Prologo
Non ho scritto molto in queste settimane, sono stato parecchio in giro, occupato a godermi le vacanze
Periodo molto divertente, in cui ho fatto nuove conoscenze e in cui credo di aver migliorato (anche se in maniera un po’ altalenante) le mie capacità di interazione con sconosciuti o con gente appena conosciuta. Purtroppo però, per il momento almeno, non sono riuscito a concludere nulla con nessuna ragazza. Un po’ anche perchè non mi ci sono impegnato molto, avendo comunque occupato in modo sostanzialmente divertente il tempo a mia disposizione.
Ma veniamo al dunque…
Voglio condividere con voi il racconto di una serata che per me è decisamente fuori dall’ordinario. Parte come una serata simile a tante altre, in cui prendo un amico e vado a farmi due bicchierini al bar. Arrivati al bar, scegliamo un posto in cui si goda di un buon “panorama” per quel che concerne le belle pulzelle. Troviamo il posto giusto e ci prendiamo da bere, iniziamo a chiaccherare tra di noi del più e del meno.
Ai tavoli vicini c’erano:
- un gruppo di 3 ragazze carine, che però non sembravano molto propense ad interagire con estranei
- un gruppo composto da 3 ragazze un ragazzo, che invece si sono dimostrati molto più aperti
Credo che questo valga come ulteriore conferma empirica del post sull’approccio: il gruppo più numeroso si è dimostrato quello più disponibile, e la presenza di un maschio all’interno dello stesso non è stata affatto di intralcio. Anzi il rivolgermi a lui come a tutte le altre è stato utile. Adesso vi spiego cosa è successo.
Mentre eravamo li un tizio un pochino alticcio si avvicina al tavolo dei nostri vicini, si presenta e si offre di pagare da bere. peccato che le ragazze non capissero un beneamato ciuffolo, in quanto il tizio, oltre a essere ubriaco, era pure americano e parlava inglese. Vedendoli in difficoltà, mi sono offerto coem traduttore, rivolgendomi anzitutto al maschio del gruppo (scoprendo così che una delle tre era la sua fidanzata), e mi sono unito anch’io alla conversazione, mediando i discorsi tra l’americano (che poi s’è scoperto essere un istruttore per piloti da caccia) e la comitiva. Questo mi ha permesso di interagire bene o male con tutti, di buttare fuori qualche battuta ogni tanto (dando ad esempio una traduzione commentata di quello che l’ospite d’oltreoceano diceva).
Siamo andati avanti così, il pilota era un personaggio molto divertente, offre un giro da bere per tutti. Poi il gruppo viene raggiunto da un’altra ragazza (la quale sapeva l’inglese, la cosa poteva mettere fine al mio servizio da “traduttore”, ma così non è stato…anzi ci consultavamo a vicenda per le frasi più difficili da capire), per andare poi ad una festa in una piscina. Ci invitano a seguirle per trascorrere insieme anche il resto della serata. Si parte e si va. Tra l’altro sta piscina è un posto che si trova vicino a casa mia, e nemmeno sapevo che la domenica sera ci fosse così tanta gente :eek:
ora lo so
Alla festa l’americano da ancora il meglio di sè, avendo il corpo libero e avendo bevuto ancora, si propone in improbabili danze con chiunque gli capiti a tiro. Questo genera buonumore in quasi tutti. Nel frattempo si parla e si chiacchera anche tra di noi, soprattutto con una biondina (a mio avviso la più carina del gruppo). In genere, conversazioni leggere e contatto fisico hanno aumentato il grado di vicinanza tra me e il gruppo, inoltre il pilota era uno show continuo e ha sempre fornito spunti per battute: la serata passa via in maniera assai divertente.
Alla fine dei giochi, chiedo il numero di telefono alla bionda, e me lo da senza alcun problema. Anzi, dal tono di voce sembrava pure contenta che glielo avessi chiesto. Vedremo che ne farò
Intanto: una serata divertente, un nuovo posto dove trovare svago la domenica sera e una biondina in più in rubrica XD