Ciao ragazzi son qua per chiedere il vostro aiuto su questa mia difficolta’.
Quando sono con qualcuno molto spesso mi accade di sentirmi inferiore rispetto a questa persona, per un qualsiasi motivo e crearmi dei pensieri/problemi inutili che non mi permettono di vivere tranquillamente il presente e molto diffiicilmente riesco ad evitarli scansandoli (anzi tormentano anche di piu’!!)
un esempio reale e’ per esempio questo: se io mi vedo con spagnolo o aptero avro’ questa sensazione di essere inferiore di capacita’ rispetto a loro e non riuscirei a viverla bene per esempio un’uscita di gruppo con loro perche’ avro’ sempre questo paragone me-loro.
Lo stesso vale per mille altre cose, del tipo non sentirsi all’altezza di parlare con delle strafighe(figurati ad essere naturale per entrare e divertirmici)
Con i maschi poi sce in me un forte senso di competizione che so che e’ una competizione intile e eppure il pensiero mi gira per la testa e non sto bene. Come posso fare?? Avete idee? siete gia’ passati da questa tappa?
Devo dire anche pero’ che in alcuni rari momenti mi libero completamente e riesco ad essere completmente nel presente e m ne sbatto di tutto, m non so come mi viene questa sensazione e come renderla continua.
p.s.: penso di aver capito… e’ che trovo all’istante nell’altro una qualita’ che mi manca e la paragono alla mia sentendomi meno bravo!
E’ perchè ti hanno insegnato fin dalla prima infanzia a fare comparazione tra te e gli altri, ti hanno fatto capire tramite la TV che solo quelli chessò magari belli, oppure affascinanti, oppure popolari meritano le cose migliori nella vita.
Inevitabilmente tu (come praticamente il 99% della gente) hai cominciato a dare giudizi, a comparare, a vedere se e quanto tu sei più figo o meno figo degli altri…
E’ proprio questo il meccanismo che permette alle multinazionali di schiavizzare la massa… la pubblicità infatti è basata tutta su questo senso di mancanza, di inferiorità appunto, che per la maggior parte è etero-indotta, e ci sono studi proprio atti a fare questo.
Comincia a spostare l’attenzione su cosa vuoi tu veramente, cosa ti eccita della vita, cosa ti fa entrare in quello strano stato chiamato “Flusso”… si quello in cui sei totalmente concentrato in ciò che stai facendo e ti annulli nell’attività, quello è ciò che ami, o almeno una delle cose che ami.
Tutti hanno sperimento il “flusso” o la “zona” almeno una volta.
Ad esempio quando hai sperimentato il flusso nel parlare… dopo ti chiedi: “ma da dove cazzo mi sono uscite quelle parole?” "ho parlato fantasticamente, non ero io che parlavo, era qualcosa di più grande"
E’ quando, tu vai per la tua strada, e smetti di fare comparazioni.
Secondo wikipedia cosi 2 grandi sportivi descrivevano il flusso:
Il famoso calciatore Pelé ha descritto la sua esperienza di stare nella zona come “se provassi una strana calma… una specie di euforia. Sentivo che potevo correre per tutto il giorno senza stancarmi e che potevo dribblare qualunque giocatore della squadra avversaria e quasi passare fisicamente attraverso loro”.
Il pilota di Formula 1 Ayrton Senna raccontò la sua esperienza durante il Gran Premio di Monaco del 1988: "Ero già in pole, […] e ho solo continuato ad andare. Improvvisamente ero quasi due secondi più veloce di chiunque altro, compreso il mio compagno di squadra con la stessa macchina. E improvvisamente ho realizzato che non stavo più guidando la macchina coscientemente. La stavo guidando attraverso una specie di istinto, solo che ero in una dimensione differente. Era come se fossi in un tunnel."
Detto questo comunque non è cosi facile cominciare subito a distaccarsi da aspettative e comparazioni.
Quindi Voglio solo renderti consapevole di un concetto potentissimo.
Hai presente quel risentimento che provi quando senti di non essere te stesso in quel momento, e appunto di non essere nel “flusso” ? ecco quella sensazione è semplicemente ENERGIA, ed è un’energia potentissima, è risentimento solo perchè tu le dai una connotazione negativa.
Nell’istante in cui invece le dai una connotazione positiva diventa “crisi agonistica”
Quella energia tu puoi prenderla e farla diventare aggressività positiva, determinazione inarrestabile.
E’ la stessa cosa che fanno gli sportivi …
Lo stress tu lo puoi gestire in 2 modi
- soccombendovi e dicendo vabbè dai sarà per una prossima volta
- usandolo come LEVA per trovare la “rabbia” e la forza di agire.
La sensazione è la stessa… hai presente quando un Toro si sta arrabbiando, sta cominciando a scalciare, e gli esce il “fumo” dal naso?
Ecco
il toro frustrato… si trattiene… e dice vabbè dai torniamo nella stalla, sarà per un’altra volta…ora vado a spararmi una sega cosi mi calmo
il toro seducerino… dice wow che potenza… e 1,2,3 e CARICA!!
ecco sii il toro che CARICA
@iomega 5574 wrote:
Con i maschi poi sce in me un forte senso di competizione che so che e’ una competizione intile e eppure il pensiero mi gira per la testa e non sto bene. Come posso fare?? Avete idee? siete gia’ passati da questa tappa?
[…]
p.s.: penso di aver capito… e’ che trovo all’istante nell’altro una qualita’ che mi manca e la paragono alla mia sentendomi meno bravo!
Il punto cruciale l’hai focalizzato da solo: inutile competizione.
Nel tuo caso vedi negli altri qualità che tu non hai, sentendoti inferiore. E questo è male.
Ti dirò di più: se iniziassi a vedere negli altri la mancanza di qualità che tu hai, e per questo ti senti bene, la situazione non sarebbe molto migliore.
Il solito vecchio problema dell’ego, niente di più, niente di meno…
Purtroppo oltre a quanto già detto mille volte, e ora suggeritoti dallo Spagnolo, non saprei cosa dirti di nuovo, se non che ti ASSICURO che quando te ne andrai a passeggio con lo Spagnolo non sarai a disagio

Suppa come si chiama nel buddhismo il flow?
@LoSpagnolo 5583 wrote:
Lo stress tu lo puoi gestire in 2 modi
- soccombendovi e dicendo vabbè dai sarà per una prossima volta
- usandolo come LEVA per trovare la “rabbia” e la forza di agire.
Ho tipo una strana sensazione di dejavu :D
@LoSpagnolo 5585 wrote:
Suppa come si chiama nel buddhismo il flow?![]()
Il flow di cui parli è, anche nel Buddhismo, lo stato in cui non è la mente a dominare te, ma sei tu a dominare la mente. In cui controlli ogni tuo pensiero senza sforzo. Non perchè riesci a controllarla, ma perchè la domini senza sforzo. Sei consapevole e allo stesso tempo non sei preda di pensieri compulsivi. Consapevolezza sì, infatti, tanto per sfatare un mito, la meditazione può essere eseguita (anzi, è preferibile farlo), ad occhi aperti!!
Sedute di meditazione vengono utilizzate per raggiungere tale stato. Una volta che si riesce a dominare la mente, sarà successivamente possibile concentrare la propria attenzione su determinati concetti.
Ma ecco come il Dalai Lama descrive il tuo stato, Spagno… Spe che lo cerco e te lo incollo…
"Se vi accorgete che la vostra mente è preda di violente emozioni –
rabbia, odio, attaccamento e così via – allora dovreste per prima cosa
cercare di rasserenarla. E il primo passo da compiere è portarla in una sorta
di stato neutro, dal momento che non si può passare direttamente da uno
stato negativo a uno positivo. Quindi dovreste dapprima ridurre l’intensità
di queste emozioni e usare ogni mezzo per cercare di raggiungere un certo
livello di calma mentale – per esempio concentrandovi sul flusso del respiro
– in modo da placare i sentimenti più forti. Così riuscirete a ridurre la
potenza di queste emozioni e a trovare la pace necessaria per praticare il
Dharma. Proprio come un pezzo di stoffa bianco può essere tinto con
qualsiasi colore, così uno stato mentale neutro può essere trasformato in
uno virtuoso."
Bene, io credo che questo stato neutro, di pace consapevole, di calma mentale (il che non vuol dire assenza di energia!!) è molto vicino a quello che tu chiami flusso. E’ il pezzo di stoffa bianco.
Vien da sè che quando hai uno stato mentale in cui tu domini la mente, puoi finalmente entrare nel flusso, vivere l’attimo, e immergerti totalmente in quel che stai facendo senza pensieri inutili.
Il segreto è amarti a PRESCINDERE dalle tue capacità.
Se tu fossi veramente a posto con te stesso la compagnia di qualcuno con delle capacità effettivamente superiori alle tue in un campo, non ti creerebbe nessun disagio. Tanto più tu ti senti inferiore anche ad alcune persone che manco conosci,che siano Socrate e Platone, Aptero e lo Spagnolo o solo delle fighette estroverse. Tutti noi viviamo con delle insicurezze, impara ad accettarle, non fuggire, guardale in faccia.Conosci te stesso, studia le tue paure, ficcati nelle situazioni che ritieni al limite e osservati con la massima attenzione mentre le affronti. Piano piano riuscirai a trascendere le tue insicurezze, così come un bambino smette di dare importanza al giocattolo a cui era attaccato il mese prima. Che cosa gli è successo? Ha osservato meglio il giocattolo e l’ha compreso per quello che era.
Osservati. quando vivi il bisogno di mostrarti nel migliore dei modi al tuo prossimo, non senti che è proprio quel desiderio, quella tensione, a impedirti di raggiungere il tuo “stato di flusso”?
Stai continuamente cercando il tuo “stato di flusso” ma L’ERRORE E’ PROPRIO CERCARLO. LASCIA CHE SIA LUI A TROVARE TE,abbi completa fiducia e nel frattempo resta con tutto te stesso nel momento presente, che è il più importante della tua vita, perche è l’unico che possiedi!
Più ti metterai alla prova, più ti appassionerai a te stesso,PIU TI FARAI MALE(!!!), più quella sensazione di inferiorità ti farà ridere….ma non è che ti sentirai superiore, solo NON AVRA’ Più SENSO!!!
…
Dov’ero rimasto? Ah si!.. E STA ALLA LARGA DALLA MIA BIRRA!!!
haahahaha!!
@LoSpagnolo 5585 wrote:
Suppa come si chiama nel buddhismo il flow?![]()
Ho detto tutto, tranne il nome: “Rigpa”.