Iniziando il gioco, ho iniziato anche il tentativo di aprirmi di più verso gli altri. Una cosa mi è balzata subito all’attenzione: come un passo da me reputato piccolo e insignificante possa essere percepito, da chi ancora non ha l’ardire di mettersi in gioco, come qualcosa di strano, o addirittura malvagio.
I miei amici, quelli veri, sono pochi. Persone con cui sono cresciuto, in pratica li considero fratelli. Uno di questi è stato lasciato dalla ragazza lo scorso inverno, dopo 6 anni di fidanzamento. Passato il tempo sufficente a metabolizzare la cosa, è diventato il mio “compagno di scorribande”, se così si può dire.
Se da una parte mi fa da incentivo (ad esempio mi ha proposto lui di iscrivermi in palestra, e la sera è quasi sempre pronto ad uscire), dall’altra però non mi agevola, non essendo disposto a mettersi in gioco. Ed è anche un po’ musone, cerco di farlo sorridere ma l’effetto dura il tempo della battuta, poi torna con l’espressione trrrrrroppo seria :S
Non s’accorge che se vuoi che il mondo ti sorrida ti basta sorridere te per primo al mondo
Vi porto qualche esempio recente
- Flirt con cameriera
Lunedì andiamo in un bar-gelateria che conosciamo. C’ero passato, dopo tanto tempo, sabato scorso. E avevo adocchiato una cameriera niente male. Un po’ giovane e bassina, forse, ma decisamente carina: una gnocca-bonsai, per farvi capire. Mai vista prima d’ora, mi limito a sorriderle. Risponde al sorriso e mi saluta. Eravamo li giusto per un caffè, così leviamo le tende. Come ho detto, però, ci torno lunedì. Gioco di sguardi e sorrisi ogni volta che passa, le faccio qualche battutina quando viene a prendere le ordinazioni e quando ci porta le bevande al tavolo. Quando viene a togliere i bicchieri vecchi e prenere delle nuove ordinazioni, approfitto per un piccolo contatto fisico, aiutandola (col miglior sorriso da cretino stampato in bocca :D) a mettere i bicchieri sul vassoio.
Il mio amico, pur essendo a suo dire interessato alla fanciulla in questione, si limita a guardarla. Sorride solo quando faccio le battute, ma con poca convinzione.
Risultato percepito da me: quando vado via dal locale questa mi guarda sorridente e mi saluta. Il mio amico quasi non lo caga nemmeno.
La sera successiva (martedì) io e il mio amico ci troviamo in un altro bar, e li tra un discorso e l’altro mi dice che secondo lui mi ero reso ridicolo e che si vergognava. Che non era quello il modo per provarci con una tipa. L’ho guardato con aria scettica e gli ho detto che secondo me invece era andata bene e avevo ricevuto buoni feedback. Gli ho chiesto quale fosse secondo lui il metodo giusto, con seguente risposta: niente, la guardi e basta, e vai li più spesso che puoi. Gli ho chiesto se era convinto che una cosa del genere funzionasse, mi sembrava abbastanza sicuro. Ne è nata una sorta di gara per vedere chi combina meglio
Ma prima di sabato o di lunedì non torno la, non ne ho voglia e non credo sia il caso di andare in un locale solo perchè ci lavora una ragazza. Fosse stato per lui saremmo stati tutta la settimana la, a consumarla con lo sguardo. Per fortuna però ho deciso io i posti dove andare le sere seguenti.
- Serata al disco-bar
Arriviamo a mercoledì, decidiamo di andare in un locale che generalmente è ben frequentato. Io faccio qualche piccolo passo avanti, niente di eclatante, ma sempre meglio di nulla. Questo Overthinking è più appiccicoso di quanto vorrei, più che altro non mi sento molto sicuro se non c’è un’occasione che si presenta. Se si presenta provo, se non si presenta non riesco a crearla, almeno per ora. Comunque un paio di scambi di battute con estranei li ho fatti, uno anche in una situazione divertente.
Inoltre, il mio amico trova in quel locale anche un suo collega (l’avevamo trovato anche un’altra volta, sempre in quel posto). Che dire, in pratica ci scambio più battute io che l’avevo visto 2 volte in tutta la vita che non fa lui, che lo conosce da anni. Questo ragazzo era con altri 2 amici, che però se ne stanno un po’ per i fatti loro. Poi arrivano 3 ragazze (nessuna delle quali aveva attirato la mia attenzione in modo particolare, ma appunto per questo consideravo l’occasione buona per far pratica) che conosco uno dei due amici. In quel preciso istante, il mio amico saluta il collega e dice “beh noi andiamo a fare un giro”. Qua ammetto il mio errore, avrei dovuto dirgli qualcosa come “Ok tu va a fare un giro, io resto qua che mi pare più interessante la situazione”. Un punto in meno per me, cercherò di imparare da questo errore. A mia discolpa posso fire solo che lui si era messo, fisicamente proprio, tra me e il gruppo del collega, questo non mi facilitato. Gli ho comunque chiesto spiegazioni e lui mi ha detto che, siccome il collega era stato da poco lasciato dalla morosa, preferiva che avesse possibilità di conoscere nuove tipe senza dover fare i conti con altri rivali. Sinceramente, faccio fatica a capire questo ragionamento, in quanto:
A) a me e a lui che ce frega se il collega ha concluso male una storia di recente? mica è un problema mio…cioè…al massimog li do una pacca sulle spalle e gli offro na birretta…
B) si trattava solo di farci presentare e al massimo sparare 4 stronzate, mica di provarci e rubargli le tipe
C) pure lui è stato lasciato dalla ragazza di recente…io figa non ne vedo da un secolo…mi sembra che cronologicamente parlando, se proprio, la precedenza l’avessimo noi XD
Fattostà che lui dice che queste cose (???) non le fa. Tira anche il muso. Ho preferito sorvolare perchè tanto discuterne oltre non avrebbe certo portato le ragazze da noi, e non volevo che la sua faccia si tirasse ancora di più.
Gli ho comunque fatto notare come, ripassando un quarto d’ora dopo nello stesso punto, le ragazze in questione non fossero più con il gruppetto del collega. Quindi non era poi così importante quel terzetto di pulzelle per il suo collega
Non ha commentato.
- Barista e lungolago
Giovedì sera andiamo sul lago, invece, e ci fermiamo in un bar a prendere il caffè. La barista stava cenando con un’insalata, e l’altro barista l’ha incaricata di farci sti caffè. Io ho trovato l’occasione buona per interagire e dirle qualcosa come “fai pure con calma, non vorrei che per farmi un caffè ti andasse di traverso”. Dopo i caffè le ho augurato buon appetito. Niente di eccezionale dopotutto. Almeno, a me sembrano cose piccole, irrisorie rispetto alla meta che voglio raggiungere. Il mio amico comunque sembra essersi accorto del cambiamento…mi chiede se ho bevuto. E li mi son messo a ridere, e gli ho detto di darsi na svegliata. Mi ha detto che non vuole fare il cretino. Gli ho risposto "peggio per te :D"
Facciamo 10 metri e ci gustiamo la scena di un tizio che, non so cosa stesse cercando di fare, ma scivola in acqua.
Reazione sua: mamma mia se fossi in lui quanto mi vergognerei.
Risposta mia: se fossi in lui? Se io fossi in lui…non so cosa stesse cercando di fare, ma riproverei a farla. Tanto, bagnato per bagnato…
Ora…io con questa persona mi trovo comunque bene. Siamo diversi ma compatibili, a mio avviso, tant’è che l’amicizia va avanti da anni anche se occasioni per perderci di vista ce ne sono state (esempio quando lui aveva la morosa fissa). Fondamentalmente credo che, se io faccio Overthinking, lui fa Over-overthinking. Pensa a quello che deve pensare, non solo a quello ceh deve fare. Io, come ho scritto tra i miei propositi, vorrei riuscire a trascinarlo nel vortice, a farlo passare al lato oscuro
Ma mi trovo davanti un muro, mi pare piuttosto fermo sulle sue posizioni, e con poca voglia di sperimentare.
C’è qualcosa secondo voi che posso fare per smuoverlo e farne il mio “compagno di squadra”? Forse, se vincessi la sfida per la cameriera capirebbe qualcosa? Che mi consigliate di fare?