Ridiamo un po di vita a questo forum con un nuovo topic!
Volevo parlarvi di una cosa che mi capita di pensare ogni tanto.
L’altra sera ero in una piazza molto famosa nella mia città, frequentata particolarmente d’estate, e ho incontrato una fanciulla che conoscevo e ho iniziato a parlarci.
I suoi amici sono andati via, lei rimane ancora un po (bene! )
La guardo molto negli occhi, sento che c’è una bella intesa, non dico ne faccio nulla di particolare, aveva voglia di raccontarmi alcune cose e sto li, coinvolto nel discorso.
Ad un certo punto, però, succede qualcosa… la conversazione si smussa da se, qualcosa si rompe,la magia si perde, i sorrisi di prima perdono la loro vivacità, lei guarda altrove un po imbarazzata. Accenna a qualche sbadiglio dicendo che è l’ora di andare a dormire.
E non mi va, perchè ci tenevo a beccarla, anche se mi rendo conto come le tempistiche siano importanti.
Sento una specie di ansia da prestazione, una cosa che ogni tanto mi capita. Non e’ il bisogno di impressionare, non è il bisogno di piacere, ma è il bisogno di dare una direzione al discorso, di non lasciare che l’entusiasmo si spenga da se.
Non sono tipo che passa il tempo a fare battute o a ricercare i feedback, ci tengo a precisarlo.
Da lì in poi la conversazione prosegue con io che provoco, stuzzico, strappo qualche risata e sorriso, mi faccio molto più fisico, eccetera.
Mi pongo estremamente diretto, le dico che ha degli occhi meravigliosi, ride, mi parla di quello che pensano le persone sui suoi occhi, chiacchieriamo ancora un po, e nel frattempo si veste e ci incamminiamo (io per tornare dai miei amici, lei per uscire dalla piazza e dirigersi al motorino).
Vado da loro
"Com’è andata?"
Normale.
Poi ci penso, se qualcun’altro fosse stato presente e mi avesse visto, avrebbe sinceramente detto che non c’era veramente dubbio sul fatto che ci stessi provando. Qualche volta mi capita di pensare che appaio un provolone.
Anche se non ho mai pensato fosse un gran male. Una mia amica mi parlava di un suo amico del sud che non si vergognava ed era estremamente esplicito dicendo che lo stimava tantissimo.
Ma ci ho pensato, finchè sarò io a persistere e a spingere, non le darò mai modo di essere lei a cercarmi o inseguirmi.
Quindi, anche se oggettivametne non è successo nulla di che, sono tornato a casa pensieroso sul fatto se ci fosse qualcosa che uno poteva o non poteva fare che avrebbe cambiato la situazione.
O forse sono io che cado nell’illusione che una ragazza che interagisca con me non possa fare la sostenuta e debba darmi segnali chiari ogni momento.
Mi piacerebbe avere qualche vostra opinione in merito, grazie.