Si può essere maestri di se stessi?

Siamo tutti qui con uno scopo primario: migliorare nel nostro rapportarci agli altri; sviluppare le nostra abilità nel gioco sociale; e questo al fine di riuscire a condurre una vita piu’ ricca, piu’ stimolante, magari anche piu’ bella. Certo è che quello che abbiamo fatto fino ad adesso non ci soddisfa in pieno. Ed io non parlo solamente del rapporto con le ragazze (o, dato che ci gratifica con la sua presenza anche una simpatica ragazza, il rapporto con i ragazzi), ma il discorso è chiaramente generale; volendo usare un linguaggio da idealismo ottocentesco, concerne il rapporto con tutto ciò che è non-io; e precisamente il nostro atteggiamento verso di esso; in una sola parola, quello che vogliamo è imparare a vivere!

Da questa riflessione nasce il messaggio che state leggendo: se voglio imparare a ballare la salsa, quello che farò sarà di andare ad iscrivermi ad una scuola di ballo, dove l’istruttrice mi spiegherà i passi bassi, lo spostatemento dei pesi, mi fARà provare, riprovare, all’inizio sbaglierò, poi pian piano inizierò a capire come fare, sempre piu’, fin quando mi sentirò pronto per andare in pista e ballare;una volta lì, verificherò se e quanto sono in grado; la pista da ballo mi riserverà dei problemi che non sorgevano a scuola;mediante i feedback che riceverò dalla pista, e, continuando parallelamente ad andare a scuola, col tempo imparerò a ballare.

Esistono d’altro canto persone che ballano,anche molto bene, senza andare a scuola, ma semplicemente andando in pista e imitando gli altri.

E questo vale anche per altre cose, tipo imparare a suonare uno strumento o altro.



Domanda: sono queste due modalità di apprendimento diverse? se si, quali sono le caratteristiche di chi riesce ad imparare in un modo piuttosto che in un altro? Perchè c’è chi riesce in un modo, chi nell’altro? e poi: sono reali differenze, o è una differenza magari solo iniziale, data da chi ha bisongo magari di una certa qual spinta iniziale per partire, mentre in seguito le differenze scompaiono?



Prima considerazione: per imparare è comunque necessario vedere qualcuno che mette in pratica la cosa di cui stiamo parlando; non imparo a ballare leggendo un libro sul ballo, o a suonare leggendo un libro sullo strumento. Imparo vedendo qualcuno che lo fa, e cercando di rifarlo, ovviamente applicando quanto vedo in modo da adattarlo alla mia persona.



Seconda Considerazione: quando dico che vogliamo imparare a vivere dico tutto, ma allo stesso tempo non dico nulla; devo riempire di contenuto; devo stabilire quindi che cosa voglio, cosa non voglio.



Queste mie considerazioni nascono da un certo qual scoramento che mi è preso in questi ultimi giorni: dopo un inizio di anno con forte energia ed entusiasmo, in cui cercavo sistematicamente di mettere in atto il mio miglioramento sociale, in primis parlando con chiunque mi capitasse, provando ad interloquire con gli altri in modo positivo, dall’edicolante, al tabaccaio, al tipo che aspetta l’autobus, mi sento un po’ scarico.Cambiare è difficile, specie quando intorno a te tutto sembra restare uguale, statico, quasi imbalsamato; Carmelo Bene recitava nell’Hamlet suite:



"Sono senza un amico.

Non ho un amico che sappia raccontare la mia storia,

un amico che mi preceda dappertutto

per evitarmi quelle spiegazioni che m’ammazzano."

Ecco, alle volte sento la mancanza di qualcuno che mi dica dove sbaglio, cosa potrei fare altrimenti, e che veda piu’ lontano di me.

Ma tant’è: devo farne a meno.

Chiaramente non mollerò: certo che no. MA sono conscio che servirà impegno e tempo; e tutti noi vorremmo risultati in tempi brevi; ma non è possibile a quanto pare.



Saluti a tutti

Belle considerazioni… dal mio punto di vista è importante sì impegnarsi, poi, quando arriva (perchè se ci si impegna molto prima o poi arriva) il periodo di stanchezza o un po’ di depressione l’importante è tenere duro, magari non strafare e riprendere le energie per continuare a lottare… sbaglio?

(non so come rendere l’idea che ho in testa, ma questo post non vuole essere una questione di dialettica, sia chiaro)



io non concordo con una parte, quando dici "voglio imparare a vivere"



perchè, non stai vivendo? semai aggiungi quello che ti senti mancare, ma non devi imparare a vivere… vuoi migliorare? sei qui, basta seghe mentali, trova quello che ti manca e prenditelo

magari puoi imparare nuove cose, come fare o essere qualcosa, ma sei sempre te, e vivi, che ti piaccia o meno



questa è la parte difficile, capire quello che vuoi, e qui siamo insieme…