Tragicomiche vicende mi hanno portato a riflettere sul valore dell’onestà; nello scriverlo mi sono anche reso conto che il valore dell’onestà è già stato spiegato nei post sul blog, e non vado a dire proprio nulla di nuovo; di nuovo in effetti c’è solo il fatto che ora,e solo ora, almeno per me,ne ho capito il valore e l’importanza. Vi lascio quindi al mio delirio maturato ieri notte, dopo una giornata molto intensa.
In quanto glorificano questo valore; in quanti si riempiono la bocca circa il loro esser onesti, così come appaiono, senza fingimenti e nascondimenti di sorta; eppure chi può davvero dire di essere nudo? chi ha il coraggio di esser per quel che è in primis di fronte allo specchio, di fronte alla propria coscienza, e poi di fronte agli altri?
Passiamo la vita a vergognarci, a piangere su quel che siamo, a desiderare di esser diversi; ci incazziamo, protestiamo, diamo la colpa agli altri,alla società ingiusta e massificante, e tutto vogliamo fuorchè arrivare al nocciolo di noi stessi; siamo degli sfigati di merda, e ci fingiamo super-uomini; siamo stupidi, taccagni, irabondi, e continuamente evitiamo di ammetterlo; chè farebbe troppo male pensiamo.
Ma non ci (ma non vi) rendete conto che la finzione vi avvelena; l’aria diviene irrespirabile, vorreste solo fuggire, buttarvi tutto dietro, e oscillate tra una rassegnata depressione e la voglia di uscir fuori è urlarlo a tutti: SI è VERO, SONO COSI’ cane d’un dxx!
Che cazzo di colpa ne posso avere io? ho scelto io di nascere? ho scelto qualche cazzo di cosa in questo universo di merda?
Chi siete voi per giudicare? Andatevene pure a fare in culo!
Ma il problema non sono gli altri; gli altri ormai abitano dentro di te, gli altri sono l’inferno, quindi sei tu il tuo stesso inferno; ti ci sei condannato da solo, ti ci sei confinato da solo in quella gabbia di cristallo nella quale vivi; e che non ti consente di aver rapporti che si possano definire umani
Ed allora: che razza di vita volete condurre vivendo nell’inganno? sempre nel misero tentativo di occultarvi, di spacciarvi chissa per quale altra persona? Una vita di merda, bravi, l’avete capito
La via è l’onestà; onestà radicale! Guardatevi dentro, analizzatevi, ripercorrete le tappe essenziali della vostra vita ed imparate a non vergognarvene; non potete farlo, chè viceversa vi sentireste delle merdine piccole piccole; per il semplice fatto che state qui, ora e adesso, vuol dire che qualcosa di buono l’avete fatto, siete arrivati dove siete adesso;
Ed ora chiedetevi: perchè altri dovrebbero volere la nostra compagnia se voi in primis non vi piacete, non vi accettate; se recriminate sui vostri errori (che, cazzo , si, ci saranno stati, ma sono passati, e senza di quelli non avreste oggi la lucidità per poterli vedere come degli errori)
Non c’è nulla di sbagliato in quello che siete, mettiamocelo in testa; certo, intorno a voi tutti vi vogliono convincere del contrario, vi vogliono convincere che dovreste essere belli, alti, ricchi, pieni di femmine, prestanti virili e chissà cos’altro. Ma è a questa logica che ci dobbiamo sottrarre.
Riappropriamoci di noi stessi, di quello che siamo, dei nostri difetti, del nostro poter esser buffi, inadatti, e capire che non c’è nulla di male nell’essere così!
Certo, magari ci sono delle cose che non vi piacciono, che vorreste diverse; bene, ci sta che uno si impegni nel cambiarle; ma ci riuscirete solo se riuscirete a partire da una onestà radicale con voi stessi; inutile ripetervi che siete dei fighi se non lo siete, inutile ripetervi che siete pieni di donne ma le rifiutate perchè valete più di loro, non attacca, sono banali scuse.
Guardatevi, capite cosa non vi piace, ma solo partendo da una sana accettazione del vostro percorso biografico sarete in grado di cambiare qualcosa; di più:solo con questa mentalità sarete in grado di vivere da uomini, e di rapportarvi in modo autentico e profondo alle altre persone, viceversa, vivete la vita di altri, vivete i pensieri di altri, tutto è dell’altro.
Conosci te stesso, quindi, e diventa finalmente quello che sei. Non un altro. Devi diventare quell’individuo unico ed inimitabile che solo tu puoi essere
Buona fortuna
ma io credo che noi non siamo qui (in questo forum per esempio) per CAMBIARE,secondo me sarebbe assurdo,siamo qui per MIGLIORARCI ,migliorare ciò che gia siamo,ciò che abbiamo gia dentro di noi … tutti quanti… la timidezza per esempio in realtà sono arrivato a pensare che non esiste davvero…non nasciamo timidi,non nasciamo depressi…i bambini sono felici non hanno pensieri,giocano,si incacchiano piangono ridono quando lo sentono dentro di loro,ecco sono onesti!
io non voglio cambiare,cazzo ne ho passate di tutti i colori e sono ancora qui a sorridere con gli altri e quando mi guardo allo specchio l’unica cosa che mi sento di dirmi è “ti voglio bene”…potrei scegliere la strada della depressione mi sarebbe molto comodo,sarei giustificato,so come si sta ,so come è sentirsi depressi e francamente NON MI PIACE PER NIENTE…non sono proprio il tipo…e non voglio diventarlo…
io credo che essere onesti con se stessi sia questo…semplicemente constatare che nelle immense difficoltà che TUTTI subiamo o abbiamo subito nonostante tutto ogni tanto spulciamo qualche sorriso,ci rimettiamo in gioco come uomini ,ammettendo che non stavamo cacciando il lato buono di noi ma quello che ci hanno imposto gli altri forse…e nonostante tutto questo andare davanti allo specchio e dirsi “ti voglio bene”…fatelo ve lo consiglio…fatelo sempre…
forse sono uscito un pò fuori tema chiedo venia
A me piace quando dici : “potrei scegliere la strada della depressione mi sarebbe molto comodo,sarei giustificato”
Allora qui si va su cose toste
L’onestà e un principio a cui tengo moltissimo e la base di quello in cui credo (infatti spesso mi sento anacronistico) sia sul lavoro che nella vita dove avrei avuto più di un occasione di essere disonesto e guadagnarci e non l’ho fatto.
Ormai nella società attuale e considerato un difetto e anche bello grosso.
Io personalmente da un anno a questa parte ho abbracciato la filosofia che sono quello che sono :;i piacciono i robottoni jap o dei modellino prorprio sopra la mi testa , su facebook ho messo pure le foto non vi piace ?Amen il mio mondo va avanti.
Faccio Kenjitsu invece di thai o MMA amen e una mia scelta.
Se mi stai sui cosi detti te lo dico.
E via dicendo.
Volete sapere una grande verità e che l’onestà e una strada difficile e non tanti hanno il fegato di seguirla.
Daniel concordo sulla tua frase “potrei scegliere la strada della depressione mi sarebbe molto comodo,sarei giustificato” io per primo lo facevo ma sono arrivato a capire che e solo una perdita di tempo deprimersi.
Però non concordo sulla timidezza finchè non sono andato a scuola facevo amicizia con tutti persino in campeggio ero una furia e pura energia.
Le medie ma sopratutto le superiori hanno distrutto la mia autostima e la mia voglia di comunicare solo perchè spesso dicevo quello che pensavo.
Alle superiori per 3 anni ero vittima di bullismo perchè un po sovrappeso (e manco tanto) , perchè al solito parlavo invece di stare zitto e perchè non mi piegavo alle ingiustizie , e i professori che dovrebbero essere delle sorte di guide o mi ingnoravano o mi “degradavano” (l’ora di ginnastica tanto amata da tutti tranne da me che ero l’ultima scelta in tutto dai compagni e questo e un altro simpatico modo di dirti “sei uno sfigato”).
Alla fine di questo bel lavaggio del cervello o cominciato a diffidare delle persone e a nascondermi dietro la depressione o dietro alla solitudine.
E a ripigliarmi e stata dura devo moltissimo al fatto che ho una volontà colossale una delle mie poche qualità insieme alla testaggine di cazzo.
Scusate lo sfogo ma era per chiarire che a volte la timidezza ce la creiamo non sempre per nostra volontà ma per l’ambiente che ci circonda.
ciao a tutti
Nad cambiare io lo considero positivo invece se questo serve a noi stessi ad accettarci . Lo so l’automiglioramento e masturbazione disse il saggio
Ma io 2 anni fa quando comincia palestra decisi che non avrei mai seguito una dieta e mi sarei ingozzato lo stesso , adesso a distanza di 2 anni ho deciso di farla , ma non per piacere agli altri o per avere la tartaruga (che secondo me e un animale ), ma per vedere dove posso arrivare .
Noi che siamo qui a parlare e discutere e magari a volte ci troviamo in contrasto abbiamo fatto e stiamo facendo una cosa che i più grandi pensatori scienziati e innovatori hanno fatto prima di noi , ci siamo posti delle DOMANDE e nel nostro piccolo ragioniamo assieme alle risposte.
ciao a tutti
E’ in effetti un tema già dibattuto in questo forum: come l’accettazione di sè stessi possa consentire di cambiare. Il fatto è che spesso cerchiamo di migliorarci aggiungendo a noi stessi, accumulando abilità che magari nemmeno ci servono, o ci appassionano. Quando in realtà il lavoro principale non è aggiungere, bensì togliere, limare ciò che è stato contaminato, ritrovando ed ammirando il nostro nocciolo più puro e autentico, la nostra vera natura individuale e sociale, che un’educazione non propedeutica alla seduzione ha negli anni offuscato.
Checchè ne dicano gli spot televisivi e gli sceneggiatori cinematografici, la perfezione non è qualcosa da raggiungere. La perfezione è anormale. Inumana. Il difetto, ossia la mancanza (dal latino deficere) è proprio ciò che ci rende diversi gli uni dagli altri, ciò che ci caratterizza e ci sorprende e rende il mondo vario e interessante. E talvolta è anche spunto per il cambiamento. Lieto di essere deficiente/difettoso.
@Allanon 9974 wrote:
E’ in effetti un tema già dibattuto in questo forum: come l’accettazione di sè stessi possa consentire di cambiare. Il fatto è che spesso cerchiamo di migliorarci aggiungendo a noi stessi, accumulando abilità che magari nemmeno ci servono, o ci appassionano. Quando in realtà il lavoro principale non è aggiungere, bensì togliere, limare ciò che è stato contaminato, ritrovando ed ammirando il nostro nocciolo più puro e autentico, la nostra vera natura individuale e sociale, che un’educazione non propedeutica alla seduzione ha negli anni offuscato.
Checchè ne dicano gli spot televisivi e gli sceneggiatori cinematografici, la perfezione non è qualcosa da raggiungere. La perfezione è anormale. Inumana. Il difetto, ossia la mancanza (dal latino deficere) è proprio ciò che ci rende diversi gli uni dagli altri, ciò che ci caratterizza e ci sorprende e rende il mondo vario e interessante. E talvolta è anche spunto per il cambiamento. Lieto di essere deficiente/difettoso.
anche perchè se fossimo perfetti sarebbe na palla mortale alla fine…
quoto lo spirituale Allanon:D
@Aigor76 9606 wrote:
Allora qui si va su cose toste
L’onestà e un principio a cui tengo moltissimo e la base di quello in cui credo (infatti spesso mi sento anacronistico) sia sul lavoro che nella vita dove avrei avuto più di un occasione di essere disonesto e guadagnarci e non l’ho fatto.
Ormai nella società attuale e considerato un difetto e anche bello grosso.
Io personalmente da un anno a questa parte ho abbracciato la filosofia che sono quello che sono :;i piacciono i robottoni jap o dei modellino prorprio sopra la mi testa , su facebook ho messo pure le foto non vi piace ?Amen il mio mondo va avanti.
Faccio Kenjitsu invece di thai o MMA amen e una mia scelta.
Se mi stai sui cosi detti te lo dico.
E via dicendo.
Volete sapere una grande verità e che l’onestà e una strada difficile e non tanti hanno il fegato di seguirla.
Daniel concordo sulla tua frase “potrei scegliere la strada della depressione mi sarebbe molto comodo,sarei giustificato” io per primo lo facevo ma sono arrivato a capire che e solo una perdita di tempo deprimersi.
Però non concordo sulla timidezza finchè non sono andato a scuola facevo amicizia con tutti persino in campeggio ero una furia e pura energia.
Le medie ma sopratutto le superiori hanno distrutto la mia autostima e la mia voglia di comunicare solo perchè spesso dicevo quello che pensavo.
Alle superiori per 3 anni ero vittima di bullismo perchè un po sovrappeso (e manco tanto) , perchè al solito parlavo invece di stare zitto e perchè non mi piegavo alle ingiustizie , e i professori che dovrebbero essere delle sorte di guide o mi ingnoravano o mi “degradavano” (l’ora di ginnastica tanto amata da tutti tranne da me che ero l’ultima scelta in tutto dai compagni e questo e un altro simpatico modo di dirti “sei uno sfigato”).
Alla fine di questo bel lavaggio del cervello o cominciato a diffidare delle persone e a nascondermi dietro la depressione o dietro alla solitudine.
E a ripigliarmi e stata dura devo moltissimo al fatto che ho una volontà colossale una delle mie poche qualità insieme alla testaggine di cazzo.
Scusate lo sfogo ma era per chiarire che a volte la timidezza ce la creiamo non sempre per nostra volontà ma per l’ambiente che ci circonda.
ciao a tutti
Infatti spesso la causa della timidezza è proprio l’azione deleteria di amici cazzoni e famiglia incapace(almeno per me).
Amici per modo di dire ovvio, si parla di gente vicina o per posto o per via della scuola, bullismo, scherno, derisione, e imposizione sono le loro armi.
Anni fa finiva spesso a scazzottate, essendo per mia natura abbastanza “testa calda” arginavo la situazione, ma la lotta quotidiana avvenuta in quegli anni mi ha creato molti problemi.
Ed effettivamente un condizionamento rimane ancora oggi. La timidezza ho imparato a gestirla non tanto per volontà, ma perché ho sempre razionalizzato molto bene i fatti, e sono riuscito con il tempo a scaricarla.
Quindi piano piano aumenta l’autostima e migliora un po’ tutto.
Per quanto riguarda l’onestà… beh per me è impossibile vivere senza, sono molto emotivo caratterialmente ed essere onesto e sincero mi aiuta a sentirmi rilassato. Dico quello che penso, se ti piace sennò amici come prima oppure fanculo.
Stiamo attenti: essere onesti non vuol dire eliminare ogni filtro tra testa e lingua, dicendo sempre e comunque quel che ci passa per la testa; per vivere c’è bisogno anche di doti, importanti nella civiltà che fu, che sono la diplomazia e la cortesia; che senso ha se pensiamo qualcosa di non positivo su una persona, che comunque non ci ha fatto nulla, andarglielo a spiattellare in faccia? questo non ha senso
il pezzo che ho scritto, e con il quale i realtà non concordo piu’ neanche del tutto (lo scrissi sull’onda emotiva d’un evento che m’aveva colpito) verte principalmente sul riuscire ad essere radicalmente onesti con noi, dinanzi a noi stessi; significa piantarla di raccontarsi cazzate, e riconoscere volta volta quel che si, quel che di noi non ci piace, quel che di noi che vogliamo impegnarci a migliorare, senza rimandare ad libitum, per quando arriveranno tempi migliori
Essere onesti con noi stessi, accettare quel che di noi non ci piace dl nostro passato, riviverlo alla luce di quel che siamo adessi e della nostra mutata consapevolezza, è l’unico modo per poter esser onesti anche con gli altri; chiarisco che non predico una radicale onestà, nel senso di andare a spiattellare i nostri piu’ reconditi segreti al primo stronzo che incontriamo per strada; ma quando si incontreranno persone valide, con cui vorremmo avere un vero rapporto, allora li l’onestà è necessaria, altrimenti il rapporto non riuscirà mai ad andare in profondità, a diventare un reale rapporto (che si tratti di amore, o di amicizia)