Status for me, status for you

Lo scorso weekend sono andato al mare e mentre ero sdraiato sulla sabbia vedo che di fianco ai nostri teli si piazza una compagnia di ragazzi, tra cui un barista di un noto locale di Bologna.

Quest’uomo per me è un gran figo. Ogni volta che capito al suo locale lo osservo sempre mentre cazzeggia con naturalezza con ogni tipo di donna, che spesso sono le prime a fare il primo passo.



Quindi ho pensato di spiarlo sul campo, per vedere cosa combinava.

Manco a dirlo ci stava provando con una ragazza, anche se non bellissima. Probabilmente voleva tenersi in allenamento.



Presto, però, mi sono reso conto di come si comportasse in maniera diversa dal solito: era impacciato, appiccicoso, silenzioso e teso. Non stava mostrando di certo le sue armi migliori.

Fino a che non ho capito cosa stava succedendo. Togliendolo dal suo habitat, in cui è lui ad essere osservato e al centro dell’attenzione è rimasto senza potere, e dovendosi affidare solo alle sue capacità è andato in crisi.



Questo episodio semplice mi ha fatto ricordare l’importanza dello status all’interno di un gruppo di persone. Non importa andare a fare i baristi. Basta avere quello spirito che LoSpagnolo predica tanto, di estrema socialità ogni volta che andiamo in qualche posto.

In questo modo basterà molto meno sforzo per suscitare interesse, dato che il nostro status starà già parlando per noi.

è abituato troppo bene al bar :rolleyes:



poi è ovvio che ci siano ambienti che troviamo più congeniali e stimolanti, però mi sembra eccessivo questo passare “dalle stelle alle stalle”. Fare affidamento solamente su una posizione sociale vantaggiosa può rivelarsi controproducente, già già

è un po’ quello che succede quando ci abituiamo ad andare sempre nello stesso posto la sera e poi, una volta, finiamo in un locale diverso. di colpo bisogna ricominciare a mettersi a proprio agio con l’ambiente.



in realtà ci sono un po’ di trucchetti per prendere subito confidenza con l’ambiente.

innanzitutto è importante -e quando non lo è? lol- rompere il ghiaccio con gli sconosciuti, perchè appena giunti in un posto, non abbiamo il polso del livello sociale di chi ci sta intorno. potrebbe essere viziato da prime impressioni fuorvianti. ecco che in vece approcciare la prima persona a caso (anche se 2 o 3 sarebbero meglio per fare una stima decente), ci può dare un immediato riscontro di quale possa essere il livello sociale medio di quel locale. questo è molto importante perchè conoscere la libertà sociale di chi ci sta attorno ci dà la possibilità di prendere le misure sugli altri, capire fino a dove possiamo spingerci e quali nostre qualità avranno un impatto maggiore sull’ambiente.



ora, questo discorso è molto analitico e raizonale, ma è proprio quello che accade alle persone socialmente abili in maniera naturale.

arirvano in un posto-> valutano la libertà sociale media -> prendono le misure sugli altri -> spengono il cervello e vanno di puro istinto. e possono farlo perchè si sono abituati all’ambiente.

ed è per questo che quando siamo in un posto molto conosciuto, anche se non ci fosse mezza persona che conosciamo, ci sentimao a nostro agio e agiamo più liberamente. perchè sentiamo di conoscere tutti i potenziali rischi che corriamo a stare lì.

c’è gente che ci mette mesi ad abituarsi ad un ambiente, e c’è gente che ha bisogno solo di 5 minuti. è tutta questione di allenamento, più si gira e si cambiano ambienti, più ci si allena a prendere confidenza con ciò che ci circonda in fretta.



hai fatto bene john a sollevare questo aspetto, perchè come hai osservato bene la seduzione può essere attuata molto più facilmente là dove riusciamo ad esprimere la nostra libertà e diventa quindi cruciale abituarci agli ambienti il più in fretta possibile.



il discorso del valutare il valore sociale altrui è molto importante, vedremo di trattarlo a breve sul blog perchè se capito bene aiuta molto nel capire “fino a dove possiamo spingerci” in ogni situazione, il che mi pare sia una domanda ultimamente ricorrente qui sul forum.

in realtà si vedrà che non c’è un limite vero e proprio alla nostra espressione, quanto più un “modo” diverso nell’esprimere le proprie libertà a seconda dell’ambiente in cui siamo, per cercare di ridurre al minimo i rischi esterni :slight_smile:



un abbraccio

@aptero 9355 wrote:

è un po’ quello che succede quando ci abituiamo ad andare sempre nello stesso posto la sera e poi, una volta, finiamo in un locale diverso. di colpo bisogna ricominciare a mettersi a proprio agio con l’ambiente.



in realtà ci sono un po’ di trucchetti per prendere subito confidenza con l’ambiente.

innanzitutto è importante -e quando non lo è? lol- rompere il ghiaccio con gli sconosciuti, perchè appena giunti in un posto, non abbiamo il polso del livello sociale di chi ci sta intorno. potrebbe essere viziato da prime impressioni fuorvianti. ecco che in vece approcciare la prima persona a caso (anche se 2 o 3 sarebbero meglio per fare una stima decente), ci può dare un immediato riscontro di quale possa essere il livello sociale medio di quel locale. questo è molto importante perchè conoscere la libertà sociale di chi ci sta attorno ci dà la possibilità di prendere le misure sugli altri, capire fino a dove possiamo spingerci e quali nostre qualità avranno un impatto maggiore sull’ambiente.



ora, questo discorso è molto analitico e raizonale, ma è proprio quello che accade alle persone socialmente abili in maniera naturale.

arirvano in un posto-> valutano la libertà sociale media -> prendono le misure sugli altri -> spengono il cervello e vanno di puro istinto. e possono farlo perchè si sono abituati all’ambiente.

ed è per questo che quando siamo in un posto molto conosciuto, anche se non ci fosse mezza persona che conosciamo, ci sentimao a nostro agio e agiamo più liberamente. perchè sentiamo di conoscere tutti i potenziali rischi che corriamo a stare lì.

c’è gente che ci mette mesi ad abituarsi ad un ambiente, e c’è gente che ha bisogno solo di 5 minuti. è tutta questione di allenamento, più si gira e si cambiano ambienti, più ci si allena a prendere confidenza con ciò che ci circonda in fretta.



hai fatto bene john a sollevare questo aspetto, perchè come hai osservato bene la seduzione può essere attuata molto più facilmente là dove riusciamo ad esprimere la nostra libertà e diventa quindi cruciale abituarci agli ambienti il più in fretta possibile.



il discorso del valutare il valore sociale altrui è molto importante, vedremo di trattarlo a breve sul blog perchè se capito bene aiuta molto nel capire “fino a dove possiamo spingerci” in ogni situazione, il che mi pare sia una domanda ultimamente ricorrente qui sul forum.

in realtà si vedrà che non c’è un limite vero e proprio alla nostra espressione, quanto più un “modo” diverso nell’esprimere le proprie libertà a seconda dell’ambiente in cui siamo, per cercare di ridurre al minimo i rischi esterni :slight_smile:



un abbraccio


si se poi sei anche amico del barista viene tutto piu’ semplice ancora:D

infatti io avevo già pensato di attaccare bottone, ma quando ho visto quella scena ho pensato “che sfigato!”

in realtà invece di appiccicargli addosso l’etichetta di “sfigato” avresti potuto chiedere direttamente a lui il perchè di quella sostanziale differenza nell’atteggiamento :stuck_out_tongue:

sì boh… quando l’ho visto mi si è raffreddato un po’ tutto :smiley:



if you know what i mean…