Bella raga! un po’ di giorni fa mi hanno invitato ad un diciottesimo in un ristorante lussuoso. Mi presento al ristorante con due miei amici uno dei quali lo chiameremo F. Io e F. già conoscevamo un po’ l’ambiente e le ragazze della festa, quindi ci parlavamo agile. Ad un certo punto notiamo tre ragazze che erano sedute a un tavolo, una di queste la conoscevo (e è quella che mi interessava di più), per F. eran tutte sconosciute. A un certo punto F. dice: <Ci avviciniamo a queste tre?> io mi mostro un po’ incerto (fottiti paura )
F. <Allora che facciamo stiamo qui da soli a fare i gay?> E intanto si avvicina. Intanto dentro di me la paura mi assaliva. Ma paura di che cosa??
F. si mette a sedere al loro tavolo e anch’io lo raggiungo. Chicchieriamo del più e del meno, della patente, della scuola… La serata per me si interrompe lì.
Il fatto è questo: io quando sono all’ università o quando comunque si tratta di persone sconosciute non ho problemi a sparare cazzate e a diventare amici (sì perchè tutti gli approcci che faccio si trasformano in amicizie). Quando parlo con gente sconosciuta mi sento un po’ più leggero e più fluido. Ma quando parlo con ragazze che mi interessano tutto mi si ferma. Al flusso ci metto un tappo e tanti saluti. Perché ho così tanta paura? Ci sono periodi in cui mi sento bene, felice e spensierato; altri in cui mi manca un “che” per stare bene dal punto di vista dei rapporti sociali.