Sono tornato!

Ciao a tutti,



un post per dire solo una cosa: sono tornato!



Non so da cosa sono tornato perche’ in realta’ non mi sono mai mosso da dove sono, ma nello stesso tempo ho fatto un viaggio un po’ interessante.



Per farla breve da diciamo febbraio ho avuto un periodaccio e sono quasi finito in ospedale. Non voglio dare una nota tragica alla cosa perche’ ora sto bene. Diciamo che pero’ ho perso un po’ di vista la filosofia seducere, perche’ ero piu’ preoccupato di portare in salvo la pellaccia senza casini (consiglio: se siete all’estero prima cosa trovatevi il dottore, non fate come me che per scaramanzia non l’ho fatto cosi’ e poi quando ne ho avuto bisogno mi hanno quasi lasciato schiattare per strada).



Ho avuto un mucchio di “tempo libero” e ho pensato/scritto/letto un sacco di cose. E’ lungo riassumere tutto e non voglio farlo, ma in due parole io sognavo la cosa sbagliata per me. Sognavo di migliorarmi per impressionare gli altri, invece che accettarmi per quello che sono e lasciarmi andare. Ho sempre pensato poco con la mia testa ed ho sepre visto la realta’ per come mi veniva spiegata.



Si lo so che sono banalita’, questo sito le ripete ad ogni angolo, io le avevo lette e mi dicevo che erano giuste, ma non le avevo veramente comprese. Quando le comprendi e’ come ricevere uno schiaffo. Credetemi ma ho capito per la prima volta veramente cosa sia l’ego (non lego). Direi che e’ come trascinare un sacco di pietre e dire che ogni pietra siamo noi. Prova a lanciarne una e vedi che succede.



Putroppo nessun cambiamento per quanto drastico e drammatico deve poi frotneggiare la routine e le cose tendono da sole a tornare come erano prima.



Tra l’altro per parlare di come meno spirituali, da quando mi sono rimetto in sesto ho anche raggiunto la tanto agognata one night stand. Poi per il resto ho smesso di mirare ai “target” e ho iniziato a comportarmi come volevo comportarmi e mi sono trovato naturalmente circondato da ragazze. A volte penso che sia una cosa un po’ strana, non sono migliorato fisicamente, non e’ cambiato molto (forse sono dimagrito ma ero gia’ magro quindi non e’ un gran vantaggio).



Di lavoro devo ancora farne, ma non lo definirei lavoro, ma divertimento. Alla fine adesso mi piace interagire con l’altro sesso, lo trovo a suo modo divertente, indipendente dal fare sesso o meno. Colgo le occasioni semplicemente perche’… mi capitano.



Forse l’ultima frase non ha senso, ma cmq speri di essermi spiegato.

A leggerlo e’ un po’ riduttivo, ho scritto pagine e pagine su questi argomenti, ma alla fine sono una semplice ripetizione di quello che e’ gia’ scritto nel forum. Comunque e’ incredibile come la vita attraverso i suoi percorsi ti spiega a modo suo le cose e poi pensi “azz questo alla fine questo e’ quello che ho sempre letto da quei due di seducere”.



Ho anche letto un libro molto bello e leggero, non so se esista in italia.



Titolo: Fuck it the ultimate spiritual way



http://www.amazon.co.uk/Fuck-Ultimate-Spiritual-Way/dp/1905633041



Non vi cambiera’ la vita se non sarete voi a farlo, perche’ (detto inglese) se non sei la soluzione allora sei parte del problema.

@alebarg 7927 wrote:

Sognavo di migliorarmi per impressionare gli altri[…].

Si lo so che sono banalita’, questo sito le ripete ad ogni angolo, io le avevo lette e mi dicevo che erano giuste, ma non le avevo veramente comprese. Quando le comprendi e’ come ricevere uno schiaffo. Credetemi ma ho capito per la prima volta veramente cosa sia l’ego (non lego).[/quote]



Sì, ti si è finalmente accesa la lampadina.

La maggior parte della gente cerca di migliorare per gli altri, nel nostro caso di seducere per avere più donne attorno, invece che per sè stessa. E invece come hai detto tu, proprio quando non miri ai target, proprio quando ti comporti in maniera indipendente, naturale, proprio allora ti ritrovi con tante corteggiatrici attorno :slight_smile:



Inoltre son tante le persone che ascoltano consigli e li capiscono, magari li condividono pure; in pochi però li comprendono, e hanno la forza d’animo di metterli in pratica.



Ti si è accesa la lampadina.



E se si è accesa sul serio, sta tranquillo che non si spegnerà più :slight_smile:

@alebarg 7927 wrote:

Ciao a tutti,



un post per dire solo una cosa: sono tornato!









Di lavoro devo ancora farne, ma non lo definirei lavoro, ma divertimento. Alla fine adesso mi piace interagire con l’altro sesso, lo trovo a suo modo divertente, indipendente dal fare sesso o meno. Colgo le occasioni semplicemente perche’… mi capitano.



Forse l’ultima frase non ha senso, ma cmq speri di essermi spiegato.




Per me è qui lo switch determinante. Interagire per il piacere di farlo, invece che trovarlo un lavoro.



Io ancora non ci sono riuscito fino in fondo, mi piace uscire e interagire con la gente pur senza aspettarmi nulla, ma non è raro che quando sono a tu per tu con una, invece che divertirmi, mi scoccio.:wink:

alebarg potresti farlo lo stesso questo breve riassunto, mi hai molto incuriosito!

Ok a grande richiesta (1 persona) vi faccio un riassunto.



E’ tutto iniziato quando al lavoro ho ricevuto la lettera contente il giudizio finale di un gruppo di esaminatori sul mio lavoro. Ero tranquillo perche’ i miei colleghi mi avevano gia’ avvertito che quella lettera era solo una formalita’ e che era meglio non prendere troppo sul serio quello che vi era scritto. Nel mio caso pero’ non vi era scritto nulla di generico, ma bensi’ qualcosa di molto personale. O meglio il commento riguardava la sfera lavorativa, ma io l’ho preso come una cosa personale.



Cosa c’era scritto nella lettera? Nella lettera era scritto che io conoscevo il problema che stavo affrontando per come mi era stato spiegato dagli altri e non attraverso una mia esperienza diretta. Secondo colpo: secondo gli esaminatori dovevo sviluppare una mia linea indipendente di pensiero e assumermi la responsabilita’ delle mie decisioni.



Vi assicuro che non e’ stato piacevole, ma alla fine ho deciso di sottolineare le due frasi e appendermi la lettera sulla scrivania come monito, per le prossime volte. A questo si aggiunge il fatto che il mio capo continua ossessivamente a ripetermi che devo essere proattivo e non reattivo ( agire per propria iniziativa, invece che agire quando le circostanze ti stanno per travolgere come una valanga).



Ovviamente il mio approccio sul lavoro era anche quello che avevo nella vita. Dovevo smettere di leggere e chiedere spiegazioni, ma guardare i problemi con i miei occhi, per averne una esperienza diretta. Quante prove pratiche avevo avuto di non essere capace a relazionarmi con le ragazze? Molto poche. Alla fine mi ero autoconvinto di non essere capace solo sulla base di quello che mi avevano detto gli altri o avevo immaginato che gli altri pensassero (un po’ debole come prova eh?). Era ora di agire e fare una seria autovalutazione delle mie capacita’. Quante volte avevo preso l’iniziativa, invece di agire solo quando le circostanze mi ci avevano costretto? Ovviamente troppe.



Prendere decisioni proattive ti porta a capire che la soluzione perfetta ai problemi non esiste, come non esiste la frase perfetta con la collega carina. Bisogna dire quello che al 70% (se va bene) puo’ semprare giusto e cogliere il momento, perche’ talvotla le soluzioni ottimali non arrivano in tempi ottimali. Quindi bisogna arrangiarsi.



Il mio lavoro ha influenzato anche il mio approccio alla vita in un altro senso. Nel mio lavoro entro in contatto con molte persone e ciascuno richeide da me cose diverse e possiede un modo diverso di approcciare i problemi e di vedere i risultati. Quindi alla fine a volte sono costretto a vagliare molte opinioni diverse e poi a prendere la mia decisione, dato che il mio capo chiaramente si rifiuta di prendere decisioni per me (ed e’ un po’ difficile quando hai finito l’uni solo 6 mesi prima). Quante volte mi sono fidato del suggerimento di una persona con piu’ esperienza di me (chiunque) ed ho fatto una gigantesca cazzata! La risposta del mio capo: “se xxx ti dice che va bene mettersi una borsa in testa tu lo faresti?”. Tutto questo ha fatto si che ora cerco di fidarmi di piu’ del mio istinto e della mia ragione, invece che di quello che mi dicono gli altri. Essere selfcenterd come opinioni e decisioni insomma.







Non e’ nulla di sconvolgente e di radicalmente diverso da quello che e’ scritto nel sito e per questo penso che condividerlo sia un po’ una ripetizione. E’ solo che quando fai esperienza diretta sulla pellaccia delle cose l’effetto e’ un milione piu’ potente di leggere parole sul monitor.

Comunque c’e’ anche la seconda parte

Dai dai, a grande richiesta (1 persona) vai con la seconda parte :smiley:

ehehe la stavo scrivendo quando hai postato



Inoltre stando male ho capito che:


  • quando si sta bene e’ meglio pensare ad altro, anziche’ pensare a quello che gli altri pensano di te


  • nei momenti importanti della vita (quando decici, quando stai male e quando stai bene) sei essenzialmente solo, quindi non e’ fondamentale cercare sempre l’accettazione degli altri (se poi la si vuole cercare per forza, vale la pena cercare di essere apprezzati da quei tre o quattro poveri diavoli che quando sei stato in difficolta’ ti hanno saputo dare una pacca sulla spalla).



    Un giorno poi stavo leggendo un titolo su un giornale o qualcosa di simile e sono stato colto da un chiaro moto di repulsione. Le immagini della rivista mi presentavano un mondo dove ricchezza, bellezza, potere, simpatia ecc. erano i criteri per classificare tutto e decidere se avrei fatto parte del gruppo dei sorrisi mentandent o meno. Ho pensato andate al diavolo, voglio solo vivere la mia vita e fare quello che mi piace! Putroppo pero’ nonostante mi rifiutassi di essere classificato, io ragionavo ancora come la rivista che avevo abbadonato nel soggiorno sfatto. I miei stessi sogni erano sbagliati: cercavo una ragazza da portare nel palmo della mano per mostrare agli altri come ero stato bravo (e’ da malati, ma e’ cosi’).



    Il mio agire era bloccato e routinario, perche’ il mio pensiero era bloccato e routinario, non avevo bisogno di cercare alcuna occasione o amicizia influente o altro. Dovevo pensare in modo diverso, dovevo smettere di giudicare tutto e tutti e accettare le cose per come erano. L’ho fatto seriamente per 3 giorni al massimo e vi garantisco che sono stato da dio. La televisione, i media, la famiglia, la scuola ci insegna a inscatolare la realta’ e a tracciare linee di demarcazione che esistono solo nella nostra testa. Noi poi facciamo il resto convincendoci che tutto cio’ sia vero e reale.



    Ho capito cos’e’ l’ego. Io definisco l’ego quando traccio la linea che separa me dalla realta’ che mi circonda. Disegnato il nostro ego soffriamo per proteggerlo e farlo crescere, mentre invece sarebbe solo il caso di lasciarsi andare e trascurarlo un po’.



    Onestamente sono un po’ imbarazzato da queste cose che sto scrivendo, ma alla fine penso che siano profondamente vere. E’ difficile, ma sono profondamente convinto che per essere veramente liberi bisogna essere liberi prima di tutto da se stessi, bisogna smettere di opporre restistenza, accettare le cose ed essere “fluidi”. Il risultato con le ragazze? Vedo una che per un qualsiasi motivo mi piace, vado e comunico. Come va va. So gia’ che all’inizio saro’ un po’ in difficolta’ ma sono cosi’ e mi accetto, non posso non seguire il mio istinto perche’ la mia immaginetta di me stesso che tengo nel portafoglio potrebbe stropicciarsi (metafora molto figa).



    Cosi’ ho scoperto che seguire il proprio istinto e’ divertente e che non e’ vero che non ci so fare con le ragazze. Sono diventato un po’ piu’ sereno ed un po’ piu’ risoluto nei miei obbiettivi. E ci guadagno anche in salute.



    Il problema? La nostra mente e’ bastarda. Mi sono rilassato cosi’ per 3 giorni, una settimana al massimo e ho avuto dei risultati molto positivi ed inaspettati. Questo mi ha portato ad “attaccarmi” di nuovo alle situazioni e a preoccuparmi di nuovo per fare le cose nel modo giusto e non perdere quei risultati, che avevo invece ottenuto semplicemente facendo quello che sentivo.



    Con il risultato che sto tornando al punto di partenza! E questi post sembrano sempre piu’ un delirio!

Però ora che hai visto con che frequenza e con quale velocità le cose possono cambiare, dovresti riuscire ad essere consapevole del fatto che questo attaccamento alla fin fine è inutile. Anzi è pure dannoso nella misura in cui non ti permette di esprimere la tua vera indole e la tua vera volontà.



Sviluppando una simile consapevolezza, è impossibile tornare al punto di partenza. Magari ti sembra di tornarci perchè riaffiorano vecchi comportamenti e vecchi schemi di pensiero, ma in realtà il bagaglio di esperienze che hai accumulato e che puoi utilizzare è via via sempre maggiore, e ti permette di ritrovare la retta via con sempre maggiore facilità

Il fatto che ti sia liberato dei blocchi mentali che avevi è gia tanto…

Molti come hai detto sanno tutta la teoria a perfezione ma non la mettono mai in pratica…

Purtroppo la mente è così,chi non si trova in difficoltà non è colui che è forte caratterialmente ma solo chi pensa di meno…

purtroppo una volta che incominciamo a far lavorare la mente su cose futili,su preoccupazioni,la mente incomincia a crerare una sorta di difesa e come se dicesse"non vuoi avere problemi,beh allora stanne alla larga" ma ovviamente parlare o conoscere una ragazza non è un problema…ma un qualcosa banale e normale

beh se ci sei riuscito una volta puoi farlo ancora e fidati se ci riprovi sempre prima o poi diventerà parte indissolubile di te questo tuo nuovo modo di essere e pensare

Alebarg, le tue parole vengono da una persona veramente cambiata. Lo si capisce dalla sincerità con cui le esponi.

I tuoi post erano -non me ne volere- tra i più noiosi da leggere, perchè carichi di sfiducia e scetticisimo. Ora invece i tuoi princìpi sono chiarissimi, e hai scritto cose di una profondità notevole.

Dici che sono banalità. Tutt’altro. Forse non ci dirai nulla di nuovo, forse troverai molte persone che sono d’accordo. Ma siamo in pochi a crederci davvero.



Da sottolineare, poi, che questa illuminazione è arrivata dopo un brutto periodo, il che conferma che nessun evento può essere considerato negativo in maniera assoluta.



Hai tutta la mia stima

Voto ufficialmente per il Best Of iconabest

lo sento dalle parole che scrivi, che qualcosa ti è scattato. è propria di chi si è svegliato, la sensazione di aver dormito troppo :slight_smile:

alebarg;7927 wrote:
Putroppo nessun cambiamento per quanto drastico e drammatico deve poi frotneggiare la routine e le cose tendono da sole a tornare come erano prima.

questa frase riassume un pochino quello a cui stavo pensando oggi.
mi sono preso una vacanza in questi giorni, sono andato in spagna a fare le prove generali per quello che spero sia il paese dove andrò a stare il prossimo anno, erano mesi che non lasciavo la mia città, e devo ammettere che questa pausa, come spesso succede, mi è servita per rimettere le cose nella giusta prospettiva.
la routine si è spezzata, la mente è tornata piena di iniziative, ed è così che deve essere, questo è vivere le giornate a pieno, senza perdersi in abitudini ammuffite, reiterate nel tempo, che ci danno tanta sicurezza, tanta tranquillità, ma ci annientano lentamente.

e allora ho pensato, chi me lo fa fare.
ora che sono tornato, chi me lo fa fare di tornare a vivere sui soliti binari?.
ho deciso di rovesciare le abitudini, prenderle per i piedi e scuoterle.
si parte dalle cose più semplici, dai posti dove vado a mangiare o studiare, dalle strade che faccio nella mia città, passando per gli orari che scandiscono la mia giornata tipo (che a dirla tutta era già tendenzialmente poco impostata :)) arrivando fino a chiamare persone che non sento da tempo senza che esista un valido motivo per averle perse di vista.
basta.
basta mettersi un pochino a cambiare le carte in tavola, a confondere le variabili che la testa si risveglia, e ci ricorda che possiamo fare ben più di quanto ci abituiamo a fare, e che ci sono pochi limiti se non quelli che crediamo di vedere davanti a noi.

sono contento per te albarg, un benvenuto al vero te stesso.

@aptero 7988 wrote:

Voto ufficialmente per il Best Of iconabest




Son d’accordo, ci sta.

Grazie molte a tutti mi ha reso molto felice leggere i vostri commenti.



Tra i piu’ noiosi??? scherzo, apprezzo molto la sincerita’. Sinceramente ero scettico su questi approcci troppo “astratti”, ma devo ammettere che non vi e’ nulla di astratto nell’agire come ci si sente di fare.



Mi ha aiutato molto scrivere (e qui devo ringraziare il fatto che il mio pc e’ morto e rimasto assolutamente spento per una ventina di giorni) e riordinare i miei pensieri, perche’ a volte certe cose le afferri in modo irrazionale e se non le chiarisci scrivendole, tendi poi a perderle.



Ad esempio io avevo intuitivamente capito cosa significasse muoversi in modo “fluido” nella realta’ che mi circondava senza opporre barriere e limiti, ma ho dovuto buttare giu molte righe per chiarirmi bene le idee.



Vi suggerisco molto il libro f…k it, forse non e’ il migliore sull’argomento, ma scorre in modo abbastanza piacevole.



Adesso vorrei raccontarvi e chiedervi consiglio su alcune situazioni sul lavoro e vorrei fare lo stesso scrivendo al mio vecchio amico esperto di donne. Ma non faro’ nessuna delle due cose, voglio affrontare le situazioni seguendo il mio pensiero e prendendo le mie decisioni da solo. Al massimo vi faro’ poi un riassunto a riguardo.



Adesso penso che tornero’ a scrivere e a riflettere un po’. Forse mi sto impantanando di nuovo, ma oramai sono sicuro che il meccanismo si sia messo in moto, quindi non mi preoccupo nemmeno piu’ tanto di come andranno le cose nell’immediato futuro. Faro’ quello che mi sento e direi che adesso ci sta bene un f…k it vadamo come devono andare!