Sono ancora incastrato

stellamiele;8897 wrote:
poi key secondo me le frasi "fai si che la tua felicità non dipenda da nessuno. se tu sei già felice da solo puoi iniziare a essere felice con altri" è la classica frase fatta che bo...
se sei felice da solo gli altri non te li fili proprio... i rapporti tra essere umani nascono da bisogni... guarda questo forum...
sì e no.
la dipendenza dall' "altro" (inteso come il prossimo) la trovo abbastanza patologica e fuorviante.
è vero si che l'uomo è un animale sociale e necessita per sopravvivere dei rapporti con gli altri, ma è altrettanto vero che un uomo sano è quello capace di stare periodi anche lunghi senza avere una persona accanto (intesa come relazione, non parlo delle amicizie che invece sono fondamentali) magari perchè non effettivamente interessato a nessuna delle ragazze che conosce (ma il discorso vale anche per le donne), e non accusare nessun tipo di problema, anzi viversela bene dedicandosi alle sue passioni, al proprio lavoro, senza sentire un bisogno spasmodico ad avere di fianco qualcuno a tutti i costi.

purtroppo credo che la generazione odierna soffra molto più di quella passata dell'ansia da solitudine. e ciò avviene perchè i mezzi di comunicazione alternativi a quelllo classico del faccia a faccia, stanno prendendo piede sempre di più dando la possibilità di comunicare senza essere fisicamente presenti. questo rischia sempre di più di far isolare le persone che osno spinte a ocmunicare in modi parziali (non coinvolgendo tutti e 5 i sensi) ed in modo insufficiente.
l'effetto è la ricerca spasmodica di una persona che colmi questa sensazione di vuoto, il che può essere acuito da situaizoni familiari non proprio rosee oppure precedenti delusioni sentimentali.

per fortuna che c'è seducere che spinge ad uscire di casa e a ocnoscere gente nuova, ad essere sociali alla vecchia maniera, senza i social network :P
chi si rendesse conto di trovarsi nella situazione in cui sente di aver a tutti i costi bisogno di una persona al suo fianco, unsa frequentazione, una relazione, si fermi un attimo, faccia un bel respiro profondo, si rilassi, e faccia un bel gioco:
un mese senza cercarsi una ragazza, così, semplicemente ad uscire e fare amicizia nel modo più tranquillo possibile, per cercare di abituarsi a bastarsi, a rafforzare le proprie amicizie e a dedicarsi a se stesso.

scommetto che proprio quando ci starete prenderete gusto, arriverà una donna che vi chiederà di farla entrare nel vostro mondo perchè attratta dalla stabilità interiore e tranquillità esteriore che emanerete.
così è la vita, così funziona la seduzione.

stasera sono più filosofico del solito :)

stella, non è questione di catastrofismo

e non è neanche un isolarsi nella propria indipendenza emotiva

non è che se sei felice da solo gli altri non te li fili perchè non ne hai bisogno, semplicemente non sarà più il bisogno a spingerti, ma solo il desiderio di esprimerti liberamente nel mondo. E sarà un’espressione più libera e sincera, in quanto non si aspetta nulla in cambio, mentre il bisogno attende d’essere soddisfatto. E magari per la sua soddisfazione si finisce per non agire in modo autentico e per farsi paranoie (es. ma non posso fare così, la gente non lo accetterebbe). Lo so per esperienza personale. Tra l’altro nei rapporti di coppia, poi, il bisogno porta con sè spesso e volentieri strascichi di paure, gelosie, insicurezze, possessività. Che queste cose siano “normali” (ovvero la norma, ciò che la stragrande maggioranza della gente fa) può anche essere vero, ma questo non ne fa un valido modello da seguire.

Distinguiamo il desiderio dal bisogno.

@Allanon 8900 wrote:

stella, non è questione di catastrofismo

e non è neanche un isolarsi nella propria indipendenza emotiva

non è che se sei felice da solo gli altri non te li fili perchè non ne hai bisogno, semplicemente non sarà più il bisogno a spingerti, ma solo il desiderio di esprimerti liberamente nel mondo. E sarà un’espressione più libera e sincera, in quanto non si aspetta nulla in cambio, mentre il bisogno attende d’essere soddisfatto. E magari per la sua soddisfazione si finisce per non agire in modo autentico e per farsi paranoie (es. ma non posso fare così, la gente non lo accetterebbe). Lo so per esperienza personale. Tra l’altro nei rapporti di coppia, poi, il bisogno porta con sè spesso e volentieri strascichi di paure, gelosie, insicurezze, possessività. Che queste cose siano “normali” (ovvero la norma, ciò che la stragrande maggioranza della gente fa) può anche essere vero, ma questo non ne fa un valido modello da seguire.

Distinguiamo il desiderio dal bisogno.


si formano le classiche dipendenze affettive che portano alla fine a rovinare tutto,sia in una seduzione che in un rapporto di coppia…e una donna che capisce che dipendi da lei la perdi o quantomeno ti usa finchè gli vai bene…



e questo non deve mai succedere…parlo ovviamente dalla parte maschile. Alcuni hanno caratteristiche del genere nel DNA altri invece ci devono sbattere pesantemente la testa per capirlo…



@aptero : io sono uno di quei pochi che ha eliminato ogni sorta di profilo tra i vari social network…proprio perchè mi sembrava di parlare con un pc piu’ che con una persona. Rimango convinto che questo tipo di comunicazione non serve a niente. Anzi sono cose che ti portano a diventare asociale per chi è piu’ sensibile,timido, e non sa usarli nella maniera corretta

…ogni strumento non è buono o cattivo: buono o cattivo è l’uso che se ne fa…

(pc, internet, social, ecc.)

@stellamiele 8897 wrote:

-cut-




punto 1) il nickname è kay, non key.14qw14qw



punto2) mi parli di frasi fatte, con una citazione di Nietzsche sotto a ogni messaggio che posti.



La frase che ho scritto io, che è venuta dal mio pensiero anche se probabilmente qualcuno più famoso di me l’avrà detta quasi uguale, Anzi probabilmente io stesso l’avrò estrapolata da qualche libro/testo, non pregiudica il fatto che sia una frase priva di senso.



Si può non condividere o ignorare un significato, ma non negare che che esso non ci sia.



Aptero, nonostante abbia preso la strada lunga e tortuosa dei problemi di comunicazione della nostra società d’oggi, ti ha risposto molto bene. Allo stesso modo ringrazio allanon che ha parlato della distinzione bisogno/desiderio.



aggiungo poi che nessuno gli ha detto che non può farsi pensieri debilitanti e/o seghe mentali; dato però che qua dentro tutti ci vengono perchè i pensieri negativi e/o le seghe mentali vogliono levarsele di torno, perchè sono tutti pensieri negativi, e che portano solo ad altra negativita, ho voluto dargli 2 tipi di visione.



Io infatti vedendo non solo la mia esperienza personale attuale, ma anche l’ esperienza attuale di alcuni coetanei, ho notato 2 modi differenti di gestire il rifiuto, e glie li ho proposti. tutto qua. Il concetto del mio post era di dirgli: "puoi farti 23 ore di pensieri e 1 di vita o 23 ore di vita e 1 di pensieri, io sto provando la seconda opzione ed è meglio della prima, perchè più in linea(coerente e congruente) con il concetto di persona(uomo) che mi accingo a diventare."



Ti faccio notare che anche nella seconda opzione ho lasciato un po di tempo per i “pensieri” che, per quanto continui a dire che sono limitanti, (come ho già scritto) sono insiti nell’ uomo e non vi si può sfuggire sempre e al 100%. Ma questo non deve poi essere una scusa per buttarsi giù.



Vedo già la gente che legge “è normale farsi pensieri dopo una delusione amorosa, anzi inizialmente è impossibile non averne, perchè è umano.” e subito si sente felice perchè gli viene concesso 1 volta in più di crogiolarsi in frustrazioni, dubbi, pianti, negatività, che si, gli danno altra negatività, ma in compenso gli danno la possibilità di…udite udite…rimanere nella loro abitudine(vittimismo) che però gli da tanta, ma tanta sicurezza, perchè hanno sempre fatto così. E fare sempre così sarà sempre più facile che cambiare. Questo è il comportamento tipico di chi crede di voler cambiare, magari è davvero convinto che tu dica il giusto, ma non ha la volontà di tradurre in azione ciò che crede giusto, solo perchè è un mondo inesplorato.



Questa è poi paura di farsi troppo male(esplorazione), finendo poi per farsi del male in un altro modo(cioè negativismo a go go), ma non voglio essere eccessivo con i concetti.



chiudo: la felicità non è misurabile. Io posso sentirmi felice al 100% da solo, ma poi incontrare una persona, che porta in me un desiderio che aumenta la mia felicità, e cercare di farla entrare nella mia vità per incrementare la mia felicità in maniera “stabile”. In questo modo capisci che migliorarsi non vuol dire avere perenni bisogni, ma avere perenni stimoli su quanto grande può essere la propria felicità.

@kay23 8918 wrote:

punto 1) il nickname è kay, non key.14qw14qw



punto2) mi parli di frasi fatte, con una citazione di Nietzsche sotto a ogni messaggio che posti.



La frase che ho scritto io, che è venuta dal mio pensiero anche se probabilmente qualcuno più famoso di me l’avrà detta quasi uguale, Anzi probabilmente io stesso l’avrò estrapolata da qualche libro/testo, non pregiudica il fatto che sia una frase priva di senso.



Si può non condividere o ignorare un significato, ma non negare che che esso non ci sia.



Aptero, nonostante abbia preso la strada lunga e tortuosa dei problemi di comunicazione della nostra società d’oggi, ti ha risposto molto bene. Allo stesso modo ringrazio allanon che ha parlato della distinzione bisogno/desiderio.



aggiungo poi che nessuno gli ha detto che non può farsi pensieri debilitanti e/o seghe mentali; dato però che qua dentro tutti ci vengono perchè i pensieri negativi e/o le seghe mentali vogliono levarsele di torno, perchè sono tutti pensieri negativi, e che portano solo ad altra negativita, ho voluto dargli 2 tipi di visione.



Io infatti vedendo non solo la mia esperienza personale attuale, ma anche l’ esperienza attuale di alcuni coetanei, ho notato 2 modi differenti di gestire il rifiuto, e glie li ho proposti. tutto qua. Il concetto del mio post era di dirgli: "puoi farti 23 ore di pensieri e 1 di vita o 23 ore di vita e 1 di pensieri, io sto provando la seconda opzione ed è meglio della prima, perchè più in linea(coerente e congruente) con il concetto di persona(uomo) che mi accingo a diventare."



Ti faccio notare che anche nella seconda opzione ho lasciato un po di tempo per i “pensieri” che, per quanto continui a dire che sono limitanti, (come ho già scritto) sono insiti nell’ uomo e non vi si può sfuggire sempre e al 100%. Ma questo non deve poi essere una scusa per buttarsi giù.



Vedo già la gente che legge “è normale farsi pensieri dopo una delusione amorosa, anzi inizialmente è impossibile non averne, perchè è umano.” e subito si sente felice perchè gli viene concesso 1 volta in più di crogiolarsi in frustrazioni, dubbi, pianti, negatività, che si, gli danno altra negatività, ma in compenso gli danno la possibilità di…udite udite…rimanere nella loro abitudine(vittimismo) che però gli da tanta, ma tanta sicurezza, perchè hanno sempre fatto così. E fare sempre così sarà sempre più facile che cambiare. Questo è il comportamento tipico di chi crede di voler cambiare, magari è davvero convinto che tu dica il giusto, ma non ha la volontà di tradurre in azione ciò che crede giusto, solo perchè è un mondo inesplorato.



Questa è poi paura di farsi troppo male(esplorazione), finendo poi per farsi del male in un altro modo(cioè negativismo a go go), ma non voglio essere eccessivo con i concetti.



chiudo: la felicità non è misurabile. Io posso sentirmi felice al 100% da solo, ma poi incontrare una persona, che porta in me un desiderio che aumenta la mia felicità, e cercare di farla entrare nella mia vità per incrementare la mia felicità in maniera “stabile”. In questo modo capisci che migliorarsi non vuol dire avere perenni bisogni, ma avere perenni stimoli su quanto grande può essere la propria felicità.




punto primo… mi scuso per aver cambiato il tuo nick…

punto secondo ti parlo di frasi fatte… (per la mia esperienza)…quella da te citata è una frase fatta.

puoi essere felice al 100% ma non lo sarai sempre… bisogna accettarlo => partendo dal presupposto che non sarai sempre felice che fai???

se sei felice il problema non si pone… stai bene con te stesso, sei aperto alla vita e tutto quello che vuoi, e sono d’accordo sul tuo concetto di persona/vittima che si crogiola nel suo mondo di pensieri negativi perchè in qualche modo la rende sicura.

io penso che la felicità è altalenante (come tutto) se sei infelice puoi circondarti però di persone felici che ti trasmettono comunque serenità o no?

cos’è? desiderio? bisogno? stimolo?

secondo te una persona infelice può trovare la felicità solamente con i suoi pensieri? o tenderà a sfruttare più strumenti possibili? che siano cose o persone? se sei felice ma vedi accanto a te una persona cara che è infelice sei lo stesso felice?

perchè un giorno ti svegli felice o uno no? da cosa dipende? (dipendi da qualcosa/qualcuno?!)



questo forum non nasce dal bisogno?



dimmi tu…

sono ancora castrato… :smiley:

Eeeeeh, stella, da come lo descrivi sembra quasi che consideri l’infelicità come la situazione-base dello stato d’animo umano. Una sorta di “vuoto” da riempire con cose, persone, attività. E appena queste cose vengono meno allora l’essere infelice diviene in qualche modo giustificabile, e si va alla ricerca di altre cose, persone, attività. Ho fatto così per un quarto di secolo, so cosa vuol dire. E spesso per me voleva dire rimandare la felicità finchè non avessi ottenuto quella cosa, quella persona, quell’attività. E se non ci si riesci, devi sperare di essere ottimista, altrimenti la depressione è a portata di mano.



Poi ho invece capito che lo stato d’animo di base è la felicità. Chiudo gli occhi e mi prendo una boccata d’aria, li riapro e guardo il cielo, e capisco che in fondo non mi basta altro! Sono sereno a prescindere. Non mi capita da ormai un anno di fare incubi. Mi sveglio praticamente sempre col piede giusto. Al massimo sto un po’ scazzato nei periodi di bassa energia, ma puntualmente l’energia la ritrovo, dentro di me. E finchè va avanti così mi va bene. Quindi la domanda


perchè un giorno ti svegli felice o uno no? da cosa dipende?


mi risulta mal posta.

Certo ho trovato attività che mi gratificano, e che mi sono utili per portare ancora più in alto, amplificare la mia positività e la mia creatività. Ho trovato persone con cui mi trovo bene, e che certamente influiscono anche sul mio livello di energia, ma riesco a stare bene anche da solo: anzi ti dirò che alle volte sento proprio la voglia di stare da solo, di dedicare del tempo alla cura di me stesso, del mio corpo, della mia mente e del mio spirito.

Riesci a cogliere la differenza tra bisogno e desiderio?
Sul discorso della creazione del forum non posso esprimermi, visto che non ero presente in quel momento. Posso solo dirti che il mio arrivo qui non è stato condizionato da un bisogno, ma è stato una naturale prosecuzione di un lavoro di ricerca e sviluppo che avevo già iniziato.

Poi ovvio che se mi muore il gatto, o se vedo qualcuno di caro che piange, non è che mi venga da ballare la macarena. Ho il sacrosanto diritto di avere "zone d'ombra" nella mia luce interiore. Ma appunto rimangono momenti, che passano presto. E faccio in modo che lascino quanti meno strascichi possibili sia su di me che sulle persone a cui voglio bene. Inoltre considero questi momenti come preziosi "campanelli d'allarme" che il mio corpo mi manda per avvertirmi che qualcosa non va. Insomma alla fine fine li sfrutto pure sti momenti di infelicità ;)

@stellamiele 8930 wrote:

punto primo… mi scuso per aver cambiato il tuo nick…


Capirai, sono offesissimo! :smiley:

punto secondo ti parlo di frasi fatte... (per la mia esperienza)...quella da te citata è una frase fatta.

ripeto: "frase fatta" è un etichetta che viene data a frasi in genere nazional popolari che esprimono concetti nazional-popolari. Ciò non pregiudica che se il significato è noto a molti, sia un concetto balordo, o peggio ancora, un non-concetto, cioè una frase priva di significato.

Poi, frase fatta o no, qualsiasi sequenza di parole sensate(nel contesto) e grammaticalmente corrette formano una frase che ha un senso. Avendo un senso, la frase, fatta o no, ha un significato.
Ti ripeto 1 volta in più che la frase da me citata per quanto scontata, scorretta ai tuoi occhi, non condivisa da te, ha un significato, condivisibile o meno, ce l'ha.
Ti soffermi di più sull'etichetta che sul contenuto, mi pare; correggimi se sbaglio. Mi hai sempre solo scritto che la mia è una frase fatta, non il perchè secondo te non sta in piedi.

puoi essere felice al 100% ma non lo sarai sempre... bisogna accettarlo =>

Mai detto il contrario.

partendo dal presupposto che non sarai sempre felice che fai???
se sei felice il problema non si pone... stai bene con te stesso, sei aperto alla vita e tutto quello che vuoi, e sono d'accordo sul tuo concetto di persona/vittima che si crogiola nel suo mondo di pensieri negativi perchè in qualche modo la rende sicura.

Daccordo.
io penso che la felicità è altalenante (come tutto) se sei infelice puoi circondarti però di persone felici che ti trasmettono vibrazioni buone? certo, ma se tu dentro sei morto la cosa non funziona più.
Penso facesse parte dell'opzione di "23 ore di vita e una di pensieri". Perchè per vita intendevo circondarsi di persone, passioni,avvenimenti e situazioni che ci fanno stare bene, che appagano il nostro.....
cos'è? desiderio? stimolo?
...proprio quello.


secondo te una persona infelice può trovare la felicità solamente con i suoi pensieri? o tenderà a sfruttare più strumenti possibili? che siano cose o persone? se sei felice ma vedi accanto a te una persona cara che è infelice sei lo stesso felice?

fino a qua posso anche essere daccordo, infatti non ho mai detto il contrario neanche di questo...

perchè un giorno ti svegli felice o uno no? da cosa dipende? (dipendi da qualcosa/qualcuno?!)
...No, qua non mi trovi daccordo. Ok, non tengo sotto controllo tutto, non sono immune a tutto, ci sono agenti esterni che mutano e fanno mutare le mie percezioni su qualsiasi cosa. Questo è l'uomo. Ma l'uomo può anche avere le fondamenta di un inner game solido, per vivere nel modo giusto. Cioè imbottirsi di sensazioni positive. E quelle negative vadano prese in un modo o "leggero" (critiche,lamentele,offese ecc), o in maniera "propedeutica" al miglioramento personale(ti sbucci 1 ginocchio-->2 strade-->A. cazzo che male, e imprecazioni e malumore -- B. cazzo che male, ma è stata una buona esperienza per non farmi male di nuovo in futuro.

Dipende dalla percezione degli eventi di ognuno, e da come si vuole vedere ogni cosa. Punti di vista.

questo forum non nasce dal bisogno?
dimmi tu...

Il tuo punto di vista è che il forum sia un bisogno.

io invece vedo che 2 persone desideravano mettersi in gioco, interpellando altri, sul tema seduzione.
Desideravano aiutare,scoprire nuove opinioni e concetti, magari inventarsi un lavoro da una loro passione; perchè forse loro captavano la scia positiva che può dare: il confronto, l'aiuto, la gratitudine, la realizzazione di un progetto, il crescere.

Piuttosto che dirsi: abbiamo bisogno che le persone ci dicano che siamo bravi e intelligenti, per sentirci apprezzati.

Il bisogno sottintende sempre, a dispetto del desiderio, che senza questa/quella determinata cosa, passiamo da uno stato positivo a uno negativo.
BISOGNO(MANCANZA)->MANCANZA CREA DISAGIO->STATO INIZIALE NEGATIVO
SODDISFO IL BISOGNO->STATO POSITIVO

Col desiderio invece, stai solo cercando di incrementare una base iniziale che è già positiva.

@kay23 8933 wrote:



SODDISFO IL BISOGNO->STATO POSITIVO

.


vorrei solo correggere quest’ultima frase…



SODDISFO IL BISOGNO->STATO POSITIVO MOMENTANEO



a mio parere è quasi sempre così…poi siritorna a volere qualcosa…perchè se non sei in pace con te stesso avrai sempre BISOGNO…



come dice Dyer il bisogno di approvazione è solo una zona erronea che ci rovina la vita…ha una cazzo di ragione che fa paura:D

ragazzi oggi ero in macchina e stavo uscendo dal mio paesino di m…:smiley: per andare a fare un servizio di lavoro…e succede che dopo tre mesi piu’ o meno che avevo deciso di lasciarla stare …mi chiama…

mi dice che stava uscendo e se potevamo vederci per parlare un pò presumo…

io gli ho detto no un pò perchè ero veramente impegnato e un pò perchè dopo tre mesi mi chiama io impegnato e lascio ciò che stavo facendo per incontrarla e parlare con lei (cosa che ho sempre fatto nei mesi scorsi quanto ci frequentavamo,ero sempre la a scappare se aveva bisogno di me se voleva incontrarmi ,se gli andav di uscire ecc…) …abbiamo parlato scherzando qualche minuto e poi chiuso e a risentirci…

che significa adesso tutto ciò???

non capisco…gli andava solo de parlà ? voleva scambiare quattro chiacchiere con qualcuno e sa inconsciamente che il pollo (me) esce pazzo per lei e quindi è pronto o almeno ero pronto a fare qualsiasi cosa per lei? oppure aveva davvero un interesse a setirmi perchè gli mancavo? capisco che voi non potete saperlo ovviamente però forse un vostro parere sarebbe gradito…

e soprattutto adesso che dovrei fare?

ammetto che avrei voluto vederla porca vacca la roba del lavoro potevo farla un altro giorno…e tornare indietro per incontrarla ma m’è venuto d’istinto stavolta dire di no però con la scusa del lavoro che comuque era vera…

non è la prima volta che mi ricerca dopo un pò che non ci sentiamo però poi la seconda volta sono riuscito a mandare a cagare tutto di nuovo con il mio atteggiamento da amico zerbino…

non so se prendere queste cose come dimostrazione che ci tiene a me …oppure inconsciamente come uno da usare all’occorrenza…

  1. Rimani coi piedi per terra, nessuno di noi può leggere nella sua mente, ma comunque non illuderti inutilmente.
  2. Hai fatto STRABENE a non andare da lei, dato che eri impegnato.



    Se vorrà, si rifarà sentire LEI.

Mi spiace dirtelo, ma temo che avesse solo bisogno di conforto =)

Se tu stesso dici che ti sei comportato da zerbino di certo non è per attrazione che ti cerca :wink:



Ciò non esclude che potrai cercarla quando ti sentirai pronto.

…avresti potuto chiederle la motivazione della richiesta d’incontro… :slight_smile:



Cmq visti i trascorsi hai fatto benissimo :wink: per me avresti potuto fare ancora meglio e dirle: “se hai voglia di vedermi ci vediamo il giorno x alle ore y”, ovvero detti tu le condizioni e vedi come si comporta (e da quello capisci anche se ci teneva a vederti).

@Felix77HT 9477 wrote:

…avresti potuto chiederle la motivazione della richiesta d’incontro… :slight_smile:

la motivazione era che stava uscendo per fare una commissione per lei e dato che sapeva che uscivo in quel determinato orario da lavoro aveva pensato di trovarmi libero.....
conoscendola se le avessi chiesto la motivazione mi avrebbe semplicemente detto che voleva parlare un pò, tutto qua,non si sbilancia mai.........:)

beh anzitutto guarda il lato positivo: sei riuscito a dirle di no



poi vabbè, senti ancora la necessità di avere una “scusa” per dirle di no

e ti fai troppe domande/paranoie per sta cosa



per il resto quoto Suppaman e John (tanto per cambiare)

@Allanon 9484 wrote:



poi vabbè, senti ancora la necessità di avere una “scusa” per dirle di no

e ti fai troppe domande/paranoie per sta cosa

e invece un pò mi sono sorpreso del fatto che oltre a scrivere un post qua dentro per capire un pò di questa situazione....non mi sia fatto tanti problemi nel dirle di no....

anzi mi stavano venendo le paranoie ma ho sferrato un pugno al sedile affianco della mia macchina e il tutto è passato ....:D prima avrei fatto tutto il viaggio a pensarci cosa poteva aver pensato al mio NO.....invece stavolta nada.....

qualcosina sento che è migliorata dai...:D

che belle queste situazioni di panico…





daniel hai fatto proprio bene a dirle di no ma la cosa migliore è che l’hai fatto spontaneamente…sono orgogliosa di te!



le pippe post chiamata sono normalissime in queste situazioni quindi io non mi preoccuperei…



una domanda… hai incontrato qualche ragazza interessante ultimamente? esci con qualcuna?

ti ci vorrebbe una bella botta!

@stellamiele 9496 wrote:

che belle queste situazioni di panico…





daniel hai fatto proprio bene a dirle di no ma la cosa migliore è che l’hai fatto spontaneamente…sono orgogliosa di te!



le pippe post chiamata sono normalissime in queste situazioni quindi io non mi preoccuperei…



una domanda… hai incontrato qualche ragazza interessante ultimamente? esci con qualcuna?

ti ci vorrebbe una bella botta!


no con nessuna …



ho passato due mesi a complessarmi per questa dopo che ho chiuso i contatti con lei mentre mi preparavo all’inner game…

solo in questo mese sto riprendendo consapevolezza della vita … capisci però anche che sto in un paesino di 3000-4000 abitanti ed è un pò piu’ difficilotto trovarne di interessanti…infatti tendo ad espatriare ultimamente…:smiley:

si ti capisco… ma comunque la città è piena di attrezzi…non ti credere eh.

io mi sa che dovrò espatriare in Germania… me lo sento… -.-