Chi è Bira?

Ciao a tutti, voglio esprimere il mio rispetto per gli studenti che mi hanno preceduto e si sono esposti. Avete mostrato le carte in tavola, vi siete presi un rischio. Avete mostrato forze e debolezze, consci che la vostra mano forse non è delle migliori, ma noncuranti, con le palle dei veri uomini, perchè non siete qui per vincere il gioco. Voi siete qui per cambiare le regole.



Mi permetto anch’io di levare ogni velo che mi nasconde da chi sono. In effetti, solo scrivendo riesco a mettere a fuoco le idee su chi sono ora e chi voglio essere. Sarò prolisso, confusionario, contraddittorio e folle. Mi chiamo Bira, ho 21 anni e mi presento.



Per me il mondo della seduzione online non è nuovo: da circa un annetto a questa parte bazzico su siti americani di pick up artist scaricando lo scaricabile, giga e giga di video, audio, libri… risultato: ho imparato tanta teoria, linguaggio del corpo, escalation, tecniche varie… mio modesto parere? Letteralmente INUTILI. Si, bello, quando cammino devo tenere la schiena dritta, il petto in fuori, devo mostrare i palmi delle mani, devo tenere le gambe divaricate all’altezza delle spalle con le punte in fuori… ma se non possiedi una personalità interessante alle spalle, se non sei sicuro di te stesso, se non SEI FELICE è tutto inutile! Poco fa, mentre stavo facendo alcune ricerche e ho scoperto che lo zio Spagnolo si chiama Marco, mi sono imbattuto per l’ennesima volta in un blog sulla seduzione “passiva”, visitatissimo (pare migliaia di visitatori unici al giorno) ma secondo me, inferiore al nostro seducere per qualità e impatto sulle persone. E molti dei commenti erano “muoio dietro a questa ragazza, lei mi saluta ma ci conosciamo solo di vista, che cosa devo fare? Che cosa le devo dire?” Vorrei credere che acquistando quel manuale il lettore possa dare una svolta alla sua vita. Chissà… per me non è stato così ed eccomi qua a ribadire ai posteri che…



Essere attraenti non è qualcosa che si fa, se ci si sa fare o se si conoscono le tecniche. Attraenti lo si è o non lo si è, punto.

E se popolo le righe di questo forum, non lo faccio esclusivamente per avere più successo con le donne ma piuttosto per avere più successo con me stesso, stare bene nei miei propri panni e vivere intensamente attimo per attimo. Voglio lasciare le ragazze un piacevole passatempo, non un ossessione o una ragione di vita. Il mio obiettivo è portare a termine la mia missione, la ragione per cui respiro e mi sveglio tutti i santi giorni.



Credo che tutto ciò sia solo una conseguenza di un grande lavoro di ri-scoperta interiore, di un costante amore per se stessi e di desiderio di andare oltre tutti quelle convinzioni che ci limitano . “Non sono alla sua altezza”, “non merito di essere amato”, “non riesco a sfruttare i miei talenti”, “non valgo un cazzo” “sono inadeguato perchè perdo i capelli” per citarne qualcuna che mi interessa (Spagnolo deduci pure)



Ce le portiamo dentro dal passato: nella maggior parte dei casi le abbiamo ereditato dai nostri genitori. Eravamo bimbi, eravamo puri e indifesi. Loro sono stato il nostro primo punto di riferimento, i primi a scrivere sulle nostre pagine bianche e definire chi siamo. Da loro abbiamo imparato come affrontare le situazioni, se essere vittime della vita o avere fiducia nelle nostre capacità perchè non esistono problemi ma solo opportunità. Se possiamo controllare il nostro destino e raggiungere i nostri obiettivi oppure se la vita è una infinita valle di lacrime. Se diventeremo delle persone di successo o ci sveglieremo ogni giorno e amaramente abbandoneremo il tepore delle nostre lenzuola perchè l’unica dimensione in cui viviamo i nostri sogni è il buio della notte. Sempre che noi non ci si svegli un giorno di gelido sole e si decida di iscriversi al forum di seducere.com e si recrimini la propria dose di esperienze da brivido.



Il mio viaggio prosegue verso questa direzione. Per un certo periodo ho odiato i miei ma ora sono sulla via del perdono. Li trovavo colpevoli per il mio dolore, perchè non capivano il mio disagio e mi davano contro, pensavo. Non diventerò mai come voi, mi dicevo a denti streti. Oggi li guardo, li sento parlare, capisco quello che pensano di loro stessi e li capisco perchè io sono ancora molto simile a loro, per quello che penso di me stesso. La famiglia è per me una questione aperta e molto importante: voglio riuscire a essere indipendente da quello che mi dicono o pensano. Non posso stare male se disapprovano ciò che faccio o sentirmi sciogliere dalla gioia quando mi abbracciano con affetto (mio padre in particolare). Devo riacquistare la mia autostima e farla esplodere. Devo sentirmi al sicuro per essere quello che sono, adeguato in ogni contesto, ed esprimere il mio talento, la scrittura in primis, credere che le visioni di cui mi si riempiono gli occhi non sono solo possibili, ma che si stanno gia realizzando. Ecco, “sentire” le parole, ancora come un tempo, significherebbe molto (cfr – di un annetto e mezzo fa circa, molto è cambiato da allora ma potete intravedere le potenzialità dell’uomo – www.3ir4.spaces.live.com/blog/cns!30695DACE188A283!130.entry)



STATO ATTUALE: premesso questo, potete intuire le mie difficoltà dovute all’insicurezza. Consciamente qualche volta riesco a dirmi “dei bira spacca tutto”, ci credo per il tempo di un esame universitario, studiacchio e prendo un buon voto. Ma un senso di inadeguatezza di fondo mi pervade. Sintomo fisico è una stretta allo stomaco, a volte leggera, a volte una vera e propria morsa, una sorta di blocco dell’energia del mio corpo che non riesce a fluire a dovere e ristagna. Non riesco a parlare con gli sconosciuti come vorrei, non riesco ad interagire come vorrei, spontaneo, divertente e lasciare che la mia personalità irradi il mio interlocutore e lo faccia stare bene. Non riesco ad essere in the moment. Con il gentil sesso, tutto ciò elevato alla seconda, a causa di sublimi scottature procurate durante la scuola superiore con una fortunata fanciulla. Allora commisi molti errori dovuti all’inesperienza, soffrii e feci soffrire. Probabilmente non mi sono ancora perdonato.



Per il resto sono una persona che non ha problemi con gli altri, non se la prende praticamente mai, trova sempre qualcosa di positivo in tutti e quando capita di pensare “quello mi sta sul cazzo” è curioso chiedersi il perchè. Mi piace osservare le persone, notare i particolari nel loro modo di parlare, come gesticolano, come camminano, come la pensano su certi argomenti in base alla scelta lessicale e riconoscere gli stessi pattern (molto spesso mi capita di pensare: “quelloa parla come quell’altroa” oppure “ma chi cammina cosi? Mi ricorda qualcuno… ah si, leilui). Il primo assioma della comunicazione (Watzlawick, Beavin, Jackson) afferma che è impossibile non comunicare, e quindi anche la più insignificante sfumatura di ogni nostro comportamento fornisce un indizio su chi pensiamo di essere e, in definitiva, chi siamo nel mondo. Mi piace anche cercare di intuire quale sia l’immagine di se stessi che ciascuno ha. Chi sono, in definitiva, che cosa vedono nello specchio della mente quando pensano a se stessi. E sto diventando pure abile. Credo che se siamo tutti connessi ad un livello profondo, la mia sensibilità a processare questi stimoli in modo cosciente si sta via via affinando. E’ proprio vero che “the self always comes through” e che mentire è impossibile. In generale, non penso di nutrire sentimenti negativi verso gli altri, anzi cerco e sono portato a perdonare tutti incondizionatamente. Ho lasciato da molto la fase “odio tutti” che nel mio caso si era configurata come “vado a scuola con una pistola e faccio strage”. Gli ultimi, le persone verso cui faccio piu fatica ad avere sentimenti positivi, dicevo prima, sono mamma e papà. E Bira.



Penso che il problema e la sfida maggiore sia il mio rapporto con me stesso. Quello che mi dico, quello che penso di me. Non riesco ad intrattenere relazioni durature, praticamente non esco mai con gli amici a fare festa. Conosco diverse persone ma fatico a concepirli come amici e me ne tengo a debita distanza. Probabilmente perchè inconsciamente penso di non meritarmelo, una vocina insiste nel sabotare ogni mio afflato di ribellione al’utero del passato. Nelle interazioni sono quindi in codice rosso. E la mia priorità è sviluppare un Inner Game a prova di morte. Siate pure impietosi nel commentare, nel consigliare e nell’insultarmi. Se fa male, tanto meglio. E’ sempre un buon segno.



STATO IDEALE: stato di grazia, il che nella mia esperienza equivale a levarmi di dosso questa stretta allo stomaco. Se escludiamo i momenti di pura estasi che ho provato con una ragazza in un tira e molla durato anni durante i liceo (l’amico sfigato che diventa qualcosa di più, fa la cazzata, addio, riavvicinamento, cazzata, addio, riavvicinamento, cazzata, addio – no sex) solo un’altra volta sono entrato nello stato ideale. Un pomeriggio, dopo aver parlato dei miei genitori con lo psicologo della scuola, dopo aver versato lacrime liberatorie, quella sensazione se ne era andata. I colori erano diventati più intensi, parlavo con tutti senza noie, ero euforico per il semplice fatto di esistere. Esisteva solo il momento presente ed io ero in uno stato di meraviglia per tutto. Guardavo il mondo con gli occhi di un bambino, non avevo paura di nulla, ero entusiasta e riuscivo ad essere finalmente me stesso, ridere e scherzare era la cosa più semplice e più bella del mondo. Riescivo ad esprimermi con una chiarezza inedita, intuivo molto di più e anche miei pensieri erano più veloci. Nello stato ideale riesco ad attingere a nuove risorse cui normalmente non ho accesso. Sono convinto che poi il resto venga naturalmente. Arte, donne, soldi, sogni… il fallimento è solo una convinzione limitante: o hai successo o impari. Sarei distaccato dal risultato e farei tutto per il piacere del momento senza pensare a quello che succederà poi. Futuro e passato non esisterebbero. Sono felice.



OBIETTIVI 2009:

  • smettere di autosabotarmi: identificare le convinzioni depotenzianti e cambiarle fino allo stato ideale


  • essere più disciplinato
  • farmi ricrescere i capelli con un metodo naturale che ho scoperto da poco e che mi lascia ben sperare. Se funziona, produrre un ebook e venderlo online. Continuare nella ricerca della ragioni profonde della caduta dei capelli e risolvere la questione alla radice (non ci puoi fare niente, è scritto nei tuoi geni! Bella scusa e bella opportunità per conoscermi meglio)




  • creare business online che mi portino rendite di denaro di almeno 3000euromese con Internet in modo automatico


  • andare a vivere per conto mio


  • scrivere un libro autobiografico sulla scuola, sull’amore e sui talenti per gli adolescenti che non sanno che fare della propria vita (ma che ispiri anche gli altri che vivono una esistenza priva di vita)


  • rendere felici più donne possibili (cominciamo con una)







    Non sono stato proprio specifico.

    L’ideale è scrivere i propri obiettivi nel modo più dettagliato possibile; ritagliarsi un oretta alla sera e perfezionarli, coccolarseli, lasciando sconfinare l’immaginazione ogni sera per almeno un mese e poi rileggerseli ogni mattina prima di cominciare la giornata.



    Un brindisi ai nostri propositi CHE SI STANNO GIA’ REALIZZANDO!

Ciao Bira



Benvenuto tra noi :smiley:



Fratello a te manca un attimo di positività di fondo.



E di rilassatezza in genere.



Hai tantissime energia inespressa lo sento dalle tue parole.



E questa è una cosa fantastica.



L’hai detto tu! Non hai ancora raggiunto ottimi risultati con le ragazze perchè hai dato troppa importanza all’argomento



Sei fortemente insoddisfatto … ma questo crea per compensazione GRANDI PERSONE.



Tutti noi in un certo periodo siamo passati da un momento in cui ci chiedevamo ma che cacchio ci stanno a fare sti genitori, sembra che non servano a niente.



In realtà abbiamo dei genitori che ci vogliono benissimo, ma siccome il mondo in cui viviamo oggi è radicalmente diverso da come lo è stato per millenni a questa parte, i nostri genitori non sanno da dove cominciare e cosa insegnarci che possa davvero servirci, anche perchè spesso noi abbiamo più conoscenze UTILI ALLA SOPRAVVIVENZA di loro stessi. Quindi il ruolo del genitore è cambiato, il genitore ti deve proteggere e consigliare ma non troppo, perchè per la prima volta nella storia la generazione che oggi sta educando i ragazzi di 20 anni si trova a dover insegnare regole che andavano bene per il mondo che abbiamo avuto per millenni, ma che adesso non funzionano quasi più per niente.



Quindi non li odiare, fanno del loro meglio, abbracciali ed anche se non li capisci, pensa che solo per il fatto che sono genitori vanno amati, e poi credo che ti abbiano dato tutto…



Quella negatività che ho sentito nel tuo post deriva sicuramente e paradossalmente dal TROPPO benessere in cui sei immerso.



Per capirci meglio, le seghe mentali sono un lusso, uno non può filosofare se muore di fame ad esempio.



Devo riacquistare la mia autostima e farla esplodere. Devo sentirmi al sicuro per essere quello che sono, adeguato in ogni contesto, ed esprimere il mio talento, la scrittura in primis, credere che le visioni di cui mi si riempiono gli occhi non sono solo possibili, ma che si stanno gia realizzando.





Giustissimo ma non sentirlo come compito!! Considerala una cosa che volente o nolente accadrà, è scritto, non c’è modo di non farlo accadere, devi semplicemente rilassarti e farlo accadere. :slight_smile: Ci riuscirai con un po di allenamento.



Anzi se posso fare un inciso… l’insicurezza che tu imputi ai tuoi genitori, io la imputo a quei pericolosissimi film e telefilm adolescenziali che proprio quando avevamo bisogno di più risposte e ci stavamo costruendo una personalità, ci hanno mostrato esempi sbagliatissimi, di dinamiche sociali assolutamente irreali e inverosimili… come Dawson’s Creek, O.C., le classiche storie d’amore di ragazzini rappresentate malissimo che però noi ingoiavamo senza dire A. Ed abbiamo creduto a tutte le menate che ci vomitavano addosso… Per poi (i più intelligenti) alzarsi e dire: "aspetta un secondo però " stammerda che mi hanno insegnato in TV non funziona, sono solo sogni, vediamo invece come dovrebbe funzionare realmente. Ed è ciò che ha portato molti di noi in questo forum :slight_smile:



Devi distaccarti un attimo dalle cose e dare meno importanza a un po tutto. Prendi di cuore e di petto le questioni, ma pensa a chi in questi giorni sta vedendo le proprie famiglie sterminate a Gaza… C’è sempre chi sta molto molto peggio e noi ci facciamo le seghe mentali, sulla ragazza che c’ha lasciato perchè era scema lei.



Distaccati un po dagli eventi, guarda il Buddha.



Hai la stoffa dello psicologo comunque. In te vedo un iperanalizzatore, ed un appassionato di animo umano.



Devi entrare in una mentalità di abbondanza, di a te stesso: " se non faccio colpo su questa persona ce ne sono centinaia che pagherebbero per parlare con me"



Non è importante che sia vero, sarà vero fra un po di tempo, incomincia ad entrare nella mentalità.



Non sei mai nel momento perchè dai troppo importanza agli avvenimenti.



Distaccati, diventa stupido!! Fai l’idiota, fai più cose fisiche, iscriviti ad un corso di ballo e/o di yoga, fai sport, esponiti poi ad un flusso altissimo di interazioni.



L’ansia sociale ci viene spesso se parliamo con poche persone in genere, quindi siamo preoccupatissimi di come andrà la conversazione.



Trova magari un lavoro da barista, ti esporrà ad un enorme flusso di persone, di interazioni e di conversazioni, quindi invece di diluire l’energia data dall’importanza che riponi negli esiti delle conversazioni per 10 persone alla settimana, la dividerai per 2000/3000 persone alla settimana, non avrai proprio il tempo di farti delle seghe mentali sull’esito delle conversazioni.



Per quanto riguarda i tuoi obiettivi sono tutti bellissimi, l’unica cosa è che te ne sei posti troppi, va a finire che poi non farai niente ti consiglierei di scegliere adesso i 3 più importanti e farli nei prossimi mesi e non darti troppa fretta di portarli a termine. Una volta che li hai fatti passi agli altri.



ciaobello :wink:

Ciao Bira, voglio lasciare un post anche io.

Questa presentazione è davvero molto ben fatta, scrivi da dio, vorrei essere come te sotto questo punto di vista :smiley:

Ad esempio io, scrivendo, non riesco molto spesso a spiegare ciò che voglio dire; preferisco di gran lunga parlare. E pensare che fino a qualche anno fa la pensavo in modo totalmente opposto. Eppure continuano ad attrarmi le persone che sanno scrivere, probabilmente è anche per questo che seguo con una certa passione la letteratura… ma veniamo al dunque, inanzitutto voglio esprimere un dubbio proprio su questo.

Di solito chi scrive (poesie in particolare, ma anche libri) non è proprio perchè ha qualcosa dentro che non riesce ad esprimere se non con la scrittura? Dico questo perchè solitamente gli scrittori dei secoli passati sapevano comporre poesie che lasciano tutt’ora senza fiato (vedi Petrarca, Tasso, Leopardi) ma ci riuscivano proprio perchè dotati di una grande sensibilità, che ahimè non sempre aiutava ed anzi, molto spesso li faceva star male.

Secondo me anche tu sei dotato di quella sensibilità che purtroppo porta a non saper gestire delle situazioni.

Non voglio assolutamente criticarla, ad essere onesto non so se ritenerla un pregio o un difetto. Alla fin fine, le opere di molti autori ci affascinano ancora oggi e credo che senza quella sensibilità che possedevano non sarebbero mai riusciti a comunicarci tali emozioni e a darci simili messaggi dopo centinaia e centinaia di anni.



Altra cosa. Hai detto che solo quando hai parlato, ti sei sfogato, ti sei confidato con lo psicologo (e suppongo che capiva ciò che volevi comunicare) sei rientrato nel tuo stato ideale.



I colori erano diventati più intensi, parlavo con tutti senza noie, ero euforico per il semplice fatto di esistere. Esisteva solo il momento presente ed io ero in uno stato di meraviglia per tutto. Guardavo il mondo con gli occhi di un bambino, non avevo paura di nulla, ero entusiasta e riuscivo ad essere finalmente me stesso, ridere e scherzare era la cosa più semplice e più bella del mondo. Riescivo ad esprimermi con una chiarezza inedita, intuivo molto di più e anche miei pensieri erano più veloci.



Misà che è proprio questo il segreto. Parlare con gli altri e riuscire a farti capire, a far venir fuori il tuo vero “io” semplicemente con le parole, ti fa sentire al settimo cielo, o meglio fa sentire in armonia col mondo e con tutte le altre persone. E’ un’ipotesi un po’ azzardata che ho fatto, ma io provo quella sensazione, più o meno forte, di soddisfazione quando riesco a farmi capire dalla persona con cui sto parlando e credo che l’inner game giri un po’ intorno a questo scopo: far venir fuori il vero te stesso quando ti rapporti con gli altri. Ammetto anche che questo non basta se non ti piaci come sei, se non ti piace il tuo carattere ma forse poi tutto viene da sè. L’hai detto anche tu in un certo senso.



Nello stato ideale riesco ad attingere a nuove risorse cui normalmente non ho accesso. Sono convinto che poi il resto venga naturalmente.



Spero che Marco non mi uccida, non volevo assolutamente prendere il suo posto, infatti son solo ipotesi basate su esperienze personali che sto facendo in questo periodo, ma questa presentazione mi ha indotto a rispondere :smiley:



Vorrei anche porre una domanda a te, Marco.



Anzi se posso fare un inciso… l’insicurezza che tu imputi ai tuoi genitori, io la imputo a quei pericolosissimi film e telefilm adolescenziali che proprio quando avevamo bisogno di più risposte e ci stavamo costruendo una personalità, ci hanno mostrato esempi sbagliatissimi, di dinamiche sociali assolutamente irreali e inverosimili… come Dawson’s Creek, O.C., le classiche storie d’amore di ragazzini rappresentate malissimo che però noi ingoiavamo senza dire A. Ed abbiamo creduto a tutte le menate che ci vomitavano addosso… Per poi (i più intelligenti) alzarsi e dire: "aspetta un secondo però " stammerda che mi hanno insegnato in TV non funziona, sono solo sogni, vediamo invece come dovrebbe funzionare realmente. Ed è ciò che ha portato molti di noi in questo forum.



Su questa cosa mi è venuto un dubbio proprio oggi.

Questi telefilm come Dawson’s Creek e O.C. ci hanno voluto mettere in testa idee completamente sbagliate, riuscendoci o meno, e su questo sono d’accordo.

Il mio dubbio consiste in questo: queste idee sono riuscite ad entrare anche nella testa delle ragazze? (Anche perchè la maggior parte del pubblico era femminile, credo) Perchè se così fosse, non riesco ad immaginarmi cosa le abbiano portate a pensare e se in questo modo neanche loro “sanno come innamorarsi” … il tutto ovviamente porterebbe ad un circolo vizioso.

Sa molto di pippa mentale ma è un dubbio molto più soft di quanto sembri, anzi a me fa un po’ ridere :smiley:



Ciao belli.

Stefano la tua domanda è azzeccatissima…



è infatti è proprio cosi…



L’unica discriminante è che le ragazze agendo generalmente molto più secondo le loro singole emozioni non hanno mai seguito alla lettera “esempi” offerti dalla TV.



Cioè anche se una ragazza ha imparato un comportamento guardando un telefilm, sarà sempre più propensa a seguire le emozioni che ha nel suo stomaco.



Viceversa noi maschietti ci facciamo molto più facilmente influenzare da ragionamenti del tipo Se “X” allora “Y”. Specialmente i ragazzi più scientifici tra di noi, cercano di spiegare il mondo sempre con il principio causa effetto, senza rilassarsi mai nè tantomeno seguire l’istinto.



In definitiva quindi si, anche le ragazze hanno visto quei comportamenti e li hanno considerati ma raramente usati! Se lo hanno fatto hanno sentito dentro sè stesse un sentimento di incongruenza e di fastidio così grande che hanno abbandonato quel comportamento.

@Spagnolo: ci hai azzeccato in pieno. Sto dando troppa importanza a quello che gli altri pensano ed effettivamente essere cresciuti avendo tutto, iperprotetti e un po viziatelli a lungo andare non ti prepara alla vita, anzi. Ma tant’è, non val neanche la pena indugiare in questo lusso, famiglia o O.C. che sia. Modifico subito la lista degli obiettivi (cosi poi riesco a fare degli obiettivi intermedi)!



@Istvan: nel mio caso invece scrivo meglio di come parlo. Curioso? E apprezzo molto le persone come te che si sanno esprimere. Non hai il tempo di pensare, rileggere, modificare, riscrivere… zacchete. E l’hai detta. Sei nel momento.

Scrivere è un po un lato oscuro. Funziona come vuole e quando vuole le parole cadono letteralmente, io mi sento un dio e magari è notte, tardi, vorrei dormire, ma dall’eccitazione non ci riesco. Per il resto leggo poca letteratura, preferisco i saggi. Raramente scrivo “per me”, non concludo comunque niente, non sono motivato. Quando scrivo lo faccio per comunicare, per fare domande e suggerire possibilità. Perchè ho in testa le persone che lo leggeranno, mi metto nei loro panni, cerco di decifrare i loro pensieri e quello che vogliono sentirsi dire. Pensare che lo faccio per loro mi aiuta tantissimo a non mollare. Poi di fatto confeziono le parole su misura, mostro la loro realtà da un punto di vista straniante, cerco di stordirli, di metterli alle strette, in una posizione in cui debbano scegliere qualè la realtà in cui decideranno di svegliarsi alla fine.

bira;163 wrote:
-CUT-

ciao bira.
ho letto la tua presentazione e devo ammettere che mi sento vicino a quel che dici.
ho provato molte cose che hai descritto, ed altre le provo tutt'ora.

come dico spesso, nel mondo ci sono due tipi di persone: chi pensa troppo, e chi non pensa.
le vie di mezzo sono illusioni. e credi a me, sei nella prima, ma ci sono anch'io :)
scrivo anch'io, per diletto, sono molto libero quando lo faccio, mi sento padrone del mondo, la star.
scrivere mi ha dato fin troppa presunzione. un giorno vinsi un concorso, ma non portò a grandi cose, anzi, mi rese molto insofferente alle critiche, ai consigli, il che può aiutare un pizzico, quando devi proseguire per la tua strada senza farti deviare del pensiero altrui, ma la troppa testardaggine, come si sa, spesso ti lascia con in mano una manciata d'erbacce. bisogna, come sempre, calibrare.

Istvan ha in parte ragione quando dice che chi sa scrivere riflette molto su di se, sulla vita, sul mondo. si fa domande, anche involontariamente, e spesso le risposte non sono così piacevoli.
ora, la consapevolezza è preziosa, ci differenzia dagli altri animali, sì, ma troppa riflessione, troppa analisi di ciò che ci circonda può portare a sovraccaricarci, a farci perdere il momentum. e sappiamo bene che se usciamo dla flusso, non stiamo al ritmo col mondo, otteniamo risposte, feedback non soddisfacenti e rischiamo di rinchiuderci ancor di più dentro noi stessi, in un pensiero che insegue se stesso senza fine, come un cande che insegue le sua coda.

è da tempo che sto lavorando su me stesso per poter controllare il flusso di pensieri in modo da lasciarlo libero solo nei momenti di creatività e d'ispirazione e riuscendo a gestirlo mentre interagisco con con gli altri.
ti dirò la verità, a volte riesco, a volte no, ma le cose stanno migliorando.

chi non pensa, chi risiede nella prima categoria, vive "in the moment" come dici tu, in sintonia immediata, è però privo, spesso, di quel talento, di quell'introspezione che spesso fa loro fare un salto di qualità. metterei la mano sul fuoco che qui dentro, tra noi pochi, il 90% sia formato da 'eccessivi pensatori' :P

e cosa succede a chi riflette molto su di sè e sul mondo?.
un giorno scopre che quel fastidio allo stomaco, quella strana sensazione non è altro che insoddisfazione. di solito questo accade negli anni dell'adolescenza, ma non c'è un tmepo preciso, dipende dal grado di maturità di ognuno.
bene, ricordo ancora il me stesso di anni fa, mentre un giorno, tornando a casa da scuola (allora facevo le medie) mi sono specchiato nelle vetrine di una banca, mi sono guardato in faccia, ho fatto un sorriso da ebete e ho capito, non ero contento di come ero.
ciò che ho realizzato subito dopo è stato che volevo cambiare (ci mancherebbe altro!), ma come?.
mi ci è voluto del tempo per capire come, e ora posso affermare che di passi avanti ne ho fatti, di enormi, ma non avrie mai potuto senza quella spinta, quella voglia di conquistarmi ciò che desideravo.
è tutto qui, nella spinta che abbiamo. l'insoddisfazione rende vivi.


un'altra cosa importante che ho sentito dalle tue parole è la tendenza a buttare all'esterno la ragione di ciò che sei. colpevolizzando quelli che io definirei fantasmi.
con questo non voglio dire che devi addossarti tutta la responsabilità, ma spesso cerchiamo all'esterno le ragioni di qualcosa che è solo dentro noi.
e più puntiamo i riflettori all'esterno, più vediamo questi fantasmi grandi, più ci sembrano problematici. a volte è solo questione di togliere attenzione al problema perchè esso svanisca.
concentrati sul migliorare te stesso e vedrai che piano piano sentirai di avere il potere di cambiare le cose e ti ritroverai a scoprire che per quanto gli altri abbiano agito nei tuoi confronti e ti abbiano inculcato detemrinate convinzioni o atteggiamenti, hai sempre il potere di modificarli ed eliminarli rimpiazzandoli con altri nuovi e più adatti.
ma forse questo lo sai già.

un saluto.

un giorno scopre che quel fastidio allo stomaco, quella strana sensazione non è altro che insoddisfazione…



… è tutto qui, nella spinta che abbiamo. l’insoddisfazione rende vivi.



l’insoddisfazione è una caratteristica delle persone che sono già vive… se si è insoddisfatti vuol dire che si sta analizzando il mondo circostante, che qualcosa è già in moto dentro noi stessi, implica una ricerca iniziale volta ad evitare la “sopravvivenza” (molte persone secondo me sopravvivono perchè si accontentano) e raggiungere una vera esistenza… poi occorre passare all’azione… pensare troppo serve a poco. prendere coscienza della propria condizione deve portare ad uno stile di vita basato sul “kaizen”, dal giapponese KAI (cambiamento) e ZEN (meglio), quindi costante e continuo miglioramento.

Uhm… aggiorno la mia presentazione dopo quasi un annetto!



LOL ma mi sembra carino aggiornare come sono andate le cose. E poi è un piacere parlare di se e rileggersi a distanza di tempo. Si apprezza il proprio cambiamento, la direzione che si sta seguendo, il senso del viaggio.



Volevo (e ci provavo da qualche anno) far soldi con internet e ci sono riuscito (circa 23k dollari negli ultimi 4 mesi di cui 11k euro gia in mio possesso). Non sono entrate automatiche che rendono nel tempo, ma mi hanno dato un nuova consapevolezza: che 1. ce la posso fare 2. se fai una cosa per il mero guadagno, ti stressi e quando arriva il guadagno, la soddisfazione dura un attimo e poi ci si ributta nel lavoro, puntando a farne di piu.



Come se l’unico piacere possibile sia quello di andare oltre ogni volta, superarsi, e definire di continuo un nuovo record da battere.



Prima pensavo, minchia con un po di soldi tutti miei la mia vita cambiera completamente, me ne vado di casa, spacco tutto.



oggi penso che cio sia una gran cazzata e che posso solo comprarmi roba di cui tra l’altro non me ne frega alcunchè (mi son chiesto che regalo mi sarebbe piaciuto ricevere da babbo natale e boh, non desideravo nulla di materiale che non avessi gia)



insomma, quando parlo del mio “lavoro” tanti si stupiscono, ma per quanto mi riguarda pigliare anche solo 3k al mese, non mi cambia la vita. non che non mi senti fortunato, sono straprivilegiato, ma non soddisfa in toto i miei desideri piu profondi.



effettivamente anche sul rapporto uomo-denaro ci sarebbe molto da dire. nel mio caso ho imparato che mettere il guadagno prima di cio che si fa, non è il massimo: ti arrichisce da un lato ma ti impoverisce dall’altro. l’ideale è fare qualcosa che faresti anche per niente e guadagnare tanto, ma senza pensarci, come naturale conseguenza di cio che facciamo e diamo per gli altri (che per ringraziarci potrebbero darci capre, vasi in ceramica, lavastoviglie ma per comodita si limitano a ripagarci tramite la moneta)



son frasi che si leggono in giro da piu parti, forse banali e me ne rendo conto, ma che io personalmente ho capito solo con l’esperienza diretta.



Quindi, in 2 parole:

_fare ciò che ci astrae dal tempo tanto ce la godiamo

_credere che, come ci sono miliardi di donne che ci desiderano, ci siano miliardi di euro che prudono in tasca alla gente che non aspetta altro se non un buon motivo per darli a noi.



sul secondo punto, ok, ci sono. per il primo, sto ancora cercando.



anche per questo ho lasciato un po in disparte il tema donne e seducere. vuoi perchè davvero credo che se non sono realmente me stesso…



mah ripensandoci in diretta, mi sembra un’altra scusa che sto tirando fuori per pararmi il culo e de-responsabilizzarmi e starmene al calduccio di casa :smiley:



mi rivado a leggere un po di lesson di seducere va… questa confusione da overthinking LOL



e questo sono io, con i miei pregi e le mie peculiarità :slight_smile:



ciaooo





PS: uccidete tomkuzch! E’ un nuovo utente registrato, ma è viagra related spam.

ehilà! è un piacere rivederti



certo che il nostro cervello è strano. se sei stato talmente abile e persistente da fare quella somma di denaro in pochi mesi (aspettiamo fiduciosi che tu ce lo insegni) cosa ti può impedire di fermare una bionda per strada e dirle che ha dei bellissimi occhi guardandole la scollatura?

da quello che ho capito hai provato e riprovato a far funzionare quel motodo di guadagno, allo stesso modo non puoi pretendere di scendere in campo con le donne solo quando sei pronto al 100%, altrimenti quel momento non arriverà mai. devi correre qualche rischio e prendere qualche batosta, è fisiologico.



oltretutto hai dimostrato di avere i concetti bene in testa, basta lavorarci su :wink:

Quindi siamo arrivati alla consapevolezza che tutto quello che fanno gli americani è del tutto initile.Bene! Che dopo più di un anno a studiare il loro modo non si arriva da nessuna parte. OK perfetto, siamo a cavallo. Troviamo Seducere e ci sentiamo meglio. Inizia la nostra nuova vita. E siamo ancora li.C’è qualcosa che mi sfugge…Le ragazze in tutto sto pandemonio di seduzione dove sono? Non sarà che le cose studiate prima non funzionavano perchè non si ha messo in pratica nulla di quello visto? Come dice sempre un mio grande amico!! “Se non vai tu, te la tromba un altro”…E non gli è servito nessun PUA o sito come SEDUCERE per capirlo. Quindi la morale di tutto quale è “DIAMOCI ALL’IPPICA”…:slight_smile:

bira;4570 wrote:
Uhm... aggiorno la mia presentazione dopo quasi un annetto!

LOL ma mi sembra carino aggiornare come sono andate le cose. E poi è un piacere parlare di se e rileggersi a distanza di tempo. Si apprezza il proprio cambiamento, la direzione che si sta seguendo, il senso del viaggio.
bentornato caro, si spera, stavolta per più di una botta e via :D
Quote:
Volevo (e ci provavo da qualche anno) far soldi con internet e ci sono riuscito (circa 23k dollari negli ultimi 4 mesi di cui 11k euro gia in mio possesso). Non sono entrate automatiche che rendono nel tempo, ma mi hanno dato un nuova consapevolezza: che 1. ce la posso fare 2. se fai una cosa per il mero guadagno, ti stressi e quando arriva il guadagno, la soddisfazione dura un attimo e poi ci si ributta nel lavoro, puntando a farne di piu.
ottimo.
se la metti giù così viene una grande curiosità nel sapere che attività è quella che stai portando avanti :rolleyes: per essere così remunerativa. ora ce lo devi dire :D

è comunque sempre utile (anche se la fame di denaro può essere ingestivbile) se questo può servire come precedente per future imprese nella vita, per cui sono d'accordo.
Quote:
Come se l'unico piacere possibile sia quello di andare oltre ogni volta, superarsi, e definire di continuo un nuovo record da battere.

Prima pensavo, minchia con un po di soldi tutti miei la mia vita cambiera completamente, me ne vado di casa, spacco tutto.

oggi penso che cio sia una gran cazzata e che posso solo comprarmi roba di cui tra l'altro non me ne frega alcunchè (mi son chiesto che regalo mi sarebbe piaciuto ricevere da babbo natale e boh, non desideravo nulla di materiale che non avessi gia)

chiaro.
gli oggetti sono nulla in confronto a duna sicurezza interiore, ad una libertà di spirito.
il fatto che tu non abbia desideri materiali è un buon punto di partenza, significa che non ne senti il bisogno, e credimi, questa è già una pallida forma di libertà dal sistema.
Quote:
effettivamente anche sul rapporto uomo-denaro ci sarebbe molto da dire. nel mio caso ho imparato che mettere il guadagno prima di cio che si fa, non è il massimo: ti arrichisce da un lato ma ti impoverisce dall'altro. l'ideale è fare qualcosa che faresti anche per niente e guadagnare tanto, ma senza pensarci, come naturale conseguenza di cio che facciamo e diamo per gli altri (che per ringraziarci potrebbero darci capre, vasi in ceramica, lavastoviglie ma per comodita si limitano a ripagarci tramite la moneta)

son frasi che si leggono in giro da piu parti, forse banali e me ne rendo conto, ma che io personalmente ho capito solo con l'esperienza diretta.

[...]

Quindi, in 2 parole:
_fare ciò che ci astrae dal tempo tanto ce la godiamo
_credere che, come ci sono miliardi di donne che ci desiderano, ci siano miliardi di euro che prudono in tasca alla gente che non aspetta altro se non un buon motivo per darli a noi.

oh sì, è la prima regola.
è da quando sono nato che i miei me la ripetono: trova qualcosa che ti piace, è facci una professione.

ed io sto cercando di seguire il loro consiglio :P

d'altronde la legge della seduzione è valida per tutto, e chi impara a sedurre davvero, impara l'arte del successo. mai nulla di più vero.
Quote:
sul secondo punto, ok, ci sono. per il primo, sto ancora cercando.

anche per questo ho lasciato un po in disparte il tema donne e seducere. vuoi perchè davvero credo che se non sono realmente me stesso...

mah ripensandoci in diretta, mi sembra un'altra scusa che sto tirando fuori per pararmi il culo e de-responsabilizzarmi e starmene al calduccio di casa :D

mi rivado a leggere un po di lesson di seducere va... questa confusione da overthinking LOL

e questo sono io, con i miei pregi e le mie peculiarità :)

ciaooo

ahahah.
sì ecco, mi pare tanto una scusa.
sono convinto si possa coniugare tutto guadagno, amore, salute.
si tratta di trovare le giuste misure, e portarli avanti tutti e tre.
chi è carente in una delle tre sfere, sarà in parte insoddisfatto. è quasi matematico.
Quote:
PS: uccidete tomkuzch! E' un nuovo utente registrato, ma è viagra related spam.
ho visto ora. deleted ;)


ciao caro, fatte sentì.

@Tuvia78 4592 wrote:

Quindi siamo arrivati alla consapevolezza che tutto quello che fanno gli americani è del tutto initile.Bene! Che dopo più di un anno a studiare il loro modo non si arriva da nessuna parte. OK perfetto, siamo a cavallo. Troviamo Seducere e ci sentiamo meglio. Inizia la nostra nuova vita. E siamo ancora li.C’è qualcosa che mi sfugge…Le ragazze in tutto sto pandemonio di seduzione dove sono? Non sarà che le cose studiate prima non funzionavano perchè non si ha messo in pratica nulla di quello visto? Come dice sempre un mio grande amico!! “Se non vai tu, te la tromba un altro”…E non gli è servito nessun PUA o sito come SEDUCERE per capirlo. Quindi la morale di tutto quale è “DIAMOCI ALL’IPPICA”…:slight_smile:




Tuvia, beh? E’ Natale, non sei mica tanto buono… :wink:



Lo sai bene che cominciare a sedurre non è facile, i primi passi sono davvero faticosi.

Ma se usi il “metodo americano” sai bene dove andrai a finire: a provarci con delle donne. Prendi il MM e te lo leggi, ma dopo averlo letto non ci son cazzi, devi uscire ad approcciare. Approcciare, sbagliare, correggere, approcciare, sbagliare, correggere, approcciare, sbagliare, correggere… e alla fine riuscire. Non puoi leggere un libro e dire “oh, ho finito di leggere. ora sono un gran gnocco”. Se hai bene in testa cosa vuoi, avrai costantemente a che fare con le donne.



Il metodo Seducere, invece, non è solo sedurre le donne. E’ sedurre la propria vita, che tra le altre cose ha a che fare con il… sedurre le donne.

Quindi non interagisci solo con le ragazze, ma con tantissimi aspetti della tua vita, che altrimenti non andresti ad affrontare.

Poi è onestamente chiaro che in molti, perchè no, anche io, si nascondono dietro questo ben di dio di cambiamenti per non affrontare le temutissime e agguerritissime femmine. Ma in realtà non è il SeducereMethod che esclude il provarci e il trombare, sono gli allievi che usano solo la parte che dà loro meno grattacapi.

Però dei risultati arrivano comunque. Giustamente “Se non vai tu, te la tromba un altro”, ma per quanto gratificante sia non c’è solo il trombare nella vita.

Stavo ironizzando logicamente :slight_smile:

Il fatto è un altro. Che non è giusto autogiustificare sempre un comportamento errato a priori. Sarebbe più opportuno dare una bella scrollata a Bira con un “Muovi il culo e agisci” invece di stare li, dopo più di un anno a pensare di farlo. Non sono gli americani che sbagliano, ma sei tu:.SEMPRE E SOLO TU. Mystery non ha bisogno di rimorchiare, sa farlo e lo fa meglio di tutti noi e ti posso garantire che tutti gli americani parlano di inner game, non è farina del sacco di Seducere Docet, il modo nostrano può essere diverso nel modo di porlo, più genuino, ma se ti leggi un po’ in giro i vari siti non siamo molto lontani. Il concetto su cui si vuole puntare è il cambiamento,un nuovo io libero da schemi ecc… ma se una persona non vuole veramente cambiare ,non c’è santo che tenga ,continuerà per un anno a pensare che gli americani fanno cose unitili senza muovere il culo e al Primo fallimento si crogiolerà nella disperazione autoconvincendosi che è tutto vero. L’unica cosa vera è che non si muove, gli americani o qualsiasi altro ragazzo anche non PUA rimorchiano e vanno avanti “Quella è la verità”, e sono sicuro che anche Bira dentro di se lo sa benissimo.

ragazzi, basta parlare di america, di PUA di mystery, di bla bla bla

la smettete di autocrogiolarvi in discorsi da bar su chi ce l’ha più lungo, su chi sa sedurre di più, su quante donne si fa mystery, che vive in uno dei paesi dei balocchi in quanto a rimorchio, o su quanto gli americani siano bravi, merde, fortunati, iperimpostati?.

lo dico per l’ultima volta: lasciate da parte questi falsi idoli dipinti come delgi Dei, e pensate a quanto siete in grado di sedurre voi, ed a quanto vorreste diventare bravi a farlo.



STOP

questo non è il posto delle seghe mentali. qui ci si confronta e ci si sprona ad agire.



Tuvia, mi dispiace se non cogli la diversità di seducere rispetto alla miriade di siti che si torvano in rete che, certamente citeranno inner game ed altri aspetti, ma che non lo fanno in modo approfondito ed esaustivo come viene trattato qui.

a questo punto mi chiedo: se lo trovi tanto simile agli altri, perchè frequenti il sito?.

a me Mystery sta simpatico, col cappello e gli occhialoni :rolleyes:

Weee bambini basta accapigliarsi! Lasciate i PUA, le LTR, gli AFC e le HB agli americani e al loro vernacolo da Nerd della seduzione, qui siamo in Italia. E non a caso, all’estero, USA included, lo stereotipo vuole l’italiano come gran donnaiolo e seduttore full metal jacket…



E poi chissà magari tra un anno o due non si farà piu riferimento agli americani, ma agli italiani della scuola di Seducere :smiley:



@John: hai colto nel segno. Bisogna buttarsi e affrontare i propri limiti, senza dare troppo peso ai risultati. Una possibile mentalità da tenere potrebbe essere questa:



"bionda, non ti conosco ma grazie di esistere, davvero. perchè non me ne frega niente di te ma ti trovo estremamente interessante per andare oltre e scoprire nuovi limiti…"



Se non ripongo alcuna aspettativa negli esiti di un interazione, che cosa puo succedermi di male? Lancio l’amo, e da bravo pescatore della domenica al laghetto, e, nel worst case scenario, anche se torno a casa a mani vuote, ho imparato a pescare meglio e mi son divertito.



Puo essere una mentalità adatta alla situazione?



Pensadoci, chissà perchè siamo (o sono solo io?) cosi attaccati al risultato quando facciamo qualcosa, che se diverso dalle proprie aspettative ci provoca dispiacere e noie. Non sarebbe meglio rimanere concentrati sull’azione ed accettare quel che sarà come cosa buona e giusta a prescindere?



Tornando al misterioso “metodo di guadagno”, hai ragione tu. Prima di ottenere risultati interessanti, ci ho provato e riprovato, quasi mai raccogliendo ciò che mi ero prospettato, “fallendo” per cosi dire, rispetto ai miei propositi, però sempre facendo tesoro delle esperienze passate che poi mi hanno insegnato cosa fare e cosa non fare per riuscire nell’intento.



@aptero

il “misterioso” metodo di guadagno, frutto di anni di studio e nerdosità davanti al pc, è piu o meno questo: prevedi che cose le persone cercheranno su Google prima che loro effettivamente lo facciano, crea un sito web e posizionalo al primo posto per quella parola chiave, quando la piena di visitatori arriva, monetizzali in qualche modo (adsense o programmi di affiliazione vari)



ti faccio un esempio: l’anno prossimo uscirà l’ennesimo film della saga dei vampiri di Twilight. Mi faccio un idea di quello che le persone cercando grazie al Google Keyword Tool ( https://adwords.google.com/select/KeywordToolExternal ) e scopro che la parola chiave TitoloFilm + trailer è la piu cercata. Beneeee, acquisto subito il dominio Titolofilmtrailer.com (o quello che trovo disponibile), ottimizzo la pagina per quella parola chiave (=on-page SEO) e finchè la competizione è molto blanda (prima cominci, meglio è) comincio a seminar link in entrata al mio titolofilmtrailer.com cosi titolofilm trailer, senza fare spam se sei rispettoso della netiquette o spammando come fanno quelli che pubblicizzano viagra e quant’altro (questa è la parte di off-page SEO)



Ovviamente non è una cosa che si impara dalla sera alla mattina e un pizzico di fortuna a trovare quello che funziona per se stessi è fondamentale. Se poi ti fai il lavoro di persona, ci vuole tempo e noia, se lo dai da fare ad un indiano/filippino, devi romperti le palle a spiegargli come vuoi che la cosa sia fatta, controllare che sia tutto ok e mettere in conto la spesa.



Guarda, fin dal primo giorno che ho visto Seducere, mi son chiesto: ma allora quando si faranno pagare? Se tu sai come ciulare e sei disposto ad insegnarlo, e scrivi come si fa e mi aiuti con le tue dritte, perchè io non dovrei scambiare del denaro con te in cambio di quello che tu mi stai dando in termini di coaching? Considera che tra l’altro una persona piu spende per qualcosa, piu poi è incline a tenere in considerazione quello che ha acquistato e ad usarlo nel migliore dei modi. Generalmente, le persone poi tenderebbero ad essere piu motivate a darsi una mossa. Se non lo fossero molto probabilmente, sarebbero ancora cullati dal dilemma: ma lo compro o non lo compro?



Tu immaginati domani di essere in prima pagina per il termine “Seduzione”. Il numero di iscritti al forum salirebbe esponenzialmente e tu avresti un bel daffare a seguire tutti. Facendolo gratis non potresti dedicarti completamente, dovresti avere un lavoro come tutti gli altri e dedicheresti parte del tuo tempo libero, a rispondere a me che mi lamento in ogni thread e non mi scrollo l’inazione di dosso, a bastonare John e Tuvia che bisticciano sul chi sia il miglior PUA dell’area di San Francisco e a cancellare i falsi utenti creati da appositi software di spammer russi professionisti.

Si è vero ci sono le consulenze telefoniche, ma a mio parere costano troppo poco, considerato che poi ve li spartite tu&theSpanishUncle.



Ho capito che la filosofia di Seducere è quella di dare a tutti una chance, ma non ci vedo nulla di strano nell’offrire ad es. le lezioni sull’inner game gratuitamente per provare di saperne e poi chiedere un 20, 30 euro per l’outer a mo di ebook. Oppure potreste creare un sito stile membership 10 euro al mese per potere accedere all’area premium. Se poi uno non riesce a trovare 10 euro al mese per ottenere l’accesso, non è perchè non se lo puo permettere, è perche non vuole.



Tu prendi il blog competitor per eccellenza, blogseduzione. secondo cubestat.com riceve 10,000 visitatori al giorno circa: cè un botto di gente che lascia commenti per chiedere consigli, una domanda tale da spingere i gestori del sito a darti la possibilità, pagando, di vedere la tua domanda risposta prima di quelle di chi non paga…



(parere personale: quel sito dal punto di vista di come vende mi piace, di cosa insegna no.)



Di quei 10,000 visitatori, a fare una stima al ribasso, 2000 sono visitatori fidelizzati. Metti che solo 1000 di loro ogni mese pagano 10 euro per poter leggere i post e scrivere in un eventuale forum = 10,000 euro al mese (lordi e vabbè). Magari i numeri sono un po sballati, magari cubestat.com è fuori tara o io sto delirando, ma per come la vedo io un buon dating coach oggi in italia ha mercato, se si vende un po.



Vuoi fare corsi e consulenze nel mondo privato? Puoi affiancare la vendita di contenuti online, con consulenze e seminari



Internet ti da una opportunità grandiosa, che è quella della visibilità, ti fai un nome, ti crei il tuo brand, aptero e diventi un autorità nel tuo settore.



Senza internet probabimente non esisterebbe l’industria dei PUAH! negli States cosi come la conosciamo oggi: Eben Pagan non avrebbe mai pubblicato Double your Dating con lo pseudonimo di David Deangelo nello scantinato della sua casetta in Oregon, Mystery non avrebbe mai formalizzato il suo metodo come risposta a DYD, il project Hollywood non avrebbe mai visto la luce, Style non sarebbe mai diventato celebre scrivendo The Game eccetera eccetera.



Sicuramente internet ha dato la possibilità all’average Joe americano di pubblicare le proprie opere, diventare PUA di media classifica e mangiare la sua fetta nello stesso piatto inaugurato dai pionieri piu blasonati. Oddio, non solo PUA, cè ogni genere di informazione venduta online (la piu assurda che io abbia mai trovato fu questa: come farsi crescere un seno femminile per uomini :eek:) E c’è gente che ci mangia alla grande, milionari e non, che pero con il loro siti vendono e guadagnano a prescindere che loro stiano dormendo, cazzeggiando o svernando in Thailandia dove con 50 dollari al giorno vivi da dio sulla costa (oddio, cosi dicono su http://www.internationalliving.com che guarda caso è un sito che vende informazioni)





Insomma Aptero, dipende tutto da quello che tu vuoi.







@tuvia: un alternativa all’aforisma del “se non to le trombi tu…” potrebbe essere questa:



“se non te la trombi tu, se la tromba Bira” :stuck_out_tongue:

Ciao Bira ho letto tutto, molto interessante.

Ma dimmi se hai fatto soldi su internet significa anche che hai sconfitto la caduta dei capelli?

No perchè sarei anche io un pò interessato alla cosa…

(mi riferisco alla caduta dei capelli)

Bira, sai che se domani mattina qualcosa qui dentro diventa a pagamento io… conosco dove abiti, la targa della tua macchina e il nome del tuo cane? :smiley:

@Istvan 4655 wrote:

Bira, sai che se domani mattina qualcosa qui dentro diventa a pagamento io… conosco dove abiti, la targa della tua macchina e il nome del tuo cane? :smiley:




Organizziamo una rivolta come minimo :smiley: