Allora ragazzi, sarò breve e conciso…
Ogni giorno andando a scuola incrocio lo sguardo di una ragazza. Molte volte è lei che mi guarda e io poi ‘sostengo’ il suo sguardo (ho letto non so dove sul sito che il fatto di non distogliere lo sguardo prima della ragazza è molto importante…) fino a che lei non passa oltre. Mi piace molto e mi sono promesso di fermarla…ma come? cioè cosa le potrei dire?
Leggiti e studia prima l’inner game, poi studia e APPLICA l’outer game.
E’ scritto tutto lì.
Ogni giorno andando a scuola incrocio lo sguardo di una ragazza. Molte volte è lei che mi guarda e io poi 'sostengo' il suo sguardo (ho letto non so dove sul sito che il fatto di non distogliere lo sguardo prima della ragazza è molto importante...) fino a che lei non passa oltre. Mi piace molto e mi sono promesso di fermarla...ma come? cioè cosa le potrei dire? :confused:
successe anche a me una situazione molto simile, anni fa.
era l'ultimo anno di liceo.
avevo appena cambiato scuola per svariate ragioni, e mi sono ritrovato, in questa nuova scuola, in cui conoscevo solo cinque persone.
fatto sta che uno dei primi giorni di scuola, quella mattina prendo i mezzi pubblici, e una ragazza seduta sul tram colpisce subito la mia attenzione.
inizia il gioco di sguardi, io rimango su di lei, e lei come spesso accade, distoglie ripetutamente lo sguardo per poi tornare :)
alla terza volta ch elo fa, accenno un sorriso.
fermata. scendo, e vedo che lo fa anche lei, poco più avanti a me.
faccio due calcoli. ha lo zaino, sono le 8.10, va nella mia stessa direzione e siamo a 100mt da scuola: viene per forza nel mio istituto.
ok. accellero il passo, mi porto di fianco a lei e: "hei ciao!"
lei si prende uno spavento (stava ascoltando la musica ocn le cuffie)
poi devo averle chiesto se andava nella mia stessa scuola, devo averle detto qualcosa sul fatto che ero nuovo lì e da quel punto la conversaizone è iniziata.
da lì è nata col tempo una piccola frequentazione (molto breve :)) con quella ragazza che mi aveva colpito subito (raro di solito per me).
ricordo bene quella situazione perchè fu uno dei miei primi approcci per strada :D (e ricordo di aver avuto il cuore a mille mentre la ragigungevo a passo spedito)
questo piccolo inciso per raccontarti che è più semplice di quanto pensi approcciare a scuola.
basta buttarsi, dire anche oslo "ciao" e poi raccontare qualcosa, qualsiasi cosa.
solo così si impara ad avere cose da dire sempre, solo PARLANDO e BUTTANDOSI.
d'altronde la loquacità è un muscolo al pari della concentrazione e della simpatia.
vai, provaci, e torna su seducere a racocntarci come è andata. :)
haha… mi hai fatto venire in mente il mio primo approccio in assoluto.
ero anche io alle superiori.
eravamo in cortile e la vidi passare con una sua amica. mi feci forza e andai da loro in uno stato completamente alterato dall’ansia. cuore che batteva, testa che girava.
mentre mi avvicinavo dissi un ciao, ma loro non mi cagarono (bene!). arrivai da loro e risalutai. la sua amica, seccata, esordì con un “dai, che vuoi!” (bene!!!).
Io INDICO COL DITO l’altra e l’interprete si intromette di nuovo “eh, che c’è…”
“nienteeeh… volevo dirti che sei molto carina…”
“grazie! ^^” (dai che mi ha sorriso!)
"…e volevo chiederti se ti andrebbe di conoscerci"
"…mi dispiace… sono già impegnata :)"
"ah… vabbè (spallucce). GRAZIE ciao!"
tornai dai miei amici che mi chiesero sbigottiti “ma sei andato là a conoscerla?? io non ce l’avrei mai fatta”. ma nulla valse la stima dei miei amici, e non approcciai più per diversi anni. XD
una piccola precisazione: la notai per la prima volta in gennaio, ma presi il coraggio di avvicinarla… l’ultimo giorno di scuola! solo perchè il giorno seguente non l’avrei più vista
quanti mesi passati a piangere sotto la doccia pensando che non l’avrei mai conosciuta… che tenerezza
ora mi sembra impensabile che ci siano ancora una miriade di ragazzi che si sentono così.
ahahah, fantastico.
per la serie "piccoli seduttori crescono".
assolutamente un approccio da rifare quello dell'andare lì, fermarsi ammutoliti, e a domanda "che vuoi?" indicare la ragazza ahahah. ha del geniale.
un tempo mi era venuto il trip degli approcci muti, senza parlare fino al momento necessario :)
lo proverò a breve questo
@aptero 5957 wrote:
.
assolutamente un approccio da rifare quello dell’andare lì, fermarsi ammutoliti, e a domanda “che vuoi?” indicare la ragazza ahahah. ha del geniale.
haha! non avrei mai detto di poter rivisitare un pessimo approccio
come andavano gli approcci muti?
come andavano gli approcci muti?
gli approcci muti funzionano, il problema è che dipende un po' dal contesto.
se sei ad una festa (luogo in cui puoi aprire anche nel peggiore dei modi tipo ruttando e facendo finta di vergognarsene subito dopo) è possibile arrivare da una ragazza in silenzio e fare una sorta di mimo, porgendole la mano per presentarsi e poi continuando la conversazione a gesti mentre lei cerca di capire :D può partire subito la modalità gioco così.
in discoteca idem, lì l'approccio silenzioso è IMO il più efficace: vai da lei, le prendi le mani e inizi a farla ballare, poi la giri, ci balli un po' da dietro, ed inifine tornando viso contro viso, provi a baciarla.
è chiaro che in strada un approccio muto funziona poco nulla, perchè non c'è il tempo, la gente ha altro d afare, non ciondola sui marciapiedi come noi :rolleyes: per cui bisogna iniziare subito energici e coinvolgere la ragazza a 360° per non darle modo di crearsi difese razionali al fatto che sta conoscendo un ragazzo completamente a random per strada.
nei locali normali è fattibile invece, e vedrei molto divertente la tua versione, in cui ti avvicini al tavolo delle ragazze, ti fermi, loro ti guarderanno con espressione "che minchia vuole?" e tu con leggiadria e sicurezza indicherai la tipa, facendoci un sorriso nel mentre.
le altre ragazze probabilmente comincieranno con cose tipo "wooo, tipa hai fatto colpo!" ecc, il che instaura un fantastico clima giocoso.