[LIBRO] Come diventare un Buddha in cinque settimane

Autore: Giulio Cesare Giacobbe, laureato in Filosofia all’Università di Genova e in Psicologia negli Stati Uniti, è titolare dell’insegnamento di Fondamenti delle Discipline Psicologiche Orientali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, sempre a Genova, dove vive e lavora.

Titolo: Come diventare un Buddha in cinque settimane. Manuale (serio) di autorealizzazione



Si tratta di un libro leggero ed agile ma che, se letto ed applicato nella giusta prospettiva, può portare benefici. L’autore in sostanza attinge alla filosofia buddhista, ripulendone però i concetti dalle “contaminazioni” religiose e culturali, per presentarli in una veste nuova, con una rivisitazione in chiave psicologica. Il linguaggio che usa è semplice, divertente, impregnato di umorismo, senza tuttavia risultare irrispettoso: un accorgimento utile per agevolare l’apprendimento. Nella prima parte del libro vengono dunque sviscerati e riassunti, nell’ottica appena descritta, i principi base del buddhismo. Vengono quindi riordinati su base scientifico-psicologica e, nella seconda parte del libro, viene proposto un percorso in 5 tappe (le 5 settimane):

  • controllo della mente: controllando i nostri pensieri, si può arrivare ad eliminare i pensieri nocivi (paranoie)
  • presenza nella realtà: la realtà individuale è quella che ci circonda, non ha senso proiettare i nostri pensieri al di la di ciò che stiamo vivendo nel presente
  • consapevolezza del cambiamento: tramite la prensenza nella realtà, è più chiaro ai nostri occhi che, dentro di noi e intorno a noi, tutto è in continuo mutamento
  • il non-attaccamento: essendo tutto in continuo mutamento, non ha senso aggrapparsi a qualcosa o a qualcuno in particolare per ottenere la felicità
  • l’amore universale: quando si supera questo attaccamento morboso, risulterà più semplice amare e donare senza paura di perdere nulla



    I concetti sono molto semplificati in effetti, e talvolta per assimilarli bene e farli propri ci vuole più di una settimana. Io stesso, nel momento in cui scrivo questa recensione, mi sono preso quasi 3 settimane per integrare meglio nella mia personalità la consapevolezza del cambiamento. L’analisi e la pratica di queste tappe possono infatti assumere una profondità (e un conseguente radicamento nella personalità) ben maggiore rispetto a quanto proposto dall’autore in maniera assai semplificata. Costituisce però un metodo utile e simpatico per iniziare questo tipo di percorso e ottenere un giovamento pressochè immediato.

Io vi consiglio dello stesso autore,il libro “Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita” è davvero un testo che mi ha rivoluzioanto il modo di vedere le cose perchè non farsi le seghe mentali è davvero il massimo e nn farsele significa veramente VIVERE.

Vi riporto quello che c’è scritto dietro il libro:

Dicesi sega mentale il pensare cose che non hanno attinenza con la realtà,a te sembrerà da questa definizione che tu le seghe mentali non te le fai mai. Questo tuo pensiero è un esempio tipico di sega mentale. Tutto sta nella definizione di realtà,naturalmente.

La mia definizione di realtà è l’unica reale,come può confermarti un qualsiasi contadino della bassa padana.

La realtà è il nostro corpo e l’ambiente fisico che ci circonda.

Le persone normali (ad esempio io e un idraulico di Busalla che ho conosciuto l’altra domenica quando sono andato per funghi),sanno benissimo che le cose stanno così.I nevrotici(isterici,nevrastenici,ansiosi,depressi,schizoidi,paranoidi ecc.) ossia tutti gli altri ,sono irrecuperabilmente convinti che la realtà stia dentro la loro testa.C’è di che spararsi.E infatti molti lo fanno.Ma questo non basta a pareggiare le due categorie.I nevrotici, purtroppo,sono sempre la stragrande maggioranza.



Vi consiglio caldamente di leggerlo (buona lettura) =)

C’è un errore di fondo…Il buddismo non è una religione e soprattutto il titolo di per se è ingannevole. Non si può ridurre una filosofia di vita millenaria in 5 settimane…

cmq l’autore e una bella personcina di merda , lo sapete quali erano le seghe mentali di cui si e liberato l’autore ?La moglie e la figlia

@Tuvia78 5301 wrote:

C’è un errore di fondo…Il buddismo non è una religione e soprattutto il titolo di per se è ingannevole. Non si può ridurre una filosofia di vita millenaria in 5 settimane…




ovvio che non si può, però come ho scritto secondo me è un buon strumento per:
  1. avvicinarsi a questi concetti
  2. ottenere benefici fin da subito



    poi se uno vuole approfondisce fin quanto gli pare. E’ un percorso basato sul cammino buddhista, non è un bignami di buddhismo :smiley:



    come dicevo all’inizio, deve essere letto ed applicato nella giusta prospettiva :wink:

@Aigor76 5302 wrote:

cmq l’autore e una bella personcina di merda , lo sapete quali erano le seghe mentali di cui si e liberato l’autore ?La moglie e la figlia




questi sono propriamente cazzi suoi!

non credo che i suoi libri siano dei "manuali per imparare a lasciare la famiglia"

attingo a ciò che di buono e utile riesco a trovare :slight_smile:

Infatti non critico libri critico il personaggio per il resto sono curioso di leggerli anche io hanno sempre suscitato in me una certa curiosità specialmente il primo quelle delle seghe mentali il secondo non so mi ispira meno (anche se mi pare sia il suo terzo libro pubblicato )

Cmq sarò ripetitivo ma molti di questi concetti del buddismo sono pari pari nella filosofia delle arti marziali specialmente quelle giapponesi dove i concetti più importanti sono vivere l’attimo (inteso come il presente) e Nomente (mushin inteso come agire senza farsi bloccare appunto da seghe mentali)

Sono concetti presenti nelle “filosofie guerriere” di molte culture, in effetti :slight_smile:

Sarebbe interessante approfondire questo argomento, ma credo lo si dovrebbe fare in una discussione a parte



Per il resto, non conosco gli altri due libri, ne ho solo sentito parlare. Questo ho letto, questo ho recensito :stuck_out_tongue:

Essendo Buddista non mi sento di consigliarlo. Se uno vuole fare un’esperienza del genere e avvicinarsi al Buddismo lo deve fare in maniera diversa. Per capire effetivamente il Buddismo bisogna viverlo in tutta la sua interezza, se no, non ha senso. Se poi lo fai per curiosità ci sono testi molto più specifici di questo che evitano di scrivere cavolate… Tra l’altro Buddha non si diventa, già di per se è un errore, se poi mi scrivi in 5 settimane, mi sputtani (scusa il termine) una filosofia di vita in un secondo. Mi sembra il classico manuale di come imparare a difendersi in 10 lezioni, che è tutto dire…

C’è una discussione in cui ho chiesto se qualcuno avesse testi da consigliarmi per approfondire la pratica della meditazione. Se ne conosci e vuoi condividerli, te ne sarei grato :slight_smile:





Vado un po’ OT, per mero piacere di dialogo. Dici che se uno vuole avvicinarsi a questo genere di espereinza lo deve fare in un determinato modo, altrimenti non ha senso. Ma chi lo dice questo? Magari è vero per te, è la storia del tuo avvicinamento al Buddhismo. Ma se la mia storia dice diversamente, significa per forza che sto seguendo una via sbagliata? A dire il vero, questa via mi sta portando benessere, indi per cui per quel che mi riguarda è non giusta, ma giustissima, per non dire giusterrima!



Non mi identifico con uno strumento. Lo uso. Io ho trovato sto libro in libreria. Mi ha incuriosito, l’ho preso, come ho preso altri 2 libri quella volta. Mi piace leggere, se non si fosse capito XD

L’ho letto, mi ha suscitato interesse. Ho provato, mi ha portato benefici, per cui me ne frego abbastanza se te mi dici che sono cavolate :smiley:



Ho deciso di approfondire alcuni argomenti che hanno fatto da spunto a questo libro, e…attendo le tue indicazioni bibliografiche! :smiley:



Inoltre, c’è da considerare che probabilmente, se avessi iniziato leggendo un malloppo di 800 pagine con tanto di dettagli e terminologia specifica, magari mi sarei stancato, perchè ancora non vi era in me il seme dell’interesse verso questo genere di pensiero. Da questo punto di vista le “cavolate” sono state propedeutiche. Ovviamente uno che pratica il Buddhismo da anni non ha bisogno, con tutta probabilità, di tutto ciò :slight_smile:

il problema di tanti libri di oggi è che se non ti promettono un risultato in tempi brevi, anzi brevissimi, la gente non li compra, perchè pensa caxxo e chi ce l’ha il tempo di dedicare tutta la vita a diventare un buddha? sono già pieno di impegni, se funziona subito bene senno lascio…in ogni caso magari poi spesso sono ricchi di contenuti validi, come tanti altri sono solo boiate pazzesche, l’importante è saperci trovare il buono per se stessi no? :slight_smile:

Il titolo è PALESEMENTE una provocazione.

Se poi i contenuti dovessero essere validi va bene.

Se poi tali contenuti fossero ispirati da filosofie millenarie e meravigliose come il Buddhismo, tanto meglio.



Ovvio non bisogna scambiarlo per un riassunto del Buddhismo.



Comunque mi pare che anche Siddharta (un Buddha) abbia abbandonato moglie e figlio… O mi sbaglio?

mi pare di si :slight_smile:

ma per altri motivi

@Allanon 5319 wrote:

C’è una discussione in cui ho chiesto se qualcuno avesse testi da consigliarmi per approfondire la pratica della meditazione. Se ne conosci e vuoi condividerli, te ne sarei grato :slight_smile:





Vado un po’ OT, per mero piacere di dialogo. Dici che se uno vuole avvicinarsi a questo genere di espereinza lo deve fare in un determinato modo, altrimenti non ha senso. Ma chi lo dice questo? Magari è vero per te, è la storia del tuo avvicinamento al Buddhismo. Ma se la mia storia dice diversamente, significa per forza che sto seguendo una via sbagliata? A dire il vero, questa via mi sta portando benessere, indi per cui per quel che mi riguarda è non giusta, ma giustissima, per non dire giusterrima!



Non mi identifico con uno strumento. Lo uso. Io ho trovato sto libro in libreria. Mi ha incuriosito, l’ho preso, come ho preso altri 2 libri quella volta. Mi piace leggere, se non si fosse capito XD

L’ho letto, mi ha suscitato interesse. Ho provato, mi ha portato benefici, per cui me ne frego abbastanza se te mi dici che sono cavolate :smiley:



Ho deciso di approfondire alcuni argomenti che hanno fatto da spunto a questo libro, e…attendo le tue indicazioni bibliografiche! :smiley:



Inoltre, c’è da considerare che probabilmente, se avessi iniziato leggendo un malloppo di 800 pagine con tanto di dettagli e terminologia specifica, magari mi sarei stancato, perchè ancora non vi era in me il seme dell’interesse verso questo genere di pensiero. Da questo punto di vista le “cavolate” sono state propedeutiche. Ovviamente uno che pratica il Buddhismo da anni non ha bisogno, con tutta probabilità, di tutto ciò :slight_smile:




Ti rendi conto da solo vero che non ha senso quello che scrivi? E come se tu prendessi un libro che dice diventa mussulmano in 5 settimane. Poi vieni da me e mi dici, non mi frega che non tratti della religione mussulmana e tutto ciò che c’è dietro ma a me mi ha aiutato. Bene, molti testi lo fanno ma cosa centra? Vuoi avvicinarti a quella filosofia, falla appieno se vuoi realmente capirla perchè quello che vedi tu è solo una versione storpiata che va bene a te. Il buddismo non si impara sui libri ma con la ricerca di se stessi per tutto il percorso della propria vita. E come se tu guardi un chicco di riso, per te è solo un chicco di riso ma per alcune popolazioni è molto di più… Se vuoi capire realmente il buddismo, una volta nella tua vita, devi diventare monaco per un po’ di tempo, almeno un anno. Ma è una cosa molto profonda che non può essere capita così in un forum…Soprattuto con la mentalità occidentale.

Tuvia, lasciando stare le pubblicazioni del Dalai Lama, consiglieresti altri volumi non solo di avvicinamento, ma soprattutto di approfondimento sul Buddhismo che hai letto?

se ti va sarei curioso anche io se ci dai 2 dritte basta per fare il passo introduttivo

Tuvia, io non ho grosse pretese, se non quella di star bene

non voglio diventare un Buddhista, davvero. Però come ho scritto mi interessa approfondire le pratiche di meditazione, che siano buddhiste o no. E si, cogliere quello che va bene a me! Come del resto faccio da 10 anni con il Cristianesimo.

forse non mi ero spiegato bene.

rispetto i Buddhisti, rispetto te, non prendere quello che ho scritto sul personale, non prendermi nemmeno troppo sul serio :slight_smile:



senza contare che il paragone con la religione musulmana non credo sia fattibile, visto che tu stesso hai scritto prima che il buddhismo non è una religione :stuck_out_tongue:

le 5 settimane sono una provocazione, legata forse anche ad aspetti commerciali. L’ho già scritto: se si vuole interiorizzare meglio i concetti è ovvio che ci si mette di più. Ma per capire e provare qualcosa talvolta serve anche meno di una settimana.



Es. il controllo della mente per far “cessare” il flusso di pensiero. Le prime volte ci si può riuscire, magari per pochi secondi, ma ci si può riuscire. Il libro non va oltre, non sta a spiegare dogmi o concetti vari. Non ha nemmeno la pretesa di farlo.



Ripeto che se hai qualche testo da consigliarmi, benvenga. se invece vuoi dirmi cosa devo o non devo fare, beh, lascia stare: sono anni che i miei genitori ci provano invano, non credo ci riusciresti tu XD



D’altra parte, anche Buddha sarà andato a tentativi :slight_smile:

Allanon, nessuno VUOLE diventare Buddhista. Ci si incuriosisce, si prova qualcosa, se ne resta delusi, incuriositi, o affascinati. Quindi non vietarti di diventare qualcosa, ti limiteresti da solo. Questo non a proposito del Buddhismo, ma di tutto.

C’è chi inizia ad informarsi, magari anche leggendo libri come il tuo, che certamente non sono un riassunto del Buddhismo, ma solo delle piacevoli letture.

E magari dopo aver letto questo libro, continuerà a non fregartene nulla del Buddhismo e non leggerai nulla di serio sull’argomento. Oppure spinto dalla curiosità, inizierai a leggere libri seri sul Buddhismo.

E se questi libri ti prendono, allora pian piano ti avvicinerai sempre più a questa filosofia, fino a farla tua. E se non la senti tua, resteranno una lettura interessante. Non limitarti da solo :slight_smile:



Quindi come ho già detto, il titolo è provocatorio. Se l’hai letto e ne hai tratto benessere, hai fatto benissimo a leggerlo. Se questo ti incuriosirà per leggere qualcosa di vero sul Buddhismo, meglio per te.



Comunque il Buddhismo non ha una sola via.

Ci sono tante vie, tante scuole, tante filosofie. E TANTE ERESIE. Quindi avvicinatevi ni maniera attenta, per non stare a leggere fandonie scritte solo per derubarvi e farvi credere ad assurdità. Ricordate che il Buddhismo E’ razionalità . Se leggete di scuole Buddhiste che vi incitano a ripetere una frase all’infinito raccontandovi che diventerete illuminati in questo modo, state leggendo il libro sbagliato. Il bello è che queste eresie sono spesso così diffuse e famose, che spesso alcuni pensano di essere Buddhisti e non sanno nemmeno di star seguendo una eresia…



Rinnovo l’invito a Tuvia di consigliarmi, se può, validi testi riguardo il Vajrayana.

Aigor, se vuoi una dritta, puoi iniziare a leggere qualche libro del Dalai Lama.

Ce ne sono molti di livello base, che vanno benissimo per fare un primo passo.