Quanto era seducerino Orazio?

Doversi studiare latino ha dei lati positivi :smiley: leggendo Orazio mi sono reso conto quanti concetti cardine di seducere compaiono in un autore di oltre 2000 anni fa.



Satira 1, I : " come mai nessuno vive bene nella sorte che si è scelto o gli è capitata, ma tutti lodano e invidiano chi segue altri direzioni (= chi è diverso, ha un’altra vita, altre abitudini)?" Eccolo, il famoso benaltrismo: se io fossi così, se solo io facessi questo e non quest’altro…sarei felice.

e dallo stesso testo “…se un dio dicesse loro scambiatevi le parti e uscite, cambiate ( = quando hanno la possibilità di cambiare qualcosa che non vogliono nella loro vita), rifiuterebbero. E pensare che avrebbero la possibilità di essere felici!” Ecco la paura del mettersi in gioco.



E poi altri componimenti, uno in cui parla della sua vita, dove fa il minimo indispensabile per sopravvivere e poi vive al massimo, come lui VUOLE davvero, ogni momento della sua vita, criticando chi perde il suo tempo a accumulare soldi sperando un giorno di usarli ma finendo per morire con tanto oro e poca felicità.

O il carpe diem: un’ode a vivere l’istante: sembra di sentire lo spagnolo in certi punti :smiley: Era rivolto a una ragazza che si faceva tante seghe mentali. Orazio le vedeva intrappolata nella sua mente, persa cercando di prevedere il futuro e dimenticandosi del presente. E allora lì l’esortazione: il futuro non sarà mai come tu lo stai programmando, quindi agisci, ENTRA NEL PRESENTE. Segui il flusso insomma. Orazio aveva capito tutto.

Grazie,si e se lo chiamano saggio e filosofo c’è un motivo

In effetti, ora che ci penso, da quanto non lo si vede più sul forum?