Passo e chiudo 2: Abbandono dell'oriente

https://www.youtube.com/watch?v=1wIbOYQp2c4

Premessa: volevo scrivere na marea di premesse, ma sarebbero state più lunghe queste che tutto il post, quindi…
Una cosa posso dirla da adesso. Questo non è e non vuole essere nulla di motivazionale, di grintoso, questo post non se sente il bisogno

"Cosa realmente farà la differenza"
Queste sono state alcune parole di Aptero, e mi hanno dato da pensare. Quando sarebbe stata l’occasione giusta per scrivere? Quando: “Me ne sono fatte tre in un giorno solo!” “Al ristorante ho ordinato due carbonare da solo, follia!” "Ho trovato un bel lavoro! Finalmente via di casa"
Quando avrei capito il momento giusto, avrei dovuto scrivere quando concretamente sarebbero cambiate le cose?
Beh, concretamente non è cambiato nulla. I palazzi sono ancora nello stesso posto dove li abbiamo lasciati, il cielo è sempre blu. Dovevo, anzi volevo, capire quando sarebbe stato il momento giusto, è un modo l’ho trovato. Se fossi rimasto in uno stato d’animo decente per più di un tot giorni, senza cambiare carte in tavola, mentalità e valori ogni due pomeriggi, allora andava bene.

C’era sempre un tassello, un ingranaggio che mancava. Sti cazzi, ho fatto esperienze diverse tra loro, e fighissime. Quando uscivo la sera beccavo un sacco di gente per caso, se volevo organizzare qualcosa riuscivo a creare un bel gruppo di persone. A volte ricercavo pure quel disagio piacevole, quello che ti fa imparare, sbattersi in contesti nuovi e assaggiare nuovi punti di vista.
Ma mancava sempre qualcosa

Non si può dire che non abbia cercato di capire con tutti i miei sforzi cosa mancasse. Davvero, nemmeno Dio può dire che non mi sia impegnato con ogni fibra del mio essere a cercare di capire cosa mancasse
E allora mi sono rilassato cinque minuti, questa volta volendo capire la mia vera natura, partendo dalle mie origini. Niente viaggi in India, niente ciarlatani e motivatori di stocazzo del web, niente maratona di bonghe. Semplicemente cinque minuti a voler capire la mia natura
E la mia natura è essenzialmente PIGRA (tra le altre cose). Difficilmente mi vedrete aprire libro un mese prima dell’esame e se posso prendo sempre l’ascensore. BASTA questa filosofia del fare fare. E ciò non vuol dire neanche essere un perdigiorno. L’impegno per ciò che amo ci sarà sempre.
Ammiro molto quelle persone che hanno una natura COMBATTIVA, ecc, ma non è la mia. E apprezzo tanto quei tentativi di capire la differenza tra l’ego e l’io, quel cercare di ammaestrare l’ego per renderlo quieto. Questi sono progetti troppo ambiziosi per me, li lascio volentieri a voi

Ok, una volta capita la mia natura, sono andato a cercare sul sito degli articoli che avessero sfumature adatte, li ho fatti miei, e il gioco è fatto :slight_smile:

C’è un’opera BELLA, ma proprio BELLA, che è Hunter x Hunter. Non so se la conoscete (penso di sì) ma per chi non sa di che parlo, e per arrivare a quello che voglio scrivere, taglio corto: in pratica questi personaggi per aumentare il proprio potere si mettono delle restrizioni. Chessò, “Posso combattere solo di giorno” (e qua è un limite più o meno forte, quindi questa restrizione non migliorerà più di tanto la propria potenza) oppure “Posso combattere solo chi si chiama Mattia, pena la morte” (e qua invece è molto forte, metti la morte nel caso sfidi altri, e quanti Mattia ci sono fra sette miliardi di persone?)
Quindi ho cercato di mettere delle restrizioni anche su di me, tre a dirla tutta, molto semplici e poco fraintendibili.
(giuro, quando l’ho pensata sembrava più intelligente, adesso che scrivo sembra stupidissimo :smiley: )
Ma non ci penso neanche. Boh, so che ci sono e basta. Non perdo tempo a razionalizzarle, a che serve?
""Ma come?! Ti sei messo delle regole per vivere la vita? Ma non sai che sono le regole che imprigionano? Maledetto! Viva la libertà"
Sì, bella. A me va bene così.

Una cosa che ho notato tantissimo fra i seducerini in generale (forse non te che leggi!) e le persone fuori, (insomma tutti, in mia umile opinione, non voglio fare il maestro di sto pesce a nessuno) è che si sono dimenticati di un passaggio fondamentale nelle esperienze. Intendo dire che succedono delle cose spiacevoli, le si accettano ma, poi si dimenticano di lasciarle andare. Parlo me ad esempio,sono successe molte cose brutte negli ultimi sei mesi, cose che mi davano la forza perché mi dicevo “Mi faranno crescere”, e poi rimanevano. Non le lasciavo più andare. Ma come tutti eh.
Lo capisci dagli occhi, da quegli sguardi duri che la persona ha passato tante battaglie, ma niente, non le lascia più andare, anzi magari le mostra con orgoglio. Non sono qua per giudicare, ognuno viva nel modo che ritiene più giusto. Non ho voglia per queste cose di trattenere queste esperienze. Sì, imparo ma poi ciao
E con questo per ME è chiuso quel post “Passo e chiudo” :wink:
Buon divertimento fuori di casa e sotto le lenzuola raga! Stay strong :slight_smile:
Au revoir!

Sinceramente non ho capito a quali battaglie tu ti riferisca

Per battaglie intendo dire non proprio sfide, ma più esperienze negative che non si lasciano andare
Scrivo perché mi ero dimenticato di mettere questo brano nel post principale :slight_smile:
Ps. Viva la libertà di espressione! Non cancellate questo messaggio :wink: ora è decisamente completo il post e ne sono soddisfatto