Ok non scrivo da tanto tempo ragazzi, da veramente tanto tempo, sono un vecchio utente, anche se non ho quasi mai partecipato e ho dimenticato per questo il vecchio account, quindi tanto vale ripresentarsi… interessante che sia stato distaccato pur sentendomi partecipe, ho sempre letto il sito e il forum da anni, ho notato che è più o meno la mia natura, mi sento tanto vampiro, sul serio, è di questo che voglio parlare… (perdonatemi la categoria presentazioni anche se sembra più un argomento da generale)
Sono sempre stato abbastanza strano ma fino a un certo punto, fino all’anno scorso almeno…
Ora che vivo altrove, in un posto più vasto e pieno di esperienze, beh stento a seguire il flusso dei miei cambiamenti.
Sul serio un giorno sono una persona, un altro un’altra, non mi importa quasi neanche più chi io sia, ci son giorni che mi sveglio è mi sento veramente illuminato d’immenso, faccio cose anche che gli altri ammirano, ma poi queste tendo a non ripeterle anche se mi hanno divertito una volta, nulla mi appassiona realmente è diventato tutto momentaneo e presente. Altri giorni come oggi (e scrivo di mattina perché mi son svegliato, sono andato a un appuntamento-colazione e la ragazza in questione con me non si è comportata bene, vuole solo sesso e lo so, ma io non so bene cosa cerco e mi son meritato il trattamento poco caloroso, non ho una direzione e visto che lei è bellissima l’ego danza su questo vanto, non avevo intenzione di perderla forse, perché è veramente di bellezza insolita e da copertina anche se non mi interessava la sua sterilità psicologica, l’ho fatta andare bene per due giorni ma ora non va a gonfie vele perché sono molto vago credo) va tutto di merda ma non ci faccio neanche caso ormai.
L’ho accettato, penso di esser riuscito ad accettare questo.
Ma non riesco ancora ad accettare una cosa: non c’è una cosa seria sulla quale io voglia buttarmi.
Sul serio ci ho provato, ma mi stanco persino delle mie stesse idee, mi stufa tutto, persino la seduzione ha cominciato ad annoiarmi, infatti non mi impegno più come prima… sono diventato più noioso anche per le donne, a volte son silenzioso, a volte con la timidezza di un tempo quando parlo con donne bellissime, altre volte senza, sempre con le stesse, e pur destando interesse spesso rimango inafferrabile, me ne rendo conto me ne compiaccio anche talvolta, non mi piace però sul serio e non cambio le cose, preferisco rimanere incomprensibile, quelle più intelligenti a volte mi dicono che non si legge nulla dal mio sguardo e dalle mie espressioni anche se rido, la prendo a male un po’ intendendo di sembrare un guscio vuoto, ma non è poi così distante e sta diventando una cosa con la quale concordo (pur non identificandomici).
Non smetto di sedurle è vero, ma forse per abitudine, le provo a conoscere, mi mostro interessato, ma appena chiudo gli occhi un attimo mi rendo conto che non me ne frega assolutamente niente…
Ho estremizzato tutto quello che volevo essere, ci sono riuscito, sono diventato totalmente libero di fare quello che voglio, volevo essere un po’ cattivello è vero, per riuscire a fare cose che magari i buoni non potevano fare per la loro morale limitante, ma mi rendo conto ora che non ho proprio voglia di fare un cavolo, perché sento quasi sia troppo semplice, ovviamente a volte fallisco spudoratamente per questo mio stato d’animo ma do semplicemente la colpa a me stesso, mi dico: tanto se lo volessi ci riuscirei.
Ecco il problema è che non lo voglio più, non trasudo più passione, non sono più interessato a nulla ed anche se so di essere imperfetto: mi sento veramente completo, sento che sono arrivato, non mi importa però gli altri lo sappiano, non è la questione di mostrarsi premio o altre menate simili a cui ora non penso più, non me ne vanto, non lo vedo come un pregio, mi sento a posto col mio animo, felice, nel senso che al mattino mi sveglio e mi sento energico spesso, ma non uso quell’energia per niente se non per sentirmi esattamente così, non sento valga la pena perdermi in passatempi e ultimamente mi sono circondato per questo delle persone sbagliate, persone diverse da quelle che una persona normale frequenterebbe, suonerà ironico ma mi sto circondando di ipocriti, gente spietata e opportunista, alcuni forse mi vogliono usare pure (ho avuto una idea imprenditoriale, come dirò dopo, “sto cercando” di avviare una start-up, ho persone interessate ma che so bene siano sfruttatori), eppure li frequento, proprio per questo, io lo so ma non mi faccio problemi, ci sto lo stesso perché sono diversi dai buonismi che mi hanno sinceramente stufato, nella loro ipocrisia sono onesti, sono spietati onestamente, non lo nascondono, mentre vedo troppa gente buona che si lascia schiacciare pur volendo essi stessi essere divoratori degli altri, questa cosa mi fa ridere.
Non so, forse son caduto in depressione, o è una fase della mia vita, ma navigo vedendo tutto come un’illusione, una flebile illusione da cui non c’è via di uscita, se non il fatto stesso di sapere che si tratta anch’essa di un’illusione, il che è come una droga, mi permette ancora di vivere e fare il cazzo che mi pare quando mi pare, ma la cosa che mi preoccupa è che non sto dando alcuna direzione, ho a volte rush emozionali, facendo cose nuove e inaspettate ma non è la norma, perché anche quei rush poi li vedo come passatempi non come passioni… e ho avuto dopo le prime esperienze sessuali infatti alcuni problemi, nel senso che sul serio comincio a non portarmi le donne più a letto, anche se sono perfettamente disponibili, forse è perché ho fatto cilecca una volta ormai tempo fa andando a letto con una ragazza bella ma con cui non c’era chimica (sempre un po’ per farmi poi il figo con me stesso, che so che è sbagliato ma provo gusto a mostrare a me stesso di esser capace, ovviamente poi quei rapporti vanno tutti a rotoli)… e mi è venuta paura forse, anche se non la sento e sento solo che non ho voglia di farlo, non mi sento più attratto dal volere andare a letto, è strano, perché in fondo della mia eterosessualità sono certo, ma non sento più mi importi far sesso con qualcuno.
E mi vergogno molto a dire quest’ultima cosa: ho cominciato a lasciare che le persone si legassero a me, ho smesso di essere sincero, mi conviene, ho un giro di ragazze che mi cercano (anche di conoscenti/amici purtroppo e questo dimostra la natura malsana della situazione), ma non è sano, non più almeno, all’inizio lo era, poi ho cominciato a degenerare io, ho cominciato a pensare che in fondo se si innamoravano era un problema loro, e per questo mio traballante pensiero, un po’ accondiscendo e un po’ no, non mi rendo forse nemmeno conto che ho altre e mentre son con una le do ciò che desidera, molte di queste persone non mi hanno mandato a cagare, non è che io menta loro, semplicemente creo l’illusione che di loro mi interessi ma che ho il caos dentro di me, è vero forse questo lato che mostro in fondo… non mi hanno mandato a cagare quindi, l’opposto, non mi faccio vivo per mesi a volte, ma poi mi scrivono loro innamorate per tutto il tempo e a me purtroppo fedeli, gli dico di non esserlo ma non gli frega più niente ormai e bum, un po’ per dispiacere, un po’ perché non è che odi stare con le persone (anzi mi fa piacere sentire calore umano sincero… non mi interessa sentirlo per lungo tempo da persone non interessanti che purtroppo spesso mi circondano)… So che sto facendo un discorso complesso e forse disarticolato, è più o meno la mia confessione, sento di star sbagliando pur non sentendo nessun giudizio negativo di sorta nei miei stessi confronti.
Ragazzi non lo so credo di cominciare ad essere veramente troppo fuori dal mondo, non sono più interessato in nulla e continuo a fare cose, non riesco a legarmi sinceramente con le persone, non più, perché sento che non mi interessano, eppure continuo a uscire con le persone più strane del mondo, da un po’ di tempo ho smesso pure di essere diretto, prima approcciavo molto diretto, spietato quasi negli intenti, e con desiderio, ora per principio di onestà, visto che non è che desideri poi così tanto condividere la vita con gli altri se approccio lo faccio tanto per e quindi sparo solo stronzate, rido scherzo ma rimane tutto come un deserto sterile sul quale non vedo oasi da cui bere acqua, mi sento arrivato, ma sento che questa sensazione sia sbagliata, come se avessi già vissuto tutto ma so che non è vero e non voglio sentirmi così.
Credo di essermi abituato alle cose extra-ordinarie, e il fatto stesso di vivere una vita un po’ fuori dall’ordinario mi ha portato a disprezzare quella che vivono tutti gli altri e allo stesso tempo a rifiutare la noia che comincia a darmi la mia strana esistenza… Onestamente non so che fare, vorrei provare a creare di nuovo un legame sincero con le persone, non sono capace più perché mi stufo, non trovo una vera causa a questo mio stato d’animo, la cosa strana è che se in un giorno sono giù e tutto va male (pur non percependo un vero e proprio “sta andando male”), ma voglio all’improvviso fare andare bene una cosa, la faccio andare bene ma la mia mente rimane fossilizzata sullo stesso canale.
So che forse è più semplice essere così… Forse mi compiaccio pure di quello che sono, ma disprezzo la noia che sento, disprezzo la mancanza di desiderio sincero, disprezzo la mancanza di vero amore per qualcuno, di qualcuno perché l’amore per la vita non credo di averlo perso, solo che è diventato quasi fine a sé stesso, e non trovo via d’uscita.
Non so nemmeno spiegare bene ciò che mi affligge, non so quando è cominciato, credo col tempo da quando abito in una metropoli, provo a raccontare la storia distaccandola molto dai particolari perché non voglio annoiarvi o raccontarvi realtà stupide: arrivo da una piccola località provinciale, miravo alla grande città ma ho dovuto aspettare fino all’università, pur non essendomi privato mai di nulla prima, son sempre stato socievole anche se un po’ timido, un po’ sempre improntato all’esoterismo anche se crescendo mi ha cominciato ad annoiare per l’astrattismo insensato, ho iniziato facendo la guerra in questa metropoli, ho avuto un nemico da combattere all’inizio, è una storia lunga e stupida ma mi aveva molto coinvolto, mi ha fatto sentire molto vivo avere una specie di alleanza con altre persone e comunque essendo il più spigliato mi sentivo molto leader, lo ero in fondo, e mi son divertito molto, dopo pochi mesi si è sfasciato quel clima perfetto in cui pur con un nemico mi sentivo a mio agio, credo di aver vinto la guerra anche se perso l’ultima battaglia, tutti mi hanno visto come sconfitto tranne me stesso… (non son stato nella mafia o nulla di simile ragazzi prendete questa parte con le pinze perché preferisco non parlarne perché è una cosa stupida in un ambiente abbastanza ristretto perché sarebbe poi facile individuarmi per persone di questo stesso ambiente)
Poi le cose si sono evolute l’ambiente universitario mi ha trascinato, tante amicizie, tanta gente diversa, uscite tutte le sere, mi pagavo le uscite lavorando e quindi facevo anche altre esperienze, diciamo che è stato molto frenetico come periodo, ci provavo con molte ragazze, ci sono riuscito con un buon 80% credo anche perché non è che rischiassi troppo di sembrare uno stupido, facevo approcci per strada ma mai andando per caso, riuscivo a creare la situazione, non so bene come faccio ma non mi lancio come un treno a duecento all’ora, vado con calma creando un certo clima, ho letto gli ebook, in fondo è come faceva L. che faccio anche se a volte faccio battute meno fuori contesto, non l’ho mai amata la sensazione di disagio che si prova all’inizio di un rapporto e infatti col tempo è svanita e son diventato molto sciolto, senza mai fare figure di merda qui devo dire, le vere figure di merda nella mia città le ho fatte, forse in questo mi sono allontanato dalla mentalità seducerina, il fatto che ho smesso di farmi male, ma son sempre stato un perfezionista se devo far qualcosa la faccio, senza paura ora grazie alla pressione che ho imparato a sopportare, ora interagisco dando già confidenza e se fanno le difficili le persone spesso non insisto, li provoco, mi faccio una risata e me ne vado perché posso avere di meglio e infatti spesso ho fatto bene così.
Forse però la cosa è andata scemando a gennaio di quest’anno, ho cominciato quindi a sentirmi più insicuro per un periodo, credo perché mi sentivo molto più solo rispetto a quella frenesia di conoscenze e all’adrenalina del nuovo che provavo all’inizio, gli ambienti hanno cominciato a farsi gli stessi e pian piano tutto ha cominciato ad annoiarmi, era diventato prevedibile, le amicizie sono sfumate, sono rimaste ma molto meno intense, le persone hanno cominciato a cercarmi sempre meno, non ero forse stato capace di tirare fuori un legame vero, sono forse sempre rimasto troppo vago, forse con la sindrome del farfallone generalizzata all’intero dei rapporti sociali… Credo… e poi niente dopo quel periodo di insicurezza mi sono messo zaino in spalla, ho staccato un po’ la spina per riprendermi, ho dato gli esami, son tornato in provincia per una settimana e ho ritrovato la banalità del vivere abitudinariamente, sono tornato quindi nella metropoli molto più disilluso, ma con tanta voglia di fare, tante idee, volevo aprire una start-up, ho trovato finanziamenti e programmatori, poi però la cosa è scemata, anzi sta scemando tuttora, non che valga poco come idea, ma anche se mi rendesse ricco non sono stimolato a realizzarla, la sto lasciando andare anche se so che è sbagliato ma ho solo perso la motivazione di farla funzionare… ho perso tutti i programmatori infatti per screzi stupidi, ora sto cercando un altro programmatore con cui cominciare da capo e fare 50% a testa, ma è dura e come ho detto mi sta passando la voglia… allora ho provato altro, e altro ancora… tutto così… i rapporti sociali sono sempre nuovi, nel senso che mi trovo sempre con nuove persone, mai con le vecchie, non che tutti siano noiosi, ma quando vedo che si stagna un rapporto me ne vado, perché vedo troppa gente poco avventurosa, io cerco forse la pazzia… e non l’ho trovata, non in modo duraturo.
Non so se sono riuscito a far passare l’idea, non so nemmeno perché lo scrivo qui e non a uno psicologo ahahah, ma penso che voi siete molto più validi dell’aiuto di qualche mangiasoldi paranoico che si limiterebbe a darmi del narcisista psicopatico o del bipolare o del depresso. Credo ci sia molto di più profondo che dare una definizione ad uno stato mentale di malattia, anche perché la psicologia non è che sia progredita molto negli ultimi 100 anni (senza offesa agli psicologi)
Ed è tutto qui, prendiamola come presentazione:
Stato attuale-Sono molto sicuro di me stesso, anche se forse non sempre lo do a vedere, faccio quello che voglio, non so bene cosa però. Ah e mi sento felice… Il fatto è che nessuno mi interessa e sento un leggero tono di solitudine in tutto questo. Non ho abitudini molto forti, infatti vario molto il mio modo di vivere da un giorno all’altro e mi rifiuto di stabilizzarlo perché voglio guazzare nel caos, il problema è che forse il disinteresse comincia ad essere troppo e sto perdendo voglia di fare le cose per mettermi semplicemente a compiacermi di me stesso e del mio stesso essere vivo. Non credo in nulla anzi se dovesse svanire il mondo non mi stupirei (molto Humiana come cosa) e non intendo realizzare nulla, perché se penso alla gloria, ad un lavoro fisso, ad un qualcosa di stabile e noioso mi viene la nausea. Vedo molte persone, senza che ne abbia veramente voglia, perché molto spesso poi dopo un po’ perdo interesse e di conseguenza perdo loro. Non mi sono mai innamorato per inciso (da piccolo infatuazioni a gogò, tutte mai ricambiate), né ho avuto una relazione durata più di tre settimane, e infine non ho amici che possa definire tali se non due lontani dal posto in cui vivo che mi conoscono da quando sono bambino e dei quali non sento però il bisogno anche se, se fossero qui migliorerebbero di sicuro il mio umore. L’impressione che do agli altri è molto diversa da quello che sento invece: gli altri mi vedono come un ragazzo bello (purtroppo ho questo dono che mi fa spesso dormire sugli allori), intelligente (ho il massimo dei voti perché ho imparato a studiare, so anche 4 lingue tra le più parlate questo è il motivo), pazzo (durante serate o anche a lezione spesso coinvolgo sconosciuti in discussioni, o faccio integrare delle ragazze in gruppi, organizzo serate per passare il tempo eccetera), che ha ambizioni gigantesche, che va a letto con tutte (e non è vero anche se sembra così perché mi porto con me sempre una nuova conoscenza, ma alla fine chiudo il rapporto prima perché non voglio legare oltre un certo punto, il fatto è che la sento come cosa naturale e quindi non lo faccio semplicemente) e che ha tanti amici (e non è vero perché in fondo tutti pensano di esserlo un poco ma nessuno mi conosce o è veramente nel profondo amico mio), questo non è essere ipocriti in fondo, cioè le cose che faccio mi rappresentano solo in parte, quindi non è che io possa negare di essere quello che sembro.
Stato ideale-Non lo so
Grazie per l’attenzione ragazzi, mi farebbe piacere confrontarmi per una volta in vita mia quindi accetto ogni tipo di commento, dalle offese pesanti, ai complimenti sinceri, alle minacce di morte (no queste no ahahah), magari lo zio A. rimasto qui (mi piaceva di più quando ti chiamavi “senz’ali”) può darmi un qualche consiglio in questa fase di stagnamento della mia vita, fase molto sbagliata forse, io rimango qui, leggerò questo post e devo essere sincero (non picchiatemi), non so quanto sarò partecipe oltre in questo nel forum, è la mia natura, diciamo che è il mio mega contributo che tuttavia non troverà molto senso in una dimensione a lungo termine, spero che abbiate voglia di dedicare qualche istante per leggere tutto (se siete arrivati sino a qui grandi ) nonostante ciò, e chissà magari cambierò idea da questo piccolo spazio che posso affermare è la prima volta che mi prendo per fare una cosa simile.