mi accorgo che nonostante tutto quello che ho letto su questo forum ,nonostante gli sforzi che faccio per me è difficile scrollarmi di dosso la mia timidezza,sopratutto con le donne,non si può semplicemente dire “ok è stupido essere timidi,ledonne non mordono” e come per magia si diventa sfacciati,vincerla è un processo moooooolto lungo…:mad:
Leggere non basta. Bisogna agire. La paura che senti, nelle giusti dosi è normale. Ci sono diverse ragioni scientifiche a riguardo, che se vorrai ti spiegherò.
Ti devi forzare il primo periodo. Puoi solo spegnere il cervello, ovvero la parte razionale del cervello un attimo prima di agire e “tuffarti”.
Anche per me è difficile questo periodo di “iniziazione” alla seduzione reale.
Ti capisco perché sto passando la stessa cosa. Anche se io vivo serate in cui sono un animale estroverso a serate in cui mi sento a disagio ad andare a parlare con una ragazza.
Kierkegaard
buttati.
devi sentire dentro di te che non ha nulla da perdere, che qualsiasi cosa succeda va bene.
devi distruggere il timore, la paura che ti assale semplicemente lasciandola fluire dentro di te. non opporti, non resisterle, lascia che abbia il suo effetto, abituatici, deve diventare la tua seocnda pelle. ed allora basterà muovere le gambe, avvicinarsi, e parlare.
è un processo graduale, non si impara da un giorno con l'altro.
all'inizio potresti essere impacciato, mangiarti le parole, tradire un po' di nervosismo.
poi ti renderai conto piano piano che loro non mordono, che puoi dire quel che vuoi senza effetti. e solo allora passerai allo stadio successivo, dove diventerai talmente sicuro da metterli in soggezione inizialmente, semplicemente approcciandoli.
è questione di abitudine, è come imparare ad andare in bicicletta, nè più nè meno.
metterli in soggezione inizialmente, interessante…certo a me serve una cosa principalmente: essere preso in considerazione, trasmettere fedelmente un messaggio da me agli altri. il fatto che tutto deve necessariamente passare dal corpo a volte mi è stato complicato, come un modem che non MOdula/DEModula o che lo fa in modo discontinuo.
@aptero 1872 wrote:
buttati.
devi sentire dentro di te che non ha nulla da perdere, che qualsiasi cosa succeda va bene.
devi distruggere il timore, la paura che ti assale semplicemente lasciandola fluire dentro di te. non opporti, non resisterle, lascia che abbia il suo effetto, abituatici, deve diventare la tua seocnda pelle. ed allora basterà muovere le gambe, avvicinarsi, e parlare.
è un processo graduale, non si impara da un giorno con l’altro.
all’inizio potresti essere impacciato, mangiarti le parole, tradire un po’ di nervosismo.
poi ti renderai conto piano piano che loro non mordono, che puoi dire quel che vuoi senza effetti. e solo allora passerai allo stadio successivo, dove diventerai talmente sicuro da metterli in soggezione inizialmente, semplicemente approcciandoli.
è questione di abitudine, è come imparare ad andare in bicicletta, nè più nè meno.
Buttati, sì! E’ divertente, è emozionante, senti la vita che ti scorre nelle vene, niente ti farà male; conoscere le altre persone, tanto più dell’altro sesso, è una delle cose più belle del mondo…
Quando sei da solo guardati allo specchio e pensa alla timidezza che diventa “la tua seconda pelle”, come dice aptero. Allora affrontala. Tutta insieme, o un po’ alla volta. Sfidala ogni giorno. Io almeno ho fatto così, ora non mi ritengo più una persona timida, ma prima lo ero molto.
Poi quando vinci la timidezza avrai altre sfide, nuove paure. Il bello sta proprio in quelle “sfide” con se stessi, che non finiranno mai (come gli esami).
(Io per esempio ho la patente fra 3 giorni e la maturità fra 6 giorni. Sono tesissimo. Ho le “bolle”, una specie di sfogo che mi viene sulle mani. Ma l’ho scelto io di fare due esami così a ridosso, anzi non vedo l’ora! Sono felice di avere delle sfide difficili da affrontare. Ciò che non uccide fortifica. E io ne uscirò fortissimo!

Prima di conoscere una bella donna, hanno tutti un po’ paura. Altri ne hanno tantissima. Ma io trovo che sia una paura dolcissima.
Il momento in cui non la conosci.
il momento in cui fai quella promessa solenne a te stesso: "prometti che le dirai UNA STRONZATA QUALUNQUE ma che ci parlerai, che la conoscerai!(questo è bellissimo)
il momento in cui le parli e non sai che dire (questo è bruttissimo)
e poi tante altre ragazze… qualche flirt… stare distesi sul letto e pensare "ma le piaccio?"
il momento in cui ti avvicini per darle un bacio!
e lei fa testina, e ti dice "no guarda scusa ma tu non mi piaci"
o quando invece vedi il suo volto sorpreso aprirsi in un sorriso e poi buttarsi su di te, e abbracciarti…
Sono tutti momenti impagabili, e ce ne sono centinaia di altri momenti come questi, tutti diversi, nessuno di noi ha le stesse storie da raccontare …bò non so voi ma io ringrazio di vivere ogni volta che ci penso.
Scusate per questo post sdolcinato

ieri sera solita uscita tra amici,niente di particolare,a mano a mano che sto piu con la gente mi sblocco sempre di piu,un altra cosa che mi fa incavolare oltre alla timideza è il fatto di non essere mai stato un grande interlocutore,insomma non sono bravissimo a parlare e fare discorsi lunghi ed articolati,solo frasi brevi o medie,mi piacerebbe essere piu bravo nel parlare.
ma porca putt…:mad:,oggi è la seconda volta nella settimana che qulcuno mi dice che sono timido,pensavo di esser migliorato,ed invece sembra che agli altri io appaia sempre come un ragazzo timido,nonostante i miei sforzi di essere piu sfacciato.
il fatto di esser troppo timido ed educato ha fatto si che sul posto di lavoro moltissime persone bastarde mi hanno messo i piedi in testa,mi succede tuttora,alcuni colleghi vedendomi troppo buono pensano di potersi permettere di mancarmi di rispetto,succede così,una persona imposta un frame irrispettoso nei miei confronti,ioda persona educata non gli rispondo a tono,così lui lo rifà in continuazione,e gli altri che sono intorno vedono ed imparano,con la conseguenza di passare per coglione e cosi mi mancan di rispetto anche loro.
mi stò sforzando di rispondere a muso duro in questi giorni,anche se non rientra nel mio carattere.
quando lo faccio noto che queste persone rigano dritto,insomma il classico comportamento dei vigliacchi,leoni con le pecore e pecore con i leoni.
dato che fondamentalmente siamo animali,proviamo a spiegare la cosa dal punto di vista scientifico ed evoluzionistico,credo che anche negli animali quello che si sente piu forte cerca di sottomettere quello piu debole a meno che questultimo non mostri i denti e gli faccia capire chi è…,giusto?
il fatto di esser troppo timido ed educato ha fatto si che sul posto di lavoro moltissime persone bastarde mi hanno messo i piedi in testa,mi succede tuttora,alcuni colleghi vedendomi troppo buono pensano di potersi permettere di mancarmi di rispetto,succede così,una persona imposta un frame irrispettoso nei miei confronti,ioda persona educata non gli rispondo a tono,così lui lo rifà in continuazione,e gli altri che sono intorno vedono ed imparano,con la conseguenza di passare per coglione e cosi mi mancan di rispetto anche loro.
mi stò sforzando di rispondere a muso duro in questi giorni,anche se non rientra nel mio carattere.
quando lo faccio noto che queste persone rigano dritto,insomma il classico comportamento dei vigliacchi,leoni con le pecore e pecore con i leoni.
dato che fondamentalmente siamo animali,proviamo a spiegare la cosa dal punto di vista scientifico ed evoluzionistico,credo che anche negli animali quello che si sente piu forte cerca di sottomettere quello piu debole a meno che questultimo non mostri i denti e gli faccia capire chi è...,giusto?
per portare la questione sul piano "animali" è il maschio alpha, quello che viene rispettato e che si fa rispettare.
abbi fiducia, cambiare la propria timidezza non è un qualcosa che accade nello spazio di un paio di mesi. a me ce ne sono voluti un paio, ma di anni per diventare completamente spudorato quale sono ora :D
dai tempo al processo, non roderti troppo il fegato (come invece ho fatto io). esci e fai piccoli progressi, sia fuori con gli amici e gli socnosciuti, che nel tuo posto di lavoro, fai benissimo a farti sentire, ad alzare la voce quando serve, e vedrai che più lo farai quando sarai nel giusto, più ti accorgerai che fondamentalmente la gente ha paura delle reaizoni altrui, è un po' lo stesso discorso del mantenere lo sguardo di qualcun altro, è un qualcosa che i più rifuggono. una volta capito che se ti fai rispettare non ti mordono e che anzi, puoi invertire la rotta e metterli per primi tu in soggezione, ti si apriranno le porte della spregiudicatezza.
si tratta solo di SPERIMENTARE (perchè a parole non serve a nulla, non si cambia davvero), di provare sul campo che se ti poni sicuro e fermo, conscio delle tue capacità e delle tue idee, gli altri si troveranno naturalmente in una posizione id soggezione, diventeranno loro gli agnellini.
e lo stesso discorso è trasportabile sul piano seduzione, approcciare un gruppo con questa impostazione mentale: "io so gestire la situazione che si creerà, l'approccio li destabilizzerà quel tanto che basta per consentirmi di prendere le redini dell'interazione", quando sarai davvero sicuro, sentirai tua quest'idea, ti sentirai tremendamente libero, non ti metterà più in soggezione il prossimo, viceversa ne farai tu a lui.
ottimo post,come al solito…
sto cercando di entrare il piu possibile nella mentalità di essere il premio come nell’articolo,anche se è difficile mantenerlo quando si conversa con ragazze molto belle,ma il concetto di premio è una cosa che va oltre le belle ragazze,a volte ci sentiamo inferiori anche di fronte ad altro tipo di gente,tipo dottori,professori ecc,in generale ci sentiamo così nei confronti di gente che ha raggiunto un certo altostatus.
bisognerebbe allenarsi nel sentirsi “alla pari” con qualsiasi tipo di persona.
avete mai visto cosa fanno i fans quando vedono i loro idoli,cantanti,attori,ecc? impazziscono e gli saltano addosso,quello è l’esempio
piu grave di sindrome da piedistallo.
chissa se spagnolo ed aptero sarebbero in grado di sentirsi alla pari anche di fronte a persone famose,certo sarebbe fantastico riuscirci:D
Io l’avevo notato già da un po’ riguardo ai professori, te ne accorgi appna succede che fanno un errore grave o se restano fermi nelle loro convinzioni mentre sbagliano…
Riguardo le star secondo me lo si capisce con l’età… ai 20 anni lo si dovrebbe capire secondo me…
A mio parere se non ci sentiamo di fare qualcosa subito l’importante è prendere le cose a piccoli passi. Impariamo a goderci il percorso oltre che la meta! Pensa che palle se domattina ti svegliassi estroverso tutto di un colpo: che noia… Prefiggiti, invece, un obiettivo dopo l’altro. Oggi è mantenere l’eye contact, domani è fare un sorriso, il giorno dopo è chiedere l’ora, il giorno dopo è fare un complimento, il giorno dopo è regalare un fiore, il giorno dopo è chiacchierare per il gusto di farlo, il giorno dopo è lei che prende una pausa mentre fate sesso solo per ringraziare il signore di averti creato.
E parlando personalmente la paura sta tutta nell’affrontare qualcosa che non conosco, ma appena supero quel gradino e mi butto le cose vanno alla grande.
Questa è veramente un’ottima discussione, l’ho letta solo adesso, mi coglie in prima persona. Avete dato tutti delle ottime risposte.
Per me è una delle migliori (THE BEST iconabest)
Anch’io in genere sono timida… Ma secondo me una delle cose che ti spingono è anche la motivazione… Magari ad approcciare uno carino in un locale ma che non mi guarda di striscio non ci riesco… ma se uno mi lancia qualche sguardo e mi piace tantissimo mi butto nonostante la timidezza… E la motivazione principale è “adesso o mai più!”
@Kierkegaard 1871 wrote:
Leggere non basta. Bisogna agire.
A mio umilissimo parere, queste 5 parole, dicono tutto
Purtroppo soffro anch’io di questo fastidioso problema…
Se si tratta di chiedere un numero anche dopo aver conosciuto una ragazza, viene fuori il coniglietto cagasotto che è in me 14qw Non parliamo poi quando c’è da farsi avanti per conoscerne una, anche quando ci sono un minimo di segnali positivi…
Ovviamente la timidezza non riguarda solo i rapporti con il gentil sesso, ma anche le interazione universitarie (cosa che quando ad esempio sono sul posto di lavoro - lavoro come receptionist in albergo alla sera nel weekend - non avviene, sono decisamente più spigliato…A parte quando ho a che fare con il capo…), tendo a non essere spigliato con i prof, risultato gli esami orali van sempre male…credo che sia un effetto post maturità…però la cosa dovrebbe finire perchè altrimenti non riuscirò mai a laurearmi.
Purtroppo io ho il terrore della figura di merda…
Io ho lo stesso problema, quando ho a che fare con gente che non conosco, non è una sola questione di donne come dici tu. è come se avessi paura degli altri in generale, la cosa cambia con le persone che conosco bene e gli amici. Cmq io stò cercando di fare qualcosa, cerco di parlare di più anche se mi sforzo, e cerco di fregarmene di quello che pensano gli altri. Ecco se io esco e sò di dover andare a conoscere una ragazza che mi attrae già mi prende il panico.
Vuoi perchè non mi sento all’altezza, vuoi perchè ho paura dei giudizi, boh! alla fine preferisco evitare.
Cmq ho apportato miglioramenti grazie ai consigli e alle lezioni del sito.
Io certe volte non so se sono timido o proprio non mi va di conversare…sta cosa ancora la devo capire… boh
@Daniel Craig 9412 wrote:
Io certe volte non so se sono timido o proprio non mi va di conversare…sta cosa ancora la devo capire… boh
oh per me non va troppo demonizzato il fatto che “se non sono sempre un animale sociale, al massimo delle mie possibilità, non sono nessuno”.
Io mi sono chiesto a volte perchè certe volte sembro, sia come atteggiamento, sia come modo di fare, uno di quegli uomini che nel forum vengono presi da esempio, sociale, divertente e virile, e quanto delle volte sembro timido e chiuso in me stesso, e nella mia passività, come quando avevo 11 anni. Eppure sono sempre la stessa persona, eppure delle volte mi comporto come è giusto.
Ne ho parlato anche con aptero, ora ne sono sempre + convinto, il massimo, il 100%, non si può sempre avere.
Credo che sarò già a un buon traguardo quando sarò sociale molto spesso, e semmai non sempre al massimo, magari un giorno sarò sociale al 20%, un altro al 100%, l’altro all’ 80%. Quello che conta è dare, comunque, un senso all’esistenza, avere una spinta ad essere nel tuo stato “normale”, cioè quello sociale e spiritoso. così l’esistenza diventa vita, e non solo viaggio palloso dalla nascita alla tomba.
Poi un altro concetto che mi preme molto è il fatto che ci saranno, direi inevitabilmente, dei giorni in cui proprio di parlare con qualcuno, di socializzare, di essere felice, non ne vuoi sapere.
Se c’è sempre il sole, il terreno si brucia. Ci vuole anche la pioggia.
Questo per dire che rincorrere la perfezione è inutile. Però già il semplice fatto che alla perfezione assoluta ci si possa avvicinare, è un ottimo motivo per migliorare.
E’ stupido pensare di riuscire a essere al meglio in tutte le caratteristiche sociali possibili, per 365 giorni l’anno.
Però, se per 360 giorni vivo in uno stato positivo, e poi ho 5 giornate no, per me sono comunque un uomo con i fiocchi, che è migliorato tanto, che può ancora migliorare in qualcosina, ma che si può considerare soddisfatto per un obiettivo di fatto raggiunto.
@kay23 9415 wrote:
oh per me non va troppo demonizzato il fatto che “se non sono sempre un animale sociale, al massimo delle mie possibilità, non sono nessuno”.
Io mi sono chiesto a volte perchè certe volte sembro, sia come atteggiamento, sia come modo di fare, uno di quegli uomini che nel forum vengono presi da esempio, sociale, divertente e virile, e quanto delle volte sembro timido e chiuso in me stesso, e nella mia passività, come quando avevo 11 anni. Eppure sono sempre la stessa persona, eppure delle volte mi comporto come è giusto.
Ne ho parlato anche con aptero, ora ne sono sempre + convinto, il massimo, il 100%, non si può sempre avere.
Credo che sarò già a un buon traguardo quando sarò sociale molto spesso, e semmai non sempre al massimo, magari un giorno sarò sociale al 20%, un altro al 100%, l’altro all’ 80%. Quello che conta è dare, comunque, un senso all’esistenza, avere una spinta ad essere nel tuo stato “normale”, cioè quello sociale e spiritoso. così l’esistenza diventa vita, e non solo viaggio palloso dalla nascita alla tomba.
Poi un altro concetto che mi preme molto è il fatto che ci saranno, direi inevitabilmente, dei giorni in cui proprio di parlare con qualcuno, di socializzare, di essere felice, non ne vuoi sapere.
Se c’è sempre il sole, il terreno si brucia. Ci vuole anche la pioggia.
Questo per dire che rincorrere la perfezione è inutile. Però già il semplice fatto che alla perfezione assoluta ci si possa avvicinare, è un ottimo motivo per migliorare.
E’ stupido pensare di riuscire a essere al meglio in tutte le caratteristiche sociali possibili, per 365 giorni l’anno.
Però, se per 360 giorni vivo in uno stato positivo, e poi ho 5 giornate no, per me sono comunque un uomo con i fiocchi, che è migliorato tanto, che può ancora migliorare in qualcosina, ma che si può considerare soddisfatto per un obiettivo di fatto raggiunto.
infatti la perfezione non è una caratteristica insista nell’uomo…quello lasciamolo a madre natura…
dici bene…ma io se mi analizzo un pò so di non essere timido per come la definizione intende…perchè anzi mi piace ogni tanto conversare anche con persone non conosciute …mi da grande soddisfazione intraprendere un discorso con chi non sai manco come si chiama…
molte volte è proprio la sensazione di non avere la minima voglia o necessità di parlare con qualcuno…e questo va bene se capitano poche giornate un pò off…certe volte mi accorgo che chi ho di fronte o vicino a me vorrebbe parlare ,dire qualcosa,intraprendere una conversazione con me,ma io in qualche modo assumo un atteggiamento di chiusura(il tutto in automatico) ,forse dovuto a delusioni passate non so,che comunicano agli altri "non voglio parlare con te"
mi rendo conto di essere ancora troppo chiuso e di dare indifferenza agli altri…ma qualche passettino in questo senso l’ho gia fatto per tornare quello di una volta.