Primi approcci

@Spiderman: forse sarebbe stato meglio tentare l’approccio quando era ancora in libreria, magari allo scaffale mentre guardava e sceglieva i libri

@Tuvia78 3938 wrote:

Secondo me state dicendo la stessa, ma prendete spunti diversi. Giacomo punta a un utente medio basso alla ricerca dei primi contatti, mentre Shark parla già in modo più avanzato, ma all’atto pratico dite semplicemente la stessa cosa.




Esatto, io ho spiegato quel che direi a ragazzi ai primi contatti. Mi sono messo nei panni di un ragazzo alle primissime armi.
Quote:
Comunque per tutti e due noto che ancora ragionate un po' troppo con l'uccello e poco come le micette.[/Quoto]

Non l'ho capita.
Quote:
Che ci piaccia o no il gentil sesso si fa un'idea di chi si avvicina in pochi secondi. Il non verbale è fondamentale, tanto che si può conquistare senza manco aprire bocca.

Mai detto il contrario, anzi... Ma il non verbale viene spontaneo, è un riflesso della propria personalità. Quindi se sei ok dentro, lo sarai pure fuori. Inoltre è anche vero che l'idea che si fanno di te in pochi secondi la puoi rovesciare in pochi minuti successivi, o anche dopo una settimana.
Quote:
Voi confondete l'apertura con attrazione e così via. L'apertura serve solo per attirare attenzione verso di se. Che poi sia semplice come un ciao o sfacciata come Stasera facciamo sesso ecc.. la cosa non cambia. Conta solo ed esclusivamente cosa viene dopo. Puoi aprire con un gruppo o con una donna come vuoi, in qualsiasi modo ma se poi rimani li come un pirla, soprattutto se lei ti ha freddato in malo modo torni a casa a lavorare di mano.

Sono d'accordo. Non so dove hai mal interpretato le mie parole.

Mi sono accorto solo adesso delle risposte date sulla prima cosa da dire ecc. ecc,



Forse shark 72 ha ragione sul fatto che magari non sono stato tanto sicuro per inesperienza ma a me sembra di avercela messa tutta,non ti saprei dire se rivedendomi avrei da obiettare il fatto di essere stato insicuro :slight_smile:



Non lo sò se la cosa da dire è importante o meno,non ho esperienza,cmq secondo me non conta tanto l’inizio conta come mantieni la tua impostazione perchè se te ne esci con una cosa gaiarda e poi dopo non dimostri di essere quella persona e magari come è capitato a me,non sapevo che dire,è inutile che te ne sei uscito in un certo modo :slight_smile:

Quindi credo che è sempre meglio essere naturali almeno si resta in quel modo per tutto l’approccio e perciò tanto dovrebbe valere dire la prima cosa che ti viene,poi i frame e i metaframe sono un altro discorso.

@Allanon 3942 wrote:

@Spiderman: forse sarebbe stato meglio tentare l’approccio quando era ancora in libreria, magari allo scaffale mentre guardava e sceglieva i libri




Certo questo è sicuramente vero,non me la sono sentita,cavolo!

@Tuvia78 3941 wrote:

Spiderman, commetti sempre lo stesso errore. Pensi troppo cercando la frase fatta e soprattutto ricordati che una donna può avere i cXXXi suoi. Non è detto che non voleva parlare con te, ma magari era solo il momento sbagliato.

Tra l’altro perchè pensi che c’è troppa gente e il proprietario. Inizia a fregartene dove sei e di quanta gente c’è attorno.

Gli approcci migliori sono quelli che nascono con naturalezza.




Sottoscrivo in pieno, ottima risposta.

Già aspettarla al varco per seguirla era una cosa molto artefatta.

@Giacomo 3943 wrote:

Esatto, io ho spiegato quel che direi a ragazzi ai primi contatti. Mi sono messo nei panni di un ragazzo alle primissime armi.
Quote:
Comunque per tutti e due noto che ancora ragionate un po' troppo con l'uccello e poco come le micette.[/Quoto]

Non l'ho capita.



Mai detto il contrario, anzi... Ma il non verbale viene spontaneo, è un riflesso della propria personalità. Quindi se sei ok dentro, lo sarai pure fuori. Inoltre è anche vero che l'idea che si fanno di te in pochi secondi la puoi rovesciare in pochi minuti successivi, o anche dopo una settimana.



Sono d'accordo. Non so dove hai mal interpretato le mie parole.

Stavo parlando di shark in quel caso
;-)

Suggerirei però di dare la priorità ad interventi mirati agli approcci di Spiderman

per considerazioni di carattere generale, credo sarebbe più utile e meno dispersivo aprire un topic nella sezione apposita :slight_smile:

Comunque il non verbale si può migliorare, altrimenti per cho cosa sono stati scritti tutti i posr su seducere sull’innergame?



Si migliora con:

  1. esercizi e tutto il discorso nuovo sul nuovo innergame etc…
  2. allenamento-esperienze



    Per quanto riguarda l’approccio Tuvia ci sta trainando nella direzione giusta, naturalezza, niente pensare troppo alla frasi da dire, buttarsi e fregarsene degli altri



    più gli approcci sono inusuali e più lei ti darà … :slight_smile:

Bisogna ricordare anche un’altra cosa. NON ESISTE LA FRASE AD EFFETTO CHE TE LA FARA’ CADERE AI TUOI PIEDI. E soprattutto non si possono conquistare tutte le donne. Tenerlo a mente è fondamentale!! Perchè se no si finisce a giustificare sempre tutto con qualcosa che abbiamo sbagliato o che abbiamo detto. Potrebbe essere che non hai sbagliato nulla, che hai fatto tutto per bene, e hai fatto il miglior approccio di sempre, sei stato un seduttore con i fiocchi ma se non va, non va. Quindi bene analizzare, ma non estremizziamo la situazione.

@Allanon 3948 wrote:

Suggerirei però di dare la priorità ad interventi mirati agli approcci di Spiderman

per considerazioni di carattere generale, credo sarebbe più utile e meno dispersivo aprire un topic nella sezione apposita :slight_smile:




Erano cmq risposte adatte anche a me perchè mi aiutano a capire :slight_smile:

Grazie cmq per il pensiero

Sarebbe interessante sapere esattamente come hai interagito con quelle ragazze per rimanere senza parole. Potrebbe essere un aiuto a tutti.

@Tuvia78 3950 wrote:

Bisogna ricordare anche un’altra cosa. NON ESISTE LA FRASE AD EFFETTO CHE TE LA FARA’ CADERE HAI TUOI PIEDI. E soprattutto non si possono conquistare tutte le donne. Tenerlo a mente è fondamentale!! Perchè se no si finisce a giustificare sempre tutto con qualcosa che abbiamo sbagliato o che abbiamo detto. Potrebbe essere che non hai sbagliato nulla, che hai fatto tutto per bene, e hai fatto il miglior approccio di sempre, sei stato un seduttore con i fiocchi ma se non va, non va. Quindi bene analizzare, ma non estremizziamo la situazione.




Continuo a concordare in toto.

Analizzare i proprio eventuali errori è ok, ma addossarsi continuamente le colpe per approcci non riusciti non va bene.

UomoRagno, il tuo approccio era ok. Non c’era nulla di sbagliato.

Ma:
  1. era artefatto già in partenza (in questo caso colpa tua)
  2. la ragazza andava a passo svelto sotto la pioggia (colpa delle circostanze)
  3. mi pare un po’ acidella pure lei (colpa sua). O magari aveva altri pensieri per la testa in quel momento.



    Quindi l’unica cosa che hai sbagliato è stato pensare “qui c’è troppa gente, la aspetto quando esce”. Ti andava di approcciarla? Vacci subito, no? :slight_smile:

Non ricordo benissimo cmq raccoonto il secondo approccio fatto in quel giorno,tanto più meno sono molto simili:



Sono andato da due ragazze ad una panchina dove erano sedute e gli ho detto"sapete a che ora c’è l’autobus per …(il mio paese)?"(prima cosa che mi è venuta)

e una di loro"no non lo sò"

E io a quel punto ho detto “cmq piacere sono Spiderman"e anche loro si sono presentate e lo stesso ha fatto il mio amico.

Erano molto timide.

Poi una si è messa il cellulare all’orecchio ed ha detto stò aspettando un sms

ed io le ho risposto facendo finta di non aver capito"stai mandando dei messaggi?

e lei no no mi deve arrivare un sms perchè ci devono venire a prendere tra poco.

Il mio amico ha detto dopo un pò"che fate stasera?” (credo domanda sbagliata perchè ha mostrato troppo interesse)

Loro hanno risposto che andavano ad una festa di un amica che faceva 18 anni

Io ho detto usi tim o omnitel?visto che non sapevo che dire e cosi abbiamo iniziato a parlare di telefonini

Lì già sono rimasto un pò freddo ed ha cominciato a parlare il mio amico del ristorante che ha un suo zio e gli ha dato anche i biglietti da visita.

Abbiamo parlato di roba da mangiare,ma sempre e solo noi facevamo domande.

Io a quel punto non sapevo più che dire e me ne sono uscito con qualche cavolata che non ricordo,ma forzata.

Poi gli ho detto se accettavano un complimento da uno sconosciuto,e loro hanno risposto dipende

e io da cosa parlo di un complimento gentile

e loro bhè allora magari si

ed io,allora cominciate voi? :slight_smile:

ed hanno sorriso ma sempre con un pò di freddezza

dopo un pò ho preferito andarmene,dicendo al mio amico andiamo a farci un giro casomai ripassiamo dopo,gli ho la mano per salutarle e dicendo e un piacere per voi avermi conosciuto :slight_smile:

Poi come ho detto le ho rincontrate per strada,e ovviamente non era vero che le dovevano venire a prendere visto che erano ancora lì,e così non le ho nemmeno salutate.

@Giacomo 3956 wrote:

Continuo a concordare in toto.

Analizzare i proprio eventuali errori è ok, ma addossarsi continuamente le colpe per approcci non riusciti non va bene.

UomoRagno, il tuo approccio era ok. Non c’era nulla di sbagliato.

Ma:
  1. era artefatto già in partenza (in questo caso colpa tua)
  2. la ragazza andava a passo svelto sotto la pioggia (colpa delle circostanze)
  3. mi pare un po’ acidella pure lei (colpa sua). O magari aveva altri pensieri per la testa in quel momento.



    Quindi l’unica cosa che hai sbagliato è stato pensare “qui c’è troppa gente, la aspetto quando esce”. Ti andava di approcciarla? Vacci subito, no? :slight_smile:




Si ho capito l’errore,pensare troppo a cercare il momento di agire,hai ragione

hmmm, ci sono un po’ di cosette che non sono andate per il verso giusto, ne parliamo appena ritorno sono di fretta e merita un resoconto adeguato. La prima cosa che mi viene in mente e che sembrate troppo diretti e meccanici pur quando loro mostrano chiusura, come all’inizio. Tra l’altro io non mi presento mai subito, ma generalmente aspetto sempre. Spesso è volentieri lo inserisco alla fine quando mi danno il numero. Per te è così piacevole parlare con la gente che il nome è praticamente irrilevante.Fatto così non mi piace perchè sembra forzato. Inseriscilo sempre nel discorso. Falle domande che gli ricordino cose piacevoli del passato. Loro aspettano emozioni, avventura, sensazioni forti. Se lei dice che va ad una festa, parla delle feste che fai tu. Parla dei 18 anni dell’amica, inseriscisci i tuoi 18 anni. Cavolo che sballo i 18 anni, mi ricordano la serata più bella della mia vita ecc…Lei ti dice il suo nome? Parla del significato del suo nome ecc…Digli che ti ricorda una cosa bella sucessa in passato. Sfottila un po’ ecc…Finchè sarai meccanico e non parlerai con più gente avrai difficoltà a trovare elementi con cui esprimerti. Alla prima occasione che ti danno una risposta che non ti aspetti rimani spiazzato e la prima cosa che ti viene in mente (che figura di merda e adesso che le dico per uscire da sto pantano) Per te è naturale conversare con la gente, quello devi trasmettere. Fai una cortesia, il tuo amico fallo stare zitto. Tra l’altro. Due ragazze è meglio, secondo me,approcciarle da solo e in seconda battuta si inserisce l’altro. Ne riparliamo perchè è interessante. :wink:

@Shark72 3935 wrote:

John :tutto sommato condivido. Ma quando sostengo “quello che si dice è un problema”, non intendo semplicemente che bisogna sforzarsi di trovare una battuta simpatica, ma che si deve disporre di doti dialettiche tali da riuscire a mantenere una interazione interessante sempre, non solo in fase di approccio, ma anche più avanti.



Altrimenti il rimorchio si riduce ad un fatto di statistica : vado da dieci donne, finchè non trovo quella a cui piaccio comunque, e il discorso va avanti perchè è lei che lo manda avanti, dato che le piaccio. Invece no, non va bene, bisogna cercare di essere rimorchianti sempre ! E’ vero che non si può pretendere di piacere a tutti (Nuovo Inner Game P. 3), però abbiamo il dovere di ampliare lo spettro, trovo troppo semplicistico e qualunquista un ragionamento del tipo “io sono così, chi mi apprezza bene, gli altri fanculo!”.


Certo, sono d’accordo. Avrei voluto parlare anche del dopo approccio, ma non ne ho il tempo materiale :smiley: Brevemente voglio dire che in pochi nasciamo con degli impedimenti linguistici, si tratta semplicemente di rilassarsi e lasciar fluire la conversazione, senza voler impressionare. Anche perchè non ci son cazzi, più ti impegni per estrarre la frase ad effetto più peggiori le cose.

Però mi devi dire cosa intendi per interessante. Perchè si può parlare di minchiate anche tutta la sera e le cose possono andar ugualmente alla grande. Arriverà prima o poi il momento di farsi un po’ più profondi, ma ancora una volta non dev’essere nulla di forzato.



Concordo anche sul non strumentalizzare il “se non ti piaccio così amen”. Perchè si può essere così, ma si può essere anche cosà senza snaturarsi. E qui tornerebbe in gioco tutto il discorso fatto sull’altro topic dell’inner game.

Spideruzzo l’ultimo post in home page è dedicato a te :smiley:

Tuvia : in parte condivido il tuo pensiero, ma secondo me la fai un pò troppo facile ; un certo tipo di interazione, molto naturale e diretto che hai descritto in vari post, a te viene spontaneo perchè hai acquisito una certa solidità di gioco interno, ma devi metterti nei panni di chi ancora non ce l’ ha.



E allora ti riesce mantenere una conversazione interessante per il tuo target, anche inconsapevolmente .



Riguardo all’ importanza del paraverbale e linguaggio corporeo, mi pare di essere stato il primo a rilevarlo per il caso di Spiderman, e ho ampiamente sottolineato come questi aspetti si possano, anzi si debbano, migliorare : ma di qui a dire che il contenuto del verbale non conti nulla, ce ne passa…:wink:



Il vero seduttore è un comunicatore completo, su tutti i piani della comunicazione : verbale, paraverbale, corporeo.



Comunque appoggio quanti sostengono che per chi è agli inizi, in ogni caso la prima cosa da fare è darsi una mossa, anche con la prima cazzata che viene in mente, perchè il mettersi a pensare troppo porta facilmente a non agire.



Anche se va fatto un distinguo, per quanti non riescano ad agire perchè paralizzati dall’ ansia di approccio. Questa può essere di più tipi :


  1. Chi si sente inadeguato ad interagire con tutti, uomini e donne ;
  2. Chi ha paura di interagire con le donne perchè si sente inadeguato, ma solo con loro ;
  3. Chi non si sente inadeguato, ma si blocca perchè non sa cosa dire (ansia da vuoto dialettico)



    E non mi si venga a dire che la 3 altro non è che una manifestazione della 1 o 2, e che il vuoto dialettico nasce dalle seghe mentali o dal pensare . Del resto, qualcuno di voi pensa che facendo allenare l’ allievo a fargli passare la paura di dire “ciao” a tutte le donne che incontra, ciò sia sufficiente a rimorchiarle ? Ovviamente no.:slight_smile:



    Quello che va sviluppato, è proprio l’ evitare di non sapere cosa dire, sia in fase di apertura che nel durante (empasse dialettica, sempre per citare termini di quel Gran Maestro…)



    John : cosa intendo per interessante. Bella domanda, meriterebbe un 3d apposito. Un discorso, un’ interazione, un dialogo, è interessante quando tu pendi dalle labbra dell’ interlocutore, all’ opposto quando non vedi l’ ora che lui se ne vada.



    Ad esempio, prendiamo i leader politici, senza distinzione di colore . Anni fa (metà anni 90, non la larva di adesso…:D) ho ascoltato un paio di comizi di Fini, ed ero completamente rapito ; all’ estremo opposto, mi aveva coinvolto molto anche quello di Bertinotti . Invece, quando ho sentito Prodi e Veltroni, quasi cascavo dal sonno . E non era solo per il paraverbale decisamente più scadente degli altri due, ma perchè i loro discorsi erano di una banalità estrema.



    Lo stesso può accadere con i professori all’ università : con alcuni, parteciperete alla lezione in modo attivo, con altri non vedrete l’ora che finisca, o se potete, non ci andate proprio !



    Alzi la mano chi di voi durante un approccio, non gli è mai capitato che la ragazza andasse via perchè annoiata, o comunque per nulla coinvolta ? Io non la posso alzare .:o



    Chiaro, certe conversazioni possono essere interessanti per alcune ragazze, e non per altre : l’ abilità del seduttore,sta nel portare l’ interazione sui giusti binari, ovvero nel portare la donna a fare a noi delle domande, e non il viceversa.

@John 3961 wrote:

Concordo anche sul non strumentalizzare il “se non ti piaccio così amen”. Perchè si può essere così, ma si può essere anche cosà senza snaturarsi. E qui tornerebbe in gioco tutto il discorso fatto sull’altro topic dell’inner game.




E’ verissimo, ma personalmente non cerco di essere così o cosà in funzione della ragazza che mi trovo di fronte. Sono così o cosà a seconda del mio stato d’animo, di quel che in quel momento mi va di fare e dire, non della gente che mi sta intorno (con gli OVVI limiti dell’educazione e del vivere civile!!)

Non è una strumentalizzazione (di che poi??), ma un dato di fatto. Può essere sbagliato, ma è ciò che faccio io. :slight_smile:

No, è che io prendo sempre con le pinze le definizioni puriste di qualcosa.

Io dico che se c’è un metodo, un comportamento che mi fa ottenere un effettivo beneficio posso usarlo benissimo, anche se di solito non mi comporterei così. Non piegarsi contro la propria volontà per ottenere qualcosa, ma modificare il mio comportamento per trarne un beneficio.