Biondina al supermercato

Ciao ragazzi !
Vi racconto un’avventura che ho avuto in un supermercato di Bruxelles.
È forse la prima volta che mi lancio totalmente a freddo in francese con una ragazza.
Il mio francese è tipo B2-C1, ma si sa che nella vita reale è un’altra storia. Scioltezza e vocabolario saltano in un attimo, se la situazione è un po’ tesa.

Partiamo!
Questa storia ha avuto inizio già in quarantena.
Praticamente l’unico posto in cui era legale andare erano i supermercati, e quindi se avevo bisogno di una boccata d’aria, andavo in questo Carrefour.
Una volta però, direi ad Aprile, arrivato alla cassa per pagare, mi accorgo di questa cassiera biondina sulla ventina, molto appetitosa.
Proprio non me lo aspettavo, e nonostante ci fossero stati dei begli sguardi, riesco solo ad essere sorridente, pagare, e salutare.

Torno due giorni dopo a comprare altre cose, sperando un po’ di rivederla, e fortuna vuole che lei sia lì. Ci sono più sguardi dell’altra volta, di quelli chiari e inequivocabili, e come un senso di “riconoscersi” (credo avrà pensato ‘il tipo dell’altro giorno!’).
Arrivato al momento di pagare, però, con la mascherina, i guanti, il plexiglas che ci divide…non riesco a fare il passo e tutto si conclude lì, di nuovo.
Sguardi e niente di più.

Torno altre volte, talvolta con la sola intenzione di rivederla e parlarle, ma non la vedo più…
Come se Dio avesse voluto punire la mia codardia, e non accettasse un modo di procedere così innaturale e ‘calcolato’. Del tipo, esco apposta per vederla, mi preparo cosa dire e via dicendo.

Niente, la mia vita continua e ultimamente ci sono altre ragazze (tipo quelle del fiume e poi vorrei fare un altro post su una serata speciale, ma sarà lunghetto e non trovo mai il tempo), insomma c’è discreta abbondanza.
Oggi vado di nuovo a questo Carrefour per comprare il tonno crudo.
Naturalmente il pensiero di ‘chissà se la rivedo’ c’era.
Però sceso dall’auto ho proprio pensato “voglio solo comprare il pesce, e vivermela in spensieratezza. se ci saranno occasioni di qualunque tipo, saprò come fare magie”.
Fatto sta che entro tutto tranquillo, ed ecco che… la cassiera biondina è lì. alla cassa 1.

!!!

Sono felicissimo, rido dentro di me, sento il divertimento del gioco della vita che mi attraversa tutto. Contento proprio di avere un’occasione di giocare con la realtà e vedere cosa accade.
Non ho dubbi che le parlerò, e onestamente mi batte un po’ il cuore.
Comunque devo farlo in una lingua che non è la mia, e non è nemmeno l’inglese. Credo sia dovuto principalmente a questo.

Niente, faccio i miei acquisti e per sciogliermi, passando fra gli scaffali, commento divertito quello che vedo, sia tra me in italiano, che con altri che sono lì a fare la spesa. Piccoli scambi, giusto per sentirsi parte di quel mondo.
Prendo il tonno e vedo che la cassa della biondina ha solo un paio di persone in fila, ci vado.
Sono lì in fila col mio tonno rosso surgelato. Mi sento solido, tranquillo, fiducioso, sornione e contento di vedere cosa accadrà. Reclinato, con i popcorn in attesa dello spettacolo.
Lei mi vede e ci sono degli sguardi, anche se stavolta mi sono sembrati un po’ meno intensi delle altre volte.
Comunque, pago, ci guardiamo bene e le dico in francese: ‘ascolta…so che stai lavorando, ma volevo dirti che sei molto carina’
lei sorride e dice qualcosa tipo ‘oh grazie, sei gentile’ (non mi ricordo cos’ha detto di preciso) e allora le dico ‘posso chiederti il tuo numero?’
Al che, totalmente imprevisto, seppur sorridendo, mi risponde di no.
Tranquillamente le dico “d’accordo :)” e me ne vado.
Chissà.
Da parte mia, sono contento di averlo fatto.