Una mia esperienza

Ciao a tutti alla fine scrivo di nuovo e penso che lo farò ancora, perchè è una bella sensazione. Vi racconto una mia esperienza molto particolare che mi ha insegnato qualcosa sulla paura in generale.

Mi piace molto sciare. Una delle ultime volte che sono andato a sciare c’era una fitta nebbia e la pista non era assolutamente battuta con tante dunette e avvallamenti che rendevano particolarmente difficoltoso sciare per chi non aveva molta esperienza. La cosa che era impressionante era la fitta nebbia che impediva di vedere la pista e la direzione della pendenza. All’inizio l’assenza di punti di riferimento dava persino una fastidiosa sensazione di giramento di testa e l’unico modo per scendere era appunto quello di fare affidamento sull’equilibrio e di “sentire” la pendenza (sperando di non essere centrati da quelli dietro che comunque non erano tanti).

Io ho abbastanza poca esperienza ma guidato da gente + brava e insieme ad un nutrito gruppo di altre persone scarse come me ho iniziato comunque la giornata sicuro che non mi sarei divertito molto con quel tempaccio.

Il risultato è stato sorprendente: dopo poche curve ho capito una cosa basilare: potevo sciegliere di non temere la situazione, o meglio in altre parole io ho scelto attivamente di non aver paura e di lasciarmi andare nonostante la scarsa visibilità (Che poi è un pò migliorata col passare del tempo diciamocelo). Ho capito così che la paura non si combatte ma bensì si sceglie di non averla, in un certo senso la paura è un nostro punto fisso, una nostra sicurezza che dobbiamo scegliere di abbandonare. E’ bella l’immagine della mongolfiera che molla il carico no?

Tornato a casa illuminato dall’esperienza ho fatto la stessa cosa nella vita quotidiana. Ho mollato un ormeggio: quello della paura del rifiuto, la ricerca dell’approvazione altrui. E non è stato come vincere una sfida ma più come spegnere un interruttore, sembra strano ma per me è stato così. Non ho più cercato di fare ne il brillante, ne di preoccuparmi se mi intimidivo o altre storie. Ero quello che mi sentivo in quel momento.

Non sono stato illuminato e ho ancora un mucchio di problemi in certe situazioni ma ho capito che le paure non vanno combattute ma lasciate come un vestito!

Ammetto che poi non sia tutto così semplice, sul lavoro vivo una situazione di profondo stress sociale che mi porta ad essere oramai “allenato” o “desensibilizzato” al giudizio altrui e forse quello ha fatto involontariamente da palestra.

Cmq quella domenica sono stato molto vicino alla sensazione di illuminazione, perchè mi di colpo mi sono reso conto di aver superato una paura. Una sensazione difficilmente dimenticabile e descrivibile.



Post lungo, ma mi sembra che siano apprezzati comunque.

Buonanotte

Questo è un altro post di totale illuminazione insieme a quello di nad "meditazione di mezzogiorno"



E’ verissimo la paura non va scacciata ma tollerata.



E stupido lamentarsi di aver paura… quella ci sarà sempre.



Il fatto è seguire ciò che lei ti dice di fare, o semplicemente dire no grazie e ignorarla, tanto quella non se ne va.



E’ la stessa cosa del bungee jumping la paura di buttarsi non è possibile eliminarla è naturale: l’unica cosa da fare è buttarsi contro la propria volontà e contro ciò che ti dice la paura in quel momento.



Pensate a quanto sia grandioso il fatto che noi esseri umani possiamo agire contro i nostri sentimenti. Gli animali non possono farlo. Se hanno paura hanno paura e basta. Noi invece possiamo buttarci in un’esperienza NONOSTANTE la paura.