Sabato ho avuto una serata diversa dal solito.
Ero in centro con una mia amica. Le stavo facendo compagnia aspettando che lei prendesse un treno all’alba.
Visto che dovevamo stare fuori tutta notte, le propongo di andare a ballare, e così ci avviamo verso un locale alternativo di Bologna.
Una volta arrivati scopro che stasera si paga l’entrata. Visto che solitamente è gratis, faccio per andarmene con decisione, ma la cassiera mi ferma subito, dicendo che ci avrebbe fatto entrare tutti e due pagando per uno (la non bisognosità funziona sempre…).
Appena entrati ci dirigiamo… in bagno. Lì incontro una ragazza che avevo conosciuto la settimana prima, quindi entro nel bagno delle donne per salutarla, sotto gli sguardi straniti delle regine della toilette.
Andiamo a prendere da bere e a fare un giro per il locale, prendendo occasionalmente in giro i presenti più buffi.
Dopo un po’ ci stanchiamo di ballare e ci andiamo a sedere. Girando un po’ non troviamo divanetti, e decido di sedermi su un tavolino di proprietà altrui, con un educatissimo “non vi dispiace se ci mettiamo un attimo qua”. Lei fa altrettanto sul tavolino di fronte, e ci mettiamo a parlare divertiti da un capo all’altro del divanetto.
Ed è qui che succede la magia.
I ragazzi seduti si rivelano simpatici e stanno allo scherzo. Io comincio a chiacchierare con loro, mentre pian piano guadagno posizioni verso il centro del divano, dove sta seduta una ragazza niente male.
Nel frattempo, la mia amica, aveva attaccato bottone con ragazzi della stessa compagnia, ed essendo molto spigliata stava catturando l’attenzione di più di uno di loro.
Io, quindi, raggiungo la ragazza al centro e comincio a parlarci indisturbato, visto che 3 maschi su 4 erano distratti dall parlantina della mia amica.
Ogni tanto, mentre parlavo con lei, mi sporgevo verso gli altri e dicevo loro: “smettetela di provarci con la mia ragazza, che quando ho finito con Sara (la divanessa) me la riporto a casa io”.
Sara va a prendere da bere (o in bagno, boh…) e mi intrattengo col ragazzo che non stava parlando con la mia amica. Mi fa “eeeh… ti è andata male. adesso devi beccarti compagnia maschile”. Io gli rispondo: “dove sta il problema?”, afferro una ragazza che stava passando per caso e la faccio sedere di fianco a me. Scherzo un po’ con questa ragazza visibilmente bevuta, e dopo poco la saluto.
Torna Sara, che non trova più il suo posto a sedere “mi hai rubato il posto!”. Io le sorrido e batto le mani sulle cosce, come a dire di sedersi sulle mie gambe. Lei fa la tipica faccia come per dire “vorrei dire di no, ma se me lo chiedi un’altra volta quasi quasi…”, ma nel frattempo il suo amico le aveva già ceduto il posto.
Non so come mi ritrorvo dall’altra parte del divano, e visto che il gioco mi piaceva, decido di afferrare altre due ignare passanti e le faccio sedere una sul tavolino e l’altra sulle mie gambe. Una delle due è francese e ci mettiamo a chiacchierare amorevolmente, discutendo, come è classico, delle nostre differenze linguistiche.
Guardando l’orologio vedo con piacere che mancano 4 ore al suono della mia sveglia di “domani mattina”, e decido che sia il caso di andare.
Le due nuove arrivate mi salutano affettuosamente e mi lasciano il loro numero. Cingo alla vita la mia amica per farla alzare, mentre ai provoloni esce un’espressione di dispiacere sul volto.
Sara si alza per salutarmi e anche lei è lieta di lasciarmi il numero.
Ci ripromettiamo con gli altri ragazzi che ci saremmo rivisti nello stesso locale e dopo gli ultimi saluti ce ne andiamo.
Usciti, la mia amica è entusiasta. Mi ringrazia, mi dice che era da tanto che non passava una serata così (“ecco cosa ti perdi a non uscire con me”) e mi tiene stretta a braccetto.
Arriviamo alla stazione, ci salutiamo e torno a casa per dormire quelle poche ore rimaste.
Una serata che poteva essere una lunga chiacchierata davanti ad un bicchiere si è trasformata in una serata in cui mi sono davvero divertito.
Dal lato seduttivo, avere una ragazza al fianco porta una bella differenza. A parte la preselezione, i maschi del gruppo sono meno all’erta, vedendoti in compagnia di una ragazza.
Ahahhahah grande, molto sciolto! e chi ti ferma più! thumbup09
e grande anche la tua amica a calamitare l’attenzione dei maschi, lasciandoti solo il damerino cediposto come “concorrente” XD
sembra proprio una serata divertente, grazie per averla condivisa
Veramente! Grande serata!! Mi hai fatto venire voglia di vedere cosa c’è a Bologna!
Penso che andrò a vedere i Folkabbestia…
…cavolo, ho anche un impegno il sabato… mmm… vedo se ho i money…
@JoeM 6676 wrote:
Veramente! Grande serata!! Mi hai fatto venire voglia di vedere cosa c’è a Bologna!
Penso che andrò a vedere i Folkabbestia…
…cavolo, ho anche un impegno il sabato… mmm… vedo se ho i money…
Cazzo è vero… l’Irlanda in festa!! Che palle ho un impegno il 19…

Anyway, se passi di qua ci vediamo senza ombra di dubbio!!
Fantastico hai trasformato una serata dal poter essere altamente noiosa ad una serata di conoscenze e cazzutaggine, gia il fatto di sedersi in un divanetto di un gruppo di soli maschi, senza conoscerli, hai dimostrato molta dimistichezza nel relazionare con sconosciuti, mi sei piaciuto!
bravo john, dopo questa hai tutta la mia stima…come ribaltare a tuo favore una situazione potenzialmente noiosa, o cmq peggiore del fare nuove conoscenze. Avrò 40 minuti di macchina, ma un giorno verrò anch io in quel di bologna:) mi ha sempre ispirato come città.
@John 6673 wrote:
Dal lato seduttivo, avere una ragazza al fianco porta una bella differenza. A parte la preselezione, i maschi del gruppo sono meno all’erta, vedendoti in compagnia di una ragazza.
E bravo John…ottimo lavoro.iconabest love029
Il ruolo della spalla, o wingwoman, in americano, è di utilità evidente. Oltre che dei maschi, abbassa anche la difesa delle donne, in aggiunta alla preselezione.
Diciamo che un giocatore con spalla femminile è come un atleta che ha assunto un bel doping, ma perfettamente legale e salutare.

@kay23 6697 wrote:
bravo john, dopo questa hai tutta la mia stima…come ribaltare a tuo favore una situazione potenzialmente noiosa, o cmq peggiore del fare nuove conoscenze. Avrò 40 minuti di macchina, ma un giorno verrò anch io in quel di bologna:) mi ha sempre ispirato come città.
A dire la verità anche io abito a 40 minuti da Bologna… ma sono sempre lì

@John 6702 wrote:
A dire la verità anche io abito a 40 minuti da Bologna… ma sono sempre lì![]()
ma in che provincia sei di preciso John…nn vorrei che abitassi 2 vie dopo la mia…

Ed è qui che succede la magia.
[...]
Io, quindi, raggiungo la ragazza al centro e comincio a parlarci indisturbato, visto che 3 maschi su 4 erano distratti dall parlantina della mia amica.
Ogni tanto, mentre parlavo con lei, mi sporgevo verso gli altri e dicevo loro: "smettetela di provarci con la mia ragazza, che quando ho finito con Sara (la divanessa) me la riporto a casa io".
Sara va a prendere da bere (o in bagno, boh...) e mi intrattengo col ragazzo che non stava parlando con la mia amica. Mi fa "eeeh... ti è andata male. adesso devi beccarti compagnia maschile". Io gli rispondo: "dove sta il problema?", afferro una ragazza che stava passando per caso e la faccio sedere di fianco a me. Scherzo un po' con questa ragazza visibilmente bevuta, e dopo poco la saluto.
in più le fanciulle ti davao retta, e ciò facea salir la considerazione che i ragazzi avevano di te. è una sorta di circolo vizioso, tu tratti autortariamentei ragazzi = le ragazze lo notano e sale in loro l'attrazione perchè il tuo valore sociale cresce ai loro occhi = i ragazzi ti considerano di alto valore sociale perchè le ragazze sono attratte da te.
l'applicare questo meccanismo in larga scala è ciò che rende davvero liberi.
Le due nuove arrivate mi salutano affettuosamente e mi lasciano il loro numero. Cingo alla vita la mia amica per farla alzare, mentre ai provoloni esce un'espressione di dispiacere sul volto.
Sara si alza per salutarmi e anche lei è lieta di lasciarmi il numero.
Ci ripromettiamo con gli altri ragazzi che ci saremmo rivisti nello stesso locale e dopo gli ultimi saluti ce ne andiamo.
bravo che hai concretizzato un minimo.
ora chiamale eh, anche solo per fare un po' di pratica con le telefonate alle fanciulle. o ancora meglio, per organizzare una serata.
sì, si chiama preselezione.
le ragazze sono naturalmente attratte dall'uomo che è oggetto di attenzioni da parte di altre donne. è come se si fidassero a priori del giudizio femminile universale XD per cui "se quel ragazzo piace a una, potrebbe piacere anche a me".
e come hai notato, avere una ragazza al tuo fianco aiuta drammaticamente di più quando si tratta di approcciare gurppi misti, in cui i ragazzi altrimenti sarebbero portati a difendere il loro territorio.
in quel caso sanno ben lieti di lasciarit fare se dai loro modo di conoscere un'altra ragazza (a maggior ragione se quella con cui ci vuoi provare tu è una loro amica e non la ragazza di uno lol).
bravo John, mi sei piaciuto.
un abbraccio.