Mi è capitato tra le mani ieri e l’ho letto in circa due ore. Scorrevole, divertente, e l’autore mi pare che sappia il fatto suo.
Se non l’avete letto mi permetto di consigliarvelo.
Spiega chi sono gli “stronzi” e le “stronze”, e li contrappone ai “bambini” (che altro non sono se non adulti che non sono riusciti a staccarsi di dosso il bisogno di affettività tipico dell’infanzia).
L’autore ha scritto altri libri (che non ho letto), e ha iniziative commerciali e terapeutiche (è, tra l’altro, psicologo) dall’efficacia sotto certi punti di vista (i miei, ma io non lo conosco abbastaza per dare giudizi fondati ) dubbia. Questo non toglie che il libro sia molto interessante, e in alcuni tratti illuminante (anche se mai come aptero e lospagnolo ovviamente :D).
Mi verrebbe in mente di collegarlo al post “tutto scorre” dell’inner game, nella parte in cui si parla del modello da seguire (attore cantante scrittore personaggio etc etc) per poter imparare qualcosa di nuovo su come agire, come comportarsi.
ecco, io inizialmente avevo scelto barney dei simpson ()(6 ma ora credo che proverò con “lo stronzo”
trascrivi qualche brano significativo secondo te, rubens…e magari anche il perchè ti abbia colpito
attenzione con lo Stronzo eh… non so cosa dica il libro, ma rischi di fare un grosso tonfo!
non serve essere strafottenti per conquistare una donna
ok king! (cavoli ho letto solo ora le linee guida )
john, tranquillo, il libro parla di tutto l’opposto, anzi ti ringrazio per aver sollevato il dubbio del tutto lecito sul cosa si intenda per “stronzo” in questo libro.
Allora, provo a darvi dei concetti chiave che possano invogliarvi alla lettura, ma prima vi spiego come è strutturato.
In pratica la fgura dello “s” viene trattata in contrapposizione/parallelo con quella del bambino.
Si alternano pagine di spiegazione tecnica sul modo di agire dell’uno e dell’altro, e pagine invece con esempi sia tratti dalla vita vissuta dell’autore che dalla storia (molto bello il racconto della vita di Mata Hari, grande stronza ).
Il tono è misto: serio, ironico, scherzoso. Come se l’autore in alcuni punti volesse stemperare la tensione legata a concetti che possono sollecitare una grande tensione emotiva (mi rifersco a punti in cui vengono descritte situazioni oserei dire scabrose in cui il lettore si può trovare/essere trovato, e quindi identificare, però questo lo dovreste scoprire leggendo ).
Infine l’autore raggruppa i concetti chiave centrandoli nelle pagine, in grassetto, per metterli in rislato. Utilissimo quando vuoi ripercorrere le pagine del libro una volta che l’hai finito.
Bene, concetti: “bambino” = persona adulta che non è ancora riuscita ad abbandonare la sua “dimensione uterina”.
Eterocentrata (vede negli altri la causa di tutto ciò che nel bene e nel male accade nella propria vita).
Pretende di avere e non di dare.
Vive nel timore degli eventi passati e di quelli futuri (si devasta di seghe mentali)
E’ perennemente infelice.
Terrorizzato dalla solitudine, non ha amici ma solo compagni (basta che tu ci sia, non me ne frega di chi sei, almeno non sono da solo/a).
Cerca qualcuno che lo “accudisca” vita natural durante.
Rappresenta la stragrande maggioranza dei soggetti che popolano l’Europa Occidentale (tra cui l’Italia cari miei :D).
Usa il sesso come strumento per ottenere affettività.
“stronzo” persona che è riuscita a staccarsi dalla propria “dimensione uterina”, dalla propria infantilità, diventando ADULTA (sia anagraficamente che di fatto).
Autocentrato (cerca in se stesso e nei propri comportamenti cause e soluzioni dei problemi).
Vive il presente (qui ed ora).
Pensa poco, fa molto.
E’ indipendente.
Ama la solitudine e seleziona le sue frequentazioni senza compromessi con i propri valori.
Ha amici, in genere pochi, ma veri (stronzoni come lui).
Ama scopare (sesso fine a se stesso).
Non usa il prossimo, ma lo rispetta.
Ama le soluzioni, non gli/le interessa cercare il responsabile del problema e rimproverarlo.
Ora, potrei andare avanti (anche chiarendo le informazioni ammassate che ho scritto fino ad ora) ma rischierei di rovinarvi la lettura, quindi è meglio se mi fermo.
Se desiderate altri chiarimenti non esitate a chiedere.
Quanto al prezzo…purtroppo non lo so… ma non credo sia una follia.
altre cose…mi pare poi sia stato scritto nel 2009, quindi abbastanza recente.
Ora sarà meglio che torni al lavoro anche se mentalmente sono ancora dentro l’uovo di Pasqua
Un abbraccio a tutti
solo per aver scritto le parole “linee” e “guida” messe insieme, meriti tutta la mia ammirazione ahahahahahaahha skerzo.
cmq ecco, ricordiamo a tutti coloro che desiderano proporci delle letture, film, audio, canzoni ecc… che recensire è diverso dal semplice proporre.
chi ad esempio volesse semplicemente pubblicare una canzone SENZA parlare dell’autore, o del testo, o di cosa può avere a che fare in relazione alle tematiche di seducere, può sempre pubblicarla nella apposita sezione “proposte e segnalazioni” oppure in off topic.
OTTIMA osservazione.
@Suppaman 7510 wrote:
OTTIMA osservazione.
lol, se non le dico io stè cose, in quanto moderatore della sezione, chi altri? XD 14qw
giacobbe è fantastico… mi fa troppo ridere…
appena finisco platone è meglio del prozac vado a comprarlo.
grazie rubens =))))
Tra l’altro, gente, io alla fine quel libro l’ho comprato due anni fa. e me lo sono letto, sottolineato a riflettuto.
Assieme ad un altro libro: "Giulio Cesare Giacobbe. Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita. "
bene, ora dirò una cosa che vi scioccherà
LI HO BUTTATI VIA.
Per quanto la sua teoria di psicologia evolutiva sia davvero interessante da certi punti di vista, mi sono trovato in disaccordo sull’associazione mentale “adulto-stronzo”.
Posso capire che l’autore in questione ami giocare su questi termini coloriti e che saltano all’occhio, specialmente in copertina, per incrementare magari le sue vendite
ma trovo molto riduttivo parlare di stronzo quando si tratta di illustrare una realtà appartenente a tutti noi come la crescita…
La persona emotivamente, sentimentalmente, sessualmente adulta, che prima di tutto deve bastare a se’ stesso/a e poi capire e decidere il modo e il tempo per dedicarsi agli altri arriva a questa tappa del suo percorso personale non necessariamente passando per stronzo che pensa a se’ stesso.
Quello che intendo dire è che si può arrivare a questo livello di autonomia di risorse personali anche grazie a tutti quegli interessi e passioni che ci permettono di stare a contatto con il maggior numero di persone e realtà possibili: più i tuoi orizzonti sono larghi e meno ti attacchi a determinate singole esperienze avute con determinate persone in un determinato periodo storico
TEORIA DELL’ABBONDANZA, e ne parliamo in Seducere da SEMPRE.
Punto secondo: il suo libro sulle seghe mentali è una sega mentale.
Ci sono momenti della vita in cui l’ansia arriva e te la devi tenere ed affrontare, in cui la tachicardia ti prende anche per un giorno intero finchè non senti di aver risolto dentro di te in qualche modo ciò che ti origina il disagio. Di base l’autore ha anche dato dei consigli correttissimi, come provare con delle tecniche di respiro, di rilassamento, o recitare un mantra qualsiasi (se per qualcuno di voi questo metodo funziona…) .
Personalmente ritengo che ci voglia dell’impegno con se’ stessi in quei momenti, nel senso che se senti il caso di provare a distrarti fallo, usa qualsiasi mezzo. Se non ti senti in grado di farlo, mettiti fermo e davvero prova a respirare a fondo, che le parole e le azioni sconclusionate si pagano caro.
Se è il caso di parlare con qualche persona, specialmente se ce n’è una a cui si può associare questo disagio, possibilmente ci si deve parlare e discutere con chiarezza.
Altra cosa che fa benissimo alla vita e ti semplifica le cose in modo incredibile è anche smettere di darsi per malato. L’esperienza aiuta in questo; man mano realizzi il modo giusto per riconoscere situazioni o personaggi ansiogeni ed evitarli. Ma questo il furbacchione di Giulio Cesare Giacobbe mica te lo dice…
voi che pensate invece?