Personalità straripante

Ciao a tutti, vorrei avere qualche opinione su una situazione, che come vedrete è difficile considerare un problema, o almeno è probabilmente un problema diverso da quelli di tanti altri.



Il mio “problema” (che tale si rivela solo in alcune situazioni sociali) è che fin da bambino ho avuto un carattere dominante, e la tendenza ad acquisire immediatamente la leadership di ogni circostanza, controllare gli altri ed imporre quello che penso, in modo a volte un po’ autoritario.

Parallelamente a questo, devo dire senza falsa modestia (non servirebbe) che ho da sempre avuto un’intelligenza superiore a quella dei miei coetanei, alla quale nel corso degli anni si è andata affiancando una cultura anch’essa parecchio più ampia di quella dei miei coetanei.

Mi si perdoni l’ampia premessa, ma è necessaria per capire la situazione.

Per finire, quel che ho scoperto (ma anche se non avessi voluto scoprirlo, ci avrebbero pensato tutti gli altri a farmelo notare) è che sembro avere una capacità di ottenere risultati spesso migliori degli altri e quasi sempre in meno tempo, in qualunque ambito mi applichi (ad eccezione degli sport, forse, ma non ho mai provato davvero).

Nel caso vi foste costruiti l’immagine di una sorta di nerd represso di 200 chili XD, vi rassicuro, sono in realtà un ragazzo carino e anche abbastanza in forma!



Arrivo ora al mio problema: quando sono circondato dai miei amici, anzi, praticamente da chiunque mi conosca, mi trovo in difficoltà, perché se fossi “spontaneo”, libero e rilassato, come tante volte è stato suggerito nel sito, finirei facilmente per “schiacciare” le personalità degli altri, il che, oltre a poter portare ad un odio generalizzato nei miei confronti, darebbe fastidio a me per primo (non ho nessun interesse a sminuire chi mi circonda).

Molte persone sono già adesso in evidente soggezione in mia presenza, specialmente ora che dalla mia natale cittadina padana mi sono trasferito a studiare matematica in una università molto prestigiosa.

Per cui, sono costretto a cercare costantemente di “volare basso”, specie quando si parla di abilità o si intraprendono discorsi “seri”, che richiedono magari una certa cultura, per non sminuire gli altri, e a cercare di “reprimermi” per non mettere gli altri a disagio.

Questa situazione mi dà un grande fastidio, perchè chi mi circonda è libero di esprimersi al massimo di quel che è, mentre io sento il dovere di contenermi per non trasformarmi in una sorta di so-tutto-io insopportabile, e per non lasciare che il mio carattere di per sé abbastanza autoritario risulti fastidioso agli altri.



Naturalmente questo crea alcuni problemi con le ragazze, in quanto non ho particolari problemi ad avvicinarle, ma se si prova a parlare di qualcosa e si esce dal terreno del sacrosanto cazzeggio per entrare in quello di qualche discorso serio, finisce sempre che mi devo atteggiare da maestro, o altrimenti inibire e non dire niente, passando per scemo/ noioso.



Mi rendo conto che il tutto è molto strano ( :smiley: ) e che sono stato costretto a ricoprirmi di “complimenti”; ma volevo davvere vedere che tipo di strategie potete propormi. Grazie! :wink:



I.

Una domanda mi sorge spontanea: concretamente, in che modo imponi la tua autorità sugli altri? Quali sono le tue azioni proprio. Non lasci parlare? Attacchi con insulti in stile Sgarbi? Oppure fisicamente crei delle barriere? se uno non è d’accordo lo meni? O che altro?

Capisco il perché della domanda, in effetti non l’ho spiegato.

No, non sono assolutamente un tipo violento né uno che insulta (alla Sgarbi XD) .

Semplicemente, se c’è una conversazione fra tante persone in qualche modo finisce che sono io a “dirigerla”, se c’è da prendere delle decisioni capita spesso che le prenda io e che gli altri l’accettino senza fiatare. Forse dovrei smetterla di farmi scrupoli di tipo “democratico”, e accettare semplicemente che sia così, smettendo di contenermi, ma ho paura di diventare fastidioso (a me le persone con un carattere come il mio risultano spesso fastidiose, ma è naturale che si crei conflitto fra craratteri di questo tipo, magari non è così per tutti).

Oppure, e soprattutto, se c’è una discussione su qualsiasi punto (politica, o riflessioni di vario genere) mi è quasi sempre molto facile ottenere ragione, credo sia anche una questione di cultura ma soprattutto di personalità, non se la sentono di contraddirmi.

Se non sono stato chiaro, ditemelo e cercherò di trovare altri esempi.

Solo una cosa: evita sempre le discussioni, per quanto possibile.



Non ci sarà MAI un vincitore effettivo.



Anche se le tue argomentazioni possono essere sostenute dalla fisica, dalla filosofia, dal Papa in persona, la tua vittoria creerà risentimento nell’altro. Tanto più che la vera abilità interpersonale non é tanto nell’imporsi, ma nell’essere in armonia con gli altri.



Se non riesci ad evitare la discussione, esprimi el tue opinioni, anche con passione, ma rispettando quelle degli altri, cercando sottilmente di portarli dalla tua parte. E se loro non rispettano le tue idee, ignorali.



Come diceva il buon Beniamino Francolino :slight_smile:



“discutendo, polemizzando e contraddicendo, a volte si puo’ anche vincere;

ma é una vittoria di Pirro perché non si otterrà mai la simpatia dell’avversario”

allora secondo me ti stai facendo tante ma tante pippe mentali

se sei in grado di importi in questa maniera, e non ci sono segnali visibili di risentimento negli altri, non c’è niente che non va. anzi, se sai anche ascoltare e argomentare, sei un valore aggiunto per la compagnia. Se qualcuno non è d’accordo con te ma non ha le palle di ribattere è pure un problema suo: l’importante è che tu stia bene con te stesso e non compia soprusi di alcun tipo nei confronti degli altri.



se proprio ti senti a disagio ad essere quello che prende sempre le decisioni, prova a stimolare qualcun altro del tuo gruppo sociale. magari uno che vedi che avrebbe voglia di proporre, ma che magari si fa scrupoli ancora più pesanti dei tuoi. e chiedi tu stesso cosa ne pensino gli altri: solo così saprai se le tue decisioni sono seguite perchè sono effettivamente le migliori possibili, o invece se è perchè nessuno ha palle di proporre qualcosa di alternativo alle tue soluzioni



insomma non devi certo rivoluzionare te stesso, ma puoi “smussare gli angoli” cercando di eliminare, dal tuo carattere, gli atteggiamenti che non ti vanno a genio, sostituendoli con altri più partecipativi ed empatici

Il celolunghismo non funziona.

Secondo me è tutto il discorso mal posto ed il punto di vista dell’utente infinito ad essere molto limitato( a dispetto del nome :asd:). Personalmente mi trovo in linea con il pensiero di Odino.

Non esiste persona che in un contesto sociale esprime dominanza positiva imponendosi, “schiacciando la personalità degli altri” o fino portare odio generalizzato.

Queste sono forme di dominanza negativa, a volte determinate da una situazione di insicurezza, oppure da una idea di se distorta o limitata.



Posso dirti in primo luogo di cercare di essere umile, perché nella vita spesso i “superuomini” ricevono delle belle lezioni da quelli che considerano di meno.

Le vere personalità dominanti danno luce a a coloro che li circondano, valorizzano gli altri, sono dei trascinatori con il loro entusiasmo.

Non hanno bisogno ne di imporsi, ne di dimostrare nulla.



Puoi esprimerti liberamente, anche nei discorsi seri, se lo fai per il bene altrui cercando di condividere le tue conoscenze.

E non per comunicare "io sono migliore/più intelligente ecc "… essere in armonia con gli altri… gran bella frase.

Se ti poni questo problema significa che non hai una personalità dominante.



Se quello che dici è vero (gli atri ti seguono senza fiatare, ecc…) sei come me. Probabilmente se sei anche alto ed hai un buon fisico è più facile che gli altri si sottomettano o che ti seguano (se sei anche bello è un +1).



Umiltà? Volare basso?? Lasciamolo ai perdenti



Mi piace comunque la risposta di Allanon

@Don 11896 wrote:

Se ti poni questo problema significa che non hai una personalità dominante.



Se quello che dici è vero (gli atri ti seguono senza fiatare, ecc…) sei come me. Probabilmente se sei anche alto ed hai un buon fisico è più facile che gli altri si sottomettano o che ti seguano (se sei anche bello è un +1).



Umiltà? Volare basso?? Lasciamolo ai perdenti



Mi piace comunque la risposta di Allanon




Io sono alto ed ho un gran fisico scolpito, e ti posso assicurare che se ti poni male si rischia di uscirne miseramente.

L’umiltà è un valore importante. Non sto qui ad insegnarti cosa significa e quali sono le persone umili, nonostante molte di loro ricoprono ruoli da “vincenti” secondo il tuo schema.

Perché mai gli altri dovrebbero sottomettersi o seguire chi ? lasciamo queste dinamiche ad i vari branchi adolescenziali. Dove nessuno ovviamente seduce nessuno.

Il meccanismo perdente/vincente non porta da nessuna parte, ma è solo le traduzione che fai tu di determinati eventi. Di per se non significa nulla.

Anzi è il principale segno di frustrazione e di complessi di inferiorità/rivalsa.



P.S. per chi non lo sapesse… l’umiltà è una qualità, molto comune tra le persone intellettualmente dotate.

Pensala come vuoi

certo Don :wink:

ok strong, ma tieni in considerazione l’eventualità che questi sorprusi siano semplicemente una proiezione mentale di infinito, che teme che avendo una personalità dominante gli altri possano risentirne. e che, solo in ragione di ciò, si defila e va in secondo piano nel suo contesto sociale



qui non è questione di umiltà, qui è questione di manifestare la propria personalità senza inutili freni inibitori, ovviamente nel rispetto delle altre persone. quindi basta evitare comportamenti autoritari e tracotanti, e una capacità di leadership che s’impone naturamente può diventare qualcosa di davvero utile e degna di rispetto.



d’altra parte, essere umili può essere un valore in alcuni casi, ma in molti altri rischia di diventare una sorta di limite autoimposto che, dal punto di vista seduttivo, è forse ancora più dannoso di una mancanza d’umiltà portata all’estremo. essere umili ha senso se si resta nel limite delle nostre capacità fattuali (traduzione: non fare gli sbruffoni, non pavoneggiarsi), non se tali capacità fattuali vengono sminuite dall’ostentazione di umiltà. e se il nostro infinito ha delle buone capacità decisionali e dialettiche, perchè mai dovrebbe nascondersi? per paura di non piacere agli altri? per trovarsi invischiato anonimamente in mezzo al branco? per dar posto a qualcuno che magari non ha le stesse capacità?



a tal proposito vi invito a leggere uno dei primissimi articoli di seducere, ovvero “Cancelliamo la modestia dalla faccia della terra

@Allanon 11902 wrote:

ok strong, ma tieni in considerazione l’eventualità che questi sorprusi siano semplicemente una proiezione mentale di infinito, che teme che avendo una personalità dominante gli altri possano risentirne. e che, solo in ragione di ciò, si defila e va in secondo piano nel suo contesto sociale



qui non è questione di umiltà, qui è questione di manifestare la propria personalità senza inutili freni inibitori, ovviamente nel rispetto delle altre persone. quindi basta evitare comportamenti autoritari e tracotanti, e una capacità di leadership che s’impone naturamente può diventare qualcosa di davvero utile e degna di rispetto.



d’altra parte, essere umili può essere un valore in alcuni casi, ma in molti altri rischia di diventare una sorta di limite autoimposto che, dal punto di vista seduttivo, è forse ancora più dannoso di un’umiltà portata all’estremo. essere umili ha senso se si resta nel limite delle nostre capacità fattuali (traduzione: non fare gli sbruffoni, non pavoneggiarsi), non se tali capacità fattuali vengono sminuite dall’ostentazione di umiltà. e se il nostro infinito ha delle buone capacità decisionali e dialettiche, perchè mai dovrebbe nascondersi? per paura di non piacere agli altri? per trovarsi invischiato anonimamente in mezzo al branco? per dar posto a qualcuno che magari non ha le stesse capacità?



a tal proposito vi invito a leggere uno dei primissimi articoli di seducere, ovvero "Cancelliamo la modestia dalla faccia della terra"




Bravo.

Chiamasi intelligenza sociale.

@Strong-Enough 11899 wrote:

certo Don :wink:


Poi ti chiedi perchè non hai le palle per provarci con quelle che ti piacciono? (parole tue in un’altra discussione)



La vita è troppo breve per non tirare fuori i coglioni in ogni situazione e prendersi quello che si vuole

Allanon condivido in parte il tuo discorso, perché è molto equilibrato.

Posso dire però di aver conosciuto vere personalità alfa e la loro umiltà non costituiva un limite in nessun aspetto,

si può restare umili anche se consapevoli del proprio valore.



L’utente infinito si autolimita perché evidentemente risulta in qualche modo scomodo, ottenendo come lui stesso dice “odio generalizzato” o “schiacciando gli altri”.

In questi termini non è necessario parlare di umiltà e modestia come delle zavorre, ma come delle tappe necessarie di un percorso più ampio.

Sembra più un discorso da superman, “io sono il più intelligente, ho il carattere più dominante, ma se mi esprimo liberamente rischio di disintegrarti, allora per evitare attriti mi autolimito un po’…”

@Don 11906 wrote:

Poi ti chiedi perchè non hai le palle per provarci con quelle che ti piacciono? (parole tue in un’altra discussione)



La vita è troppo breve per non tirare fuori i coglioni in ogni situazione e prendersi quello che si vuole




sono solo periodi… comunque visto che sollevi questa domanda, presumo tu abbia una risposta… illuminami :slight_smile:

non so come mai ma gli ultimi post sono spariti…



edit: ora ci sono :slight_smile:

è chiaro che se ottiene odio generalizzato schiacciando gli altri, deve rivedere qualcosa nel suo comportamento. perchè l’odio non porta certo ad una vita sociale/sentimentale/sessuale appagante



ed è questo il motivo della mia domanda iniziale: sapere cosa effettivamente, nei fatti, facesse infinito per accaparrarsi sittante antipatie. Appurato che non ha atteggiamenti violenti, fisici o verbali, la conclusione che ne ho tratto è che questo “odio generalizzato” sia in realtà una sua paranoia.



a riprova del fatto che sostanzialmente non è del tutto sfornito di umiltà, c’è il fatto che abbia scritto a noi per chiedere un parere e un aiuto.



Il problema non è nel rapporto con gli altri, il problema è dentro di lui: è il disagio che avverte nell’essere sempre lui il “direttore d’orchestra”. Poi deh, dipende anche da che gente bazzichi. Se a me viene uno a fare un “discorso da superman” dicendo che se si esprime liberamente mi disintegra, io mica mi faccio troppi problemi a ribattere. Insomma non è che ci dobbiamo amalgamare con il marasma di senza palle solo perchè altrimenti risultiamo fastidiosi.

@Strong-Enough 11908 wrote:

sono solo periodi… comunque visto che sollevi questa domanda, presumo tu abbia una risposta… illuminami :slight_smile:




Mi spiace non funziona con me

@Don 11912 wrote:

“Probabilmente se sei anche alto ed hai un buon fisico è più facile che gli altri si sottomettano o che ti seguano (se sei anche bello è un +1).”




Don non ho intenzione di polemizzare... ma essendo fisicamente abbastanza imponente(alto 1.85m, è necessario dirti quanto stacco di panca piana ?) posso dirti che ciò che conta veramente ruota attorno ad altri "lidi".
Ora dimmi in che contesto puoi trovarti dove ci sono persone che si riducono a "sottomettersi e seguire" ? Questa è una visione di branco, frequente nei quartieri, dove funzionano ancora molte meccaniche tribali.
In altri contesti sociali, dove le caratteristiche "alfa" sono ben altre(e legate alla sfera intellettiva) si arriva poco lontano con questa tua visione delle cose.
Allora non è raro vedere il belloccio dal fisico palestrato uscirne con magre ricompense.. o peggio.

Questa è solo una parentesi per chiarire, per quanto riguarda il thread mi sono espresso e mi trovo perfettamente in linea con Odino ed Allanon.

Peace

Ringrazio tutti per le risposte, credo abbiate colto nel segno, specialmente Allanon.

Sono giunto anche io alla conclusione che il problema sia mio, e quindi si risolva immediatamente, smettendo di porselo.

Allanon ha inquadrato la situazione ancor meglio di come avrei saputo fare io:



"ok strong, ma tieni in considerazione l’eventualità che questi sorprusi siano semplicemente una proiezione mentale di infinito, che teme che avendo una personalità dominante gli altri possano risentirne. e che, solo in ragione di ciò, si defila e va in secondo piano nel suo contesto sociale



qui non è questione di umiltà, qui è questione di manifestare la propria personalità senza inutili freni inibitori, ovviamente nel rispetto delle altre persone. quindi basta evitare comportamenti autoritari e tracotanti, e una capacità di leadership che s’impone naturamente può diventare qualcosa di davvero utile e degna di rispetto.



d’altra parte, essere umili può essere un valore in alcuni casi, ma in molti altri rischia di diventare una sorta di limite autoimposto che, dal punto di vista seduttivo, è forse ancora più dannoso di una mancanza d’umiltà portata all’estremo. essere umili ha senso se si resta nel limite delle nostre capacità fattuali (traduzione: non fare gli sbruffoni, non pavoneggiarsi), non se tali capacità fattuali vengono sminuite dall’ostentazione di umiltà. e se il nostro infinito ha delle buone capacità decisionali e dialettiche, perchè mai dovrebbe nascondersi? per paura di non piacere agli altri? per trovarsi invischiato anonimamente in mezzo al branco? per dar posto a qualcuno che magari non ha le stesse capacità?"



Ad essere sincero, mi è capitato diverse volte che amici che non mi sarei mai sognato di cercare di “schiacciare” mi dicessero in confidenza che si sentivano inadeguati nei miei confronti, o che mi invidiavano. Credo che questo mi abbia fatto sorgere una sorta di complesso in questo senso, solo pensarci mi fa star male anche a distanza, in certi casi, di anni.



Negli ultimi giorni comunque mi sono lasciato andare ad argomentare le mie posizioni quando è capitato di discutere, invece di ritirarmi nel consueto prudente semi-silenzio, e come previsto l’ho avuta sistematicamente vinta.

Quel che onestamente mi ha sorpreso è che non solo non ho colto nessuna reazione di ostilità, ma anzi, per una serie di motivi, fra cui il fatto che avevo argomentato in modo sorridente e niente affatto autoritario, noto una certa tendenza delle persone con cui ho parlato a cercare di compiacermi e ottenere la mia approvazione.

Non credo di essere una persona priva di umiltà, nè al contrario sono affetto da “sidrome da celodurismo” o cerco coscientemente di schiacciare gli altri; il punto è soltanto che, nel corso degli anni, mi sono reso conto di avere di fatto una personalità dominante, e, mosso da qualche pulsione (senso di giustizia, empatia, paura di non piacere?), me ne sono fatto un problema e ho cercato sempre più di tenerla a bada.

In effetti, riflettendoci adesso, mi sto convincendo che accorgermi di avere una personalità spiccata ed originale abbia generato in me anche una sorta di timore di sembrare “troppo diverso”, “esterno”.

Ricordo che quando ero più piccolo avevo gruppi di amici in mezzo ai quali ero generalmente il leader, ma dai quali mi sentivo sempre in qualche modo diverso.

Insomma, potrei essermi fatto fregare dal sistema pecorizzante di cui tante volte parlano i post del sito! XD Per squallido che sia, se non altro cessa in buona parte di essere un problema nel momento in cui ce ne si accorge!



Comunque, concordo con quanto è stato sottolineato, esprimersi appieno non comporta necessariamente essere arroganti né schiacciare gli altri. A me non interessa né l’una né l’altra cosa, ho solo temuto fossero “effetti collaterali” dell’esprimere la mia personalità.

Concludo con una veloce domanda: come pensate dovrei comportarmi se riprendessi ad esprimermi liberamente e mi trovassi di nuovo qualche mio amico a dirmi che si sente inadeguato nei miei confronti?