[LIBRO] Eros e Priapo

Libro – carlo emilio gadda , eros e priapo, 1945



Cari seducers… era da tempo che volevo mettermi a stendere questa recensione.



Il libro di cui vado a trattare ora è abbastanza noto nella letteratura italiana contemporanea.

Carlo Emilio Gadda è uno scrittore dalla profonda vocazione letteraria. Lo scopo principale per cui scrisse “eros e priapo” era quello di dare all’italia un vero libello di analisi spietata e senza sconti sul fascismo, su mussolini e sulle cause profonde che hanno portato l’italia al rovinoso ventennio; gadda ha il merito di non aver considerato il fascismo come una disgrazia caduta dal cielo, ma come la manifestazione di alcune manchevolezze dell’italia nel suo insieme.



Il registro linguistico non è di facile ed immediata comprensione, tuttavia è abbastanza divertente, nonostante la sua intricatezza (è un mix di italiano colto, romanaccio, toscano del 300, inglese, latino, qualche parola in greco 14qw)…usa i più fantasiosi termini e parolacce per descrivere in particolare 3 grandi macro-categorie: Mussolini(il pirgopolinice, il fava, il bombetta, il mascellone, il batrace, minchione, tacchino…e chi più ne ha più ne metta), le gerarchie fasciste(scarafoni, miserabili, disperati senza mestiere, infojati XD che assimilano acriticamente una dottrina ) e le donne fasciste(donne spartane, bramose dell’unico uomo detenitore del barile di sperma della nazione, con cui andavano generati i figli a sua immagine…)



Ma ovviamente, ragazzi miei, non sono qui a parlare di questo libro dal punto di vista politico, ma bensì dal punto di vista della seduzione …mentre lo leggevo, sorprendentemente ne ho trovate molte.



Andiamo a vederne alcune insieme.



Partiamo dal titolo:

Eros, in quanto dio dell’amore, rappresenta l’amicizia, l’amore, larmonia, i rapporti vitali tra l’uno e gli altri… Priapo rappresenta l’istinto sessuale e la forza generativa maschile.

Il duce mise in atto un sistema filosofico priapesco, “ghiandolare”, conducendo l’italia al sacrificio in una libido autoerotica molto teatrale.



Dal linguaggio del corpo al tono di voce, alle cerimonie collettive, furono adottate delle vere e proprie tecniche di seduzione nei confronti del popolo.



L’uomo con l’atteggiamento fiero, la testa alta, i sussulti, le movenze a cavallo, il tono di voce deciso. Richiami fortissimi al sesso per qualsiasi donna… e la donna fu uno degli obiettivi principali…


...inoltre, checché si dica, le femine son più facili da tenere e da catechizzare, amano paravole e frasi che vengano pronunziate con vocione autoritario di maschio, ripetono preci e litanie con più pronta ecolalia, …chi tentenna…porge loro l’immagine di ben altro tentennamento(quello sessuale)..simili alle femine sono gli uomini assetati do potere, vogliosi non altro che prosternarsi davanti a un enunciatore di dottrine….. Le femine scelgono: dacchè la seduzione dei sessi è reciproca: e iscegliendo concorrono a una selezione, che porta avanti la qualità, la cifra di merito della stirpe


Molto interessante inoltre l’analisi dell’autore (che si firma sotto lo pseudonimo di Ali oco de Madrigal, nient’altro che un anagramma di Carlo Emilio Gadda) sulle dinamiche sociali in fase di costruzione all’interno dell’individuo: da che “mens umana in principio est tabula rasa”, essa si attacca alla prima immagine che si attacca nel cervello… le sequenze di immagini acquisite iniziano ad essere assimilate dapprima in modo acritico.

Soltanto chi si concede il beneficio del dubbio metterà successivamente al vaglio le idee dapprima acquisite, mentre chi persiste nell’assimilazione acritica, carica di aura spermatica i contenuti, finchè non coltiva nel proprio utero-cervello un feto immaginario, per cui si genera un immagine.

I fini del crearsi un’idea e assimilare un pensiero sono sempre di carattere sociale: la necessità di vita di relazione da un lato, e di vita sessuale dall’altro.

La forza di una dottrina inoltre, secondo l’autore, parte dal fatto che il primo a diffonderla dimostri sicurezza in sé e certezza che non fallirà. A ruota viene seguito da chi sente in esso il modus vivendi più adatto per la propria struggle for life, ossia lo sforzo, l’aggressività incanalata verso il mondo, le cose, il sesso opposto.

La grande pecca di una linea di pensiero come il fascismo, è l’esagerazione autoerotica, l’incapacità analitica, la menzogna e la cancellazione della storia e anche della vita(l’eros di cui sopra) un innalzamento di sé senza essere i primi in campo a sacrificarsi e a dettare regole basate sull’esperienza e non sulle bugie, oltre che appunto la smodata intolleranza verso chi la pensa diversamente (i “tentenna”), e tutto ciò che ne è venuto di conseguenza.

Ve lo consiglio per la disarmante onestà intellettuale dell’autore, e la forte capacità di analisi e trattazione dei temi che ho cercato di descrivere nel modo più sintetico che mi fosse possibile.

Concludo con la più comica e famosa citazione del libro:

“L’Alessandro magno l’è arrivato ad Alessandria col cocchio: e lui c’è arrivato col cacchio”
XD

The King H.J.