Nuovo Inner Game .... (part I - L'Esperienza )

Era da un po di tempo che ci pensavo …



ma non sono mai riuscito a convincermene pienamente.



Credo che quello di cui ho presentimento possa essere confermato da diverse persone però.



Ditemi ciò che ne pensate.



Credo che l’inconscio a partire dal signor Sigismondo Freudo (Sigmund Freud) sia stato ampiamente sopravvalutato !!



E quello che lui chiama inconscio può essere spessissime (troppe) volte ricondotto ad istinti evoluzionistici di vario tipo per un verso…



e per l’altro alle spiegazioni razionali che vi diamo.



Mi spiego meglio… le spiegazioni razionali che diamo a noi stessi secondo me valgono esattamente QUANTO quelle inconscie.



Spesso sentite dire in giro l’inconscio è il 95% del nostro comportamento e bla bla bla…



cazzate…



Secondo me Ragione (Conscio) e Sentimento (Inconscio) stanno proprio sullo stesso piano nel creare le nostre convinzioni.



Attenzione non sto parlando necessariamente di ciò che trasforma poi la convinzione in AZIONE.



Sto parlando di come si formano le convinzioni, che Si, certamente poi andranno a comporre il nostro comportamento…



Ma secondo me … e probabilmente se lo dicessi in un’aula della Facoltà di Psicologia mi si scuoierebbe vivo e mi si cospargerebbe di sale subito dopo… il conscio vale 50% e l’inconscio 50%.



Perchè?



Beh se ci fate caso… tutte le teorie che dicono di lavorare solamente sull’inconscio FANNO CACARE.



Del tipo ipnotizzati per 10 minuti al giorno credendo di essere l’uomo ragno, e poi vedrai che presto ti attaccherai ai muri…



Stronzate di questo genere…



Cosi come non funzionano le teorie che ti fanno lavorare soprattutto sul conscio, vedi Psicoterapia classica, secondo la quale pensando e ripensando all’evento traumatico alla fine lo si digerisce… MAH…



Vabbè sappiamo che ci sono persone che passano in psicoterapia decine di anni senza alcun risultato…



Perchè allora sto enfatizzando il ruolo delle convinzioni logico-razionali??



Perchè sono quelle che in ultima istanza COMPLETANO la convinzione rendendola al 100% operativa.



Vi faccio un esempio … io posso avere paura di accarezzare i cani …



Questa convinzione è composta da una sensazione emotiva (magari una volta un cane da piccolo mi ha morso) e da un ragionamento logico-razionale del tipo: I cani mordono, quindi è meglio non toccarli.



Nessuna delle due crea necessariamente l’altra.



Sono del parere che si creano a vicenda … nello stesso momento … in base ad un evento che il nostro cervello usa come prova.



Cioè quando il cane da piccolo mi ha morso, nello stesso istante il mio cervello ha creato la sensazione E la sua giustificazione logico-razionale (che può essere quanto volete articolata).



Ora veniamo a quello che a noi interessa…



Mettiamo che voi abbiate paura di flirtare con le donne che vi piacciono.



Questa cosa è dovuta



ad una sensazione emotiva: chessò una volta avete provato a flirtare e siete stati rifiutati.



e ad una spiegazione logica che vi date: non posso flirtare perchè non sono abbastanza figo, o intelligente, o ricco, o non ce l’ho lungo quanto Rocco Siffredi… ecc…



Notate come tutte le convinzioni… sono state create dall’esperienza!!



Cioè c’è stato un evento che vi ha dato un’emozione, e che voi avete spiegato a voi stessi razionalmente e da cui avete tratto una massima di comportamento.



Capite perchè ogni terapia che consista nel farvi stare seduti a parlare dei vostri problemi … NON FUNZIONERA’ mai…



Certo potrà farvi magari sfogare… ma non cambiera le vostre profonde convinzioni.



L’unica VERA TERAPIA… e l’unica TERAPIA POSSIBILE… è L’ESPERIENZA



Per cambiare una convinzione… il nostro cervello deve averne evidenza nella realtà.



Cosi come se quell’uomo che aveva paura di accarezzare i cani, si facesse forza e come esperimento su se stesso si mettesse ad accarezzare tutti i cani che incontra (evitando magari quelli rabbiosi XD ) presto si accorgerebbe

che NON TUTTI MORDONO anzi alcuni cominciano anche a fare le fusa e a scondinzolare contenti.



A quel punto lui avrebbe:



una NUOVA sensazione emotiva scaturita dal fatto che effettivamente alcuni cani si sono fatti accarezzare…



e una spiegazione logico-razionale: evidentemente NON tutti i cani mordono, quindi posso accarezzarli…



Ecco che si è creata la NUOVA convinzione!!



L’unico modo per creare la NUOVA convinzione è trovarsi nella realtà attuale che spiega quella convinzione…



Ora, ciò che stavate tutti aspettando: l’esempio dell’uomo che ha paura di flirtare :smiley:



Sarete (spero :smiley: ) facilmente arrivati a capire che l’unico VERO modo per quell’uomo di cambiare la sua convinzione è tentare e ritentare di flirtare con più donne possibile finchè non avrà l’evidenza che NON TUTTE le donne lo rifiuterebbero… ANZI…



A quel punto, di nuovo, lui avrebbe:



una nuova sensazione: Molte donne hanno flirtato con me…



e una spiegazione logica: evidentemente ho le carte giuste, non sono poi cosi brutto, anch’io posso farlo tranquillamente ecc…



E credetemi l’unico caso in cui probabilmente non potete flirtare è se assomigliate a Danny De Vito XD … e anche lì non sono poi cosi sicuro che le vostre chance siano nulle… :smiley:



Quindi se passate tutte le vostre giornate a leggere e rileggere “lezioni” sui motivi logico-razionali del perchè voi siete fighi e avete tutte le carte in regola, e non è vero che a le donne piacciono solo i ricchi e famosi ma anche voi potete avere tutte le chance che volete, ve ne convincerete RAZIONALMENTE … si… ma mancherà l’altro FONDAMENTALE 50% per creare la vostra nuova convinzione: cioè trovarvi effettivamente in una situazione reale in cui avete l’EVIDENZA che anche voi potete FLIRTARE!!



QUELLO creerà finalmente la nuova SENSAZIONE!!!



E la NUOVA CONVINZIONE sarà PRONTA E OPERANTE!! :smiley:



Per finire ciò che dovete sapere è che la vostra spiegazione razionale (a meno che non sia la spiegazione della Forza di Gravità) è TOTALMENTE ARBITRARIA!!



Cioè è stata creata ad hoc per SPIEGARE ciò che una volta vi è successo a livello emotivo.



L’incapace con le ragazze, ha SPIEGATO “razionalmente” a sè stesso che non riesce con le ragazze per svariati motivi…



La stessa persona se avesse FORTUITAMENTE incontrato nella sua vita eventi apparentemente positivi riguardo al suo successo con l’altro sesso, avrebbe spiegato a sè stesso che LUI E’ UN FIGO con le ragazze…



La differenza che passa tra uno sciupafemmine e un nerd sono due o 3 convinzioni fondamentali scaturite fortuitamente da eventi casuali nella loro vita (probabilmente infanzia e preadolescenza).



Se però capitasse del tutto inspiegabilmente al nerd di ritrovarsi circondato di ragazze vogliose e sempre disponibili per diversi mesi, egli non ci mettere troppo tempo a rivedere tutte le sue convinzioni sul tema…



Viceversa stessa cosa per lo sciupafemmine che si ritrovasse ad essere SEMPRE rifiutato per mesi e mesi

D’accordo su TUTTO.

Sei stato così completo che non c’è da aggiungere nulla.

Aggiungerei solo una cosa: le esperienze che facciamo(per lo più da piccini, ma anche da più grandi), non appartengono per forza allo stesso identico campo di applicazione delle convinzioni che fanno sorgere.

Per esempio: è possibile che un insieme di esperienze positive (bravura in uno sport ad esempio) creino la convinzione di essere anche bravi con le donne. Questo probabilmente perchè l’esperienza sportiva va a modificare in meglio l’autostima generale del bambino, che penserà di essere più bravo degli altri anche in altri campi (ad esempio con l’universo femminile). Poi ci si comporta con le donne avendo tale convinzione e questo poi, come sappiamo, si auto avvera.

Per esagerare: un cane rabbioso prova a mordermi. Io lo evito.

Questo porta a un pensiero razionale: alcuni cani sono rabbiosi, devo stare attento, e a una convinzione inconscia, non razionale: “sò propr fòrt, ho evitato un cagnone che voleva aggredirmi, sono forte anche con le donne”.

L’esempio è ovviamente forzato, ma credo sia chiaro il mio pensiero.



Per il resto, null’altro da aggiungere.

In linea di massima (tranne che per casi patologici da curare) chi si rivolge allo psicologo è chi non ha carattere, chi ha paura di risolvere il problema rompendo il muro a testate.

E spera inutilmente di trovare facili risposte da gente che, in genere, è capace solo a farti un po’ sfogare.

E secondo me non vale nemmeno la pena distinguere troppo tra conscio e inconscio, fare fifty-fifty quasi che fossero due cose completamente distaccate e che non infuiscono l’una sull’altra. E come mescolare due vernici, gialla e blu. Il risultato è il verde. E nel verde ci puoi vedere sia il giallo che il blu, ma non sarà più nè giallo nè blu. Come nell’esempio del cane: la sensazione incoscia-emotiva crea una spiegazione logico-razionale. Parimenti (anche se forse più raramente) può accadere che una spiegazione razionale sovverta una sensazione emotiva: ad esempio un malato di cancro finora incurabile a cui viene spiegata una nuova cura, oppure qualcuno che trova il sito seducere.com e leggendolo capisce che può riuscire a conquistare qualche donna in più.



Sono due lati della stessa medaglia.



L’unica VERA TERAPIA… e l’unica TERAPIA POSSIBILE… è L’ESPERIENZA…

da qui in poi sono d’accordo al 1000%



Però rimanendo sull’esempio del cane, c’è da considerare una cosa. Magari il personaggio ha paura dei cani perchè è stato morso da bambino. Magari allora la sua tecnica per avvicinare ed accarezzare un cane era del tutto sbagliata: invece che coccolarlo gli ha tirato la coda. Oppure il cane in questione era rabbioso e lui non era stato in grado di riconoscerlo. Andare nuovamente per strada e cercare di accarezzare altri cani, senza aver prima imparato che non si deve tirare la coda, che è buona norma farsi annusare e riconoscere, e che è meglio stare alla larga da un cane con la bava alla bocca, può essere controproducente in quanto, quasi inevitabilmente, produrrà lo stesso tipo di esperienza che hanno allontanato il personaggio dal mondo canino. Con il risultato di allontanarlo ulteriormente, in quanto egli troverà nuovi riscontri consci e incosci al suo odio verso quegli animali.



Per cui benvenga ogni tipo di aiuto formativo e preparativo -sia emotivo che razionale- ovviamente se atto al raggiungimento di esperienze di vita migliori. Che alla fine, nell’esempio del cane, è magari leggersi una guida del comportamento canino, oppure rivolgersi ad un istruttore cinofilo, o guardarsi qualche documentario sul rapporto tra uomo e cane. Che poi per noi sarebbe invece l’Inner Game :slight_smile:

Non ho mai provato seriamente robe tipo autoipnosi, per cui non so dire se su di me funzionino bene o meno. Se su qualcuno funzionano benvenga per lui, basta che non resti una cosa fine a sè stessa.



Ovvio che se si guarda e si legge soltanto non si arriverà da nessuna parte. Però se si assimilano i contenuti al fine di metterli in pratica, e al fine di capire come si impara dai propri errori, alla fin fine si ottiene un duplice vantaggio:

  • non solo si diminuisce la probabilità di essere morsi di nuovo da un cane
  • ma, anche nel caso si venga morsi nuovamente, non si ricadrà nella paura, ma ci si chiederà invece cosa si è sbagliato, passando subito ad un altro cane (o magari anche allo stesso di prima, se le condizioni lo permettono)

Concordo sostanzialmente con Allanol, pur restando dell’idea che conscio e inconscio siano, seppur indissolubilmente legate, entità separate. Tra l’altro tu dici una cosa giustissima, ovvero che bisogna imparare dai propri errori, tramite l’esperienza, propria o di altri, o altri mezzi idonei.

A questo punto vorrei sottolineare come allora il punto cruciale sia prima di tutto riconoscere di avere una mancanza.

Quindi il ragazzo non dovrà dire “I cani sono tutti cattivi”: dovrà ammettere che è lui prima di tutto causa del proprio insuccesso.

Lo dico perchè non sai quante volte miei amici han chiesto ad amici e amiche “ma perchè non piaccio alle ragazze?”… E le risposte erano SEMPRE del tipo “mannò sei un bravo ragazzo, non hai nulla che non vada, vedrai che la troverai”…

ENNO’ INVECE!! Se non piaci a NESSUNA, hai TU qualcosa che non va!! Per fortuna ci penso io a svegliarli dal letargo quando posso…

Quindi il punto principale, lo sforzo maggiore, è quello di riconoscere proprie mancanze. Solo così puoi sfruttare al meglio conscio, inconscio ed esperienza.



Ps: qui non l’ho ancora letto da nessuna parte, ma ovviamente anche se si è il ragazzo più bello al mondo, se si è assolutamente perfetti, affascinanti ecc potrà SEMPRE capitare la ragazza cui non piacete, o per dirla pragmaticamente, che “non ve la dà”!! E’ bene chiarire questa cosa fondamentale!!

Quindi l’episodio di cui ho parlato non riguarda ragazzi che han avuto un rifiuto, ma ragazzi che non ne beccano una manco per sbaglio. E a quel punto, son loro ad avere qualcosa da correggere (e io gli dò una mano con molto gusto :D).



Spagnolo, ma poi hai provato ad allenarti senza pesi (come chiedevi in un vecchio topic cui ho risposto con ben un anno di ritardo :D)?

Hai ottenuto/stai ottenendo risultati? Hai seguito qualcuno dei miei consigli?

Sono d’accordissimo sulla necessità dell’esperienza per cambiare le nostre convinzioni, ma proprio perchè l’esperienza va ad agire sull’inconscio! Difficilmente leggendo un libro imparerò a giocare a freesbee anche se mi convinco di poterlo fare, proprio perchè tutto ciò che apprendo in quel modo non va a collocarsi nella stessa zona della mia testa rispetto alla tecnica appresa in una giornata in spiaggia.

Secondo me la parte conscia è solo un’elaborazione razionale della parte che non lo è. Alla fine è la parte inconscia che ci guida, ecco perchè forse si dice che è la porzione maggioritaria. Io scendo in strada e ammalio le donzelle non perchè ogni 5 secondi mi ripeto che sono proprio un gran marpione, ma perchè tramite vari mezzi ho imparato che lo sono. E così tutti i pensieri negativi. Si creano per confermare ciò che sentiamo inconsciamente. Non sono abbastanza bello per le donne, è per questo che non sono attratte da me. In questo modo confermo la mia incapacità con loro e nel contempo mi creo anche una bella scusa per non sforzarmi a darmi una mossa. Inconscio 1 John 0.

Le nostre convinzioni possono nascere da esperienze positive/negative o da lunghe esposizioni (passatemi il termine) a certi comportamenti o certi costumi culturali (se la mamma mi dice fin da neonato che il sesso è sporco probabilmente avrò timore del sesso), e andando a radicarsi dentro di noi determinano i nostri comportamenti.



Alla fine dei conti: sono d’accordo con te Zio, ma sono ancora convinto che siamo guidati quasi totalmente dalla parte irrazionale. SIamo animali, dopo tutto.

Sarebbe interessante vederla anche dal punto di vista della filosofia orientale, ma non sono molto ferrato in materia.



@Giacomo 2845 wrote:

Lo dico perchè non sai quante volte miei amici han chiesto ad amici e amiche “ma perchè non piaccio alle ragazze?”… E le risposte erano SEMPRE del tipo “mannò sei un bravo ragazzo, non hai nulla che non vada, vedrai che la troverai”…

ENNO’ INVECE!! Se non piaci a NESSUNA, hai TU qualcosa che non va!! Per fortuna ci penso io a svegliarli dal letargo quando posso…

Quindi il punto principale, lo sforzo maggiore, è quello di riconoscere proprie mancanze. Solo così puoi sfruttare al meglio conscio, inconscio ed esperienza


Tu fai bene a spiegare loro cosa c’è sotto, ma non dare per scontato che sia così semplice per gli altri capire come funzionano i giochi. Pensa a quante informazioni hai letto e quante esperienza hai fatto sapendo cosa andare a provare, che tasti andare a toccare, cosa andare a correggere. Se poi aggiungi il fatto che nemmeno le donne sanno in realtà cosa trovano attraente in un uomo… capisci che non è facile per qualcuno completamente estraneo all’argomento capirci qualcosa.

@John 2846 wrote:

Difficilmente leggendo un libro imparerò a giocare a freesbee anche se mi convinco di poterlo fare, proprio perchè tutto ciò che apprendo in quel modo non va a collocarsi nella stessa zona della mia testa rispetto alla tecnica appresa in una giornata in spiaggia.




Qua però mi sento chiamato in causa, essendo un discreto praticante di frisbee. :cool: E’ vero, fare pratica è indispensabile per imparare a giocarci, ma senza una valida guida fare lanci e prese più “acrobatiche” è davvero difficile. Per impararne alcune mi è invece stato utile guardare video reperiti in rete, con tanto di spiegazioni. E leggermi un paio di manuali che spiegavano per bene come tenere e lanciare. E poi mettere in pratica prima in sessioni di allenamento individuali, infine durante sessioni di gioco al parco e/o in spiaggia. Si tratta pur sempre di esperienza: non è la tua, ma è l’esperienza di qualcun altro messa al tuo servizio, col fine di facilitare l’apprendimento, darti nuovi spunti, evitarti alcuni errori.

Certo non potevo pretendere di saper giocare solo leggendo un manuale.

Ma nemmeno provare lanci e prese di cui neppure conoscevo l’esistenza (perlomeno senza rompermi qualche osso :D)



Ieri sono stato ad un incontro di grafologia in cui è venuto fuori anche il tema della guida conscia e inconscia, molto importante nell’analisi della calligrafia. In pratica mentre la parte conscia decide quello che scriviamo, la parte incoscia è quella che determina come lo scriviamo. Mentre sulla prima la coscienza può stabilire una sorta di autocensura, tale operazione diviene difficilmente attuabile sulla seconda. Che quindi può rivelarci moooolte più cose circa chi scrive, rispetto al contenuto stesso dello scritto. Un po’ come quando si parla (esempio che ho portato io durante l’incontro in modo piuttosto brillante :D) e il come si dice una cosa (tono di voce, linguaggio del corpo) può rivelare molto di più rispetto al cosa si dice.

Tuttavia quello che siamo è irrimediabilmente un mix di queste due parti. Tra l’altro, secondo la mia personale esperienza, si possono “suggestionare” benissimo a vicenda, sia in modo virtuoso che in modo dannoso. Non è una sorta di “censura” sulla parte inconscia, è più una “guida”.


Le nostre convinzioni possono nascere da esperienze positive/negative o da lunghe esposizioni (passatemi il termine) a certi comportamenti o certi costumi culturali (se la mamma mi dice fin da neonato che il sesso è sporco probabilmente avrò timore del sesso), e andando a radicarsi dentro di noi determinano i nostri comportamenti.


Questo mi può andar bene fino ad un certo punto. Ripeto: il conscio secondo me non è un manichino in mano all'incoscio. Se l'uomo fosse un burattino, conscio e inconscio sarebbero i due fili che lo governano. Muovere un filo può causare agevolazioni o difficoltà all'altro filo. Perlomeno con me funziona così: se sono di umore incerto, mi basta sorridere volontariamente e dopo un po' l'umore diventa buono, anche senza un'apparente ragione.

Lungi da me sottovalutare il potere creativo della mente.
Anzitutto posso decidere di smettere di appiccicare l'etichetta "positivo/negativo" addosso agli eventi. E' il discorso di prima: imparare dai propri errori rende ogni esperienza comunque positiva. E' una questione di mentalità. Il che secondo me significa "conscio che determina l'inconscio".
In secondo luogo posso decidere quali comportamenti sociali e costumi culturali accettare (perchè mi rendono felice) e quali invece rifiutare (perchè sono delle gabbie). Il subconscio si adeguerà. Certo ci vuole un po' di tempo, non è nulla di magico ed istantaneo. E soprattutto deve venire dall'interiorità di ognuno di noi: cercare di inculcare nella mente altrui questi concetti è pressochè inutile.

@John 2846 wrote:



Tu fai bene a spiegare loro cosa c’è sotto, ma non dare per scontato che sia così semplice per gli altri capire come funzionano i giochi. Pensa a quante informazioni hai letto e quante esperienza hai fatto sapendo cosa andare a provare, che tasti andare a toccare, cosa andare a correggere. Se poi aggiungi il fatto che nemmeno le donne sanno in realtà cosa trovano attraente in un uomo… capisci che non è facile per qualcuno completamente estraneo all’argomento capirci qualcosa.




Non dò per scontato che sia facile, certamente. Ma non faccio “lezioni su come attrarre le donne”, non sono certo Dongiovanni!! Li spingo sostanzialmente verso “lo spirito giusto” (vedi lezione di aptero), dando in più qualche consiglietto qua e là :slight_smile:



Ps: non che abbia letto chissà quante informazioni… Cioè, apparte sto blog… Zero, quindi non posso certo dar lezioni in materia, mi basta aiutare a far uscire dal letargo :smiley:

Interessantissimo Spagnolo, devo dirlo. Magari impopolare per degli psicologi, ma con alcuni spunti di riflessione non indifferenti:

  • il fatto che l’ esperienza diventi un fattore fondamentale per arrivare al 100% delle tua capacità seduttiva, è 1 ennesimo inno ad agire
  • un altra cosa che ho pensato è che, nel momento in cui un uomo dice razionalemente, e sulla base delle sue esperienze(per esempio negative) che non ci sa fare con le donne, mette anche in risalto che il cambio di rotta da nerd a playboy passi attraverso sì all’esperienza,sì alla teoria, ma che questo cambio sia molto spesso lento e difficoltoso(e ci sta) e soprattutto che la teoria sia più facile da assimilare rispetto alla pratica. Mi viene da dire che al giorno d oggi l’uomo medio preferisce imparare tomi a memoria su delle regole di comportamento piuttosto che fare qualcosa di REALE e NATURALE, ma non mi va di pensarlo perchè vorrebbe dire che l uomo medio non è messo troppo bene.

    Comunque bella analisi Zio:)

Umh interessante (disse spock)

Facendo un paragone su quanto dice Lo Spagnolo con qualcosa che a me piace molte le arti marziali posso con certezza dirvi che la sua intuizione e giusta mi spiego.

Quando si comincia a praticare un arte marziale in genere senza volerlo si e legnosi , si tende a respirare male e si ci “chiude”.

Paragonando (poi tanto un paragone non è) il subconscio ordina al nostra corpo di chiudersi a uovo (o fetalmente per capirci ) senza che lo vogliamo il tutto non perché abbiamo subito qualche trauma che ci dice “questa e la miglior difesa attuabile” ma solo perchè la nostra mente non conosce altre difese , invece con L’esperienza che si acquisisce con la pratica ad un certo punto la nostra mente renderà automatica una difesa più valida proprio per il fatto che ha acquisito un bagaglio di esperienza (passando da errori , danni e piccoli passi avanti) tali da “inconsciamente” agire senza chiudersi.

Al che posso anche aggiungere che generalmente penso che il subconscio agisca per il nostro meglio ma spesso non ha le giuste esperienze per indicare la via giusta .

Esempio “non provaci con la tipa ti darà il 2 di picche e poi ci starai male” invece “provaci al massimo ti dice di no e la prossima volta saprai che quello che hai appena fatto forse aveva dei problemi e li correggi”.

Vabbé mi sono un pò dilungato vi saluto con una frase di un grande saggio Homer Simpson :wink:

"Provare e il primo passo verso il fallimento DOH"

ciao

Grande Aigor, paragone PERFETTO!! :smiley:

@Aigor76 2851 wrote:

Umh interessante (disse spock)

Facendo un paragone su quanto dice Lo Spagnolo con qualcosa che a me piace molte le arti marziali posso con certezza dirvi che la sua intuizione e giusta mi spiego.

Quando si comincia a praticare un arte marziale in genere senza volerlo si e legnosi , si tende a respirare male e si ci “chiude”.

Paragonando (poi tanto un paragone non è) il subconscio ordina al nostra corpo di chiudersi a uovo (o fetalmente per capirci ) senza che lo vogliamo il tutto non perché abbiamo subito qualche trauma che ci dice “questa e la miglior difesa attuabile” ma solo perchè la nostra mente non conosce altre difese , invece con L’esperienza che si acquisisce con la pratica ad un certo punto la nostra mente renderà automatica una difesa più valida proprio per il fatto che ha acquisito un bagaglio di esperienza (passando da errori , danni e piccoli passi avanti) tali da “inconsciamente” agire senza chiudersi.

Al che posso anche aggiungere che generalmente penso che il subconscio agisca per il nostro meglio ma spesso non ha le giuste esperienze per indicare la via giusta .

Esempio “non provaci con la tipa ti darà il 2 di picche e poi ci starai male” invece “provaci al massimo ti dice di no e la prossima volta saprai che quello che hai appena fatto forse aveva dei problemi e li correggi”.

Vabbé mi sono un pò dilungato vi saluto con una frase di un grande saggio Homer Simpson :wink:

"Provare e il primo passo verso il fallimento DOH"

ciao




cadi a fagiolo ragazzo, almeno per quello che è successo a me oggi…che dire, si ti viene da chiuderti, ma peggio dello stato fetale, proprio da essere uno spermatozoo che non esce(e proprio dal fatto di essere “testicolari” in certe situazioni penso che derivi il famoso epiteto offensivo di “coglione”), ma stavolta siccome mi sto “concedendo di sbagliare” vedo che sto avendo un’impennata sociale che non mi aspettavo. sto facendo letteralmente a pezzi i vecchi schemi di pensiero, le seghe mentali, i filmini con la testa… mi sta succedendo di tutto… appena sarà passato un poco di tempo e magari metto in ordine le idee, butto giù qualche riga in “esperienze sociali” su quello che sta diventando la mia (di nuovo) avventura universitaria…

L’esempio di Allannon con i cani mi è piaciuto un sacco… Sembra stupido forse ma il mio comportamente con i cani è perfetto a quanto chiarito scientificamente in questi posts… Basterà fare lo stesso con le donne… Già so che sbaglierò, ma questo significa che imparerò e andrò avanti migliore di prima! Ricordiamo che di pesci il mare è pieno.

E soprattutto le donne non mordono, quindi è meno rischioso accarezzare le donne che i cani… :smiley: