Allora ragazzi c’è un nuovo concetto che sto sviluppando in questo periodo e volevo sapere cosa ne pensate.
Sto pensando da un po di giorni ad un fatto strano.
Sembra che più porti nella vita la casualità… del tipo approcci una ragazza sconosciuta, o chiami un numero di telefono a caso e ti metti a parlare con la persona che trovi, oppure partecipi a seminari e corsi di cui non credi di poter essere interessato, compri un libro senza guardarlo…
Insomma un po alla YES MAN
Più la fortuna sembra girare dalla tua parte…
Cioè non solo la fortuna aiuta gli audaci…
ma sembra che la fortuna aiuti chi rompe la routine…
Ditemi cosa ne pensate e ditemi se avete costantato questa cosa pure voi…e parlate di vostri esempi…e di quando vi è successo…
probabilmente i fisici quantistici mi darebbero ragione…
e magari anche qualche religione antica…
boh
secondo me sì, in parte.
Routine significa anche ad esempio uscire sempre con la stessa compagnia. Sono uscito con un altro gruppo, ho conosciuto un’amica di una mia amica, ed è scoccata la scintilla.
Non ho mai provato a chiamare un numero a caso, ma non so in percentuale quanti incontri interessanti puoi fare. Stessa cosa i corsi: la maggior parte delle volte non credi di essere interessato… e infatti è così. Certo però se non cambi, non provi, la tua vita andrà sempre a rilento.
Yes Man (che mi è piaciuto molto) è un po’ esagerato, ovviamente, non è che se impari il coreano poi arriva il giorno che ti serve il coreano. In genere non ci fai un bel nulla col coreano.
Alla fine però, penso che una sana politica anti-routine sarebbe una svolta. Potremmo quasi teorizzarla per gli utenti del forum. In parte lo state già facendo.
Abbasso la routine!
Yeah franz…
non consigliavo mica di rimorchiare al telefono componendo numeri sconosciuti …
anche se sarebbe una cosa fattibile
Yes man è esageratissimo certo… ma fa capire bene quanto come dire…
il "METTERSI SUL MERCATO DELLE INFINITE POSSIBILITA’ "
possa essere fruttifero.
Meglio non dire SI ad un kamikaze giapponese che ti chiede un passaggio però
Comunque voglio testare meglio questo concetto di … “stimolare”… “fare il solletico” al caso…
la penso come te…è un tipo di audacia che si sviluppa a partire da quella piccola violenza su te stesso per deciderti di rompere la routine(“il regno è dei violenti”…ebbene si, la violenza è uno strumento che a volte fa bene…non parlo di bombe atomiche ovviamente:D ma di quel classico spintone che ti dai, o del pugnetto di un amico per aiutarti a fare la cosa giusta…)…mi è capitato per alcune cose…altre volte per trovare in me più decisione penso a cose cretine:D(per portare un esempio concreto:io mi trascuravo così tanto che non mi compravo più nemmeno un profumo…per convincermi a prendermene uno, sono andato al centro commerciale…ne ho provati un sacco e tutti mi facevano schifo per il semplice fatto che non mi sentivo a mio agio…quando a un tratto ho pensato a un fotomontaggio in cui ho messo la mia faccia su una pubblicità di un profumo di armani…e voilà, me lo sono comprato e guarda “caso” mi piace e lo metto spesso prima di uscire… )
Oggi ho letto questa discussione (con la bellenza di quasi 2 anni di ritardo ) e magari avrai già sviluppato il concetto, ma volevo scriverti cosa ne pensavo.
Ho notato anch’io questa cosa…ma non parlerei di fortuna.
Secondo me si tratta di una cosa tutto sommato semplice: quando rompiamo una routine, non facciamo altro che distruggere degli schemi mentali, il tutto per permetterci di essere più reattivi a situazioni insolite; il nostro cervello viene stimolato moltissimo da cosa a cui non è abituato o che non ha mai visto (i bambini sono molto curiosi anche perchè non hanno visto ancora molto del mondo); in questo stato di iper-reattività abbiamo una migliore capacità di cogliere al volo le occasioni o di crearne dal nulla, è come se avessimo dei super-poteri
Il caso più evidente in cui ho notato questa dinamica è nelle vacanze o quando mi sposto dalla mia città natia a Bologna e viceversa. In questi casi, sento di avere delle capacità sociali esageratamente più spiccate e una maggiore velocità di ragionamento principalmente, ma ci sono anche tante altre cose secondarie. Questo è l’esempio di massima rottura della routine: il vivere con delle modalità in un posto e passare a uno stile di vita completamente diverso in un altro posto.
Cosa ne pensi?
@LoSpagnolo 506 wrote:
probabilmente i fisici quantistici mi darebbero ragione…
boh
Assolutamente no. La fisica quantistica non centra nulla.
Esistono i libri seri di fisica quantistica…nessuno parla di ciò.
http://it.wikipedia.org/wiki/Meccanica_quantistica
mica ha scritto "la teoria quantistica afferma che devi chiamare un numero a caso e parlare con la persona che trovi"
avanti, su…un briciolo di interpretazione possiamo pure mettercelo
ci sono concetti della fisica quantistica che possono essere trasposti su altri piani, ad esempio il piano filosofico
l’importanza del punto di vista dell’osservatore nel determinare la realtà
le infinite possibilità che si possono realizzare
la possibilità di esistenza contemporanea di diversi potenziali nella medesima cosa (es. il gatto di Schrödinger, o la natura ondulatora/particellare)
il discorso qua è semplice, non bisogna avere un master in fisica quantistica per comprenderlo
tutto ciò che ci accade abitualmente rientra quasi sempre nel campo delle possibilità che riteniamo realizzabili
aumentando la gamma di queste possibilità, automaticamente si aumentano le possibilità che un determinato evento che noi vogliamo si realizzi
esempio
se io ritengo che la cosa più divertente del mondo sia giocare alla playstation, e ho una playstation a casa, quello che farò sarà restare a casa a giocare
un giorno, mi capita che mi invitano ad una festa (oppure ad una conferenza, o ad un corso, a ballare, a bere un goccio, in uno stripclub, dove vuoi), ho davanti a me due possibilità, in quel momento entrambe potenzialmente realizzabili
- siccome la mia convinzione è che non c’è nulla di meglio della playstation, me ne rimango a casa che tanto fuori cosa vuoi che ci sia…
- mi stacco dalla routine, ed esco, aumentando quindi la gamma delle possibilità
è la mia scelta che determina cosa rendo reale e cosa invece vado a riporre nel bagagliaio delle possibilità non realizzate
ulteriore differenza tra le due strade, è che mentre la prima si chiude a circolo su sè stessa (sto a casa a giocare, non conosco nulla di nuovo, mi convinco ancora di più che la playstation è la cosa più spassosa) la seconda porta invece ad un nuovo bivio, che a sua volta porta ad un altro bivio, e così via, esponenzialmente aumentando le possibilità che abbiamo di trovare e sperimentare ciò che ci piace. una sorta di universo in espansione
prendi un fisico quantistico, portalo a bere un caffè e chiedigli cosa ne pensa: è ovvio che in un manuale di fisica non trovi questo tipo di ragionamento
@Allanon 10732 wrote:
mica ha scritto "la teoria quantistica afferma che devi chiamare un numero a caso e parlare con la persona che trovi"
avanti, su…un briciolo di interpretazione possiamo pure mettercelo
ci sono concetti della fisica quantistica che possono essere trasposti su altri piani, ad esempio il piano filosofico
l’importanza del punto di vista dell’osservatore nel determinare la realtà
le infinite possibilità che si possono realizzare
la possibilità di esistenza contemporanea di diversi potenziali nella medesima cosa (es. il gatto di Schrödinger, o la natura ondulatora/particellare)
il discorso qua è semplice, non bisogna avere un master in fisica quantistica per comprenderlo
tutto ciò che ci accade abitualmente rientra quasi sempre nel campo delle possibilità che riteniamo realizzabili
aumentando la gamma di queste possibilità, automaticamente si aumentano le possibilità che un determinato evento che noi vogliamo si realizzi
esempio
se io ritengo che la cosa più divertente del mondo sia giocare alla playstation, e ho una playstation a casa, quello che farò sarà restare a casa a giocare
un giorno, mi capita che mi invitano ad una festa (oppure ad una conferenza, o ad un corso, a ballare, a bere un goccio, in uno stripclub, dove vuoi), ho davanti a me due possibilità, in quel momento entrambe potenzialmente realizzabili
- siccome la mia convinzione è che non c’è nulla di meglio della playstation, me ne rimango a casa che tanto fuori cosa vuoi che ci sia…
- mi stacco dalla routine, ed esco, aumentando quindi la gamma delle possibilità
è la mia scelta che determina cosa rendo reale e cosa invece vado a riporre nel bagagliaio delle possibilità non realizzate
ulteriore differenza tra le due strade, è che mentre la prima si chiude a circolo su sè stessa (sto a casa a giocare, non conosco nulla di nuovo, mi convinco ancora di più che la playstation è la cosa più spassosa) la seconda porta invece ad un nuovo bivio, che a sua volta porta ad un altro bivio, e così via, esponenzialmente aumentando le possibilità che abbiamo di trovare e sperimentare ciò che ci piace. una sorta di universo in espansione
prendi un fisico quantistico, portalo a bere un caffè e chiedigli cosa ne pensa: è ovvio che in un manuale di fisica non trovi questo tipo di ragionamento
Guarda che è banale questo, ma non vedo il motivo di chiamare in causa la meccanica quantistica. Ripeto: non centra nulla. Non mi piace la disinformazione
Cmq chiaro tranqui

il fatto che per te sia banale non significa che lo sia per tutti
sai quante persone conosco che, pur di non uscire dalle proprie abitudini, si autoconvincono di fare la cosa migliore
io stesso lo facevo, e talvolta succede che lo faccia ancora
ricordare sti concetti fa sempre bene
e il legame con la fisica quantistica non era certo fondamentale, infatti è stato messo più che altro come chiosa