon linguaggio del corpo difficilmente dicono di no…

dopo un pò che parlo può darsi che dico… vedi sei anche interessante e provo con gli abbracci… a fine serata sia che abbia baciato o meno se non ci siamo dati un appuntamento le metto il cellulare in mano e le dico “dammi il tuo numero che ti voglio rivedere”…

se prendo un numero in questo modo sò già che se riesco con quella ragazza sono già a buon punto…



la prossima volta che lo rifaccio scrivo un report su questo mio modo di fare così valutiamo insieme :slight_smile:

Se funziona e ti soddisfa ben venga :wink:



Io non sto dicendo che non si possa fare un complimento, sto dicendo che farlo per avere il “via libera” per il bacio, per prenderle la mano o per cingerle la vita mi sembra un po’ una forzatura.



Poi oh probabilmente abbiamo stili diversi, e anche modi diversi di esprimerci. Io ad esempio non userei mai il termine “non amichevole” per definire un’intenzione romantica XD